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martedì 22 febbraio 2022

Serie A 21/22: il punto dopo la 26^ giornata

Nessuno vince in testa alla classifica e il Milan, costretto al pareggio da una rianimata Salernitana, conserva il primato. Il Napoli, infatti, perde a Cagliari - i sardi sono altra squadra rispetto a quella arrancante di qualche settimana fa - e l'Inter è sconfitta in casa dal Sassuolo: sbaglia formazione Inzaghi, continua a non parare Handanovic, la stanchezza si avverte e, diciamo anche questo, Berardi, Scamacca e Raspadori sono un tridente di tutto rispetto, avanguardia di una squadra che aveva già battuto fuori casa Milan e Juve. L'Inter continua ad avere una partita in meno. Lo scudetto si deciderà nelle ultimissime giornate. Se non nell'ultima.

Finisce 1-1 il derby tra Juve e Toro, con l'atteso ritorno al gol di Belotti. La Fiorentina batte tra le polemiche l'Atalanta, con gol di Piatek che, per ora, non fa rimpiangere Vlahovic. Pareggi tra Udinese e Lazio e Venezia e Genoa.

La Samp supera l'Empoli con doppietta di Quagliarella, il Bologna batte lo Spezia con doppietta di Arnautovic, un altro di quelli che in carriera ha raccolto la metà di quel che avrebbe potuto.

4 commenti:

  1. Il Napoli ci ha messo pure meno di quanto immaginassi per incepparsi, è bastato un po' di turnover...
    Comunque male male tutti, se fanno un ecatombe simile pure nelle coppe tra un paio di anni si ritrovano con solo due squadre in Champions visto che già il prossimo anno ci sarà il sorpasso certo della Germania e la Francia sale forte da dietro grazie ai tanti punti presi in Conference League.

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  2. I risultati sorprendenti delle ultime giornate dipende da una molteplicità di fattori. In primo luogo, le big non hanno più quella potenza di fuoco di cui disponevano anni fa. Le rose non sono più cosi ben assortite, con riserve che farebbero fatica a trovare posto in squadre di metà classifica. Inoltre, le matricole hanno compiuto un salto di qualità, grazie anche ad una nuova generazione di tecnici capaci di dare alle proprie squadre una certa organizzazione di gioco. Le grandi dovrebbero prendere esempio, anche perchè la crisi finanziaria in atto potrebbe non consentire più l'acquisto compulsivo dei migliori talenti.

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    1. La qualità media non è alta. Ma qualche giovane calciatore nostrano meriterebbe più spazio anche nelle grandi squadre. Invece sopravvive una certa diffidenza. Uno come Caprari del Verona, per esempio, che ha già una certa età, saprebbe far bene anche in una grande tradizionale, penso.

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