Elenco blog personale

Visualizzazione post con etichetta Belgio. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Belgio. Mostra tutti i post

giovedì 1 dicembre 2022

Lukaku sbaglia tutto. Belgio eliminato

La qualificazione, compromessa nella sconfitta contro il Marocco, sfuma contro la Croazia. Decisivo, in negativo, Lukaku, che sbaglia almeno quattro occasioni nitide. Agli ottavi di finale vanno Marocco e Croazia. Il Belgio è la prima grande nazionale ad uscire dai mondiali di Qatar 2022

domenica 27 novembre 2022

Croazia-Canada 4-1. Spagna-Germania 1-1

La Croazia travolge il Canada in rimonta per 4-1 e guida la classifica del gruppo F con il Marocco. Il Belgio, per accedere agli ottavi, dovrà necessariamente battere la Croazia nella prossima partita. E sarà difficilissimo. 


Finisce 1-1 tra Spagna e Germania: tedeschi ultimi nel girone e quasi eliminati.

mercoledì 23 novembre 2022

Spagna-Costa Rica 7-0. Belgio-Canada 1-0

Tocco ravvicinato di Dani Olmo, mancino resistibile di Asensio e rigore di Ferran Torres per il 3-0 con cui la Spagna chiude il primo tempo contro la Costa Rica. Segnano tutti gli attaccanti iberici, nessuno di loro è un centravanti. Nella ripresa, la Spagna dilaga: segna ancora Ferran Torres, oltre a Gavi, Soler e Morata. Serata da dimenticare per la Costa Rica e per Keylor Navas.


Il Belgio, ancora privo di Lukaku, batte il Canada 1-0: decide Batshuayi. Se Eden Hazard continuerà così, recuperando la miglior condizione, il Belgio potrà lottare per il titolo. 

lunedì 12 settembre 2022

Evenepoel sulle tracce di Merckx

Anni fa compilai una classifica a punti dei migliori ciclisti della storia. Classifica che aggiorno. E che guida Merckx, quella generale assoluta, e, va da sé, quella dei corridori belgi. Merckx ha totalizzato quasi 8.000 punti. Evenepoel, con il successo di ieri alla Vuelta a Espana è a 745. Insomma, Merckx ha vinto dieci volte tanto, per capirci. E, segnatamente, 11 grandi corse a tappe, primato, Evenepoel una, ieri, la Vuelta appunto. Merckx ha vinto 19 classiche monumento, Evenepoel, una, la Liegi-Bastogne-Liegi, sempre in questo 2022. Però, Evenepoel ha 22 anni e mezzo. E ne ha perso quasi uno per il terribile incidente del Lombardia del 2020. Il superlativo connazionale Merckx, questo è il mio pronostico, resterà irraggiungibile, ma Evenepoel, a fine carrierà, non sarà lontanissimo da lui nella grande storia del ciclismo. Vediamo. 

Eddy Merckx
 
Remco Evenepoel

Come atleti, i due non potrebbero essere più diversi. Merckx, alto 1,82 m per 74 kg, Evenepoel, decisamente più basso e leggero, 1,71 m per 60 kg. Merckx certamente più veloce allo sprint, tallone d'Achille di Evenepoel, che sembra avere invece doti migliori di finisseur. Per il resto, entrambi passisti scalatori e fortissimi nelle prove contro il tempo. Solo che Merkcx dominava addirittura sulle grande salite, cosa che Evenepoel ancora non ha mostrato, sebbene i suoi progressi in montagna siano evidenti in questo 2022: alla Vuelta appena conquistata è stato quasi sempre con i migliori. Poi, torniamo alla premessa, e ricordiamo che Evenepoel ha fatto, per ora, solo un decimo, grosso modo, di ciò che ha fatto Merckx.


domenica 24 aprile 2022

Liegi-Bastogne-Liegi: trionfa Evenepoel

Liegi-Bastogne-Liegi 2022, senza Roglic e Pogacar. Una brutta caduta a 62 km dal traguardo coinvolge molti dei favoriti e costringe al ritiro Alaphilippe. Sulla Redoute, a circa 30 km dall'arrivo, scatto alla Saronni di Evenepoel, che fa rapidamente il vuoto, raggiunge e poi distanzia gli ultimi fuggitivi di giornata e conquista la sua prima classica monumento. Campione straordinario. Rallentato solo dal terribile incidente che ebbe al Giro di Lombardia 2020. Il Belgio ha il suo nuovo eroe. Predestinato. A completare il podio della Liege-Bastogne-Liege altri due belgi: Hermans, secondo, e Van Aert, terzo. 

