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domenica 21 aprile 2013

Inter: arriva Zenga

Indiscrezione, intendiamoci. Ma, dopo diciannove anni di esilio, pare che sia davvero tutto pronto per il ritorno all'Inter di Walter Zenga. L'avventura di Stramaccioni all'Inter, cominciata in circostanze di fortuna, è giunta al capolinea. Dodici sconfitte in campionato, eliminazione in Europa League, scoppola in semifinale in Coppa Italia, per mano di Destro, lasciato ai capitolini grazie all'incomparabile lungimiranza di Branca, contestato nel pomeriggio al Meazza. Occorre voltare pagina, anche se oggi l'Inter ha battuto, con un generoso sussidio della buona sorte il Parma, addirittura con gol di Rocchi! Zenga ha l'esperienza, la competenza ed il carisma per lavorare alla necessaria rifondazione di una squadra che, soltanto tre anni fa, era Mourinho, si apprestava a vincere il triplete. Poi, una serie imbarazzante di errori su errori. Ora, ed era ora, pare che Moratti si sia deciso. Torni Zenga!

martedì 12 marzo 2013

Mazzarri all'Inter? Meglio Zenga

Walter per Walter, meglio Zenga di Mazzarri. Ora che Moratti ha finalmente compreso l'inadeguatezza di Stramaccioni al ruolo di guida tecnica dell'Inter, ora che anche Branca pare destinato ad un dorato esilio dalle terre nerazzurre, occorre guardare al futuro prossimo ed alla necessaria rifondazione con prudenza e circospezione. Anzitutto, va scelto bene il nuovo allenatore. Lascerei stare il polemico Mazzarri, che usa un linguaggio ora criptico ora involuto ed immagina sempre complotti a proprio danno, il cui schema migliore, negli ultimi anni, è stato palla a Lavezzi. Fino a questa stagione, in cui, partito l'argentino per Parigi, si è arrangiato con l'incredibile media realizzativa di Cavani, finché è durata. Walter per Walter, all'Inter ci vuole Zenga. Che sa di calcio, ha temperamento e gode della fiducia incondizionata dei tifosi. Ed accetterebbe anche un ingaggio meno cospicuo. Quanto alla dirigenza, Leonardo mi pare troppo dandy. Io sceglierei sempre nella vecchia guardia.

lunedì 11 marzo 2013

Moratti avvisa Stramaccioni e Branca: o cambiano i risultati o vanno via

Sconfitte in serie, figuracce assortite, pare che anche a Moratti sia scappata la pazienza. Oggi ha dichiarato, ed era ora!, che con questi risultati Stramaccioni e Branca andranno via. E siccome non intravedo la possibilità che l'Inter attuale si risollevi, si tratta di un benservito piuttosto che no. Ad ogni modo, non aspetterei la fine della stagione. Stramaccioni, che si arrampica sugli specchi come Ranieri lo scorso anno, va esonerato subito. Branca, che ha fallito nell'ennesima sessione di mercato, va licenziato subito. Anche per dare ai tifosi un segnale di risveglio dopo un lungo, insopportabile letargo.

lunedì 28 gennaio 2013

Branca va licenziato subito!

Branca, il 31 gennaio è alle porte, sta sbagliando tutto il possibile. Dapprima, le sue incaute dichiarazioni hanno costretto l'Inter a svendere il cartellino di Sneijder, poi ha pensato bene di trovare un sostituto di Milito, classe '79, in Rocchi, panchinaro alla Lazio, classe '77. Ora, da giorni, cerca disperatamente di ingaggiare Paulinho, che non è Didì, non è Gerson, non è Falcao e nemmeno Dunga, spacciandolo per il campione che non è. Santon gioca grandi partite al Newcastle e l'Inter, sulle fasce, si affanna tra Jonathan, Pereira e Nagatomo, mentre il Milan è vicinissimo a Balotelli. Moratti dovrebbe licenziarlo. Avrebbe dovuto licenziarlo già da tempo, da un anno, anzi da due. Cosa aspetta? Che l'Inter diventi stabilmente una squadra da mezza classifica?

lunedì 7 gennaio 2013

L'Inter torna al passato: i "bidoni"!

