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mercoledì 6 aprile 2022

Chelsea-Real Madrid 1-3, Villareal-Bayern Monaco 1-0

Seconda giornata dei quarti di finale di Champions League. Il Villareal, giustiziere della Juve agli ottavi, ospiti i tedeschi del Bayern Monaco, mentre il Chelsea, campione in carica, riceve il Real Madrid di Ancelotti.

Villareal - Bayern Monaco

Spagnoli in vantaggio  con Groeneveld. A ben vedere, il centrocampo dei bavaresi non è granché. Vince il Villareal. 

Chelsea - Real Madrid 

Benzema riprende da dove aveva lasciato: tre gol anche al Chelsea dopo la tripletta al Psg. Per lui, non solo grande realizzatore, sono 82 i gol in Champions. Cristiano Ronaldo, il miglior goleador della storia ha segnato dappertutto, ma con la media di un gol a partita solo al Real. E con lui giocava Benzema. No, non è stato un caso. Per i Blues a segno il tedesco Havertz. Continuo a pensare che Tuchel sia un tecnico sopravvalutato. Nella ripresa entrano Kovacic, che avrei schierato prima, e Lukaku, che sbaglia un gol clamoroso. Finisce 3-1 per il Real (altra prova sontuosa del trentaseienne Modric), il Chelsea avrà bisogno di un'impresa al ritorno. 

martedì 5 aprile 2022

Benfica-Liverpool 1-3, Manchester City-Atletico Madrid 1-0

Ritorna la Champions League. Nell'andata dei quarti di finale, questa sera, il Benfica ospita il Liverpool, mentre il Manchester City di Guardiola riceve l'Atletico Madrid di Simeone. 

Benfica-Liverpool 1-2:  Konaté (L), Nuñez (B), Mané (L), Diaz (L)

Troppo Liverpool per il Benfica. La squadra di Klopp ipoteca il passaggio del turno.


Manchester City-Atletico Madrid 1-0: De Bruyne (MC)

Il City passa con un gol del solito De Bruyne, il miglior centrocampista del mondo. Guardiola ad un certo punto ha fatto entrare Foden, Gabriel Jesus e Grealish, per me fortissimo. Così è facile.

mercoledì 16 marzo 2022

Juve-Villareal 0-3. Juve eliminata! Capolavoro di Emery

Dopo un discreto primo tempo, la Juve torna al suo gioco sterile e monocorde, gestito da un centrocampo di pochissima qualità. Appena nel Villareal entra Gerard Moreno, la partita cambia. In pochi minuti, gli spagnoli segnano tre gol e firmano la terza eliminazione della Juve  agli ottavi di Champions in tre anni. Un disastro. Che non mi ha minimamente sorpreso. La storia europea della Juve, per lo più, è questa. D'altra parte, perché avrebbe dovuto riuscire Vlahovic dove nulla aveva potuto persino Cristiano Ronaldo? 

*Aggiornamento del 17 marzo 2022.

Una considerazione tattica a margine. Le squadre di Emery giocano in modo propositivo, il Villareal anche lo fa. Ieri no. Ieri ha aspettato la Juve, che così non ha potuto proporre il calcio di attesa e contropiede che le ha consentito una parziale rimonta in campionato. A un quarto d'ora dal termine, Emery ha cambiato per vincere e ha vinto. Grande allenatore. Che nelle Coppe continentali, semmai qualcuno l'avesse dimenticato, ha saputo vincere per quattro volte l'Europa League (tre con il Siviglia e una proprio con il Villareal). E il curriculum europeo qualcosa conta.  

mercoledì 9 marzo 2022

Real Madrid-Psg 3-1. Mbappé, Benzema (3). Un altro fallimento di Messi

Stasera, stadio Santiago Bernabeu, Real Madrid contro Psg, ritorno degli ottavi di finale di Champions League. I francesi giocano forti del successo dell'andata firmato da Mbappé. I giocatori di Ancelotti cercano una difficile rimonta.  