venerdì 22 ottobre 2021

La storia di Paul Van Himst: leggenda del calcio belga

Tra i massimi campioni di calcio degli anni '60 ( e dei primi anni '70), ci fu il belga Paul Van Himst, dieci elegantissimo, che coniugava un fisico atletico con movenze felpate e tecnica sudamericana, che presto gli valsero il soprannome di Pelé bianco. Andate a rivedere le sgranate immagini di repertorio, osservatelo giocare contro l'Italia o la Germania Ovest con la maglia della sua nazionale (81 partite e 30 gol): Van Himst aveva un tocco superiore ed un uso magiaro dell'esterno destro, che raramente si sono osservati nella storia del calcio. Gol e assist e una regia di movimento lungo tutto il fronte offensivo. Servito spesso spalle alla porta, sapeva girarsi evitando l'intervento avversario grazie al primo controllo, che è il sale del gioco del calcio, eseguito con una naturalezza che non si allena. O c'è, naturalmente, o mai ci sarà. Van Himst fu icona e bandiera dell'Anderlecht di Sinibaldi, una sorta di Guardiola ante litteram, che fece incetta di titoli nel campionato belga, e della nazionale del Belgio. Giunse, quando aveva ancora 22 anni, quarto nella classifica del Pallone d'Oro del 1965, dietro Eusebio, Facchetti e Luisito Suarez e davanti a Bobby Charlton, cui pure somigliava per stile di gioco. E fu penalizzato, Van Himst, quanto ai ricoscimenti che avrebbe potuto conseguire e che mancò, dalla militanza in una squadra sì forte ma con poca caratura internazionale. Quella sarebbe arrivata più tardi. Recitò, proprio al fianco di Pelé, nel fortunatissimo film "Fuga per la vittoria".

domenica 10 ottobre 2021

Spagna-Francia 1-2: la Francia vince la Nations League 2021

È la Francia a succedere al Portogallo nell'albo d'oro della Nations League. Battuta la Spagna per 2-1 in finale. Gol in rimonta di Benzema e Mbappé. Terza è finita l'Italia, che, nel pomeriggio, ha sconfitto il Belgio nella finale di consolazione. Gran gol di Barella e rigore di Berardi nel successo azzurro. 

giovedì 7 ottobre 2021

Belgio-Francia: 2-3

Stasera, ore 20:45, seconda semifinale di Nations League. Si affronteranno, in un mezzo derby, Francia e Belgio. La vincente raggiungerà la Spagna, vittoriosa sull'Italia, in finale.

Vince la Francia all'esito di una partita vibrante, che prova come la vittora italiana allo scorso Europeo sia stata anche il frutto di una combinazione di circostanze fortunate e irripetibili. Bravi e fortunati gli azzurri, perché Belgio e soprattutto Francia erano squadre più forti. 

domenica 26 settembre 2021

Flanders 2021: Alaphilippe campione del mondo

Corsa bellissima: a 45 km/h di media! Peccato per la caduta di Trentin. Restano davanti i migliori e c'è anche Colbrelli, con Nizzolo e  Bagioli. Evenepoel prestissimo in fuga, è l'anima dei battistrada ancora quando mancano 30 km all'arrivo.  Si stacca a 26 km dal traguardo: prova superba, la sua. Merckx aveva torto. Sa essere anche uomo squadra. Restano in 16 davanti. Cinque chilometri dopo, scatta Alaphilippe e fa il vuoto. Ma dura poco. Lo riprendono Stuyven e Colbrelli. Alaphilippe ci riprova, gli va dietro Nizzolo. Alaphilippe va via di nuovo sull'ultimo muro del penultimo giro. E trionfa Julian Alaphilippe, replicando il successo del 2020. Un bis mondiale bello come quello di Van Looy, come quello di Bugno. Argento per l'olandese Van Baarle, bronzo per il danese Valgren. Giù dal podio il Belgio, con Stuyven, quarto. Forse, avrebbe dovuto puntare su Evenepoel. Nonostante il parere di Merckx. Il primo degli italiani è Colbrelli, decimo. In ombra i grandi rivali Van Aert, fuori dai primi dieci, e Van der Poel, soltanto ottavo. Notevole invece il sesto posto dell'inglese Pidcock. 

