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martedì 24 aprile 2012

Chelsea in finale: Barcellona eliminato. Finisce 2-2 al Camp Nou. Impresa dei blues di Di Matteo

Camp Nou. Semifinale di ritorno di Champions League. Difesa ad oltranza. Un valorosissimo Chelsea sceglie di aspettare i blaugrana. Barricate intelligenti. I catalani stentano, ma, passano con Busquets. La partita s'infiamma. E l'arbitro ci mette del suo. Esagerata espulsione di Terry, che dà ragione a Mourinho: il Barca gode di una speciale protezione internazionale. L'intervento del capitano dei blues è da tergo, ma un'ammonizione basterebbe eccome. Passano sette minuti e segna anche Iniesta. Soltanto che, nemmeno il tempo di rimettere la palla in gioco, Ramires accorcia le distanze con un grandissimo gol. Si va all'intervallo e la qualificazione è del Chelsea. Passano cinque minuti della ripresa e puntuale arriva un rigore per il Barca. Solo che Lionello Messi spedisce il pallone sulla traversa. La fallibilità umana! Il Barcellona fa ancora la partita ma non trova pertugi nella difesa del Chelsea. Drogba, prova monumentale la sua, lotta come un leone. Al 79' esce proprio Drogba, stanchissimo, e lascia il posto a Fernando Torres. Poco dopo Messi completa la sua collezione di legni e prende il palo. Al 90' segna Torres, che torna il campione di un tempo. La partita finisce 2-2. Apoteosi blues. Il Chelsea di Di Matteo, davvero bravo, va in finale di Champions. Il Barcellona di Guardiola è eliminato. E' finita un'epoca! Che nessuno osi più paragonare Messi a Maradona!

Il Chelsea elimina il Barcellona?

Credo che il Chelsea eliminerà il Barcellona. Il risultato di 1-0 per i blues, maturato all'andata, è piuttosto scomodo per i blaugrana, obbligati a segnare, senza subire gol. Sulla carta, un mese fa, non ci sarebbe stata partita. E tutti avrebbero scommesso sulla rimonta del Barcellona. Che, tuttavia, ultimamente paga un evidente scadimento della forma generale. Gli uomini di Guardiola giocano a ritmi più bassi del solito, il che costituisce un vantaggio per una formazione forte fisicamente e schierata con prudenza, dieci giocatori dietro la linea della palla, come il Chelsea. Insomma, o Guardiola s'inventerà qualcosa, oppure sarà il Chelsea di Di Matteo a superare il turno. Per conto mio, mi sono già sbilanciato: Barca fuori, Chelsea in finale di Champions.

domenica 22 aprile 2012

Mourinho batte Guardiola: vince il Real a Barcellona. E' Camp Mou

Il Real Madrid, ora posso ripetere quello che avevo già scritto mesi orsono, vincerà la Liga. Vittoria per 2-1 al Camp Nou, per una volta Camp Mou. Nel giorno fatale della fondazione di Roma, il condottiero Mourinho, novello Cesare guida i suoi all'assedio del fortino blaugrana. Segna Khedira, reagisce il Barca nella ripresa con Sanchez, replica definitivamente Cristiano Ronaldo, finalmente presente all'appello decisivo: 42 gol nella Liga per l'asso portoghese! Ora, Mourinho potrà guidare l'assalto del Real alla decima Champions League.  La Liga, quella, è più che ipotecata. Quanto al Barca, si sente eccome l'assenza di un tiratore dalla distanza come Villa: non si può sempre andare in porta con la palla!

