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Visualizzazione post con etichetta Francia. Mostra tutti i post
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domenica 26 giugno 2016

Doppio #Griezmann #Francia ai quarti

Una doppietta di Griezmann spegne i fischi di Lione e permette ai padroni di casa della Francia di battere l'Irlanda, passata in vantaggio con rigore di Brady, provocato da Pogba, una delle maggiori delusioni di questi Europei.  Francia ai quarti di finale. Griezmann è un grande giocatore perché non tocca il pallone una volta più del necessario. Tecnico ed essenziale.

#Pogba provoca il rigore trasformato da #Brady

Pessimo Europeo del fumoso Pogba, finora. Stende Long e provoca il rigore trasformato da Brady. Irlanda 1 Francia 0, dopo il primo tempo.

venerdì 10 giugno 2016

#Payet firma la vittoria della Francia alla prima di Euro 2016

Giroud di testa poi pari su rigore della Romania. Al tramonto della partita gol meraviglioso, grande sinistro incrociato di Payet e la Francia vince la gara inaugurale degli Europei 2016. Brutta prova del supponente Pogba, giustamente sostituito.

mercoledì 13 gennaio 2016

Storia delle Olimpiadi (#Olimpiadi): 3^ puntata (Parigi). Ori all'Italia con Conte e Trissino dal Vello d'Oro

Nel 1900, la seconda edizione delle Olimpiadi moderne si svolge a Parigi, contemporaneamente all'Esposizione Universale, visitata da oltre 50 milioni di persone, ammirate più di tutto dal cinematografo dei fratelli Lumiere. Per questa straordinaria concomitanza, i giochi olimpici, con molte interruzioni, si protrarranno per circa sei mesi. Gli spostamenti sono ancora problematici, non si va oltre il treno e la nave, atteso che l'aeronavigazione è appena agli avventurosi esordi. Sicché la partecipazione più massiccia è quella dei francesi padroni di casa, che finiranno per dominare nel medagliere, davanti a Stati Uniti e Regno Unito. L'Italia conquista le prime due medaglie d'oro, una con Antonio Conte, maestro d'armi minturnese, che trionfa nella sciabola, l'altra con un vicentino dal nome altisonante e mitologico, Gian Giorgio Trissino dal Vello d'Oro, che vince nell'equitazione, specialità salto in alto. La manifestazione accoglie le adesioni di 28 nazioni, il doppio di quelle che avevano partecipato ai giochi di Atene nel 1896. Nei 100 metri piani, già gara simbolo dell'atletica leggera, assieme alla maratona, vince lo statunitense Jarvis, in 11" netti: 1,67 m per 58 kg. Un longilineo di statura media, considerati i tempi, che sfigurerebbe confrontato con i colossi dalla muscolatura ipertrofica che dominano la velocità ai giorni nostri. (cfr. 1^ puntata, 2^ puntata, 4^ puntata, 5^ puntata, 7^ puntata)

domenica 23 novembre 2014

Federer regala la prima Coppa Davis alla Sizzera: travolto Gasquet

Primo trionfo della Svizzera in Coppa Davis. E la firma inconfondibile di re Roger Federer, il più grande tennista di ogni tempo, cui ancora mancava questo successo di squadra, a lungo inseguito, ed alla fine ottenuto, con l'ausilio del forte Wawrinka. I francesi, solita ostentata grandeur a parte, avevano sperato che la condizione di Federer, giunto alla finale con la schiena a pezzi, fosse ancora quella di venerdì, quando aveva ceduto senza combattere a Monfils. Ma, già ieri, nel doppio, Federer aveva mostrato progressi atletici. Oggi, poi, contro il talentuoso ma discontinuo Gasquet, Federer ha ricordato a tutti, francesi in testa, di essere il migliore interprete di questo sport. A condizione star bene fisicamente. Vittoria nettissima in tre rapidi set e la Coppa Davis 2014 va alla Svizzera.

martedì 10 giugno 2014

Storia dei mondiali di calcio: 19^ puntata (2006, in Germania quarto trionfo dell'Italia)