Corsi e ricorsi della storia. L'Inter torna ai "bidoni". Disfatta la squadra del triplete, sono ricominciati gli ingaggi insensati, all'insegna di una tradizione pessima della prima era Moratti. Sul punto, segnalo, per non troppo dilungarmi, un sapido, efficacissimo, articolo apparso sul Corriere.it, che di "bidoni" nerazzurri tratta, prendendo spunto dal clamoroso, tecnicamente inspiegabile errore di Jonathan contro l'Udinese. Uno che gioca, mentre Santon se ne sta al freddo di Newcastle. Le strategie impagabili di Branca!

martedì 25 settembre 2012

Stramaccioni vara la difesa a tre contro il rischio di esonero? La fiducia di Moratti è a tempo. Branca va licenziato

La difesa dell'Inter fa acqua da tutte le parti. Manca un'adeguata protezione del centrocampo, sebbene imbottito di mediani. Moratti ha confermato Stramaccioni, ma, credo si tratti di fiducia a tempo. Il rischio di un esonero si fa sempre più concreto. Così, Stramaccioni sta pensando di varare una difesa a tre, approfittando del rientro di Chivu. Basterà? Il problema è la condizione atletica dei singoli difensori ed il loro valore. In entrambi i casi, siamo a livelli piuttosto bassi. Manca un fuoriclasse: Samuel, 34 anni, ha smesso di esserlo per raggiunti limiti anagrafici. Ranocchia non lo è mai stato. Silvestre è un gregario. Chivu un polivalente, più generico che eclettico. Le cose migliori, all'Inter, le ha mostrate da terzino sinsitro con Mourinho. Insomma, con questi giocatori, che sia a tre oppure a quattro, l'Inter avrà sempre una difesa scadente. Mi sorprenderei se Stramaccioni rimanesse sulla panchina dell'Inter ad ottobre.
Post scriptum: Palacio, geniale colpo di Branca!!!, è ancora assente dalla lista dei convocati per la partita di domani sera contro il Chievo. Branca va licenziato.

martedì 17 luglio 2012

Inter: Mudingayi per ringiovanire la squadra!

Moratti ironizza su Destro. La sensazione, però, resta quella degli ultimi due anni: l'Inter ha pochissimi soldi da spendere. Sicché è probabile che si lasci sfuggire Destro e Lucas. Mundigayi, invece, è stato ingaggiato. Il suo cartellino costava poco, il suo ingaggio non sarà tra i più alti. Che poi Mudingayi vada per i 31 anni e tutto sia tranne che un top player, questo all'Inter è un problema che nessuno sembra porsi. E sapete perché? Perché soldi non ci sono. E senza soldi, si è già scritto, non si cantano messe. Mi torna alla mente l'Inter del 1987/88, che pretendeva, senza riuscirci, è ovvio, di rinforzarsi con Nobile e Piraccini. Finì quinta e le squadre erano sedici. Ora che sono venti, l'Inter potrebbe anche finire settima. Oppure, perché no?, ottava.

mercoledì 2 maggio 2012

Il Lecce inguaia la Juve, Milan ad un solo punto. Finisce a Parma l'avventura di Stramaccioni: Inter disastrosa

Stramaccioni non sarà l'allenatore dell'Inter il prossimo anno. La fortuna, nel calcio come nella vita, non può bastare. E dopo poco o tanto che sia presenta il conto. Stramaccioni, ricevuti i complimenti, intempestivi, di Moratti, schiera una brutta Inter a Parma, 3-1 per i gialloblu, disfatta della difesa nerazzurra. Niente battute stasera per Stramaccioni: la sua avventura con la prima squadra si chiude qua. E diciamocela tutta: l'Inter di Stramaccioni ha sempre giocato maluccio. Ci vuole Zenga, lo ripeto da mesi. Il Lecce fa un colpo gobbo, la battuta vien da sé, a Torino ed inchioda la Juve al pareggio. Il Milan vince e si riporta ad un punto dai bianconeri. Lo scudetto torna inaspettatamente in palio. Il terzo posto sembra proprio del Napoli, perché la Lazio non vince e l'Udinese avrebbe la peggio nella classifica avulsa. Torna al successo il Genoa. Last but not least: quanto è forte Destro. Prandelli dovrebbe portarlo agli Europei.

