Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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lunedì 8 aprile 2024
I migliori ciclisti sul pavé: il re è Tom Boonen
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martedì 17 aprile 2018
I migliori ciclisti svizzeri della storia
Propongo una classifica a punti dei migliori ciclisti svizzeri della storia. Primo è risultato il grande Ferdy Kubler. Aggiornamento al 30 settembre 2024.
- Tour de France:
1. 350 punti 2. 200 punti 3. 150 punti 4. 120 5. 100 6. 80 punti 7. 70 8. 60 punti 9. 50 punti 10. 40 punti
- Giro d'Italia:
1. 300 punti 2. 150 punti 3. 100 punti 4. 80 punti 5. 70 punti 6. 60 punti 7. 50 punti 8. 40 punti 9. 30 punti 10. 20 punti
- Vuelta a Espana:
1. 200 punti 2. 100 punti 3. 80 punti 4. 70 punti 5. 60 punti 6. 50 punti 7. 40 punti 8. 30 punti 9. 20 punti 10. 10 punti
- Campionato del mondo:
1. 100 punti 2. 70 punti 3. 60 punti 4. 50 punti 5. 40 punti 6. 30 punti 7. 20 punti 8. 10 punti 9. 8 punti 10. 5 punti
- Classiche "monumento" (Milano - Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi - Roubaix, Liegi - Bastogne - Liegi, Giro di Lombardia) e Giro della Svizzera:
1. 60 punti 2. 54 punti 3. 48 punti 4. 42 punti 5. 36 punti 6. 30 punti 7. 24 punti 8. 18 punti 9. 12 punti 10. 6 punti
- Campionato nazionale, Classiche internazionali (Freccia Vallone, Amstel Gold Race, Clasica di San Sebastian, Campionato di Zurigo, Parigi - Tours, Gand - Wevelgem, Olimpiadi):
1. 50 punti 2. 40 punti 3. 30 punti
- Brevi corse a tappe di maggior prestigio (Tirreno - Adriatico, Parigi - Nizza, Giro del Delfinato, Midi Libre, Giro di Romandia, Giro dei Paesi Baschi, Giro del Trentino, Bicicletta Basca, Vuelta a Burgos, Giro di Catalogna, Giro del Mediterraneo, Giro del Belgio, Vuelta a Murcia, Vuelta a Levante -Comunità Valenciana-, Giro di Danimarca, Criterium International, Giro di Gran Bretagna, Settimana Ciclistica Lombarda, Giro di Aragona, Giro della Comunità Valenciana, Giro dell'Algarve, Tour du Haut Var, Giro del Lussemburgo, Quattro Giorni di Dunkerque, Giro dell'Andalusia):
1. 40 punti
- Classiche del calendario italiano e classiche minori del calendario internazionale (Tre Valli Varesine, Coppa Agostoni, Coppa Bernocchi, Milano - Torino, Giro del Veneto, Giro del Piemonte, Giro del Friuli, Giro dell'Appennino, Giro del Lazio, Giro dell'Emilia, Trofeo Matteotti, Gran Premio Industria e Commercio, Giro di Toscana, Gran Premio Città di Camaiore, Coppa Sabatini, Trofeo Laigueglia, Coppa Placci, Gran Premio Beghelli, Strade Bianche, E3 Harelbeke, Freccia del Brabante, Het Volk, Gran Premio di Francoforte, Scheldeprijs, Gran Premio di Vallonia, Gran Premio Primavera, Gren Premio di Montreal, Primus Classic, Attraverso le Fiandre, Ronde Van Limburg, Gran Premio Cantone Argovia):
1. 30 punti
- Campionati nazionali minori (1. 30 punti, 2. 20 punti, 3. 10 punti)
- Brevi corse a tappe e *corse di un giorno di minor prestigio (Giro di Slovenia, Giro di Ungheria, Giro della Repubblica Ceca, Giro di Sardegna, Route du Sud, Giro dell'Algarve, Giro dell'Irlanda, Giro delle Asturie, Settimana Catalana, *Escalada a Montjuic, * Vuelta a la Rioja, Giro dell'Austria, Giro del Qatar, Giro del Portogallo, Tour Down Under, Vuelta a Colombia, Giro di Polonia)
1. 25 punti
- Vittorie di tappa nei grandi giri nazionali (Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta a Espana):
per ogni vittoria al Tour: 15 punti
per ogni vittoria al Giro: 12 punti
per ogni vittoria alla Vuelta: 10 punti
1. Ferdi Kubler (Svizzera): 2.551 punti (1940-1957): 550 punti al Tour de France (una volta primo, una volta secondo), 280 punti al Giro d'Italia (due volte terzo, una volta quarto), 275 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, due volte settimo, una volta decimo), 250 punti al campionato svizzero (cinque volte primo), 6 punti alla Milano-Sanremo (una volta decimo), 84 punti alla Parigi-Roubaix (due volte quarto), 168 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (due volte primo, una volta terzo), 96 punti al Giro di Lombardia (una volta secondo, una volta quinto, una volta decimo), 282 punti al Giro della Svizzera (tre volte primo, una volta secondo, una volta terzo), 120 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 180 punti per vittorie di tappa alla Freccia Vallone (due volte primo, una volta secondo), 80 punti al Giro di Romandia (due volte primo), 30 punti al Gran Premio Industria e Commercio (una volta primo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo), 120 punti per vittorie di tappa al Tour de France (otto vittorie di tappa)