Mentre infuria la bufera di calciopoli e si squarcia un velo di ipocrisia per anni tenuto su anche da una stampa troppo accomodante, la nazionale italiana parte per la Germania, che ospita i mondiali del 2006, con poche certezze e molte paure. Prime fra tutte quelli dei giocatori della Juve, come Cannavaro e Zambrotta, in cerca disperata di nuovo contratto e di nuova sistemazione, atteso che la Juve è destinata alla serie B. Motivazioni suppletive a quelle tipicamente sportive che svolgeranno un ruolo nel successo degli azzurri. Assieme ad un sorteggio benevolo, dal girone fino ai quarti, dove si batte l'Ucraina dopo aver battuto agli ottavi la resistibile Australia soltanto con rigore trasformato dal subentrato Totti. In semifinale, è Grosso, ai supplementari, a sbloccare il risultato con una conclusione mancina ad effetto. Il terzino, in procinto di trasferirsi all'Inter, vive un mese magico, come lo vive Materazzi alla fine capocannoniere azzurro assieme a Toni. L'Italia va in finale, dove trova la Francia, che nel frattempo si è sbarazzata del Brasile di Ronaldo, Ronaldinho, Kakà ed Adriano, troppi galli dentro un pollaio dove pochi sono disposti a faticare. Zidane è in stato di grazia, assai più che nel mondiale casalingo del 1998. Pronti via, Materazzi stende Henry, rigore di Zidane. Francia avanti. Materazzi, però, pareggia di testa con stacco imperioso. Partita dura, che la Francia gioca meglio, senza tuttavia passare in vantaggio. Si va ai supplementari. Zidane sfotte Materazzi che gli risponde in modo rusticano. Zidane, che è più rusticano di lui, lo stende con una testata. Zidane espulso. Sarà l'ultima partita della carriera. Rigori. L'Italia, stavolta, non sbaglia. L'ultima trasformazione è di Grosso. Italia campione del mondo per la quarta volta. Seconda la Francia. Terza la Germania del capocannoniere Klose, cinque reti per lui. Quarto il Portogallo. Pochi i meriti di Lippi: è la vittoria di una grande generazione di calciatori, da Totti a Nesta a Pirlo, passando per Inzaghi, Del Piero, Cannavaro e via di questo passo. (1^ puntata2^ puntata3^ puntata4^ puntata5^ puntata, 6^ puntata7^ puntata8^ puntata9^ puntata10^ puntata11^ puntata12^ puntata13^ puntata14^ puntata15^ puntata16^ puntata17^ puntata, 18^ puntata)

martedì 3 giugno 2014

Storia dei mondiali di calcio: 17^ puntata (1998, la Francia vince in casa)

Una fortuna sfacciata permise alla Francia di conquistare i mondiali casalinghi del 1998. Golden gol contro il Paraguay, eliminazione dell'Italia ai rigori, sbagliò Di Biagio centrando la traversa, doppietta di Thuram in semifinale contro la Croazia, vittoria sul Brasile frastornato dalla crisi epilettica di Ronaldo poco prima dell'inizio della partita. Zidane, fino ad allora più comparsa che primo attore, segnò una doppietta di testa, non la sua specialità, facendo dimenticare un'espulsione e due giornate di squalifica rimediate nel corso del torneo. Che avrebbe dovuto laureare Ronaldo, allora il migliore al mondo. L'asso brasiliano si rifece quattro anni dopo. Quanto all'Italia, Cesare Maldini commise un grave errore puntando su Del Piero, che non stava in piedi, e facendo partire dalla panchina Roberto Baggio nei quarti di finale contro la Francia. Chi sta bene, subito in campo: regola semplice che fu ignorata. Senza dimenticare che, in termini assoluti, Baggio è stato ed era anche allora più forte di Del Piero. Vieri, dominatore nelle partite del girone, al momento decisivo s'incartò. Ha segnato 9 gol ai mondiali, come Paolo Rossi e come lo stesso Baggio. Cinque li fece appunto a Francia '98. Ma, due solo di questi in partite ad eliminazione diretta, sempre agli ottavi. Non è un dettaglio. Due i gol più belli in quel mondiale. Tutti e due contro l'Argentina: agli ottavi, quello di Owen,  tre avversari saltati, tagliando il campo dal centro verso destra e tiro incrociato alla sinistra del portiere, ai quarti quello di Bergkamp, con stop al volo, dribbling a seguire su Ayala ed esterno d'autore. Alla fine, davanti al pubblico amico, vince la Francia, secondo il Brasile, terza la Croazia, quarta l'Olanda. (1^ puntata2^ puntata3^ puntata4^ puntata5^ puntata, 6^ puntata7^ puntata8^ puntata9^ puntata10^ puntata11^ puntata12^ puntata13^ puntata14^ puntata, 15^ puntata, 16^ puntata)

lunedì 17 marzo 2014

Il miglior Ibrahimovic di sempre: 363 gol in carriera. Quest'anno segna un gol a partita