mercoledì 18 aprile 2012

Chelsea - Barca 1-0: segna Drogba. Blaugrana sotto tono

Semifinali d'andata di Champions, Londra. Il Chelsea supera il Barca per 1-0. Barcellona sotto tono. Non arrivo a dire declinante, sebbene un'impressione di discesa ci sia già dai quarti di finale contro il Milan. Il Chelsea, guidato da un grande Drogba e messo bene in campo da Di Matteo chiude tutti gli spazi, si difende con ordine e, tutto sommato, tiene il controllo della gara. I blaugrana sono macchinosi, giocano in orizzontale. Ed alla fine annoiano, dopo avere sciupato più di qualche occasione con Sanchez. La qualificazione, sia chiaro, si deciderà al ritorno al Camp Nou. Ma, le possibilità del Chelsea, dopo stasera, sono assai più consistenti.

lunedì 16 aprile 2012

Barca - Real: la sfida decisiva

Sabato torna la sfida delle sfide. Barcellona contro Real Madrid. Le merengues guidano la Liga con quattro punti di vantaggio sui blaugrana. Cristiano Ronaldo e Messi sono appaiati nella classifica dei cannonieri con 41 gol, non è un refuso, e promettono di segnare ancora molto di qui alla fine. Il Real di Mourinho potrà giocare anche per il pareggio: basterebbe per il successo finale conservare i quattro punti di distacco. Mourinho, il secondo anno, raccoglie per solito i frutti più copiosi del suo lavoro. Sarà così anche questa volta? L'augurio è che la partita non sia condizionata da errori arbitrali, come quello che ha permesso al Barca, con un rigore inesistente, di battere il Levante. Mi fa ombra nel pronostico la simpatia per Mourinho, che dichiaro. Ad ogni modo, per me il Real Madrid vincerà la Liga. Quanto alla Champions, il Bayern è un ostacolo più impervio di quanto sia il Chelsea per il Barca. Stiamo a vedere.

giovedì 12 aprile 2012

Cristiano Ronaldo 40, Messi 39. Testa a testa per il titolo di Pichichi

Quanto si segna nella Liga! Cristiano Ronaldo, con la tripletta rifilata ai "cugini" dell'Atletico Madrid, ha ottenuto due grandi risultati: riportato il Real a +4 sul Barcellona e toccato, per la seconda volta, quota 40 gol nel campionato spagnolo. Chiuderà capocannoniere come lo scorso anno? Difficile dirlo ora, atteso che Messi lo segue da presso a 39. Ad ogni modo, il mio pronostico è questo, la Liga andrà al Real Madrid di Mourinho, il titolo di pichichi a Cristiano Ronaldo. Tanto chiarito, resto convinto che nella Liga sia più facile segnare rispetto agli altri campionati europei di vertice: italiano, inglese e tedesco. Non a caso gli assi di Real e Barca segnano ad una media superiore ad un gol a partita: Cristiano Ronaldo 1,25 a partita, Messi 1,258, insomma 1,26. Numeri del genere altrove sarebbero impensabili.

martedì 3 aprile 2012

Il Barcellona elimina il Milan: 3-1. Ibra delude ancora

Ibrahimovic ancora a secco. Dopo gli ottavi di finale in Champions non segna, il sortilegio non si spezza. Lezione di gioco per il Milan da parte di un Barcellona, in cui Xavi gioca al piccolo trotto per via di un infortunio. Passa il Barca con Messi su rigore, netto, pareggia Nocerino, la migliore sorpresa della stagione rossonera. Poi la solita spinta in area, che in Italia si tollera ed in Europa no, ricordate Panucci ai mondiali del 2002?, nuovo rigore e nuovo gol di Messi. Nella ripresa, il Milan boccheggia, il Barcellona passeggia e segna ancora con Iniesta, favorito da un rimpallo dopo il solito slalom di Messi. Entra Pato e si fa male di nuovo: da non credere. Guardiola toglie Fabregas, il migliore in campo, per coprirsi di più. Il Barcellona vince con merito pieno e vola in semifinale. Il Milan è eliminatoIbrahimovic può dimenticarsi il pallone d'oro.