2. Tony Rominger (Svizzera): 2.294 punti (1986-1997): 300 punti al Tour de France (una volta secondo, una volta ottavo, una volta decimo), 300 punti al Giro d'Italia (una volta primo), 680 punti alla Vuelta a Espana (tre volte primo, una volta terzo), 58 punti al campionato del mondo (una volta quarto, una volta nono), 120 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta secondo, una volta quinto, una volta sesto), 156 punti al Giro di Lombardia (due volte primo, una volta quinto), 30 punti al Campionato di Zurigo (una volta terzo), 40 punti al Giro del Mediterraneo (una volta primo), 80 punti alla Parigi-Nizza (due volte primo), 120 punti al Giro dei Paesi Baschi (tre volte primo), 80 punti alla Tirreno-Adriatico (due volte primo), 40 punti alla Vuelta a Burgos (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 25 punti alla Escalada a Montjuic (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour de France (tre vittorie di tappa), 60 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (cinque vittorie di tappa), 130 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tredici vittorie di tappa)
3. Hugo Koblet (Svizzera): 1.735 punti: 350 punti al Tour de France (una volta primo), 720 punti al Giro d'Italia (una volta primo, due volte secondo, una volta sesto, una volta ottavo, una volta decimo), 50 punti al campionato svizzero (una volta primo), 54 punti al Giro delle Fiandre (una volta secondo), 24 punti alla Parigi-Roubaix (una volta settimo), 234 punti al Giro della Svizzera (tre volte primo, una volta secondo), 100 punti al Campionato di Zurigo (due volte primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 75 punti per vittorie di tappa al Tour de France (cinque vittorie di tappa), 78 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (sei vittorie di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)
4. Alex Zulle (Svizzera): 1.735 punti: 460 punti al Tour de France (due volte secondo, una volta ottavo), 600 punti alla Vuelta a Espana (due volte primo, una volta secondo, una volta quarto, una volta ottavo), 114 punti al Giro della Svizzera (una volta primo, una volta secondo), 40 punti alla Vuelta a Burgos (una volta primo), 80 punti al Giro della Comunità Valenciana (due volte primo), 80 punti al Giro dei Paesi Baschi (due volte primo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 40 punti al Giro della Catalogna (una volta primo), 50 punti alla Settimana Catalana (due volte primo), 25 punti al Giro delle Asturie (una volta primo), 25 punti alla Escalada a Montjuic (una volta primo), 25 punti al Giro dell'Algarve (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour de France (due vittorie di tappa), 36 punti per vittorie di tappa al Giro (tre vittorie di tappa), 90 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (nove vittorie di tappa)
5. Fabian Cancellara (Svizzera): 1.729 punti: 95 punti al campionato del mondo (una volta quarto, una volta quinto, una volta decimo), 170 punti al campionato svizzero (due volte primo, una volta secondo, una volta terzo), 246 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, tre volte secondo, una volta terzo, una volta settimo), 312 punti al Giro delle Fiandre (tre volte primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta sesto), 396 punti alla Pargi-Roubaix (tre volte primo, due volte secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta ottavo), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 40 punti alle Olimpiadi (una volta secondo), 40 punti al Giro di Danimarca (una volta primo), 40 punti alla Tirreno-Adriatico (una volta primo), 90 punti alle Strade Bianche (tre volte primo), 90 punti alla E3 Harelbeke (tre volte primo), 120 punti per vittorie di tappa al Tour (otto vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)
6. Heinrich Suter (Svizzera): 1.168 punti (1918-1946): 370 punti al campionato svizzero (cinque volte primo, tre volte secondo), 36 punti alla Milano-Sanremo (una volta quinto), 60 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo), 150 punti alla Pairig-Roubaix (una volta primo, una volta quinto, una volta sesto, una volta settimo), 72 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo, una volta settimo), 340 punti al Campionato di Zurigo (sei volte primo, una volta secondo), 140 punti alla Parigi-Tours (due volte primo, una volta secondo)
7. Pascal Richard (Svizzera): 1.013 punti (1986-2000): 40 punti al campionato del mondo (una volta quinto), 180 punti al campionato svizzero (due volte primo, due volte secondo), 60 punti alla Leigi-Bastogne-Liegi (una volta primo), 216 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quinto, una volta ottavo), 50 punti alle Olimpiadi (una volta primo), 114 punti al Giro della Svizzera (una volta primo, una volta secondo), 80 punti al Giro di Romandia (due volte primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo),60 punti al Giro del Lazio (due volte primo), 30 punti al Giro di Romagna (una volta primo), 30 punti al Trofeo Laigueglia (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 60 punti al Gran Premio del Canton Argovia (due volte primo), 48 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa)
8. Laurent Dufaux (Svizzera): 875 punti (1991-2004): 290 punti al Tour de France (due volte quarto, una volta nono), 180 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo, una volta terzo), 50 punti al campionato svizzero (una volta primo), 50 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo), 80 punti al Giro del Delfinato (due volte primo), 40 punti alla Vuelta a Burgos (una volta primo), 40 punti al Midi Libre (una volta primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 50 punti alla Route du Sud (due volte primo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)
