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venerdì 21 gennaio 2022

Giro d'Italia 1981: 1. Battaglin 2. Prim 3. Saronni

Fu l'anno di Giovanni Battaglin, il 1981. Il campione veneto, forte fin dagli esordi nel professionismo, tanto che fu terzo al Giro d'Italia del 1973 dietro Merckx e Gimondi, arrivò al Giro da vincitore della Vuelta a Espana, che allora si disputava tra la fine di aprile e gli inizi di maggio.  

Giovanni Battaglin


Il Giro d'Italia 1981 partì da Trieste con il solito cronoprologo: vinse il norvegese Knudsen, che si sarebbe annesso anche le due successive prove individuali contro il tempo, compresa la tappa finale con arrivo a Verona. Nella seconda frazione, vittoria - la prima di sedici nella storia del Giro - e maglia per il promettente velocista lombardo Guido Bontempi. Dopo la cronosquadre della terza tappa, fu Moser a vestire la prima delle sue due maglie rosa di quell'edizione. Non era in gran forma, il campione trentino, tuttavia. Al netto di un successo di tappa a Salsomaggiore Terme, sarebbe giunto solo ventunesimo in classifica generale. Il suo grande rivale, Saronni, sembrava invece in grado di ripetere il successo del 1979 e vestì la maglia rosa a Rodi Garganico, arrivo della quinta tappa, dopo aver battuto in volata proprio Moser. Seppe ripetersi il giorno dopo a Bari e tenne il simbolo del primato sino alla tredicesima frazione, cronometro vinta dal detto Knudsen, con Visentini passato in testa alla classifica, per esserne spodestato il giorno dopo da Silvano Contini.

Battaglin, sempre regolare in corsa, si aggiudicò l'arrivo in montagna di San Virgilio di Marebbe (19^ tappa) e vestì la maglia rosa il giorno dopo sulle Tre Cime di Lavaredo, dov'era nata la leggenda di Merckx. Fu bravo a difendersi nella cronometro finale di Trieste, dove cedette un solo secondo a Prim, mettendosi alle spalle, sempre per un secondo, Saronni. Alla fine, Battaglin primo, davanti a Prim, a 38" e Saronni, terzo a 50". Quarto Contini, quinto lo svizzero Fuchs. In quel Giro del 1981, ci fu la prima vittoria di Moreno Argentin, che sarebbe diventato uno dei maggiori cacciatori di classiche della storia del ciclismo.

La doppietta Giro-Vuelta, firmata da Battaglin nel 1981, era riuscita a Merckx nel 1973 e sarebbe riuscita poi a Contador, nel 2008, quando però la Vuelta si disputava a settembre, come avviene oggi.



mercoledì 18 aprile 2018

I migliori ciclisti spagnoli della storia: 1. Valverde, 2. Indurain...

Propongo una classifica a punti dei migliori ciclisti spagnoli della storia (i primi 33). Primo è risultato il grande Alejandro Valverde, la cui carriera ricchissima di successi e longeva, gli ha guadagnato più punti di Miguel Indurain, secondo. Classifica aggiornata al 14 ottobre 2024.
  • Tour de France:                                            


 1. 350 punti 2. 200 punti 3. 150 punti 4. 120 5. 100 6. 80 punti 7. 70 8. 60 punti 9. 50 punti 10. 40 punti                

    • Giro d'Italia:


    1. 300 punti 2. 150 punti 3. 100 punti 4. 80 punti 5. 70 punti 6. 60 punti 7. 50 punti 8. 40 punti 9. 30 punti 10. 20 punti    



    • Vuelta a Espana:



    1. 200 punti 2. 100 punti 3. 80 punti 4. 70 punti 5. 60 punti 6. 50 punti 7. 40 punti 8. 30 punti 9. 20 punti 10. 10 punti    



    • Campionato del mondo:



    1. 100 punti 2. 70  punti 3. 60 punti 4. 50 punti 5. 40 punti 6. 30 punti 7. 20 punti 8. 10 punti 9. 8 punti 10. punti    



    • Classiche "monumento" (Milano - Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi - Roubaix, Liegi - Bastogne - Liegi, Giro di Lombardia) e Giro della Svizzera:

    1. 60 punti 2. 54 punti 3. 48 punti 4. 42 punti 5. 36 punti 6. 30 punti 7. 24 punti 8. 18 punti 9. 12 punti 10. 6 punti      


    • Campionato nazionale, Classiche internazionali (Freccia Vallone, Amstel Gold Race, Clasica di San Sebastian, Campionato di Zurigo, Parigi - Tours, Gand - Wevelgem, Olimpiadi):


    1. 50 punti 2. 40 punti 3. 30 punti



    • Brevi corse a tappe di maggior prestigio (Tirreno - Adriatico, Parigi - Nizza, Giro del Delfinato, Midi Libre, Giro di Romandia, Giro dei Paesi Baschi, Giro del Trentino, Bicicletta Basca, Vuelta a Burgos, Giro di Catalogna, Giro del Mediterraneo, Giro del Belgio, Vuelta a Murcia, Vuelta a Levante -Comunità Valenciana-, Giro di Danimarca, Criterium International, Giro di Gran Bretagna, Settimana Ciclistica Lombarda, Giro di Aragona, Giro della Comunità Valenciana, Giro dell'Algarve, Tour du Haut Var, Giro del Lussemburgo, Quattro Giorni di Dunkerque, Giro dell'Andalusia):


    1. 40 punti

    • Classiche del calendario italiano e classiche minori del calendario internazionale (Tre Valli Varesine, Coppa Agostoni, Coppa Bernocchi, Milano - Torino, Giro del Veneto, Giro del Piemonte, Giro del Friuli, Giro dell'Appennino, Giro del Lazio, Giro dell'Emilia, Trofeo Matteotti, Gran Premio Industria e Commercio, Giro di Toscana, Gran Premio Città di Camaiore, Coppa Sabatini, Trofeo Laigueglia, Coppa Placci, Gran Premio Beghelli, Strade Bianche, E3 Harelbeke, Freccia del Brabante, Het Volk, Gran Premio di Francoforte, Scheldeprijs, Gran Premio di Vallonia, Gran Premio Primavera, Gren Premio di Montreal, Primus Classic, Attraverso le Fiandre, Ronde Van Limburg, Gran Premio Cantone Argovia, Giro di Vallonia):


    
    1. 30 punti


    • Campionati nazionali minori (1. 30 punti, 2. 20 punti, 3. 10 punti)

    • Brevi corse a tappe e *corse di un giorno di minor prestigio (Giro di Slovenia, Giro della Repubblica Ceca, Giro di Sardegna, Route du Sud, Giro dell'Algarve, Giro dell'Irlanda, Giro delle Asturie, Settimana Catalana, *Escalada a Montjuic, * Vuelta a la Rioja, Giro dell'Austria, Giro del Qatar, Giro del Portogallo, Tour Down Under, Vuelta a Colombia, Giro di Polonia, Eneco Tour, Gran Camino) 
    1. 25 punti
    • Vittorie di tappa nei grandi giri nazionali (Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta a Espana):


    per ogni vittoria al Tour: 15 punti
    per ogni vittoria al Giro: 12 punti
    per ogni vittoria alla Vuelta: 10 punti

    1. Alejandro Valverde (Spagna): 5.065 punti (2002-2022): 600 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta quarto, due volte sesto, due volte ottavo, una volta nono) 100 punti al Giro d'Italia (una volta terzo), 970 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, tre volte secondo, tre volte terzo, una volta quarto, due volte quinto, una volta settimo, una volta decimo), 568 punti al campionato del mondo (una volta primo, due volte secondo, quattro volte terzo, una volta quinto, una volta sesto, una volta ottavo, una volta nono), 250 punti al campionato spagnolo (due volte primo, una volta secondo, tre volte terzo), 18 punti al Giro delle Fiandre (una volta ottavo), 462 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (quattro volte primo, due volte secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta settimo), 300 punti al Giro di Lombardia (tre volte secondo, una volta quarto, una volta quinto, due volte sesto), 360 punti alla Freccia Vallone (cinque volte primo, due volte secondo, una volta terzo), 110 punti all'Amstel Gold Race (due volte secondo, una volta terzo), 230 punti alla Clasica di San Sebastian (due volte primo, una volta secondo, tre volte terzo), 120  punti al Giro della Comunità Valenciana (tre volte primo), 80 punti alla Vuelta a Murcia (due volte primo), 80 punti alla Vuelta a Burgos (due volte primo), 80 punti al Giro del Delfinato (due volte primo), 120 punti al Giro della Catalogna (tre volte primo), 200 punti al Giro dell'Andalusia (cinque volte primo), 40 punti alla Vuelta Castilla y Leon (una volta primo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 90 punti al Gran Premio Primavera (tre volte primo), 25 punti alla Gran Camino (una volta primo),  60 punti per vittorie di tappa al Tour de France (quattro vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (una vittoria di tappa), 130 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tredici vittorie di tappa)