Barcellona - Milan: decidono Fabregas ed Ibrahimovic

All'andata Guardiola sbagliò ad escludere Fabregas dalla formazione titolare: tecnica, corsa e tiro convivono in misura di eccellenza nel centrocampista che preferisco da anni. In estate, mi auguravo che l'Inter ingaggiasse l'asso catalano in partenza dall'Arsenal. Invece, finì al Barca, che lo soffiò ai rivali del Real Madrid. E Fabregas è il valore aggiunto del Barcellona, sia che giostri in mezzo al campo sia che agisca da attaccante esterno. Questa sera, ritorno dei quarti di Champions, Guardiola non sbaglierà e schiererà Fabregas. Indico in lui il giocatore decisivo tra i blaugrana ed Ibrahimovic, manco a dirlo, tra i rossoneri. Credo però che sarà la serata di Fabregas.

lunedì 2 aprile 2012

Chi vincerà tra Milan e Juve? Continua il testa a testa per lo scudetto

Il Milan con la testa a Barcellona pareggia contro l'ottimo Catania di Montella: gol non gol di Robinho, il Milan recrimina, ma nel girone d'andata parecchie decisioni hanno favorito i rossoneri, sicché mi pare che ci sia un certo bilanciamento tra vanatggi e svantaggi. La Juve batte il Napoli per 3-0 ed accorcia le distanze dalla vetta: due soli punti. Il Milan è più forte nei singoli, ma i bianconeri mi sembrano sorretti da una volontà incrollabile, che potrebbe alla fine risultare decisiva. Il terzo posto scotta, tanto che perdono anche Udinese e Lazio. Si avvicina la Roma, che travolge il Novara e persino l'Inter dopo la vittoriosa girandola di gol con il Genoa. La Fiorentina rischia seriamante di retrocedere dopo la sconfitta interna di ieri. Delio Rossi sta facendo peggio di Mihailovic.

mercoledì 28 marzo 2012

Il Milan imbriglia il Barcellona: 0-0, fermato Messi

Difesa attenta, nessuna invenzione tattica. Tanto basta ad imbrigliare il Barcellona, che rischia di andare sotto nel primo tempo. Robinho ed Ibrahimovic sbagliano, però. Il celebratissimo Messi non segna, perché il Milan non è sprovveduto come il Bayer Leverkusen. Maradona, ne converrete, era di un'altra categoria. Pareggio a reti inviolate, verdetto rimandato alla partita di ritorno al Camp Nou. Il Barcellona resta favorito, ma esce dalla partita odierna ridimensionato. Come la sua stella Messi.

venerdì 23 marzo 2012

Roma - Milan: Totti torna al gol?

Domani, Roma - Milan. I rossoneri saranno con la testa al Barcellona. La Roma ha l'occasione di rilanciarsi in classifica. Dovrebbe tornare in campo Totti, che mai come in questa stagione ha faticato a trovare la via della rete. Per via degli infortuni, ma, soprattutto per via della decisione di Luis Enrique di restituirlo al ruolo di trequartista, che costringe Totti più lontano dall'area di rigore, di cui era diventato un infallibile frequentatore negli ultimi anni. Domani, però, scommetto che Totti tornerà al gol. In primavera, e ci siamo, il capitano giallorosso ha sempre fatto vedere il meglio del suo repertorio. E quattro gol in campionato, per Totti, sono troppo pochi.

mercoledì 21 marzo 2012

La media gol di Messi. Che non è il più forte di sempre. Maradona era di un'altra categoria