9. Josef Fuchs (Svizzera): 680 punti (1972-1981): 60 punti al Tour de France (una volta ottavo), 150 punti al Giro d'Italia (una volta quinto, due volte ottavo), 30 punti alla Vuelta a Espana (una volta ottavo), 170 punti al campionato svizzero (due volte primo, una volta secondo, una volta terzo), 150 punti al Giro della Svizzera (due volte secondo, una volta terzo), 60 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo), 30 punti al Gran Premio di Lugano (una volta primo), 30 punti al Giro di Toscana (una volta primo)
10. Oscar Camenzind (Svizzera): 662 punti (1996-2004): 80 punti al Giro d'Italia (una volta quarto), 130 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta sesto), 110 punti al campionato svizzero (una volta primo, due volte terzo), 114 punti al Giro della Svizzera (una volta primo, una volta secondo), 78 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo, una volta sesto), 150 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta terzo, una volta quarto)
4. Alex Zulle (Svizzera): 1.735 punti: 460 punti al Tour de France (due volte secondo, una volta ottavo), 600 punti alla Vuelta a Espana (due volte primo, una volta secondo, una volta quarto, una volta ottavo), 114 punti al Giro della Svizzera (una volta primo, una volta secondo), 40 punti alla Vuelta a Burgos (una volta primo), 80 punti al Giro della Comunità Valenciana (due volte primo), 80 punti al Giro dei Paesi Baschi (due volte primo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 40 punti al Giro della Catalogna (una volta primo), 50 punti alla Settimana Catalana (due volte primo), 25 punti al Giro delle Asturie (una volta primo), 25 punti alla Escalada a Montjuic (una volta primo), 25 punti al Giro dell'Algarve (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour de France (due vittorie di tappa), 36 punti per vittorie di tappa al Giro (tre vittorie di tappa), 90 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (nove vittorie di tappa)
5. Fabian Cancellara (Svizzera): 1.729 punti: 95 punti al campionato del mondo (una volta quarto, una volta quinto, una volta decimo), 170 punti al campionato svizzero (due volte primo, una volta secondo, una volta terzo), 246 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, tre volte secondo, una volta terzo, una volta settimo), 312 punti al Giro delle Fiandre (tre volte primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta sesto), 396 punti alla Pargi-Roubaix (tre volte primo, due volte secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta ottavo), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 40 punti alle Olimpiadi (una volta secondo), 40 punti al Giro di Danimarca (una volta primo), 40 punti alla Tirreno-Adriatico (una volta primo), 90 punti alle Strade Bianche (tre volte primo), 90 punti alla E3 Harelbeke (tre volte primo), 120 punti per vittorie di tappa al Tour (otto vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)
6. Heinrich Suter (Svizzera): 1.168 punti (1918-1946): 370 punti al campionato svizzero (cinque volte primo, tre volte secondo), 36 punti alla Milano-Sanremo (una volta quinto), 60 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo), 150 punti alla Pairig-Roubaix (una volta primo, una volta quinto, una volta sesto, una volta settimo), 72 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo, una volta settimo), 340 punti al Campionato di Zurigo (sei volte primo, una volta secondo), 140 punti alla Parigi-Tours (due volte primo, una volta secondo)
7. Pascal Richard (Svizzera): 1.013 punti (1986-2000): 40 punti al campionato del mondo (una volta quinto), 180 punti al campionato svizzero (due volte primo, due volte secondo), 60 punti alla Leigi-Bastogne-Liegi (una volta primo), 216 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quinto, una volta ottavo), 50 punti alle Olimpiadi (una volta primo), 114 punti al Giro della Svizzera (una volta primo, una volta secondo), 80 punti al Giro di Romandia (due volte primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo),60 punti al Giro del Lazio (due volte primo), 30 punti al Giro di Romagna (una volta primo), 30 punti al Trofeo Laigueglia (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 60 punti al Gran Premio del Canton Argovia (due volte primo), 48 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa)
8. Laurent Dufaux (Svizzera): 875 punti (1991-2004): 290 punti al Tour de France (due volte quarto, una volta nono), 180 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo, una volta terzo), 50 punti al campionato svizzero (una volta primo), 50 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo), 80 punti al Giro del Delfinato (due volte primo), 40 punti alla Vuelta a Burgos (una volta primo), 40 punti al Midi Libre (una volta primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 50 punti alla Route du Sud (due volte primo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)