lunedì 30 aprile 2012

Roy Hodgson ct inglese: storia semiseria di un allenatore fortunatissimo

I successi di Roy Hodgson sono tutti vichinghi, come il suo cognome del resto. Normanno. Quattro titoli nazionali in Svezia. Premetto che mi è cordialmente antipatico. Allenava il Malmo che estromise l'Inter dalla Coppa dei Campioni nel 1989: difficile da credere a parecchi lustri di distanza. Allenatore della Svizzera, della Finlandia. Poi, l'Inter. Chissà perché? Agli albori della presidenza Moratti. Non ricordo una sua invenzione tattica, ma soltanto un italiano faticoso e faticato, strascinato, tirato via. Tutto inglese, insomma. La finale persa ai rigori con lo Shalke 04. Se ne andò nel 1997, proprio dopo la scoppola europea. Tornò nel 1999, esperienza del tutto dimenticabile. Poi se ne andò a vincere in Danimarca, bella forza, al Copenaghen. E poi tanti altri incarichi, persino il Liverpool. Sempre mediocri i risultati. E così Roy Hodgson diventa, alla vigilia degli Europei, commissario tecnico della nazionale inglese. Con quel profilo da Mr. Bean appena uscito da un pub. Sarà all'altezza? Ne dubito, ma, la fortuna in carriera non gli è mancata. Gli interisti lo seguiranno con immutatata gratitudine, per non aver voluto Ronaldo nel 1996 e per aver preferito, quello stesso anno, Pistone a Roberto Carlos!!! Roy Hodgson: un finissimo intenditore di calcio! Ma, dai!

giovedì 19 aprile 2012

Forlan e Branca via dall'Inter

Forlan deve lasciare l'Inter. Perché ha avuto un rendimento scadente, che dimostra ingiustificato il suo ricchissimo ingaggio. Avere pensato di sostituire un asso come Eto'o con un giocatore a fine carriera come Forlan è la prova della confusione che regna in casa Inter. Branca, intanto, oggi duramente attaccato da Muntari in un'intervista concessa al Corriere della Sera, seguita a rimanere al suo posto. Ed invece dovrebbe andarsene insieme a Forlan, che lo stesso Branca ha inspiegabilmente voluto all'Inter. Non sono i soli responsabili, Branca e Forlan, ma certamente i simboli della stagione fallimentare dell'Inter. Moratti ne tragga le dovute conseguenze.

mercoledì 28 marzo 2012

Stramaccioni deve "panchinare" Zanetti e Cambiasso

Stramaccioni deve fare di testa sua. Non ascoltare le elegie di Moratti in favore di Zanetti e Cambiasso e spedire i due anziani argentini in panchina. Senza se e senza ma. Moratti deve smetterla di difendere questi senatori imbolsiti, che sono di ostacolo alla necessaria rifondazione della squadra. Insomma, Stramaccioni è chiamato a rappresentare il nuovo corso. Non può lasciarsi condizionare dalle paturnie dei clan interni. Peraltro, per conto mio, Zanetti andava cacciato dall'Inter nel 1997, finale di Coppa Uefa, poi persa ai rigori. Si ribellò alla sostituzione decisa da Hodgson. E non perché avesse allora contestato Hodgson, ma perché al suo posto entrava Berti, non il primo venuto. Zanetti pensa a se stesso, ha sempre pensato a se stesso. A 39 anni, a quanto pare, ancora percepisce un ingaggio di 3 milioni di euro. Se ne torni in Argentina!

martedì 27 marzo 2012

Stramaccioni all'Inter: conferenza stampa di presentazione. Di sé dice: fortunato non predestinato. Apparizione a sorpresa di Balotelli

Presentato Stramaccioni, da ieri sera il nuovo allenatore dell'Inter, dopo avere diretto il primo allenamento della squadra. Arriva in leggero ritardo, divisa ufficiale, aria seria, molto compreso del nuovo ruolo. Stramaccioni sa il fatto suo, ammette che subentrare ad un altro allenatore a stagione in corso è difficile. Ma, la crisi dell'Inter pare non spaventarlo. Moratti gli ha soltanto detto: "dobbiamo vincere". E non è poco. Sta attento a schivare i colpi della sala stampa e dichiara che non intende insegnare calcio. Fa bene, a certi livelli si presume che giocare si sappia già. A Stramaccioni interessa "trasmettere idee". Non si sente un predestinato, ma, piuttosto fortunato. Ringrazia Bruno Conti, che gli ha spianato la carriera chiamandolo alla Roma. Dichiara il suo apprezzamento per il gioco di Sacchi, considera Mourinho un mito. Si rifugia anche in qualche dichirazione di prammatica del tipo: la squadra è forte. Laddove tutti sappiamo che questa squadra è stata forte. Dice di voler puntare su entusiasmo, ritmo ed intensità, ma non credo che potrà trasformare Cambiasso in una saetta. Ad un certo punto, entra in sala stampa Balotelli: "una carrambata", esclama Stramaccioni. La battuta è pronta, l'eloquio non molto sciolto. Dai giocatori si fa dare del lei. L'impressione generale è buona. Poi, come sempre, sarà il campo a stabilire il valore di Stramaccioni allenatore dell'Inter. Dimenticavo, Branca era al suo fianco. Ma, non avrebbe dovuto essere licenziato?