Numeri iperbolici quelli di Messi. Dopo la tripletta di ieri sera, i gol con il Barcellona sono 234, sicché Messi, 25 anni a giugno, diventa il più grande goleador della storia del Barca. Notevole, assolutamente notevole. Se non fosse che si ricomincia con la solita storia dei confronti con i grandi del passato, che, a detta dei lodatori del tempo presente, Messi avrebbe già superato. Non sono d'accordo. Perché si trascura di considerare il fattore "Barca". Senza perdersi in troppe disquisizioni, cito qualche numero significativo. Messi, nel Barcellona più forte di sempre, segna con una straordinaria media, 0,75 nella Liga, 0,76 in Champions. Con la casacca dell'Argentina, però, mistero apparente del calcio, la sua media si normalizza ed anzi precipita a 0,32, poco meno di un gol ogni tre partite. Ci sarà un motivo? Perché dev'esserci. Ne converrete. Lo 0,32 con l'Argentina, peraltro, è il frutto del rapporto tra le 64 partite giocate, una quantità statisticamente affidabile, ed i 22 gol segnati. Qual è il vero Messi? Quello del Barca, fenomenale, oppure quello con la maglia albiceleste, forte, ma meno di tanti altri? Probabilmente, la risposta esatta sta nel mezzo. Sicché Messi è fortissimo, nessun dubbio, ma Maradona resta di un'altra categoria.
Aggiungo che Ronaldo, nonostante i terribili infortuni patiti in carriera, ha chiuso l'attività agonistica con una media di 0,68 gol a partita, 442 reti in 644 partite: media superiore a quella mantenuta fino ad ora da Messi di 0,64 gol partita, frutto del rapporto tra le 416 partite giocate ed i 269 gol segnati.
* Aggiornamento dell'8 maggio 2012: Messi è arrivato, ad una giornata dalla fine, a 50 gol nella Liga, davvero troppo perché si possa ancora considerare attendibile il campionato spagnolo, nel quale Cristiano Ronaldo è comunque a 45. Cifre iperboliche. Basti pensare che proprio Cristiano Ronaldo, in Premier League, si è fermato al massimo a 31.
*Aggiornamento dell'11 dicembre 2012: gli 86 gol stagionali di Messi sono un'enormità. Battuto il primato di Gerd Muller: 85 gol nel 1972. Il punto, però, è un altro, richiamando quanto scritto sopra, nella Liga Messi segna troppo, perché nella Liga, in assoluto, si segna troppo. Chiarisco meglio il mio pensiero in nuovo post che segnalo: "Messi 86 gol: fermate la Liga!".
*Aggiornamento dell'8 giugno 2013: ieri Messi ha giocato l'ennesima partita a bassissima intensità con l'Argentina, nella sfida terminata a reti bianche contro la Colombia. Segnalo, al riguardo, un nuovo post:  "La media gol di Messi, strepitosa con il Barca precipita con l'argentina".
*Aggiornamento del 28 luglio 2021: torno a questo post dopo più di otto anni. Messi ha continuato a segnare a raffica con il Barca ed anzi la sua media è cresciuta a 0,86 gol a partita. Come ha continuato a faticare con l'Argentina: 0,50 gol a partita, ad oggi, meglio di prima, ma nettamente peggio che in blaugrana. Ha fallito la finale mondiale del 2014 e le finali di Coppa America 2015  e 2016, vincendo, ma ai rigori, quella del 2021. La mia idea su di lui non è mutata.

venerdì 16 marzo 2012

Sorteggiati i quarti di Champions: Milan - Barcellona, Marsiglia - Bayern, Real Madrid - Apoel, Chelsea - Benfica

Al Milan capita l'avversario più difficile, il Barcellona delle meraviglie, campione in carica della Champions: contro Messi e compagni, sarà difficilissimo che i rossoneri possano passare il turno, dacché i blaugrana sono superiori in tutti i reparti. Il Real Madrid di Mourinho se la vedrà con i sorprendenti ciprioti dell'Apoel: i blancos sono già in semifinale. Fortunato il Chelsea, che affronterà i portoghesi del Benfica. Mentre lo scarso Marsiglia affronterà il Bayern Monaco: i francesi finiranno sotto una valanga di reti. Ricapitolando, ecco i quarti di finale della Champions 2012:
Milan - Barcellona
Real Madrid - Apoel
Chelsea - Benfica
Marsiglia - Bayern Monaco