9. Josef Fuchs (Svizzera): 680 punti (1972-1981): 60 punti al Tour de France (una volta ottavo), 150 punti al Giro d'Italia (una volta quinto, due volte ottavo), 30 punti alla Vuelta a Espana (una volta ottavo), 170 punti al campionato svizzero (due volte primo, una volta secondo, una volta terzo), 150 punti al Giro della Svizzera (due volte secondo, una volta terzo), 60 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo), 30 punti al Gran Premio di Lugano (una volta primo), 30 punti al Giro di Toscana (una volta primo)
10. Oscar Camenzind (Svizzera): 662 punti (1996-2004): 80 punti al Giro d'Italia (una volta quarto), 130 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta sesto), 110 punti al campionato svizzero (una volta primo, due volte terzo), 114 punti al Giro della Svizzera (una volta primo, una volta secondo), 78 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo, una volta sesto), 150 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta terzo, una volta quarto)
11. Marc Hirsci (Svizzera): 657 punti (2019-): 90 punti al campionato del mondo (una volta terzo, una volta sesto), 50 punti al campionato svizzero (una volta primo), 102 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta secondo, una volta sesto, una volta nono, una volta decimo), 50 punti alla Freccia Vallone (una volta primo), 80 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta primo, una volta terzo), 40 punti al Giro del Lussemburgo (una volta primo), 25 punti al Giro di Ungheria (una volta primo), 25 punti al Giro della Repubblica Ceca (una volta primo), 60 punti alla Coppa Sabatini (due volte primo), 30 punti al Giro dell'Appennino (una volta primo), 30 punti al Giro di Toscana (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Industria e Artigianato (una volta primo), 30 al Gran Premio Cantone Argovia (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa)[carriera ancora in corso]
11. Carlo Clerici (Svizzera): 598 punti (1951-1957): 300 punti al Giro d'Italia (una volta primo), 70 punti al campionato svizzero (una volta secondo, una volta terzo), 96 punti al Giro della Svizzera (due volte terzo), 120 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa)
12. Luis Pfenninger (Svizzera): 594 punti (1966-1975): 240 punti al campionato svizzero (una volta primo, quattro volte secondo, una volta terzo), 324 punti al Giro della Svizzera (due volte primo, due volte secondo, due volte terzo), 30 punti al campionato di Zurigo (una volta terzo)
13. Paul Egli (Svizzera): 575 punti (1934-1947): 210 punti al campionato del mondo (una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta sesto), 140 punti al campionato svizzero (due volte primo, una volta secondo), 210 punti al Campionato di Zurigo (tre volte primo, due volte terzo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa)
14. Urs Zimmermann (Svizzera): 570 punti (1983-1992): 150 punti al Tour de France (una volta terzo), 160 punti al Giro d'Italia (una volta terzo, una volta sesto), 50 punti al campionato svizzero (una volta primo), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 40 punti al Criterium International (una volta primo), 40 punti al Giro del Delfinato (una volta primo), 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), 30 punti al Giro del Lazio (una volta primo)
15. Michael Albasini (Svizzera): 558 punti (2003-): 20 punti al campionato del mondo (una volta settimo), 80 punti al campionato svizzero (due volte secondo), 78 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta secondo, una volta settimo), 30 punti al Giro di Lombardia (una volta sesto), 30 punti all'Amstel Gold Race (una volta terzo), 70 punti alla Freccia Vallone (una volta secondo, una volta terzo), 40 punti al Giro dell'Austria (una volta primo), 40 punti al Giro di Gran Bretagna (una volta primo), 40 punti al Giro della Catalogna (una volta primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo), 30 punti alla Coppa Agostoni (una volta primo), 60 punti al Gran Premio Cantone Argovia (due volte primo), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa) [carriera ancora in corso]
16. Mauro Gianetti (Svizzera): 542 punti (1986-2002): 160 punti al campionato del mondo (una vlta secondo, una volta quarto, una volta quinto), 90 punti al campionato svizzero (tre volte terzo), 162 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo, una volta terzo, una volta sesto, una volta ottavo, una volta decimo), 30 punti al Giro di Lombardia (una volta ottavo, una volta nono), 50 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo), 40 punti al Giro di Gran Bretagna (una volta primo), 30 punti al Gran Premio di Lugano (una volta primo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo), 30 punti alla Klasika Primavera (una volta primo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo)