E' il miglior Ibrahimovic di sempre quello che, a 32 anni e mezzo, fa scintille nel Psg, segnando a ripetizione. Fino ad ora, 40 gol in 40 partite, alla vertiginosa media di un gol a partita, mai raggiunta prima. In carriera Ibrahimovic, diventato decisivo anche in Champions, dieci reti in quella in corso, ha segnato 363 gol, 309 con squadre di club. Oggi, è il miglior centravanti del mondo, perché Cristiano Ronaldo, il solo che segni più di lui, è in realtà un attaccante totale, che spesso muove dalla fasce e si accentra. Insomma, non è un centravanti di ruolo. Ibra è destinato a rivincere il titolo di capocannoniere in Francia e può ambire alla conquista della Champions, anche perché l'intesa con Lavezzi è straordinaria e la qualità media della compagine parigina è altissima. Peccato che Ibrahimovic non sarà al mondiale brasiliano.

mercoledì 29 maggio 2013

Lavezzi all'Inter con Mazzarri

Si riparla insistentemente di Lavezzi all'Inter, dove ritroverebbe Mazzarri, il tecnico che l'ha imposto all'attenzione internazionale. Reduce dalla vittoria dello scudetto in Francia con il Psg, il talento argentino migliorerebbe di molto il gioco offensivo dell'Inter, perché calciatore di personalità, autentica fonte del gioco, contropiedista di valore, capace di brucianti accelerazioni, che fanno rifiatare i compagni e caricano di falli le difese avversarie. E' il primo nome che mi entusiasma in questa campagna di rafforzamento appena avviata. Stiamo a vedere. Anche perché scrissi sostanzialmente le stesse cose lo scorso anno, ma poi Lavezzi all'Inter non venne.

mercoledì 14 novembre 2012

L'Italia perde con la Francia: 2-1 per i transalpini. Le pagelle degli azzurri

Sconfitta dai francesi, la quarta consecutiva che l'Italia rimedia in confronti amichevoli. Del resto, la Francia è squadra di valore, con eccellenti interpreti, da Ribery, stavolta sottotono, a Valbuena, autore di un gol meraviglioso, a Sissoko, un colosso dai piedi buoni, che mette soggezione soltanto a guardarlo. Troppi juventini convocati e schierati da Prandelli. La sconfitta per 2-1 forse è bugiarda, il pareggio sarebbe stato un risultato più giusto.
Sirigu 6: fa buona guardia, non di più.
Maggio 5: non sa crossare e non è una novità.
Balzaretti 6: si applica, come al solito, ma insomma, su quella fascia abbiamo avuto Facchetti, Cabrini e Maldini.
Verratti 5,5: forse l'emozione, forse l'inesperienza, sa il fatto suo palla tra i piedi, ma non inventa granché. Avrà tempo per rifarsi.
Barzagli 5,5: sembra impeccabile, fino a quando Valbuena non lo punta e salta con facilità disarmante.
Bonucci 5,5: non tiene Gomis quando dovrebbe, svagato.
Chiellini 5,5: come Bonucci, si perde Gomis.
Candreva 4,5: non è quello del derby, tira sempre, spaesato ed irritante.
Pirlo 5: non gli riesce un lancio che sia uno, anziano.
Giaccherini 5: assurdo che sia in nazionale, centra una traversa perché un suo gol sarebbe stato troppo.
Marchisio 5: corre come Tom Hanks nel famoso film, ma a vuoto.
Montolivo 7: gran giocatore, finalmente. Manda in gol El Shaarawi.
Balotelli 6,5: si batte con vigore, coglie una traversa, combina con Montolivo nell'azione del gol azzurro.
El Shaarawi 7: è un predestinato, si sa. Segna un bel gol tra le gambe del portiere avversario.
Giovinco 5: sta sempre a terra, peso mosca.
Diamanti 5,5: bel piede, ma i cross sono un'altra cosa.
Prandelli 5: troppi bianconeri in campo e vai a capire perché. Santon andava schierato, altro che Maggio!

