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mercoledì 23 novembre 2022
martedì 23 giugno 2020
Storia dei mondiali di calcio: Russia 2018. Vince la Francia. 23^ puntata
Nel 2018, nella Russia di Putin, si disputa la 21^ edizione dei mondiali di calcio. L'Italia, com'era accaduto a quelli di Svezia del 1958, non c'è!
Alla vigilia, tra le favorite sono indicate l'Argentina di Messi, Higuain, Aguero e Di Maria e il Brasile di Neymar, che però è reduce da lungo infortunio, e Gabriel Jesus. Un gradino sotto la Francia e la Spagna. Pochi pronostici saranno rispettati.
Nei gironi eliminatori, nessuna grande sorpresa. La partita più avvincente è il derby iberico, con il Portogallo trascinato ad un rocambolesco pareggio, 3-3, da una tripletta di Cristiano Ronaldo. Impressiona il Belgio, che fa bottino pieno, mettendosi alle spalle l'Inghilterra di Harry Kane, autore di cinque gol in due partite.
L'Argentina esce agli ottavi di finale, sconfitta 4-3 dalla Francia, grazie ad una doppietta del diciannovenne Mbappé: un attaccante velocissimo e potente, che, da lontano, ricorda Ronaldo da Lima. Messi, con dispiacere dei suoi infaticabili laudatores, fallisce ancora l'obiettivo del mondiale: testa bassa, sguardo spaurito, in campo passeggia. Lontano anni luce del carisma impareggiabile di Maradona cui vorrebbero accostarlo. Il Brasile saluta la competizione ai quarti: sconfitta per 2-1 contro il Belgio di Hazard e De Bruyne, autore del gol decisivo. L'Inghilterra supera la Colombia: ancora un gol di Kane, su rigore, che gli varrà il titolo di capocannoniere della manifestazione.
In semifinale si ritrovano: Francia contro Belgio e Inghilterra contro Croazia. I croati, che hanno vinto due partite ai rigori, contro la Danimarca, agli ottavi, e la Russia, ai quarti, contano sul centrocampo meglio assortito del torneo: la regia bassa di Brozovic, il dinamismo tecnico di Rakitic e le rifiniture a tutto campo di Modric, forse la vera stella della manifestazione, e gli affondi di Perisic. Gli inglesi, secondo tradizione, arrivano stanchissimi e, del resto, mancano da una semifinale mondiale dal 1990. Vince la Croazia 2-1 ai supplementari, grazie ad un gol di Mandzukic. La Francia, invece, supera il Belgio con rete del difensore del Barca Umtiti.
In finale, parte forte la Croazia, con gran gol di Perisic, poi viene fuori la Francia che dilaga fino al 4-1, sigillato proprio da Mbappé. Alla fine quattro gol per lui e quattro per Griezmann, rifinitore elegante e spietato: entrambi girano intorno ad un centravanti classico come Giroud, formidabile di testa e nel gioco di sponda, che resta all'asciutto in tutto il mondiale. L'altra forza della Francia è stata il centrocampo, con Pogba, Matuidi e l'onnipresente Kanté.
Vince la Francia del pragmatico Deschamps, replicando il titolo del 1998, seconda la Croazia, terzo il Belgio, quarta l'Inghilterra.
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mercoledì 29 maggio 2019
Chelsea-Arsenal: 4-1. Il Chelsea di Sarri vince l'Europa League
Baku, ore 21:00, Chelsea-Arsenal, finale di Europa League. Primo tempo a reti inviolate con leggera prevalenza territoriale del Chelsea. Ma, l'Arsenal sa comunque rendersi pericoloso. Nella ripresa, festival del gol. Apre le marcature Giroud per il Chelsea, raddoppia Pedro. Triplica Hazard su rigore. Accorcia Iwobi, poi di nuovo Hazard, al passo d'addio. Il Chelsea vince l'Europea League. Primo grande trofeo per Sarri. Da sottolineare la prolificità di Giroud, peraltro ex dell'Arsenal, in questa competizione e il quarto trofeo continentale conquistato consecutivamente da Kovacic, dopo le tre Champions con il Real Madrid! Kovacic lo riporterei all'Inter.
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lunedì 16 luglio 2018
Russia 2018: le pagelle dei mondiali
Ha vinto la Francia. Con merito. Ecco le pagelle dei mondiali.
- Messi: voto 4. Come i suoi mondiali giocati senza lasciare traccia.