venerdì 2 luglio 2021

Italia in semifinale, battuto il Belgio con Barella e Insigne

Ore 21:00, Monaco di Baviera. L'Italia, nei quarti di finale degli Europei 2021, affronterà il Belgio di Lukaku, verosimilmente di De Bruyne, che dovrebbe aver recuperato dall'infortunio, forse di Eden Hazard, sulle cui condizioni ci sono ancora dubbi. Dico subito che non mi convince la scelta, annunciata dalla stampa, di Chiellini in marcatura su Lukaku. Potrebbe essere la chiave, negativa, della partita. Stiamo a vedere. 

Italia in semifinale. Belgio, certo orbato della classe di Eden Hazard e con De Bruyne a mezzo servizio, dominato a lungo. Vantaggio di Barella e raddoppio di un grandissimo Insigne, autore di un gol tanto bello quanto intensa è stata la sua prestazione, sublimata da giocate di assoluta qualità come l'assist per Spinazzola. Che poi s'infortuna ed è  un gran peccato. La partita resta in bilico perché Lukaku accorcia su rigore. L'Italia potrebbe segnare ancora: non succede anche per l'egoismo e l'imprecisione di Immobile. Qualche apprensione finale, da copione. Ma l'Italia va con merito in semifinale - e da favorita - contro la Spagna. Contro gli iberici, al centro dell'attacco, vorrei vedere Raspadori. Che ha gran tecnica e non può far peggio di Immobile. O di Belotti. 

martedì 15 giugno 2021

Chiusa la 1^ giornata degli Europei

Appena terminata la prima giornata degli Europei 2021, con la vittoria di misura della Francia sulla Germania. La squadra più forte continua a sembrarmi l'Inghilterra. Poi, la Francia. Quindi, Belgio, Italia e Portogallo, nell'ordine. Cristiano Ronaldo, doppietta nel 3-0 del Portogallo sull'Ungheria, sale a 11 gol in cinque campionati d'Europa: è il capocannoniere di sempre della competizione. Domani, gli azzurri tornano in campo contro la Svizzera. 

domenica 31 gennaio 2021

Ostenda 2021: trionfa Van der Poel, secondo Van Aert

Davanti al Mare del Nord, a Ostenda, andrà in scena il capitolo conclusivo della stagione del ciclocross, con l'assegnazione della maglia iridata. I favoriti sono sempre loro: il belga Van Aert e l'olandese Van der Poel. Ed è proprio Van der Poel a vincere il suo quarto titolo mondiale (dopo quelli del 2015, del 2019 e del 2020), mentre Van Aert deve accontentarsi della piazza d'onore. L'olandese e il belga torneranno a sfidarsi su strada.

lunedì 28 dicembre 2020

Dendermonde: Van Aert batte Van der Poel

Arriva, a Dendermonde, Belgio, terza prova di Coppa del Mondo di ciclocross, la rivincita di Wout Van Aert, beniamino di casa, sull'olandese Mathieu Van der Poel. Tempo tremendo, fango su tutto il percorso. Ha prevalso la pedalata più possente di Van Aert nell'ultimo capitolo del 2020 di una rivalità, che è, oggi, la più bella del ciclismo. Stavolta: primo Van Aert, secondo Van der Poel.

lunedì 9 novembre 2020

Il ciclismo ai tempi del Covid: anno 2020. Un bilancio

Si è sostanzialmente conclusa, la stagione ciclistica internazionale più difficile e strampalata degli ultimi 75 anni. Il Covid ha rivoluzionato programmazione delle corse e calendario. Provo a tracciare un bilancio.

Si è confermata la grande ascesa del piccolo movimento sloveno. Formidabile la vittoria al Tour de France di Pogacar su Roglic, che poi, dopo la beffa subita alla cronometro di La Planche Des Belles Filles, ha saputo riscattarsi vincendo la Liegi-Bastogne-Liegi, sciaguratamente gettata via da Alaphilippe, e la seconda Vuelta a Espana consecutiva.

Il movimento britannico, dominante nelle grandi corse a tappe negli anni 2010-2019, è rimasto ai vertici. Sorprendente il successo di Geoghegan Hart al Giro d'Italia, interessante il terzo posto finale di Hugh John Carty alla Vuelta. Da considerare anche il nono posto di Adam Yates, qualche giorno in giallo, al Tour. E il gemello Simon è stato fermato dal Covid al Giro.