Stasera Italia - Francia: tocca a Verratti

Fuga verso il futuro per l'Italia che stasera Prandelli schiererà contro la Francia. La sfida con i transalpini è di quelle più sentite, la rivalità è accesa. Ma, si tratta di incontro amichevole, sicché la posta in palio sarà l'onore. Che non è poco, ma, forse, di questi tempi, non è abbastanza. Prandelli sceglierà, con la discutibile eccezione della difesa, di puntare sui giovani. Da Balotelli, che però frequenta da cinque anni il calcio professionistico, al capocannoniere del campionato, El Shaarawi. I due dovrebbero integrarsi assai bene, perché possiedono caratteristiche complementari. La regia sarà affidata a Verratti, in pochi mesi catapultato dal Pescara zemaniano al Psg. Da lui ci si attende molto, perché lo si immagina erede di Pirlo. Il ruolo è delicato. E, prima di lui, hanno faticato ad imporvisi Bulgarelli, De Sisti, Giuseppe Giannini. Sì, perché Verratti è un regista classico, tecnico, ispirato, con profonda visione del gioco. Un brevilineo, agile e sgusciante, forse un poco leggero per il famigerato calcio contemporaneo. Ricorda, tanto per restare al tema di Italia - Francia, Giresse. Il regista dei galletti ai tempi di Platini. Stesso tocco, stesso moto perpetuo, stessa statura. Verratti, però, segna assai di meno. Stiamo a vedere stasera come si disimpegnerà.

lunedì 12 novembre 2012

Santon torna in nazionale

Santon torna in nazionale. Ed era ora. Prandelli avrebbe dovuto convocarlo, dopo la convincente prima stagione in Premier League, già agli scorsi campionati europei. Tecnico, fortissimo atleticamente, duttile, perché può giocare sia a destra che a sinistra, e già piuttosto esperto, perchè alla quarta stagione tra i porfessionisti, sebbene abbia ancora 21 anni, Santon avrebbe fatto e farebbe parecchio comodo anche all'Inter. Che, invece, ieri schierava ancora Saverio Zanetti sulla fascia, sebbene camminasse invece di correre. Ora che Prandelli ha convocato Santon per l'amichevole di mercoledì contro la Francia, scommetto che si riaccenderà, in Italia, l'interesse per un giocatore davvero forte, che l'Inter ha lasciato partire con troppa precipitazione.

domenica 30 settembre 2012

Giro d'Italia 2013: partenza il 4 maggio da Napoli, arrivo il 26 maggio a Brescia. Farà tappa sul Galibier e sulle Tre Cime di Lavaredo. Più di novanta chilometri a cronometro

Varato il percorso del Giro d'Italia 2013. La carovana partirà da Napoli il 4 maggio ed arriverà a Brescia il 26 maggio, 21 tappe e due giorni di riposo. Sconfinamento in Francia, per l'arrivo in salita sul mitico Col du Galibier. Torna, poi, un altro arrivo leggendario quello delle Tre Cime di Lavaredo: nel 1968 vinse il giovane Eddy Merckx, che conquistò la maglia rosa e la portò fino a Milano. Nel 1974, sempre sulle Tre Cime di Lavaredo, Merckx soffrì l'attacco del giovane Baronchelli. Tappa allo spagnolo Fuente e crisi del campionissimo belga, che alla fine fece suo il Giro con soli 12" proprio su Baronchelli. Tre le prove a cronometro: una cronometro a squadre nel suggestivo percorso di Ischia, terza tappa, una lunga cronometro individuale pianeggiante, 55,5 Km, ottava tappa, ed una cronoscalata di poco meno di 20 km, diciottesima tappa. Insomma, oltre 90 km si correranno contro il tempo. Favoriti? Se fosse confermata la sua partecipazione, il favorito sarebbe, com'è ovvio, Alberto Contador. Il più forte in salita ed uno dei più forti a cronometro. Ci sarà Andy Schleck? Nibali faticherà a salire sul podio.

giovedì 5 luglio 2012

Tour de France 2012: Greipel concede il bis e vince la quinta tappa a Saint Quentin. Indietro Cavendish

Greipel, tedesco di Rostock, ci ha messo un poco a carburare in carriera, ma, oggi ha colto la vittoria n. 84 da professionista, concedendo il bis sulle strade del Tour de France 2012, a Saint Quentin, Piccardia. Il copione è stato il solito, una caduta, che ha coinvolto anche Sagan, una lunga fuga, che ha mancato il segno, la volata di gruppo. La notizia è che, ancora una volta, non ha vinto Cavendish, che ha nuovamente mancato anche il podio. Cancellara, sempre e soltanto per dovere di cronaca, ha conservato la maglia gialla. Tour, per ora, piuttosto noioso in questi primi giorni di corsa. La Francia, quella profonda, è bellissima, ma i disegnatori del percorso non sono stati particolarmente brillanti.