La cronaca breve. Francesi in vantaggio con la solita prodezza del solito Mbappé. Nella ripresa, partita riaperta da un clamoroso errore di Donnarumma: pareggia Benzema. Che poi raddoppia ispirato da un grandissimo Modric. E triplica. Psg frastornato. Sconfitta la politica del Psg. Sconfitto, clamorosamente sconfitto Messi. Che da anni, a dispetto dei premi immeritati, è l'ombra di sé stesso. Il Barca che fu è stato più importante per lui di quanto lui sia stato per quel Barca. 

martedì 8 marzo 2022

Liverpool-Inter 0-1. Inter eroica

Ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Ad Anfield Road, l'Inter affronterà il Liverpool nella speranza di ribaltare il severo 0-2 dell'andata. I pronostici sono contro i nerazzurri, anche per la nota forza della squadra di Klopp. Ma, la partita va giocata e in ogni caso e allora tanto varrà provare a vincere. E l'Inter, pur priva di Barella, ha già dimostrato di poter mettere in ambasce il Liverpool, la cui fase difensiva - sì lo so che Van Dijk è un fuoriclasse - non è sempre impeccabile. Quanto ai precedenti, nel 1965, l'Inter riuscì a rovesciare una sconfitta per 3-1 in Coppa dei Campioni, proprio contro il Liverpool. Ma aveva perso all'andata fuori casa e la rimonta avvenne al Meazza: Corso, Peirò e Facchetti regalarono ai nerazzurri l'accesso alla finale, poi vinta, contro il Benfica. Era la Grande Inter, campione in carica dopo il successo del 1964 contro il Real Madrid. Stasera servirebbe, ma vorrei scrivere che servirà, più di un'impresa.

La cronaca. L'Inter parte bene ma si spegne dopo venti minuti. È il Liverpool a sfiorare il gol sui calci piazzati di Alexander-Arnold: traversa di Matip e deviazione di Skriniar su colpo di testa ravvicinato di Van Dijk. Vidal sbaglia tanto, imitato in parte da Brozovic. Calhanoglu è più lucido e costringe Alisson ad una mezza parata su punizione defilata dal limite. Intervallo. Nella ripresa l'Inter soffre, Salah prende il palo. Poi, Lautaro esce dal torpore e trova un gol magnifico. Destro verso il palo lontano che finisce all'incrocio e ammutolisce Anfield Road. Poco dopo espulsione esagerata (doppia ammonizione) per Sanchez. Errore colossale. Peccato. A un quarto d'ora dal termine, entrano Correa, Gagliardini e Darmian per Lautaro, campione enorme, lasciatemelo dire, Brozovic e Dumfries. Subito dopo Salah è di nuovo fermato dal palo. Esce anche Calhanoglu per Vecino. Il Liverpool controlla, forte dell'uomo in più. Vidal salva un gol che sembrava fatto e tiene vive le residue speranze di qualificazione dell'Inter. Contro un Liverpool forte sul serio, prova eroica dell'Inter frustrata da un pessimo arbitro. L'espulsione di Sanchez è stata vergognosa e ha impedito che una rimonta leggendaria si compiesse. O che potesse compiersi. È il Liverpool ad andare ai quarti.

venerdì 25 febbraio 2022

L'Italia del calcio piccola in Europa

Considero il campionato di Serie A in crisi da almeno due lustri. I nove scudetti consecutivi della Juve, dal 2011 al 2020, ne sono stati inconfondibili cartine di tornasole. Come gli oltre 200 gol nella massima divisione di Antonio Di Natale - bravo, tecnico, ma fino a un certo punto -, come il titolo di capocannoniere vinto da Toni, a pari merito con Icardi, a 38 anni. Era il 2015. Anche la messe di reti mietuta da Immobile, che in una gradautoria dei migliori centranti della storia della Lazio non va oltre la settima/ottava posizione, ci offre uno spaccato della modestia della Serie A. E cito questi dati, solo per comodità e facilità d'impressione, dacché ce ne sarebbero molti altri. Dopo il successo dell'Inter in Champions League nel 2010, nessuna squadra italiana si è più aggiudicata un trofeo continentale. E ci sono state appena tre finali raggiunte e perse: dalla Juve, in Champions, nel 2015 e nel 2017, dall'Inter in Europa League, nel 2020. L'ultimo turno di coppe, concluso dalla triste sconfitta casalinga del Napoli contro il Barcellona meno competitivo degli ultimi 20 anni, è indicativo di uno stato di salute non brillante del calcio italiano. E dimostra come la nazionale di Mancini abbia vinto l'Europeo anche con il soccorso della fortuna e per una combinazione circostanze che tanti hanno voluto sottovalutare. Il calcio italiano, come l'avevamo conosciuto ed esportato, esiste ancora? Da noi, oggi, si difende male, come reparti e come singoli. Ecco, prima la capacità di saper difendere, di riuscire a contenere gli avversari e, sì, anche di speculare callidamente sul loro gioco e le debolezze di quello, era la cifra del calcio nostrano. Imperniato sulla copertura ma anche sugli uno contro uno e la tecnica appresa sui campetti polverosi o per strada. La copertura è saltata. Gli uno contro uno si vedono ancora nell'Atalanta, nel Verona, nel Torino, in parte nella Fiorentina. Ma, l'equilibrio che le squadre italiane di un tempo è un ricordo sfumato. E in Europa siamo drammaticamente dietro Inghilterra, Spagna e Germania. E valiamo grosso modo l'Olanda e il Portogallo. E non ci sono soltanto ragioni economiche dietro la diminuita competitività. Non abbiamo più grandi difese, non abbiamo più grandi difensori, non abbiamo più grandi numeri 10. Non abbiamo più una nostra identità e, di conseguenza, una nostra forza propria. E, giustamente, non vinciamo più in Europa. A meno di sorprendenti inversioni di tendenza.