16. Mauro Gianetti (Svizzera): 542 punti (1986-2002): 160 punti al campionato del mondo (una vlta secondo, una volta quarto, una volta quinto), 90 punti al campionato svizzero (tre volte terzo), 162 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo, una volta terzo, una volta sesto, una volta ottavo, una volta decimo), 30 punti al Giro di Lombardia (una volta ottavo, una volta nono), 50 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo), 40 punti al Giro di Gran Bretagna (una volta primo), 30 punti al Gran Premio di Lugano (una volta primo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo), 30 punti alla Klasika Primavera (una volta primo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo)
Beat Breu (Svizzera): 372 punti (1979-1995): 80 punti al Tour de France (una volta sesto), 80 punti al Giro d'Italia (due volte ottavo), 120 punti al Giro della Svizzera (due volte primo), 50 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa)
mercoledì 5 aprile 2017
Boonen si ritirerà dopo la Parigi-Roubaix. Breve ritratto del re dei muri e del pavè
Che posto spetta a Tom Boonen nella storia del ciclismo? E' il momento di chiederselo, considerato che l'asso fiammingo, classe 1980, si ritirerà dopo la Parigi-Roubaix in programma domenica 9 aprile. Ha vinto 122 corse da professionista, un velocista possente, capace di primeggiare anche al Tour, un passista implacabile, che ha saputo conquistare numerose brevi corse a tappe, ma, soprattutto, un straordinario corridore da classiche, che ha dominato, con il grande rivale Cancellara, muri e pavè negli ultimi quindici anni. Per Boonen, 3 Giri delle Fiandre, ma anche 5 Gp 3 Herelbeke, 3 Gand Wevelgem, e 4 Parigi-Roubaix, record, quest'ultimo, condiviso con il connazionale De Vlaeminck. Ed il secondo posto, dietro un carneade delle due ruote, lo scorso anno. E poi un campionato del mondo. E non sempre ha fatto vita da atleta. Un grande fuoriclasse, che, domenica, cercherà il congedo leggendario, provando ad annettersi la quinta Roubaix. Lo meriterebbe.
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mercoledì 10 agosto 2016
#Cancellara oro a cronometro, argento Tom Dumouline, bronzo Froome
Al passo d'addio al mondo delle corse, Fabian Cancellara, passista forte al punto da essersi meritato il soprannome di "locomotiva", ch'era stato del leggendario Learco Guerra, ha conquistato l'oro olimpico nella cronometro a Rio de Janeiro, davanti allo specialista olandese Tom Dumoulin ed all'asso britannico, fresco vincitore del terzo Tour, Froome. Per Cancellara, un grande congedo dall'agonismo.
giovedì 5 maggio 2016
Cronoprologo di Apeldoorn: Tom Dumoulin prima maglia rosa del Giro d'Italia 2016?
Pronostico secco e facile per domani, prima tappa del Giro d'Italia 2016, cronoprologo di Apeldoorn: Tom Dumoulin, corridore di casa, prenota il successo. Anche perché Cancellara pare sia febbricitante. Insomma, Tom Dumoulin prima maglia rosa, a meno di sorprese imprevedibili.
Giro d'Italia 2016: domani si parte. Nibali, Landa o Valverde per la maglia rosa finale. Da non sottovalutare Tom Dumoulin
Ci siamo. Domani si parte. Dall'Olanda comincia l'edizione n. 99 del Giro d'Italia. Nibali, che continuo a considerare il grande favorito per il successo finale, in un'intervista rilasciata a Gaia Piccardi sul Corriere della Sera oggi in edicola, ha dichiarato di sentirsi pronto e di aspettare le salite dell'ultima settimana per sferrare il suo attacco alla maglia rosa. Dovrà vedersela con Valverde, debuttante, strano a dirlo, a 36 anni, al Giro, e Landa, il più forte in salita, ma alla prima esperienza da capitano unico. Cresce, intanto, la candidatura di Tom Dumoulin: è il più forte nelle gare contro il tempo. Notazione a margine: Cancellara si sarebbe svegliato con la febbre. Tom Dumoulin, all'esito del cronoprologo di domani, a maggior ragione dovrebbe essere la prima maglia rosa del Giro d'Italia 2016.
domenica 10 aprile 2016
#Hayman beffa #Boonen alla Parigi-Roubaix: sfuma il record assoluto di cinque vittorie. Boonen resta a quattro con De Vlaeminck
Un Carneade a Roubaix. In volata, l'australiano Hayman beffa Tom Boonen e gli impedisce il quinto leggendario successo, che gli avrebbe permesso di staccare De Vlaeminck, come lui vincitore di quattro Parigi - Roubaix. Da non credere. Hayman qualche attitudine al pavè deve averla, visto il decimo posto del 2011, ma una sua vittoria è stata fino alla fine impronosticabile. Hayman compie l'impresa della carriera a quasi 38 anni, come Duclos Lassalle nel 1992. Ma il francese, che rivinse l'anno dopo, vantava ben altro curriculum. Sfortunato Cancellara, fermato da una caduta, che ha rallentato anche Sagan. Boonen ci riproverà.
domenica 3 aprile 2016
Parigi - Roubaix 2016 (#ParigiRoubaix): i favoriti
Cancellara su tutti. Per mille ragioni, perché oggi è stato secondo dietro un grandissimo Sagan, perché a Roubaix ha già alzato le braccia tre volte, perché a fine anno si ritirerà e non avrà altre occasioni. Poi, Sagan, perché ultimamente vola, Boonen, perché l'ha vinta quattro volte. Chi vincerà la Parigi - Roubaix 2016, in programma domenica 10 aprile? Ecco il borsino dei favoriti.
