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Visualizzazione post con etichetta Henry. Mostra tutti i post
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sabato 6 gennaio 2024

Inter-Verona 2-1! Inter campione d'inverno!

L'Inter chiude in vantaggio il primo tempo: decide un gol di Lautaro, che segna con un grande esterno destro dopo assist di Mkhitaryan: gol n. 120 con la maglia dell'Inter per il centravanti argentino. Nella ripresa, l'Inter non trova il raddoppio e dopo il cambio di Arnautovic per Thuram, prende gol dal subentrato Henry. Entrano anche Sanchez e Frattesi, che segna nel recupero il gol di una vittoria importantissima, che rischiava di sfumare. Viene espulso Lazovic. Poi, il Var assegna un rigore fantasioso al Verona. Henry prende il palo e lo sbaglia. Inter campione d'inverno. 

sabato 22 gennaio 2022

Inter-Venezia: 2-1. Dzeko!

Allarme Covid rientrato, la partita si gioca regolarmente. Inter con la formazione titolare. 

La cronaca.

Il calcio è un gioco semplice. Basta il centravanti francese Henry, fisico da granatiere a tenere in scacco la retroguardia nerazzurra. Nessuno, nemmeno Skriniar, riesce a contrastarlo con efficacia. E proprio Henry porta in vantaggio il Venezia con un perentorio stacco di testa. La palla è centrale, ma Handanovic fraintende la traiettoria e compie l'ennesimo errore. Niente di nuovo sotto il sole. Pareggia Barella alla fine del primo tempo, dopo respinta avversaria su tiro al volo di Perisic, servito da un tenace Darmian. Nella ripresa Inter in avanti e Venezia arroccato in difesa, pronto a rilanciare su Henry, che di testa la prende sempre. Inzaghi cambia. Alla fine il gol del vittoria arriva su cross del subentrato Dumfries, che Dzeko trasforma in rete con un gran colpo di testa. Tre punti pesantissimi per l'Inter, dopo una partita giocata a ritmi troppo compassati. Giù di tono Perisic e Brozovic. Dopo la sosta, viste le avversarie in programma, l'Inter avrà bisogno di fare di più. Nettamente di più. 

mercoledì 18 novembre 2020

Giroud insegue Henry: 44 gol con la Francia

Doppietta ieri sera nel successo della Francia sulla Svezia in Nations League e Olivier Giroud centravanti antico ma moderno tocca quota 44 gol in nazionale, tre più di Platini, sette meno del primatista assoluto Henry. Dechamps non ci rinunzierebbe in alcun caso. Sì, perché Giroud non solo è grande e grosso e impegna e sfianca almeno due avversari per volta; perché ha buona tecnica con il suo mancino e domina il gioco aereo, che segni o faccia assist; perché determina il gioco d'attacco, anche restando all'asciutto, come accadde al mondiale vinto nel 2018. Non è un goleador tremendo. Ma un punto di riferimento imprescindibile. Come Klose con la Germania, Giroud il meglio di sé l'ha dato con la Francia. Per caratteristiche atletiche e tecniche, invece, Giroud ricorda, senza eguagliarlo, il possente centravanti gallese John Charles, che furoreggiò in Italia, alla Juve, nella seconda metà degli anni '50.

mercoledì 2 ottobre 2013

Crstiano Ronaldo 382 gol in carriera, 56 gol nelle Coppe Europee

Con la doppietta di stasera, Cristiano Ronaldo, 56 gol, consolida la sua posizione nella top ten dei goleador di tutti i tempi delle Coppe Europee, avvicinando il leggendario connazionale Eusebio, 57 gol. Messi, fermo per infortunio, resta a 63. Tornando a Cristiano Ronaldo, sono 382 i suoi gol in carriera. Segue la classifica dei primi dieci cannonieri nelle Coppe Europee.

  1. Raul 75 gol
  2. Inzaghi 70 gol
  3. Gerd Muller 69 gol
  4. Shevchenko 67 gol
  5. Messi 63 gol
  6. Van Nistelrooy 62 gol
  7. Larsson 59 gol
  8. Henry 59 gol
  9. Eusebio 57 gol
  10. Cristiano Ronaldo 56 gol