mercoledì 16 febbraio 2022

Inter-Liverpool 0-2

L'Inter ospita il Liverpool nell'andata degli ottavi di finale della Champions League 2021/22. I Reds sono favoriti e possiedono una maggiore qualità media, ma l'Inter, se avrà il meglio da tutti i propri titolari - mancherà Barella, squalificato - avrà le sue possibilità. Sia di vincere questa sera. Sia di passare il turno. Servirà un'impresa, in ogni caso.

La cronaca. L'ingresso di Sanchez segna l'inizio della fine. Il Liverpool prende campo e segna rapidamente con Firmino, di testa - mentre Handanovic non capisce la direzione e si tuffa in ritardo - e Salah, dopo tocco oratoriale di De Vrij. In quest'occasione, more solito, Handanovic resta immobile come un monaco stilita. Il Liverpool vince 2-0 e nemmeno sa come. Perché se nel primo tempo aveva fatto qualcosa di più, nella prima mezz'ora del secondo, l'Inter aveva dominato. Senza tuttavia trovare la rete. Qualche cross impreciso di Perisic, peraltro autore di una prova superba, qualche intervento provvidenziale di Van Dijk, due scelte sbagliate di Dzeko, che passa invece di tirare. Tutto questo ha reso sterile il predominio nerazzurro interrotto dall'ingresso da Sanchez. È andata male. Pessima la prova di Brozovic. Male nel finale De Vrij. Brillante Calhanoglu e, più di lui, da anni non lo vedevo così, Vidal. Qualificazione compromessa. Restano solo le speranze del tifoso. 

lunedì 13 dicembre 2021

UCL Draw: Inter- Liverpool agli ottavi di Champions

Nyon, Svizzera francese, sorteggi degli ottavi di finale della Champions League 2021/22. Comincia la rotta ad eliminazione diretta verso la finale di San Pietroburgo. I sorteggi di mezzogiorno danno gli esiti sotto riportati in carattere corsivo e più minuti. Sì perché sono stati rifatti tre ore dopo: un piccolo grande errore, che aveva permesso l' iniziale abbinamento di Man United e Villareal, provenienti dallo stesso girone, ha svelato che qualcosa non andava e fatto, sia pure a scoppio ritardato, saltare il banco di una cerimonia lunga, noiosa e snervante. Alle 15:00, dopo conciliaboli e ripensamenti, l'Uefa ha fatto la mossa del gambero e dichiarato nullo il primo sorteggio. Così, azzerando proclami, agenzie di stampa e i primi commenti/pronostici abbozzati, ci si è affidati ancora alla sorte. Grande imbarazzo per l'Uefa. Il protocollo, per il Potere, è  essenziale. Ad ogni modo, con il secondo tiro di dadi, sì, insomma, di palline, è cambiato tutto. L'Inter così ha trovato il fortissimo Liverpool di Klopp, la Juve un abbordabile Villareal, il Real Madrid il Psg. I blancos, come i nerazzurri, si troveranno ad affrontare avversari ben più insidiosi. Destino cinico e baro. Ma, forse anche un'occasione. Insomma, la storia della porta che si chiude e del portone che si apre. Più o meno.