L'Italia, ora che Nibali è invecchiato, mentre Aru resta nel suo cono d'ombra, ha poche speranze di successo nei Grandi Giri nel futuro prossimo. Ha buoni velocisti o fondisti veloci, come Nizzolo, campione europeo, lo stesso Viviani, Trentin, Ulissi. E un fuoriclasse, per adesso contro il tempo, Ganna. Ci sono stati momenti migliori.

La Francia è stata Alaphilippe. Campione del mondo e piazzato di lusso a Sanremo. Thibaut Pinot è diventato il simbolo del corridore sfortunato: il 2020 è stato la peggior stagione della carriera. Interessante la crescita del suo luogotenente Gaudu, due tappe e ottavo posto finale alla Vuelta. Demare ha dominato tante volate, quattro al Giro.

Passo indietro per la Spagna. Valverde ha 40 anni, Landa è sempre al di sotto di quel che potrebbe, Enric Mas, quinto alla Vuelta, non ha fatto il salto di qualità. 

Stesso discorso per la Colombia, con Bernal che non si è confermato e Quintana che non è più da podio.

Nelle classiche è ormai il tempo di Van Aert, primo alla Sanremo e Mathieu Van der Poel, primo al Giro delle Fiandre: la sua volata contro il belga è stato forse il momento più esaltante ed iconico della stagione.

Un infortunio ha tenuto lontano dalle scene il corridore che considero il più forte di tutti. Nel 2021 tutti dovranno fare i conti con lui. Nelle gare in linea e nelle gare a tappe. Il belga Remco Evenepoel è un predestinato.

mercoledì 9 settembre 2020

Il ciclismo e i Grandi Giri negli anni 2010/19: il dominio inglese

Il ciclismo non si sottrae all'eterna regola del mutamento. Come ebbi a scrivere in un post di qualche tempo, sono cambiate, non tutte, anche le Nazioni dominanti nel ciclismo. Tradizionalmente Italia, Francia e Belgio e, di rincalzo, Spagna, Svizzera, Olanda e Lussemburgo. Negli anni 2010, insomma dal 2010 al 2019, per stare al decennio appena trascorso, invito a dare uno sguardo ai vincitori delle tre grandi corse a tappe: Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta a Espana.

Tour de France:

2010: Andy Schleck (Lussemburgo)

2011: Cadel Evans (Australia)

2012: Bradley Wiggins (Regno Unito)

2013: Chris Froome (Regno Unito)

2014: Vincenzo Nibali (Italia)

2015: Chris Froome (Regno Unito)

2016: Chris Froome (Regno Unito)

2017: Chris Froome (Regno Unito)

2018: Geraint Thomas (Regno Unito)

2019: Egan Bernal (Colombia)

Giro d'Italia:

2010: Ivan Basso (Italia)

2011: Michele Scarponi (Italia)

2012: Ryder Hesjedal (Canada)

2013: Vincenzo Nibali (Italia)

2014: Nairo Quintana (Colombia)

2015: Alberto Contador (Spagna)

2016: Vincenzo Nibali (Italia)

2017: Tom Dumoulin (Italia)

2018: Chris Froome (Regno Unito)

2019: Richard Carapaz (Ecuador)

Vuelta a Espana:

2010: Vincenzo Nibali (Italia)

2011: Chris Froome (Regno Unito)

2012: Alberto Contador (Spagna)

2013: Chris Horner (U.S.A.)

2014: Alberto Contador (Spagna)

2015: Fabio Aru (Italia)

2016: Nairo Quintana (Colombia)

2017: Chris Froome (Regno Unito)

2018: Simon Yates (Regno Unito)

2019: Primoz Roglic (Slovenia)