mercoledì 18 settembre 2013

Classifica goleador nelle Coppe Europee: Cristiano Ronaldo e Messi puntano Raul

Con la tripletta di stasera, Cristiano Ronaldo, 54 gol, entra nella top ten dei goleador di tutti i tempi delle Coppe Europee, scavalcando Del Piero, fermo a 53. Segue la classifica dei primi dieci cannonieri delle Coppe Europee (si conta anche l'Intertoto come la Supercoppa Europea). * Aggiornamento del 19 settembre 2013: tripletta anche per Messi nel successo del Barca contro l'Ajax: per l'argentino i gol diventano 63, scavalcato Van Nistelrooy. In un paio di stagioni, Messi supererà Raul.
*Aggiornamento del 23 ottobre 2013: 7 gol in 3 partite in questa edizione della Champions, Cristiano Ronaldo supera il connazionale Eusebio e si porta a 58 gol nelle coppe europee, mentre ieri Messi ha segnato il suo gol europeo n. 64.
*Aggiornamento del 30 aprile 2014: con la doppietta segnata ieri contro il Bayern Monaco, Cristiano Ronaldo si è portato a sedici gol in questa edizione 2013/14 di Champions League. Primato assoluto, distanziati a 14 Messi ed Altafini. Nella graduatoria assoluta, Cristiano Ronaldo è arrivato a 67 reti nelle coppe europee.
*Aggiornamento del 16 settembre 2014: Cristiano Ronaldo, in gol stasera contro il Basilea, arriva a 71 gol nelle coppe europee e supera Inzaghi. Ci metterà poco a scavalcare anche Raul.
* Aggiornamento del 27 novembre 2014: tripletta per Messi e gol per Cristiano Ronaldo, nell'ultima giornata di Champions. Messi approda a 74 gol in Champions, 75 nelle Coppe Europee. Cristiano Ronaldo, invece, segna il gol n. 72 in Champions, 74 nelle coppe europee. Raul, leader della speciale classifica a 76 gol vede vacillare il suo primato.
* Aggiornamento del 06 maggio 2015: gol del momentaneo pareggio contro la Juve, nella semifinale d'andata della Champions, e Cristiano Ronaldo consolida il suo primato, approdando a 79 gol nelle coppe europee.
  1. Cristiano Ronaldo 79 gol
  2. Messi 76 gol
  3. Raul 76 gol
  4. Inzaghi 70 gol
  5. Gerd Muller 69 gol
  6. Shevchenko 67 gol
  7. Van Nistelrooy 62 gol
  8. Larsson 59 gol
  9. Henry 59 gol
  10. Eusebio 57 gol

lunedì 29 ottobre 2012

I dieci migliori attaccanti (ali sinistre) della storia

Per completare la formazione della storia del calcio, manca l'ultimo ruolo, che indico nell'attaccante - ala sinistra, ruolo ibrido per definizione, nel quale per ragioni di comodità, andrò a contare giocatori fra loro molto diversi, ma, insomma, il calcio non è una scienza esatta e molto dipende dal modulo. In questa classifica, lo chiarisco in previsione di ragionevoli critiche, voglio inserire quei giocatori d'attacco, abituati a partire dalla fascia, soprattutto da quella sinistra. Seconde punte alcune volte, ali sinistre dal gol facile altre volte. Nessun dubbio, sul primo posto, assegnato a Puskas. Segue la classifica dei primi dieci (ora estesa i primi 37). Cosa ne pensate?
*Aggiornamento del 10 gennaio 2024.

  1. Puskas
  2. Rummenigge
  3. Cristiano Ronaldo
  4. Rivelino
  5. Sivori
  6. Neymar
  7. Czibor
  8. Nyers
  9. Riva
  10. Raul Gonzalez Blanco
  11. Giggs
  12. Schevchenko
  13. Ribery
  14. Rensenbrink
  15. Corso
  16. Henry
  17. Gento
  18. Orsi
  19. Cantona
  20. Recoba
  21. Dzajic
  22. Gareth Bale
  23. Piet Keizer
  24. Rivaldo
  25. Nedved
  26. Blochin
  27. Zagallo
  28. Stoichkov
  29. David Villa
  30. Eder (Brasile 1982)
  31. John Robertson
  32. Overmars
  33. Ginola
  34. Di Canio
  35. Barnes
  36. Perisic
  37. Insigne

giovedì 16 febbraio 2012

Il Milan strapazza l'Arsenal: 4-0. Segna persino Ibra

Segna persino Ibra, che, per carità, gioca una grande partita in rifinitura: gli basta un rigore tirato maluccio.  Come sempre in Europa, fatica a trovare la via della rete negli scontri ad eliminazione diretta. Gli altri gol vengono da Boateng, il vero asso della formazione rossonera, e da Robinho, uno che di solito sbaglia molto, ma contro un Arsenal presuntuoso come il suo tecnico, trova il modo di confezionare una doppietta. Tra i lancieri, un solo fuoriclasse, Van Persie, lasciato ad immalinconire in avanti: uno spreco tecnico incalcolabile. L'altro, Henry, ha una grandissima carriera alle spalle. Non davanti. Qualificazione in banca. Il calcio inglese mi sembra conciato piuttosto male. E, per me almeno, è una sorpresa.