Manchester City - Sporting Lisbona

Juventus - Villareal

Bayern Monaco - Salisburgo

Lilla - Chelsea

Manchester United - Atletico Madrid

Ajax - Benfica

Liverpool - Inter

Real Madrid - Psg


Così scrivevo, per dovere di memoria, dopo il sorteggio delle 12:00.

"L'Inter pesca nell'urna l'Ajax, tornato a giocare a grandi livelli e vincitore di tutte le partite del suo girone. Sfida aperta, difficile, ma non proibitiva. Si affronteranno anche il Manchester United di Cristiano Ronaldo e il Psg di Lionel Messi. Sorteggio comodo per la Juve, che se la vedrà con lo Sporting Lisbona. Ma è andata bene anche al Chelsea, che affronterà i francesi del Lille.

Villareal - Manchester City
Atletico Madrid - Bayern Monaco
Salisburgo - Liverpool
Inter - Ajax
Sporting Lisbona - Juventus
Chelsea - Lille
Psg - Manchester United
Benfica - Real Madrid"



venerdì 10 dicembre 2021

Inter e Juve agli ottavi, Atalanta in Europa League, Milan a casa

Bilancio appena sufficiente, dopo i gironi di Champions League. Inter, come seconda, e Juve, come prima, agli ottavi di finale. All'esito di gironi abbordabili. Atalanta in Europa League, dopo la sconfitta interna contro il Villareal: i giocatori di Gasperini pagano, più dell'inesperienza, che forse c'era tre anni fa, un gioco molto impegnativo da un punto vista nervoso e fisico. Il Milan, sempre celebrato dalla stampa, è arrivato quarto, con quattro punti: fuori da tutto. In un girone difficile, ma, insomma, tutto si può dire tranne che abbia brillato. Sacchi, a settembre, aveva dichiarato che Milan e Atalanta, a suo dire, avevano maggiore attitudine europea, più di Inter e Juve. Non mi stupisce minimamente, al netto degli avversari rispettivamente incontrati, che sia andata in modo completamente diverso. 

martedì 7 dicembre 2021

Real Madrid - Inter: 2-0. Barella espulso sbaglia tutto

Ultima partita del girone eliminatorio. Stadio Santiago Bernabeu, il Real Madrid di Ancelotti riceve l'Inter di Simone Inzaghi. In palio, il primo posto e la prospettiva di un sorteggio più benevolo agli ottavi di finale. Squadre in salute, partita aperta ad ogni pronostico.

La cronaca.

Inizio tambureggiante dell'Inter, che schiaccia il Real nella propria metà campo per una buona mezz'ora. Ai nerazzurri manca precisione e qualità nell'ultimo passaggio e al tiro. Quello che esegue magnificamente Kroos, di sinistro, per il vantaggio madrileno. Barella non lo marca, però. Nella ripresa, Inzaghi cambia tanto, facendo entrare Dimarco  per Dumfries e poi Vecino e Vidal per Brozovic, che avrei tenuto in campo, e Calhanoglu. Barella ha l'occasione del pareggio, ma sbaglia tirando alto davanti a Courtois. Poi di fa espellere per una mezza reazione. Cartellino rosso esagerato ma pessima la prova di Barella. Non è più lui da quasi due mesi. A quel punto, dopo Dzeko, rilevato da Sanchez, esce anche Lautaro, comunque sotto tono, per Gagliardini. In dieci l'Inter subisce il 2-0 di Asensio. Sconfitta che brucia. L'Inter andrà comunque agli ottavi, sperando in un sorteggio benevolo.

lunedì 6 dicembre 2021

La rivalità tra Inter e Real Madrid

Si tratta di una delle partite di maggior fascino del calcio europeo. Di una rivalità sbocciata nel maggio del 1964 quando, al Prater di Vienna, Milani e Sandro Mazzola, firmarono le reti dello storico primo successo dell'Inter in Coppa dei Campioni, battendo il Real Madrid di Gento e Santamaria, di Alfredo Di Stefano e Puskas. Nacque quella sera la Grande Inter.

Inter-Real Madrid
27 maggio 1964

Nel 1966 i nerazzurri e i blancos s'incrociano di nuovo nella massima competizione continentale. I madrileni vincono nella semifinale d'andata con gol di Pirri. Al ritorno, vantaggio di Amancio pareggiato da Facchetti. Il Real va in finale, che poi vincerà: sarà il sesto alloro. L'anno dopo, di nuovo di fronte, ai quarti di finale, ed è l'Inter a passare il turno. In finale, i nerazzurri, senza Suarez e Corso, saranno sconfitti a sorpresa dal Celtic Glasgow.