- Cancellara *****
- Sagan ****
- Boonen ****
- Vanmarcke ***
- Terpstra ***
- Lars Boom **
- Boasson Hagen **
- Kristoff **
- Stybar **
Sagan (#Sagan) vince il Giro delle Fiandre 2016
Tante cadute fughe riprese. Poi l'azione decisiva: vanno via Sagan, Vanmarcke e Kwiatkowski. Che cede per primo. Poi si stacca Vanmarcke dopo una portentosat accelerazione di Sagan. Da dietro rinviene Cancellara su Vanmarcke. Ma, Sagan, in stato di grazia, resiste e trionfa al Giro delle Fiandre 2016 con la maglia di campione del mondo. Prima classica monumento per Sagan, altre ne verranno. Il grande piazzato ha imparato a vincere. Doppietta Gand - Wevelgem e Giro delle Fiandre come Boonen nel 2012.
lunedì 28 marzo 2016
Giro delle Fiandre 2016 (#GiroFiandre): i favoriti
Domenica 3 aprile si correrà il Giro delle Fiandre 2016. Si annuncia una grande corsa. Kristoff, campione uscente, vorrà ripetersi, ma in questo 2016 va meno forte dell'anno scorso. Cancellara è il grande favorito alla ricerca di una quaterna leggendaria, come Boonen, sebbene declinante. Potrebbe, però, essere anche la prima volta di Sagan, ieri vincitore alla Gand - Wevelgem, in una classica monumento. Ecco il borsino dei favoriti.
- Cancellara ****
- Kristoff ****
- Van Avarmaet ***
- Sagan ***
- Boonen ***
- Terpstra **
- Lars Boom **
- Roelandts **
- Devolder *
- Pozzato *
martedì 15 marzo 2016
Tirreno-Adriatico 2016: Van Avermaet (#VanAvermaet) trionfa, a Cancellara la cronometro conclusiva
Successo, per un solo secondo su Sagan, di Greg Van Avermaet alla Tirreno-Adriatico 2016. La cronometro finale è stata dominata da un Fabian Cancellara in grande spolvero. Cancellara, Van Avermaet e Sagan, in quest'ordine di pronostico, correranno tutti per vincere la Milano-Sanremo in programma sabato prossimo.
martedì 8 marzo 2016
Milano-Sanremo 2016: i favoriti (#MilanoSanremo). C'è anche Nibali
Sabato 19 marzo, festività di San Giuseppe, si correrà l'edizione 2016 della Milano - Sanremo. Chi vincerà? Indicazioni verranno dalla Parigi - Nizza, appena cominciata, e dalla Tirreno - Adriatico, che prenderà il via domani. Una citazione era d'obbligo per il campione uscente Degenkolb, che però non ci sarà per la caduta in Spagna, com'è d'obbligo come per Cancellara, che a Sanremo ha vinto e si è piazzato numerose volte e che vanta già una grande condizione, come si è visto nelle Strade Bianche, dominate sabato scorso. Da non sottovalutare Van Avermaet, che dopo il successo alla Omloop Het Nieuwsblad, ha trionfato sul traguardo di Cepagatti alla Tirreno - Adriatico ed infine conquistato la prestigiosa corsa dei due mari. Per il corridore belga, sembra scoccata l'ora di una grande classica, anche se gli si addicono più Fiandre e Roubaix della Sanremo. Segue borsino dei favoriti, che verrà aggiornato al 14 marzo 2016.
- Cancellara ****
- Kristoff ****
- Greipel ***
- Van Avermaet ***
- Sagan ***
- Matthews **
- Bouhanni **
- Boasson Hagen *
- Gallopin *
- Gilbert *
- Boonen *
- Cavendish *
- Valverde *
- Viviani *
- Nibali *
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lunedì 6 luglio 2015
Tour de France 2015: trionfa Joaquim Rodriguez sul muro d'Huy, secondo un grande Froome, nuova maglia gialla. In difficoltà Contador, si difende Nibali
Un'altra rovinosa caduta, ad una cinquantina di km dall'arrivo, altera l'andamento della terza tappa del Tour de France 2015, destinata a concludersi sul leggendario muro d'Huy, traguardo tradizionale della Freccia Vallone. Tra i caduti anche la maglia gialla Fabian Cancellara, che resta in corsa grazie all'orgoglio, ma perde terreno e sigillo del primato ben prima di Huy. Sulla penultima cote, perde contatto anche Thibaut Pinot, che non riesce a recuperare in discesa. Ai piedi del muro d'Huy, arriva una quarantina di corridori. Valverde corre nascosto, lontano dalle prime posizioni del gruppo di testa: il segno che non è al meglio. Si sfila Joaquim Rodríguez, per scattare, tipica manovra alla Delgado. E fa il vuoto. Dietro di lui, Froome. Naufraga ad un minuto Thibaut Pinot. Froome, con un solo secondo di vantaggio su Tony Martin, è la nuova maglia gialla. Terzo Van Garderen.