lunedì 26 marzo 2012

Inter a Stramaccioni, Ranieri esonerato: si riparte da Crisetig e compagni

Decisione tardiva, ma, coraggiosa. Un salto verso il futuro. Moratti mai così attendista come negli ultimi tribolatissimi mesi, ha concesso a Ranieri una fiducia esagerata, ripagata con una serie imbarazzante di sconfitte. Quella con la Juventus di ieri sera ha fatto traboccare un vaso stracolmo. La tifoseria nerazzurra, del resto, chiedeva da mesi l'esonero di Ranieri. Che c'è stato, finalmente. L'Inter va a Stramaccioni, fino a due ore fa il tecnico della Primavera capace d'issarsi sul tetto d'Europa. Si ripartirà da lui, da Crisetig che su questo blog indico da mesi come un sicuro campione del domani, e dalla voglia di tornare comepetitivi dopo una stagione disastrosa. Era ora di cambiare. Adesso, via Branca. L'Inter merita il meglio.

Ranieri esonerato dall'Inter: Moratti si decide dopo la sconfitta con la Juve

Sono ore convulse all'Inter. L'esonero di Ranieri, che un mese e mezzo fa avrebbe salvato la stagione, sembra davvero imminente. Moratti sembra essersi deciso. Nessuna riscossa contro la Juve, che, anzi, nel finale di partita ha rischiato di dilagare. Senza Maicon e Julio Cesar, gli ultimi ad arrendersi, la sconfitta avrebbe potuto riuscire più severa. Che dire? Meglio tardi che mai. Ranieri è, da tempo, inadeguato al compito. Meglio esonerarlo e provare a giocare le nove partite che restano provando qualche giocatore della Primavera e panchinando i senatori oltre agli insopportabili Forlan, Nagatomo e Faraoni. L'annuncio ufficiale dell'esonero di Ranieri è atteso in giornata.
Alle 22.06, sul sito dell'Inter, arriva l'annuncio ufficiale. RANIERI ESONERATO, INTER A STRAMACCIONI! ERA ORA!!

giovedì 22 marzo 2012

Juventus - Inter: l'Inter non può perdere. Ranieri andava esonerato

Domenica sera, Juventus - Inter. I bianconeri, qualificati alla finale di Coppa Italia, ultimo trofeo vinto dall'Inter, sono in lotta per lo scudetto con il Milan. Vorranno vincere. Ma, l'Inter non può perdere. Lo sa Moratti, lo sa Ranieri, credo lo sappia anche Branca. Dopo una stagione così sciagurata, culminata nell'eliminazione contro lo scarso Marsiglia di Deschamps, l'Inter ha il dovere morale e sportivo di uscire imbattuta da Torino. Invece di fare proclami, i vari Zanetti, Cambiasso e Forlan, per citare quelli che sopporto di meno, dovranno battersi con risolutezza, per evitare a se stessi l'ennesima figuraccia ed ai tifosi l'ennesimo dispiacere. Quella con la Juventus, per mille ragioni, non è una partita come le altre. Una brutta sconfitta decreterebbe l'esonero di Ranieri. Anche se, a quel punto, non servirà più a nulla. Ranieri avrebbe dovuto essere esonerato almeno un mese fa.

martedì 20 marzo 2012

Ranieri, Villas Boas, Di Matteo. E Branca

Ranieri, Villas Boas, Di Matteo. C'è un nesso? Osservate bene e scoprirete che il nesso c'è. Due squadre vecchie, cariche di gloria e di onori, l'Inter ed il Chelsea, l'Inter più del Chelsea. Arriva, preannunciata, la crisi, Villas Boas, tecnico del Chelsea, giovane e fortunatissimo in carriera, come Branca, lascia il posto a Di Matteo, centrocampista di lungo corso, che propizia la rimonta del Chelsea contro il Napoli. Nessuno ci credeva, a cominciare da chi scrive. Chiarisco: non credevo che il Chelsea avrebbe eliminato il Napoli, ma ero certo che Di Matteo avrebbe fatto meglio del mediatico e sopravvalutato Villas Boas. All'Inter, invece, tutto resta come prima, Ranieri viene confermato e l'Inter esce con il Marsiglia, dico il Marsiglia. E Moratti pensa a cambiare, sì, pensa a Villas Boas, che a fine stagione dovrebbe subentrare a Ranieri. Insomma, Villas Boas manda in crisi il Chelsea, Ranieri manda in crisi l'Inter. Moratti, per traghettare l'Inter fuori dalla crisi punta su Villas Boas. Più Branca. Che di crisi dell'Inter se ne intende. Staremo messi male? Nessun dubbio, stiamo messi male.