lunedì 13 febbraio 2012

La Liga è di Mourinho: Real Madrid a +10 sul Barca

Il Real Madrid ha ipotecato la Liga 2012. Battuto il Levante 4-2, dopo la sconfitta rimediata sabato da un Barcellona in calo contro l'Osasuna. Josè Mourinho, a meno di rovesci inaspettati ed estranei alla sua sapiente gestione del gruppo, vincerà la Liga. Con molte giornate di anticipo. Il tecnico lusitano hanno messo assieme una squadra tenacissima, nella quale non tutti sono campioni, ma tutti giocano come se lo fossero. Qui sta il merito di Mourinho, il merito storico, perché, dovunque sia andato, è sempre riuscito a tirar fuori il meglio dai suoi giocatori. Intanto, Cristiano Ronaldo, autore di una tripletta, ha staccato Messi nella classifica di capocannoniere, issandosi fino a 27 gol. I 40 dello scorso anno sono, a questo punto, alla sua portata. Messa in cassaforte la Liga, comincerà la moral suasion silenziosa di Mourinho: convincerà i suoi di poter battere il Barcellona anche in Champions. Ci riuscisse, sarebbe il suo capolavoro. Poi, magari, ripeto magari, potrebbe tornare all'Inter? Magari!

lunedì 30 gennaio 2012

Il Real Madrid vincerà la Liga

Resiste alle critiche e va avanti José Mourinho. Il suo Real Madrid, che indico da mesi come il vero favorito per la vittoria della Liga, esce rafforzato dall'ultima giornata del campionato spagnolo, perché vince a fronte del pareggio del Barcellona. Ora, il vantaggio dei blancos sugli storici rivali blaugrana ammonta a ben sette punti. E le squadre allenate da Mourinho, insegna la storia recente, non dilapidano simili vantaggi, anzi li capitalizzano. Il tecnico lusitano ha costruito una squadra vincente, compatta e coesa sul campo, a dispetto delle divisioni che pure agitano lo spogliatoio. Soltanto uno con il suo temperamento avrebbe potuto resistere alla formidabile pressione esercitata da una squadra ormai leggendaria come il Barca di Guardiola. Nella Liga, la sta spuntando, la spunterà il Real. In Champions, se le due squadre si affronteranno di nuovo, vedremo. Nelle partite secche, i catalani sono ancora superiori. Ma, Mourinho, dall'alto della classifica, sta pensando anche alla Coppa. Non lo dice, ma, ci pensa.

giovedì 26 gennaio 2012

Continua la sindrome Nadal, Federer perde in semifinale a Melbourne

Ultima vittoria contro il maiorchino in una prova dello Slam: Wimbledon 2007. Da quel momento, Roger Federer è sempre uscito sconfitto negli scontri con Nadal in un torneo dello Slam. Riuscendo, invece, a sconfiggere l'eterno rivale al Masters, ad Amburgo, a Madrid. Insomma, dappertutto, ma non nei momenti davvero topici della stagione tennistica. Se non è una sindrome questa? Oggi, semifinali degli Open d'Australia, aveva iniziato bene, conquistando il primo set al tie-break, ma si era sciolto nel secondo, perso, 6-2, la svolta, nel terzo, che Nadal si aggiudicava al tie-break. Il quarto, com'era del tutto prevedibile, finiva all'asso spagnolo, che approda in finale, dove, con ogni probabilità, ritroverà Djokovic. E perderà. Cosa sarebbe stata, mi chiedo a questo punto, la carriera di Federer senza Nadal? Lo svizzero avrebbe da tempo varcato la soglia dei venti titoli dello Slam. Poi, mi chiedo ancora una cosa: ma, Nadal un poco di stanchezza non l'accusa? Possibile che rallenti soltanto ad ottobre? Corre, corre, corre, corre troppo. Come il Barcellona.