Nibali sorpreso da vento e malasorte, perde oltre un minuto da Froome e Contador. A Zelande vince Greipel, Cancellara in maglia gialla
Agguato del vento e della pioggia, ma anche della sorte, quella che lo scorso anno aveva appiedato Froome e Contador, quest'anno, ieri, ha inferto un duro colpo alle ambizioni di vittoria di Vincenzo Nibali. Che, quando mancano poco più di 40 km al traguardo, quasi cade, resta solo, e qui le colpe della squadra sono immense, poi più avanti fora, ma, quel che nessuno ha scritto, dimostra anche i suoi limiti sul passo. Perché Nibali guida sì assai bene la bicicletta, il che si dimostra in certe discese ardite che solo lui sa interpretare all'attacco, il che si dimostra persino sul pavè, dove uno rigido come Froome, fatica a stare in piedi, epperò il suo non è il motore del grande passista. Ieri aveva perso soltanto 20" inizialmente, e va bene che c'era un vento pazzesco laterale, dacché di fatto si correva in mezzo al mare. Ma, insomma, c'èra il Tour in palio, che non è perduto ma compromesso sì, e margine per rientrare c'era eccome. Non per un corridore come Nibali, tuttavia. Che in sella è un acrobata, ma le grandi velocità non sa farle. Detto questo, è incredibile che Froome, così ingessato e scoordinato, sia arrivato davanti, persino sprintando. Alla fine, complice la volata anticipata di Cavendish, ha vinto Greipel, al successo n. 125 da professionista. Secondo Sagan, novello Poulidor, sconfitto di un niente, terzo il grandissimo Cancellara, che indossa anche la maglia gialla, dopo la delusione del prologo. Oggi, il muro d'Huy.
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domenica 29 marzo 2015
Giro delle Fiandre 2015: i favoriti
Domenica prossima, nel giorno di Pasqua, si correrà il Giro delle Fiandre. Dopo il tempo inclemente che ha segnato oggi la Gand - Wevelgem, vinta a sorpresa da Paolini, la campagna ciclistica del nord si annuncia più dura che mai. Sarà la volta buona per Sagan? Segue borsino dei favoriti.
Aggiornamento del 30 marzo 2015: non ci saranno, come mi è stato fatto notare in un documentato commento al post, i due plurivincitori ancora in attività, Cancellara e Boonen. Corsa più aperta. Qualche indicazione in più verrà dalla Tre Giorni di La Panne.
Aggiornamento dell'1 aprile 2015: seconda volata vittoriosa per Kristoff alla Tre Giorni di La Panne. Una stelletta in più per lui.
Aggiornamento del 30 marzo 2015: non ci saranno, come mi è stato fatto notare in un documentato commento al post, i due plurivincitori ancora in attività, Cancellara e Boonen. Corsa più aperta. Qualche indicazione in più verrà dalla Tre Giorni di La Panne.
Aggiornamento dell'1 aprile 2015: seconda volata vittoriosa per Kristoff alla Tre Giorni di La Panne. Una stelletta in più per lui.
- Sagan ****
- Kristoff ****
Cancellara ****Boonen ***- Van Avermaet ***
- Degenkolb ***
- Vanmarcke **
- Terpstra **
- Pozzato *
- Vanderbergh *
- Valverde *
- Boasson Hagen *
- Chavanel *
- Devolder *
- Geraint Thomas *
venerdì 26 settembre 2014
Mondiali di ciclismo 2014 a Ponferrada: i favoriti. Per l'Italia, Visconti
Che potrà mai fare uno scalatore puro come Aru ai mondiali di ciclismo che si svolgeranno domenica 28 settembre a Ponferrada? Sbagliate le convocazioni di Cassani, a cominciare dall'esclusione di Pozzato, il nostro miglior passista veloce, il solo con ambizioni serie di vittoria su un circuito che esalterà i fondisti capaci di emergere in volata. Lo stesso Nibali non mi pare destinato a combinare granché. La vittoria se la giocheranno Sagan, Degenkolb, Kristoff, Boonen, Cancellara. O, magari, l'eterno piazzato Valverde. Per l'Italia, il solo accreditato di qualche speranza è il tre volte campione italiano Visconti, che in uno sprint ristretto saprebbe farsi valere. Segue borsino dei favoriti.