lunedì 30 gennaio 2012

L'esplosione di Van Persie

In questo momento, è uno dei cinque centravanti più forti del mondo. Van Persie, olandese in forza all'Arsenal, ha finalmente raggiunto la maturità agonistica e, per la prima volta in carriera, si mostra più decisivo dei suoi connazionali Sneijder, in difficoltà all'Inter, e Van der Vaart, che non brilla nel Tottenham. L'asso mancino allenato da Wenger ha raggiunto quota 25 gol in stagione, laddove i gol per i lancieri di Londra sono già 120 in carriera. Henry, che detiene il primato di segnature con l'Arsenal, resta perciò lontano, ma, Van Persie non sembra intenzionato a fermarsi qua. D'altra parte, possiede talento da vendere. Ha segnato 25 gol in nazionale e messo sempre la propria firma, dal 2006 in avanti, nelle fasi finali di Mondiali ed Europei. A giugno, una squadra che potesse investire una bella somma, farebbe bene a puntarla su Van Persie, che ha piedi da fantasista e fiuto del gol da rapinatore d'area di rigore.

venerdì 27 gennaio 2012

L'Inter ha bisogno di rinforzi a gennaio: torna Recoba?

Gennaio sta passando e l'Inter non ha ancora operato nella campagna di rafforzamento. Di cui, però, la squadra ha un chiaro bisogno, come provato dalla partita persa in Coppa Italia contro il Napoli. Il centrocampo è vecchio e sfiatato, incapace di reggere una partita ogni tre giorni. Fra non molto, ricomincerà la Champions e sarà indispensabile ruotare i giocatori. Thiago Motta non è ancora stato confermato, ma, escludo che possa partire. Zanetti e Cambiasso, che pure si sono ripresi dall'inizio disastroso con Gasperini, cominciano ad accusare la stanchezza dopo questo ciclo di vittorie in campionato. Via Muntari, mi pare che Ranieri stia centellinando troppo l'impiego di Poli. Un centrocampista di valore dovrebbe essere ingaggiato subito. Se non altro per provare a competere sui due fronti rimasti. Anche in avanti, un'alternativa di valore a Pazzini e Milito serve. Castaignos è acerbo, Forlan sempre infortunato, Alvarez, bravo ad impostare, ha un tiro da zero a zero, anche dentro l'area, Sneijder, pur indispensabile, mai è stato un goleador. Insomma, l'Inter ha bisogno almeno di un altro finalizzatore. Avevo fatto, e lo ripeto, il nome di Recoba. Per entrare a partita in corsa e risolvere le situazioni più intricate con qualche prodezza estemporanea. Henry all'Arsenal e Scholes al Man United, sono la prova che un suo ritorno potrebbe funzionare. Anche perché, credo non sia sfuggito ai più attenti osservatori, l'Inter tira pochissimo da fuori area, rinunciando così ad una soluzione di gioco fondamentale. Recoba tirerebbe eccome. Comunque, Recoba o non Recoba, un rinforzo in avanti serve. E dev'essere di valore. In mancanza l'Inter non andrà oltre i quarti in Champions ed oltre il terzo posto in campionato. Anche solo per sperare qualcosa di più, bisogna utilizzare la campagna di gennaio.

martedì 10 gennaio 2012

Il ritorno di Henry: può tornare anche Recoba?

Il tema del ritorno, e dell'attesa che lo precede, ha ispirato uno dei più grandi poemi mai scritti: l'Odissea. Dopo tante peregrinazioni, i complotti degli dei, gli incantesimi, gli agguati dei flutti, Ulisse torna ad Itaca. Dopo venti anni di assenza. E nessuno ci crede, inizialmente, ad eccezione del vecchio cane Argo. Scendendo un poco ai fatti di oggi, Henry, dopo quattro anni e mezzo, è tornato all'Arsenal. Perché Wenger ha la fantasia di Omero, no, perché Wenger sa di calcio. Tanto che Henry, ha saputo riannodare le fila della sua carriera, segnando al debutto in FA Cup.  Da ieri, i suoi gol per i lancieri sono 227. E Wenger ha dichiarato che troverà al capocannoniere di ogni tempo dell'Arsenal un posto nella lista di Champions: il Milan faccia attenzione. Ora, tanto è lì che voglio andare a parare, è così insensato immaginare il ritorno di Recoba all'Inter? Uno che non ha svernato nel campionato statunitense come Henry, ma ha invece trascinato il Nacional alla vittoria in un campionato vero come quello uruguayano. Non per essere titolare. Ma, per partire dalla panchina e risolvere qualche partita ingarbugliata. Al posto di Zarate, per esempio. Che non corre più di lui e possiede un decimo, approssimo per eccesso in favore dell'argentino, della classe del Chino. Un contratto a gettone, andrebbe benissimo. Rammento, infine, che Henry ha solo un anno più di Recoba. Che però è più giovane di Scholes, altro grande vecchio del calcio che sta per tornare, addirittura dopo essersi ritirato.