lunedì 19 marzo 2012

L'Inter pareggia con l'Atalanta, crisi infinita. Vincono Milan e Juve

Certi pronostici sono facilissimi: con Ranieri in panchina, niente Europa. Era chiaro un mese fa. A tutti, ma, d'evidenza, non a Moratti. Scialbo pareggio casalingo con l'Atalanta: Milito sbaglia un rigore, Forlan si rifiuta di entrare, e chissenefrega, calcisticamente conta poco, ma è il segno che Ranieri non ha il polso della squadra. Ormai è tardi per tutto, ma Ranieri va comunque esonerato. Il terzo posto scotta, sicché perde di nuovo la Lazio, mentre Udinese e Napoli pareggiano. Vince il Milan a Parma, stravince la Juve a Firenze, ma la Fiorentina è una squadra in disarmo.
Post scriptum: su Branca seguirà un post a parte. Lo merita.

venerdì 16 marzo 2012

Milan - Barcellona ai quarti: vedremo quanto vale Ibrahimovic

Cedere il cartellino di Ibrahimovic al Barca, nel 2009, resta il più grande affare della presidenza Moratti. Eto'o e 50 milioni di euro in cambio permisero la costruzione dell'Inter del triplete, che superò proprio i bluagrana in semifinale di Champions: Ibra giocò male all'andata ed al ritorno. E fu lasciato partire, nel 2010, dal Barcellona senza grandi rimpianti. Troppo solista lo svedese per suonare nell'orchestra catalano, dove c'era spazio per un solo primo violino, Messi. Ora, il Milan affronterà, contro pronostico, il Barca nei quarti. Ibrahimovic, mai a segno dopo gli ottavi in Champions, sfiderà il suo passato. Quanto vale a livello internazionale? Può aspirare al pallone d'oro 2012? Le due partite con il Barca ci daranno la risposta. Che, per me, anticipo, è negativa.

martedì 13 marzo 2012

Inter eliminata dal Marsiglia all'ultimo minuto: fine ingloriosa di una stagione fallimentare. Ranieri esonerato subito

Sneijder deve lasciare immediatamente l'Inter: la sua prova scandalosa non merita commenti. La sua e quella di Ranieri sono la faccia smunta di una disfatta annunciata. L'Inter riesce a farsi eliminare da un Marsiglia scarso che più scarso non si può. Fatali gli errori iniziali di mira dell'ineffabile Sneijder e di Milito, che pecca di sufficienza, colpendo di petto invece che di testa. Un vantaggio precoce avrebbe mutato il volto della partita. Che sembra cambiare nel secondo tempo, quando Obi e Pazzini rilevano l'olandese stanco e Forlan: il peggiore acquisto del dopo Gresko. Ad un quarto d'ora dalla fine, da una mischia nasce il gol di Milito, l'Inter attacca, ma alla rinfusa, Maicon fa finalmente la differenza. Due punizioni sprecate fanno pensare ai supplementari. Ma l'Inter, vecchia, con Cambiasso che è stanco appena entrato, non sta più in piedi. Rinvio del portiere francese, Lucio e Samuel, esausti dopo una prova valorosa, commettono un imperdonabile errore di posizione. Brandao stoppa, si gira e tira. Julio Cesar è beffato, come milioni di tifosi nerrazzurri incolpevoli. Una stagione disastrosa si chiude in modo amarissimo. Inutile rigore del 2-1 di Pazzini, che avrebbe dovuto giocare dall'inizio. Inter fuori da tutto. Ora, fuori i responsabili. Ranieri, Moratti, Branca, Sneijder, quello di questa sera, i senatori imbolsiti. Ultima notazione: Nagatomo è troppo basso e troppo scarso. Ultimissima notazione: quanto mi scoccia che Deschamps debba andare ai quarti. Non lo sopportavo da giocatore, della Juve manco a dirlo, figuriamoci da allenatore. 

giovedì 8 marzo 2012

Se l'Inter perde con il Chievo, Ranieri è esonerato

Riuscirà l'Inter a perdere anche con il Chievo? Riuscirà Ranieri a sbagliare di nuovo la formazione come contro il Catania? Dalle dichiarazioni del tecnico romano non emerge la consapevolezza di avere raddrizzato la partita con gli etnei solo per la benevolenza della sorte: vedasi l'errore del portiere sul tiro di Forlan. Perdere, ma anche pareggiare con il Chievo, significherebbe perdere altro terreno in classifica  e prepararsi alla sfida con il Marsiglia con il morale sotto i tacchi. Insomma, senza una vittoria a Verona, per mille ragioni, Ranieri andrebbe esonerato. Decisione, del resto, che Moratti avrebbe dovuto assumere da tempo e per tempo.