- Cristiano Ronaldo: voto 6,5. Prima partita formidabile: una tripletta contro la Spagna, nel derby iberico, vale tantissimo. Poi, è andato declinando.
- Harry Kane: voto 6. Come i suoi gol al mondiale. Che gli valgono il titolo di capocannoniere. Cinque gol nelle prime due partite. Grande prova contro la Colombia agli ottavi. Poi, è entrato in riserva di energie. Certo che giocare con Sterling non è facile. Gli ha passato un solo pallone in tutto il mondiale.
- Griezmann: voto 9. Intelligenza calcistica superiore. Corsa, lucida visione del gioco, sinistro educatissimo. L'anima della Francia campione del mondo.
- Perisic: voto 7,5. Semifinale e finale da protagonista. Sente le partite importanti. Tanto per capirci, 73 partite e 21 gol con la Croazia. Epperò 2 gol ai mondiali del 2014, due gol agli europei del 2016, tre gol a Russia 2018. Splendido quello di ieri. Non sempre gioca, spesso si assenta, ma quando ha voglia, è immarcabile.
- Pogba: voto 7,5. Rinunciato alle velleità da trequartista, ha fatto un grande mondiale alla Vieira. Maturato.
- Neymar: voto 6. Sceneggiate a parte, due gol li ha segnati, ha dato assist. Arrivato da un serio infortunio, il suo l'ha fatto.
- Hazard: voto 8. Mi fece grande impressione nel Lilla, sette anni fa. E' cresciuto moltissimo. Per controllo, rapidità e cambi di direzione non è secondo a chicchessia.
- Sterling: voto 3. Ha meno senso del gioco di Ljiajc. Fa sempre la giocata sbagliata. Se l'Inghilterra non è andata in finale, la responsabilità è anche sua.
- Granqvist: voto 7. difensore roccioso e rigorista. Trascina una Svezia dal gioco racchio ma efficace. Solidità, dedizione e forza fisica.
- Cavani: voto 7. Tre gol. Due bellissimi. Centravanti totale.
- Modric: voto 7. I suoi lanci d'esterno sono squarci d'azzurro nella nebbia del calcio muscolare di oggi.
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domenica 26 giugno 2016
Hazard strepitoso: Belgio-Ungheria 4-0
Prova monumentale di Hazard, tornato su livelli di due anni fa. Trascina il Belgio ad un successo, forse troppo largo, contro una buona Ungheria. Splendido il suo gol, il terzo del Belgio contro i magiari: elegante sinossi dei fondamentali di stop, dribbling e tiro. Il Belgio va ai quarti di finale. Da quando gioca di rimessa, fa faville.
mercoledì 2 novembre 2011
Vigilia di Inter - Lilla
Come non detto, Zanetti giocherà anche stasera. Stavolta sulla fascia destra, al posto di Maicon. Se Hazard, talento certo, altro che Alvarez!, della squadra francese, sceglierà di attaccare da quella parte, temo che capitan Saverio non riuscirà a fermarlo. Troppo rapido di gambe Hazard per lo stagionato Zanetti. Dovrebbe giocare anche Cambiasso, tanto per non farci mancare il suo noto apporto dinamico!?, oltre a Stankovic e Thiago Motta, il solo di cui attualmente ci si possa fidare, quanto a tenuta di gioco. L'Inter, malmessa in campionato, deve vincere almeno in Champions e mettere al sicuro la qualificazione agli ottavi. Riuscirà nell'impresa? Le premesse non sono incoraggianti. Stiamo a vedere.
martedì 18 ottobre 2011
Un'Inter spaurita va a Lille
L'Inter agitata dai fantasmi della bassissima classifica di campionato rende visita al Lille, o Lilla, Francia del nord, poco più di 200.000 abitanti ed una bacheca del tutto imparagonabile a quella nerazzurra. Tuttavia, in questa terza giornata di Champions, l'Inter ha pochissime certezze, eccezion fatta per il ritorno di Sneijder, incaricato di restituire idee e vigore al centrocampo più scarso d'Europa, perché tale è quello dell'Inter attualmente. Dall'altra parte il talento belga Hazard, uno che avrebbe potuto sostituire proprio Sneijder, ove fosse partito durante l'estate. Ranieri è preoccupato: sa che l'Inter, stasera, non può perdere di nuovo. Le conseguenze morali di una nuova disfatta sarebbero incalcolabili.
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