Alle 19:30, oggi fa davvero caldo, l'Inter affronterà, in casa, il Sassuolo. Conte, con ogni probabilità, alternerà qualche giocatore rispetto alla partita contro la Sampdoria.
Proprio così, l'Inter schiera: Handanovic, Skriniar, Ranocchia, Bastoni, Moses, Gagliardini, Borja Valero, Biraghi, Eriksen, Lukaku, Sanchez. Fuori cinque titolari. E dire che, a mia memoria, l'Inter non batte il Sassuolo da anni. Stiamo a vedere.
La cronaca.
Troppo facile prendersela con Gagliardini, che pure commette un errore sesquipedale a porta vuota. La verità, su, dobbiamo ammetterlo, è che raramente si vincono partite subendo tre gol. E l'Inter ne ha beccati tre, stasera. E l'Inter è in crisi di risultati da gennaio. E Conte sta sempre a radunare scuse, via via meno plausibili, mentre rischia di chiudere il campionato con un quarto posto "spallettiano". Un campionato, l'avevo scritto, che si sarebbe persino potuto vincere. Perché la concorrenza è la meno forte degli ultimi dieci anni. Non però pareggiando in casa con il Sassuolo. Che contro l'Inter fa sempre grandi partite, ma resta una squadra modesta. E, quest'anno, è più modesta che mai. Dalla ripresa, vittoria stentata con la Samp e due pareggi. E 5 gol subiti. E troppi cambi all'inizio e sbagliati a gara in corso: una costante. E le scuse di Conte non reggono più. Errori individuali compresi. La squadra non è tranquilla. E si difende male. E l'allenatore c'entra. Da che mondo è mondo. Sul 3-2 a quattro minuti dalla fine, il risultato si tiene. Perché di fronte non c'era il Barca di Guardiola. E se Conte non avesse l'ingaggio che ha, se Marotta non si fosse esposto ingaggiandolo, contro la storia nerazzurra e il parere di tanti tifosi, se Suning avesse una minima idea del gioco del calcio e delle sue regole non scritte, Conte sarebbe già in discussione.
Proprio così, l'Inter schiera: Handanovic, Skriniar, Ranocchia, Bastoni, Moses, Gagliardini, Borja Valero, Biraghi, Eriksen, Lukaku, Sanchez. Fuori cinque titolari. E dire che, a mia memoria, l'Inter non batte il Sassuolo da anni. Stiamo a vedere.
La cronaca.
Troppo facile prendersela con Gagliardini, che pure commette un errore sesquipedale a porta vuota. La verità, su, dobbiamo ammetterlo, è che raramente si vincono partite subendo tre gol. E l'Inter ne ha beccati tre, stasera. E l'Inter è in crisi di risultati da gennaio. E Conte sta sempre a radunare scuse, via via meno plausibili, mentre rischia di chiudere il campionato con un quarto posto "spallettiano". Un campionato, l'avevo scritto, che si sarebbe persino potuto vincere. Perché la concorrenza è la meno forte degli ultimi dieci anni. Non però pareggiando in casa con il Sassuolo. Che contro l'Inter fa sempre grandi partite, ma resta una squadra modesta. E, quest'anno, è più modesta che mai. Dalla ripresa, vittoria stentata con la Samp e due pareggi. E 5 gol subiti. E troppi cambi all'inizio e sbagliati a gara in corso: una costante. E le scuse di Conte non reggono più. Errori individuali compresi. La squadra non è tranquilla. E si difende male. E l'allenatore c'entra. Da che mondo è mondo. Sul 3-2 a quattro minuti dalla fine, il risultato si tiene. Perché di fronte non c'era il Barca di Guardiola. E se Conte non avesse l'ingaggio che ha, se Marotta non si fosse esposto ingaggiandolo, contro la storia nerazzurra e il parere di tanti tifosi, se Suning avesse una minima idea del gioco del calcio e delle sue regole non scritte, Conte sarebbe già in discussione.