Ci sono stati 10 successi del Regno Unito (7 di Froome, 1 a testa per Wiggins, Thomas e Simon Yates), 7 italiani (4 di Nibali e 1 a testa di Basso, Scarponi e Aru), 3 spagnoli (tutti di Contador), 3 colombiani (2 di Quintana, 1 di Bernal), infine 1 lussemburghese (Andy Schleck), 1 australiano (Evans), 1 U.S.A. (Horner), 1 canadese (Hesjedal), 1 olandese (Tom Dumoulin), 1 ecuadoriano (Carapaz), 1 sloveno (Roglic). Evans, Carapaz, Roglic e Hesjedal hanno colto i primi successi assoluti per i propri rispettivi Paesi, Australia, Ecuador, Slovenia e Canada. Il Regno Unito, con 10 successi e Froome mattatore, è stato il leader di maggioranza relativa del decennio, mentre la Colombia, che vantava un solo successo con Lucho Herrera alla Vuelta negli anni '80, è diventata una potenza nelle grandi gare a tappe. L'Italia ha tenuto, soprattutto grazie a Nibali. Non pervenuto il Belgio, che non vince - e nemmeno sale sul podio - dal successo di De Muynck al Giro del 1978, e la Francia, che ha ottenuto podi (con Peraud, Bardet e Pinot) ma non vittorie. La geografia del ciclismo è profondamente cambiata.

martedì 23 giugno 2020

Storia dei mondiali di calcio: Russia 2018. Vince la Francia. 23^ puntata

Nel 2018, nella Russia di Putin, si disputa la 21^ edizione dei mondiali di calcio. L'Italia, com'era accaduto a quelli di Svezia del 1958, non c'è! 


Alla vigilia, tra le favorite sono indicate l'Argentina di Messi, Higuain, Aguero e Di Maria e il Brasile di Neymar, che però è reduce da lungo infortunio, e Gabriel Jesus. Un gradino sotto la Francia e la Spagna. Pochi pronostici saranno rispettati. 


Nei gironi eliminatori, nessuna grande sorpresa. La partita più avvincente è il derby iberico, con il Portogallo trascinato ad un rocambolesco pareggio, 3-3, da una tripletta di Cristiano Ronaldo. Impressiona il Belgio, che fa bottino pieno, mettendosi alle spalle l'Inghilterra di Harry Kane, autore di cinque gol in due partite.


L'Argentina esce agli ottavi di finale, sconfitta 4-3 dalla Francia, grazie ad una doppietta del diciannovenne Mbappé: un attaccante velocissimo e potente, che, da lontano, ricorda Ronaldo da Lima. Messi, con dispiacere dei suoi infaticabili laudatores, fallisce ancora l'obiettivo del mondiale: testa bassa, sguardo spaurito, in campo passeggia. Lontano anni luce del carisma impareggiabile di Maradona cui vorrebbero accostarlo. Il Brasile saluta la competizione ai quarti: sconfitta per 2-1 contro il Belgio di Hazard e De Bruyne, autore del gol decisivo. L'Inghilterra supera la Colombia: ancora un gol di Kane, su rigore, che gli varrà il titolo di capocannoniere della manifestazione.


In semifinale si ritrovano: Francia contro Belgio e Inghilterra contro Croazia. I croati, che hanno vinto due partite ai rigori, contro la Danimarca, agli ottavi, e la Russia, ai quarti, contano sul centrocampo meglio assortito del torneo: la regia bassa di Brozovic, il dinamismo tecnico di Rakitic e le rifiniture a tutto campo di Modric, forse la vera stella della manifestazione, e gli affondi di Perisic. Gli inglesi, secondo tradizione, arrivano stanchissimi e, del resto, mancano da una semifinale mondiale dal 1990. Vince la Croazia 2-1 ai supplementari, grazie ad un gol di Mandzukic. La Francia, invece, supera il Belgio con rete del difensore del Barca Umtiti.


In finale, parte forte la Croazia, con gran gol di Perisic, poi viene fuori la Francia che dilaga fino al 4-1, sigillato proprio da Mbappé. Alla fine quattro gol per lui e quattro per Griezmann, rifinitore elegante e spietato: entrambi girano intorno ad un centravanti classico come Giroud, formidabile di testa e nel gioco di sponda, che resta all'asciutto in tutto il mondiale. L'altra forza della Francia è stata il centrocampo, con Pogba, Matuidi e l'onnipresente Kanté.


Vince la Francia del pragmatico Deschamps, replicando il titolo del 1998, seconda la Croazia, terzo il Belgio, quarta l'Inghilterra.