Nel 1981, mentre il calcio europeo parla diffusamente inglese, Inter e Real Madrid si ritrovano in semifinale di Coppa dei Campioni. Entrambe sentono il bisogno di rinnovare gli antichi fasti dopo anni di anonimato europeo. All'andata, la squadra di Bersellini perde 2-0 al Bernabeu: gol di Santillana, centravanti che diverrà un totem negativo per i nerazzurri, e Juanito. Al ritorno, il capitano Graziano Bini segna il gol della vittoria, che non vale però il passaggio del turno. Il Real sarà sconfitto in finale dal Liverpool.

Inter e Real Madrid si sfidano altre tre volte nei successivi quattro anni: nel 1983 in Coppa delle Coppe, nel 1985 e nel 1986 nelle semifinali di Coppa Uefa. Passa sempre il Real, segna sempre Santillana. Nel 1985 al Bernabeu, Bergomi viene colpito da una monetina piovuta dagli spalti e lascia il campo nel primo tempo. Il Real ribalta il 2-0 dell'andata e vince 3-0. Il potere politico del Real impedisce la vittoria a tavolino per i nerazzurri. L'anno dopo, Altobelli e Rummenigge vengono massacrati dai difensori avversari, ma l'unico espulso, per reazione, sarà Mandorlini. Finisce 3-1 a Madrid, replica del 3-1 per l'Inter al Meazza. Si va ai supplementari. Segna Santillana, finisce 5-1 per il Real.


Bisogna aspettare la doppietta di Roberto Baggio, girone eliminatorio della Champions League, nell'autunno del 1998, per assistere ad un successo significativo dell'Inter sul Real. Le ultime tre sfide, tra 2020 e 2021, sempre nelle fasi a gironi della Champions, le ha vinte il Real. L'Inter va domani al Bernabeu nelle migliori condizioni possibili, per inseguire un successo che manca da 23 anni. In diciotto confronti, fino ad ora, 7 sono state le vittorie dell'Inter, 9 le vittorie del Real Madrid, due i pareggi. Non so come andrà a finire il prossimo, ma l'Inter dell'ultimo mese non credo che soffrirà il miedo escenico, come ebbe a definirlo Jorge Valdano, del Santiago Bernabeu.

mercoledì 24 novembre 2021

Inter-Shakhtar 2-0. Inter agli ottavi!

L'Inter deve vincere, se non per qualificarsi direttamente agli ottavi, almeno per tenere vive le speranze di qualificazione.

La cronaca.

L'Inter attacca durante tutto il primo tempo ma non trova il gol. Segna Lautaro nella ripresa, ma la rete è annullata. Poco dopo, al 62', segna finalmente Dzeko. Che cinque minuti dopo raddoppia, di testa su splendido cross mancino di Perisic, dominante sulla sua fascia. Esce Lautaro per Correa. Più tardi escono anche Darmian, bravo, e Barella, per Vidal e D'Ambrosio. Una leggerezza di squadra dell'Inter consente allo Shakhtar di ripartire e a Dodo, tutto solo, di calciare: palo! Negli ultimi minuti, dentro Sensi e Dimarco per Calhanoglu e Sensi. Finisce 2-0 per i nerazzurri. Da sottolineare la prova di qualità e a tutto campo di Calhanoglu. Vittoria convincente e decisiva per l'Inter che, grazie anche al successo esterno del Real Madrid sullo Sheriff, si qualifica con un turno di anticipo agli ottavi di Champions. Non succedeva da dieci anni.

mercoledì 3 novembre 2021

Sheriff-Inter: 1-3. Brozovic, Skriniar, Sanchez

Tiraspol, Transnistria. L'Inter rende visita allo Sheriff, già battuto al Meazza due settimana fa. Vittoria necessaria per risalire la classifica del girone D della Champions League