martedì 24 gennaio 2012

Surreale conferenza stampa di Mourinho: no habla

Mourinho no habla. Surreale conferenza stampa del tecnico lusitano alla vigilia del ritorno di Coppa del Re, che vedrà il suo Real Madrid rendere visita agli arcirivali del Barca dopo la sconfitta dell'andata. Non proclami, non annunci, non sfide, non provocazioni. Niente di niente, questa volta. Mourinho ha parlato a stento, con incedere quasi evangelico, sì, sì, no, no, qualche smorfia, qualche espressione di disappunto, una recita studiata per sbaragliare la platea dei giornalisti, pronti a raccogliere uno sfogo dopo le polemiche degli ultimi giorni, i rumors sullo spogliatoio blanco in subbuglio, Sergio Ramos sul piede di guerra, e tutto il resto. Ha lasciato gli astanti di sasso. Ad interrogarsi su quel silenzio così insolito. Poi, è chiaro, dovrà vincere con il Barcellona.

lunedì 19 dicembre 2011

Troppo Barca per il Santos: i blaugrana vincono 4-0

Barca batte Santos 4-0. Mi aspettavo assai di più da Neymar. E da tutto il Santos, a dire il vero. Evidentemente, contro questo Barcellona c'è poco da fare. Doppietta del solito Messi, grande prova del giovane Thiago Alcantara, ennesima scoperta della cantera del Barca, formidabile Xavi, architetto dinamico del gioco blaugrana. Il valore aggiunto, in questa stagione, però, è quello espresso da Fabregas. Avrebbe fatto la fortuna di qualsiasi squadra. Dal Real Madrid alle italiane. E' finito con i più forti, a Barcellona. Dov'è finito anche il Mondiale per club del 2011.

mercoledì 14 dicembre 2011

Mondiale per club: Santos in finale. Neymar segna un gol fantastico

La favola dei giapponesi del Kashiwa finisce contro il Santos di Neymar, peraltro autore di un gol strepitoso, per preparazione, con il destro, ed esecuzione, con il sinistro: 3-1 il risultato in favore dei brasiliani. Neymar, straordinario ambidestro, si appresta a contendere a Messi il titolo di miglior giocatore del Mondiale per club 2011. Sebbene ad alcuni cultori del mito dell'argentino del Barca possa sembrare un'osservazione stonata, resto del parere che Neymar abbia più colpi in repertorio di Messi. Di cui, se non è più forte oggi, sarà certo più forte domani. Sono curioso di vederli a confronto, dacché è certo che il Barcellona raggiungerà il Santos in finale.

giovedì 10 novembre 2011

La biografia di Ibrahimovic: chissenefrega

Sta uscendo, di fatto, a puntate la biografia di Zlatan Ibrahimovic, come un romanzo di appendice del diciannovesimo secolo. Già trovo singolare che, a soli 30 anni, si voglia scrivere un'autobiografia, esercizio letterario che andrebbe lasciato per il crepuscolo dell'esistenza. Meno ancora mi piace che si dia risalto alle prodezze (!?) extrasportive del centravanti svedese, che rompe il tabù dello spogliatoio, raccontando nei dettagli litigi, incomprensioni, diverbi e persino risse, di cui forse avrebbe fatto meglio a tacere. Qual è lo scopo? Non credo che, dopo aver letto la storia della sua vita, Ibrahimovic riuscirà più simpatico. Anzi, è probabile che accada il contrario. Peraltro, a ben vedere, gli aneddoti della sua carriera si somigliano tutti: scoppi di malumore, sfuriate, esagerazioni, sempre la solita storia. Insomma, chissenefrega! E, comunque, è un fatto che, lasciata l'Inter, l'Inter ha vinto la Champions. Come ha fatto l'anno dopo il Barca. Il punto saliente, per restare al calcio, è questo. Non l'incompatibilità con il gruppo dell'Inter o con Guardiola.