(1^ puntata2^ puntata3^  puntata4^ puntata5^ puntata, 6^ (puntata7^ puntata8^ puntata9^ puntata10^ puntata11^ puntata12^ puntata13^ puntata14^ puntata15^ puntata16^ puntata17^ puntata18^ puntata19^ puntata20^ puntata, 21^ puntata22^ puntata)


lunedì 18 maggio 2020

Tour de France 1920: l'ultimo sigillo del belga Thys

Si è tanto discusso, e giustamente, dei successi che la Seconda Guerra tolse a Coppi e, soprattutto, a Bartali. Ma, quante vittorie, la Grande Guerra del '14-'18 tolse al corridore belga Philippe Thys? Parliamo di un campione assoluto, che si era aggiudicato le edizioni del Tour de France del 1913 e del 1914. Alla ripresa, nel 1919, fu costretto al ritiro durante la prima tappa.


Nel 1920, vinse il suo terzo Tour, il primo a riuscirci nella storia della Gran Boucle: un primato che avrebbe detenuto da solo fino al tris di Luison Bobet nel 1955 e prima di essere, più avanti, superato da Anquetil, Merckx, Hinault e Indurain.


Nell'edizione del 1920, Thys prese la maglia gialla nella seconda tappa da Le Havre a Cherbourg e la tenne fino a Parigi, forte di quattro successi parziali. Precedette il connazionale Heusghem di quasi un'ora. Nove, sui primi dieci della classifica generale, furono belgi. Un dominio pressoché assoluto, mai più ripetuto. E pensare che, dal 1978, nessun corridore belga sale più sul podio di una grande corsa a tappe!

Dopo di allora, Thys, ormai trentenne, non seppe più ripetersi. Nel 1925, come gregario di Ottavio Bottecchia nell'Automoto, corse il suo ultimo Tour, ritirandosi nella nona tappa. 

venerdì 10 gennaio 2020

Giro d'Italia 2020: ci sarà Remco Evenepoel!

Il nuovo asso del ciclismo mondiale, Remco Evenepoel, 20 anni tra pochi giorni, già vincitore lo scorso anno del Giro del Belgio e della Clasica di San Sebastian, ma anche dell'oro mondiale a cronometro, sarà al via del Giro d'Italia 2020. Il suo battesimo agonistico in una grande corsa a tappe. E penso che, in un futuro non troppo remoto, Evenepoel potrà anche vincere un grande giro, cosa che ad un ciclista belga, incredibile dictu, non accade da più di 40 anni. L'ultimo fu De Muynck, che vinse proprio il Giro d'Italia nel 1978. Da allora, il Belgio è rimasto una nazione guida del ciclismo nelle corse di un giorno e, un poco meno, nelle brevi corse a tappe, salvo sparire letteralmente dai podi, non solo dal gradino più alto, di Giro, Tour e Vuelta. Evenepoel dovrebbe interrompere quest'astinenza. 

giovedì 13 giugno 2019

Quanto va forte Van Aert! Bis al Giro del Delfinato

Giro del Delfinato 2019. Voiron
Secondo successo consecutivo al Giro del Delfinato per il corridore belga Van Aert. Dopo l'affermazione nella cronometro di ieri, ha vinto anche oggi, regolando in volata Sam Bennet e Alaphilippe. Pensavo che fosse tagliato per le corse d'un giorno, e lo è certamente, dal Fiandre alla Roubaix, ma comincio a pensare che possa far bene anche nelle gare tappe. Magari persino nei grandi giri, dove un belga non vince dal lontano 1978, quando De Muynck conquistò il Giro d'Italia. Deve ancora compiere 25 anni, Van Aert, ed è professionista su strada solo dal 2017, avendo vinto molto nel ciclocross. Per tornare alle gare a tappe, lo scorso anno conquistò il Giro di Danimarca. Mi era sfuggito.

martedì 10 luglio 2018

Francia - Belgio 1-0: Francia in finale con gol di Umtiti

Un gol di testa di Umtiti, all'inizio della ripresa, basta alla Francia per battere il Belgio ed approdare alla finale di Russia 2018, dove sfiderà Croazia o Inghilterra. Io  credo l'Inghilterra. Il limite del Belgio, stasera, è stato Lukaku. Troppo lento negli spazi intasati dell'area francese. Troppo legato. Troppo legnoso. Mai che gli riesca un anticipo. Nella Francia, invece, oltre al talento puro di Mbappé e alla qualità media altissima, colpisce la maturità di Griezmann. Regista offensivo di straordinaria lucidità. Alla Bobby Charlton.