La cronaca. L'Inter parte con Vidal e Dimarco titolari. Sheriff sempre con tutti gli uomini dietro la linea della palla. L'Inter comanda il gioco, prende un palo con Lautaro e sfiora il gol con Dzeko. Nella ripresa, dentro Dumfries per Darmian. Segna Brozovic, al 54', dopo bel dribbling. Merito anche a Vidal che lo serve dopo grande percussione centrale. Esce Dimarco per Perisic. L'Inter raddoppia con Skriniar, che ribadisce in rete un pallone respinto dal portiere avversario, dopo colpo di testa di De Vrij su angolo di Brozovic. Entrano a dieci minuti dal novantesimo, per Dzeko e Lautaro, Correa e Sanchez. Che trova subito in contropiede il gol del 3-0 per i nerazzurri. Allo scadere, lo Sheriff accorcia le distanze con un colpo di testa di Traorè. L'Inter sale a 7 punti in classifica e scavalca lo Sheriff. Migliore in campo Vidal: gestione magnifica del pressing.

giovedì 21 ottobre 2021

Cristiano Ronaldo: 800 gol in carriera!

Con quello segnato ieri all'Atalanta, n. 138 in Champions League (record), sono 800, sì proprio cifra tonda, ottocento, i gol in carriera di Cristiano Ronaldo. Il maggior goleador della storia del calcio. Ai 680 gol realizzati con squadre di club (Sporting Lisbona, Manchester United, Real Madrid, Juve, di nuovo Manchester United), devono aggiungersi i 115 gol con la nazionale maggiore del Portogallo nonché i 3 e i 2 gol segnati, rispettivamente, con under 21 e nazionale olimpica portoghese: anche questi ultimi gol sono stati siglati in competizioni professionistiche o comunque aperte ai professionisti e vanno conteggiati. 

Champions League 21/22: la 3^ giornata

La terza giornata di Champions League ha visto il successo quanto alle italiane di Inter e Juve e la sconfitta di Milan e Atalanta. Se l'Inter ha fatto il proprio dovere contro lo Sheriff, la Juve ha infilato l'ennesimo 1-0 di scuola allegriana, mostrando comunque una solidità nuova, confermata dal punteggio pieno nel girone. Il Milan, che però ha gli avversari più ostici, resta a zero punti dopo la sconfitta con il Porto. L'Atalanta ha sfiorato l'impresa a Manchester e ha perso per il gol n. 138 in Champions League di Cristiano Ronaldo. Intramontabile. 

Da segnalare il primo successo del Barca, le affermazioni perentorie del Bayern Monaco, 4-0 in casa del Benfica, del Chelsea, 4-0 al Malmoe, e dell'Ajax, tornato competitivo come tre anni fa: 4-0 casalingo al Borussia Dortmund. La maggiore impressione continua a farla il Liverpool d Klopp, corsaro sull'ostico campo dell'Atletico Madrid di Simeone.

giovedì 30 settembre 2021

Champions League: 2^ giornata

Una piccola squadra moldava e nemmeno propriamente moldava, dacché fa base a Tiraspol in Transnistria, repubblica proclamatasi indipendente ma non riconosciuta dalla comunità delle Nazioni, ha terremotato il girone D della Champions League. Due successi contro Shakhtar e Real Madrid, al Bernabeu, per lo Sheriff. Pronostici sovvertiti e primo posto provvisorio. L'Inter, che nelle ultime 14 partite di Champions ne ha vinte solo 3, ha cinque punti in meno. E dovrà affrontare lo Sheriff nelle prossime due gare di Champions. 

La Juve vince, pur senza brillare, con difesa e contropiede e Chiesa, anche aiutata dal sopravvalutato tecnico del Chelsea, Tuchel, e da un Lukaku imbolsito. Il centravanti belga non sa fare reparto da solo. Era stato, nei due anni all'Inter, pur conservando limiti nelle gare importanti, aiutato dalla partenership di Lautaro. Non l'ha capito. Ieri, Lukaku è stato il peggiore in campo.

Il Barcellona invece precipita: zero punti nel proprio girone dopo due partite e indizi di crisi non reversibile. Non in questa stagione. Ieri sera il Benfica ha letteralmente dominato.

Zero punti anche per il Milan, che, però, ha giocato meglio contro Liverpool prima e Atletico Madrid poi. I rossoneri non si qualificheranno, ma tengono bene il campo.

Vittoria facile per l'Atalanta. 

Nessuno sembra forte, in quest'edizione della Champions League, quanto il Bayern Monaco, che, nello stesso girone del Barca, ha travolto la Dinamo Kiev: mattatore il solito Lewandowski.