- Sagan *****
- Degenkolb *****
- Kristoff ****
- Boonen ****
- Cancellara ****
- Gerrans ***
- Matthews ***
- Van Avermaet ***
- Valverde ***
- Visconti **
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mercoledì 9 luglio 2014
Nibali: le mani sul Tour. Froome ritirato, Contador con oltre due minuti di ritardo. Ad Arenberg Porte du Hainaut vince Boom, Nibali terzo
Fantastica la quinta tappa del Tour de France, poco meno di 156 km da Ypres ad Arenberg Porte du Hainaut, una piccola Roubaix, sotto una pioggia battente. Vince Boom e Nibali è addirittura terzo al traguardo, precedendo di un minuto i favoriti di giornata Sagan e Cancellara. Così il campione siciliano conserva la maglia gialla. Considerato il ritiro di Froome, che denuncia gravi limiti nella conduzione della bicicletta e cade di nuovo, ed il ritardo accumulato da Contador, Nibali mette con largo anticipo le mani sul Tour. Che resta lunghissimo, ma, insomma, miglior inizio non sarebbe stato immaginabile per Nibali. In classifica, Nibali precede ora di 2" il compagno di squadra dell'Astana Fuglsang e di 44" Peter Sagan. Tra i favoriti per la vittoria finale, uscito ormai di scena Froome, restano Alberto Rui Costa a 2' 11" e Contador a 2' 37".
lunedì 7 aprile 2014
Parigi - Roubaix 2014: i favoriti. Cancellara senza rivali?
Lo scorso anno fu doppietta per lui, prima il Giro delle Fiandre, poi la Parigi - Roubaix. In questo 2014, dopo la vittoria di ieri al Fiandre, Fabian Cancellara rischia di ripetersi. Anche perché sembra avere aggiunto al suo vasto repertorio di talenti anche la volata, quella che ieri ha saputo vincere, mettendosi alle spalle tre agguerritissimi corridori di casa, per la disperazione del Belgio sportivo. Domenica, alla Parigi - Roubaix, Cancellara sarà il grande favorito, con molto distacco su tutti gli altri. Tolto forse Boonen, che lotta sempre fino alla fine e che al velodromo di Roubaix ha già levato quattro volte le braccia al cielo. Sagan, doti naturali a parte, non riesce a fare il salto di qualità. Per il resto, i nomi sono i soliti, a cominciare da Van Avermaet e Vanmarcke, secondo e terzo ieri, per finire con Pozzato, che mi ostino a citare per amore di bandiera. Segue borsino dei favoriti.
- Cancellara *****
- Boonen *****
- Van Avermaet ****
- Vanmarcke ***
- Sagan ***
- Boasson Hagen **
- Chavanel **
- Pozzato **
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domenica 6 aprile 2014
Giro delle Fiandre 2014: tris di Cancellara in volata. Secondo Van Avermaet, terzo Vanmarcke
Non Boonen, non Sagan. E' Cancellara, quello dei tre favoriti della vigilia, a cogliere il successo al Giro delle Fiandre 2014, ripetendo quello raggiunto lo scorso anno. Si tratta, peraltro, della terza vittoria in carriera al Fiandre, che permette a Fabian Cancellara di eguagliare il primato detenuto, fra gli altri, propriamente da Boonen. Cancellara, manco a dirlo, è favorito anche per la Parigi - Roubaix, in programma domenica prossima. Quanto ai corridori italiani in gara, il primo al traguardo è Filippo Pozzato, soltanto diciassettesimo. I dieci successi azzurri sui muri fiamminghi, da Magni a Bugno, sono un lontano ricordo.
martedì 1 aprile 2014
Giro delle Fiandre 2014: i favoriti. Sfida a tre per Cancellara, Boonen e Sagan?
Domenica 6 aprile 2014 è in programma il Giro delle Fiandre, una delle classiche monumento del ciclismo. Lo scorso anno vinse l'elvetico Cancellara, il più poderoso trai passisti in gruppo, il solo capace di meritare il soprannome di "locomotiva umana", che appartenne negli anni '30, ai tempi del ciclismo eroico, a Learco Guerra. Tra i partenti in questa edizione, però, il più titolato è il fiammingo Tom Boonen, tre successi in carriera, che corre sulle strade di casa e deve riscattare la stagione anonima dello scorso anno. Poi, c'è lo slovacco Sagan, al quale ancora manca l'acuto, di cui tutti lo sanno capace, in una grandissima classica. Com'è senz'altro il Giro delle Fiandre. Qualche chance ha anche il tedesco Dekenkolb, che ha trionfato qualche giorno fa nella Gand - Wevelgem. Faccio come al solito anche il nome di Pozzato, perché, delusioni a parte, mi pare il solo italiano in grado di recitare da protagonisti sui muri del Fiandre. Al via, ci sarà anche il vallone Gilbert, le cui corse sono sulle Ardenne, ma che al Fiandre vanta due terzi posti e che ha classe da vendere, sicché non si può escludere dal pronostico. Segue borsino dei favoriti.
- Boonen *****
- Cancellara *****
- Sagan ****
- Degenkolb ***
- Boasson Hagen ***
- Chavanel **
- Gilbert **
- Pozzato **
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