martedì 3 luglio 2012

Tour de France 2012: a Boulogne sur mer vince di nuovo Sagan di prepotenza, secondo Boasson Hagen

Dopo il Belgio, la carovana del Tour de France arriva in Francia, a Boulogne sur mer, cittadina di origini romane affacciata sulla Manica, con uno strappo finale molto impegnativo: pendenza media superiore al 7%. I favoriti per il successo finale dovranno, loro malgrado, uscire allo scoperto. Silvayn Chavanel, con il tipico orgoglio dei transalpini sulle strade di casa, azzarda una sortita ad una manciata di chilometri dal traguardo, vanificata da una cruva affrontata con leggerezza a poco meno di 2 km dall'arrivo. Si scatena la bagarre dopo il triangolo rosso, a 350 metri emerge prepotente Sagan che con un sprint irresistibile distanzia tutti i concorrenti e vince a braccia levate con tre biciclette di vantaggio. Secondo Boasson Hagen. Sagan, lo sostengo da tempo, è destinato a dominare le grandi classiche nei prossimi dieci anni. Questo arrivo a Boulogne sur mer, contrappuntato da continui saliscendi, somiglia ad una Liegi - Bastgogne - Liegi in edizione minore. Per la cronaca, Cancellara mantiene la maglia gialla.

martedì 5 giugno 2012

Chi vincerà gli Europei 2012? Il borsino delle nazionali favorite

Europei 2012 alle porte. Chi li vincerà? Dalla nascita della competizione, sono state numerose le sorprese. Dalla vittoria della Cecoslovacchia nel 1976 a quella della Danimarca nel 1992 fino al successo della Grecia nel 2004. Per tante ragioni, non ultima i maggiori quarti di nobiltà dei mondiali, gli europei di calcio si sottraggono più di altre competizioni a pronostici affidabili, poiché spesso giocati da nazionali ringiovanite o sperimentali. Ma, proviamo comunque a fare qualche previsione. La Spagna, campione in carica, d'Europa e del mondo, parte favorita secondo la stampa unanime: noblesse oblige.  Ma, davanti molto dipenderà dalle condizioni di Torres: un attaccante prolifico in tornei così brevi è decisivo. Senza dimenticare gli acciacchi dei centrocampisti del Barca. La Germania difficilmente sbaglia un colpo ed è la mia favorita: scommetto che Thomas Muller incanterà come fece in Sudafrica nel 2010. Poi, l'Olanda, che ha l'attacco più forte, Van Persie, con Huntelaar pronto a rilevarlo, supportato da Van der Vaart, Sneijder e Robben. Peccato che il resto della squadra non sia all'altezza del reparto avanzato. L'Inghilterra è acciaccata ed Hodgson è lontanissimo dall'essere un bravo allenatore. Da scoprire la Francia, tecnicamente tra le nazionali migliori al via. Il Portogallo è una buona squadra, ma manca come al solito il centravanti goleador, sicché il peso dei gol sarà tutto sulle spalle di Cristiano Ronaldo, reduce da una stagione lunga e logorante con il Real Madrid. Poi, c'è l'Italia. Come scritto altre volte, Prandelli ha sbagliato alcune scelte. Come Borini per Destro, Abate per Santon e Di Natale per Totti. La squadra mi pare carente in punto di personalità. Merce tanto rara quanto preziosa durante certi eventi internazionali. Quasi tutto dipenderà dalla forma di Balotelli e, subito dopo, da quella di Cassano. Stiamo a vedere. Segue borsino delle nazionali favorite.
Germania *****
Spagna ****
Olanda ****
Francia ***
Italia **
Portogallo **
Inghilterra *

domenica 27 maggio 2012

Strasburgo italiana: vince Francesca Schiavone

Strasburgo italiana o, quanto meno, colonia italiana del tennis femminile. In questo torneo nella Francia che più somiglia alla Germania, istituito nel 1987, le italiane si sono distinte fin dal principio. Successo della Cecchini nel 1988, tre vittorie consecutive di Silvia Farina negli anni 2001, 2002 e 2003, e ieri la perentoria affermazione di Francesca Schiavone, il cui ultimo acuto nel circuito Wta risaliva allo storico Roland Garros del 2010. A proposito, proprio oggi, parte l'edizione 2012 del Roland Garros: la spedizione italiana cosa combinerà? Ci si aspetta molto dalle donne. Quanto agli uomini, sono stati poco fortunati nei sorteggi.