Vince infine il Psg il "derby dei ricchi" contro il Manchester City di Guardiola. Molti si sono esaltati per il primo gol parigino di Messi, certo bello da vedere. Ma, la fase difensiva del City è stata imbarazzante: guardate i riflessi filmati. Tutti fuori posizione e due del City che rientrano camminando. Il "guardiolismo".

martedì 28 settembre 2021

Shakhtar-Inter: 0-0 deludente

Seconda giornata del gruppo D della Champions League 2021/22. L'Inter rende visita agli ucraini dello Shakhtar Donetsk. E ha bisogno di tre punti dopo la sfortunata sconfitta sofferta in casa contro il Real Madrid. 

Giocano Dimarco e Dumfries. Uno scontro di gioco proprio con l'olandese costa un brutto infortunio a Traorè. Pochi minuti dopo, traversa di Barella. Partita aperta, si fa pericoloso anche lo Shakhtar. Che a lungo andare irretisce l'Inter con una fitta trama di passaggi, tanto sterile quanto snervante. Gli ucraini vanno davvero vicino al gol una sola volta: provvidenziale il salvataggio di Skriniar. Dzeko è impreciso e, stasera, anche Lautaro. L'Inter torna pericolosa solo nel finale del secondo tempo grazie all'ingresso di Correa, cui solo un grande intervento del portiere dello Shakhtar nega il gol. Stessa sorte per un colpo di testa di De Vrij.  Brutto pareggio finale che complica i piani nerazzurri di qualificazione. Quasi tutti sotto tono. A cominciare da Brozovic, sostituito come Dzeko e Lautaro. A ritmi bassi, poi, l'Inter la differenza non sa farla. E nel secondo tempo, ha passeggiato per il campo. Pessima partita. La peggiore della gestione Inzaghi. 

mercoledì 15 settembre 2021

Inter-Real Madrid: 0-1. Rodrygo

Partita mai banale, sebbene la posta in palio sia relativa. La scelta dei gironi ha tolto fascino persino a sfide leggendarie. E Inter-Real Madrid è stata sfida leggendaria. A partire dalla vittoria nerazzurra al Prater di Vienna nella finale di Coppa dei Campioni del 1964, quando Sandro Mazzola mostrò al mondo intero di essere degno erede del grande Valentino. Ad ogni modo, stasera si replica, al Meazza. Pronostico aperto. L'Inter sta ancora cercando un nuovo equilibrio, il Real, ora allenato da Ancelotti, è forte ma non fortissimo. Vediamo.

La cronaca.

L'Inter parte meglio del Real. Perisic è in giornata, cosa che in stagione non gli era ancora capitata. Curtois si oppone a Lautaro nel primo tempo e a Dzeko ad inizio ripresa. Anche Brozovic sfiora il gol. Perisic cala e viene sostituito da Dimarco. Entra anche Dumfries per Darmian. Poi, Correa per Lautaro e Vidal per Calhanoglu, sotto tono come contro la Samp. Scende il ritmo della gara. A sette minuti dalla fine entra Vecino per Barella. All'89', la beffa: segna Rodrygo di sinistro, assistito da Camavinga. Non capisco perché Simone Inzaghi abbia tolto Lautaro e non lo sfiatato Dzeko. Non capisco perché abbia sostituito Barella. Sconfitta amara, che Skriniar, migliore dei nerazzurri, ha reso meno pesante. Il buon primo tempo non consola. Anzi.

martedì 14 settembre 2021

Riparte la Champions League

Riparte oggi la Champions League. Quanto alle squadre italiane, la Juve farà visita agli svedesi del Malmoe, l'Atalanta agli spagnoli del Villareal. 

venerdì 27 agosto 2021

Cristiano Ronaldo via dalla Juve: fa bene

Il capocannoniere di sempre della Champions League nella squadra con minor vocazione europea. Fu un errore dell'asso portoghese andare alla Juve. Tre anni e 90 milioni dopo, Cr7 l'ha capito. E se ne va. Al City di Guardiola. Che ultimamente le Champions è bravo a perderle. Comunque sempre meglio della Juve. Magari non sembra, ma la mia è una valutazione meramente tecnica e storica. *Aggiornamento del 27 agosto 2021: non al City, sempre a Manchester, ma allo United. Che lasciò nel 2009 per trasferirsi a Madrid. Proprio non sopportava più l'idea di giocare per la Juve, Cristiano Ronaldo.