    File:2015 Tour de France team presentation, Alejandro Valverde.jpg
    Alejandro Valverde


    2. Miguel Indurain (Spagna): 3.921 punti (1984-1996): 1.790 punti al Tour de France (cinque volte primo, una volta decimo), 700 punti al Giro d'Italia (due volte primo, una volta terzo), 240 punti alla Vuelta (una volta secondo, una volta terzo), 230 punti al campionato del mondo (due volte secondo, una volta terzo, una volta sesto), 120 punti al campionato spagnolo (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 48 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta quarto, una volta decimo), 50 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta primo), 40 punti alla Vuelta a Murcia (una volta primo), 120 punti al Giro della Catalogna (tre volte primo), 40 punti al Criterium International (una volta primo), 80 punti alla Parigi-Nizza (due volte primo), 40 punti alla Vuelta Catilla y Leon (una volta primo), 80 punti al Giro del Delfinato (due volte primo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 40 punti al Midi Libre (una volta primo), 25 punti al Giro delle Asturie (una volta primo), 165 punti per vittorie di tappa al Tour de France (undici vittorie di tappa), 48 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (quattro vittorie di tappa)

    Risultati immagini per miguel indurain
    Miguel Indurain

    3. Alberto Contador (Spagna): 2.967 punti (2003-2017): 970 punti al Tour de France (due volte primo , una volta quarto, una volta quinto, una volta nono), 600 punti al Giro d'Italia  (due volte primo), 730 punti alla Vuelta a Espana (tre volte primo, una volta quarto, una volta quinto), 8 punti al campionato del mondo  (una volta nono), 12 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi ( una volta nono), 12 punti al Giro di Lombardia  (una volta nono), 80 punti alla Parigi-Nizza  (due volte primo), 120 punti alla Vuelta Castilla y Leon  ( tre volte primo), 160 punti al Giro dei Paesi Baschi ( quattro volte primo), 40 alla Vuelta a Burgos (una volta primo), 40 punti alla Tirreno-Adriatico  (una volta primo), 30 punti alla Route du Sud (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Algarve (una volta primo), 30 punti alla Milano-Torino  (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour de France (tre vittorie di tappa), 60 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (sei vittorie di tappa)



    4. Joaquim Rodriguez (Spagna): 2.262 punti (2001-2016): 300 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta sesto, una volta settimo), 230 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, una volta quarto),  490 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo, due volte terzo, due volte quarto, una volta sesto, una volta settimo),  190 punti al campionato del mondo (una volta secondo, una volta terzo, una volta sesto),  50 punti al campionato spagnolo (una volta primo), 192 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (due volte secondo, una volta terzo, due volte ottavo), 186 punti al Giro di Lombardia (due volte primo, una volta terzo, una volta ottavo), 130 punti alla Freccia Vallone (una volta primo, due volte secondo), 40 punti all'Amstel Gold Race (una volta secondo), 70 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta secondo, una volta terzo), 80 punti al Giro di Catalogna (due volte primo), 40 punti alla Vuelta a Burgos (una volta primo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 25 punti alla Escalada a Montjuic (una volta primo), 25 punti alla Settimana Catalana (una volta primo), 30 punti alla Klasika Primavera (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour de France (due vittorie di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (due vittorie di tappa), 90 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (nove vittorie di tappa)

    5. Pedro Delgado (Spagna): 2.452 punti (1982-1994): 1.280 punti al Tour de France (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, due volte sesto, due volte nono), 50 punti al Giro d'Italia (una volta settimo), 850 punti alla Vuelta a Espana (due volte primo, una volta secondo, due volte terzo, due volte quarto, una volta sesto), 42 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta quarto), 40 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta secondo), 40 punti alla Vuelta a Murcia (una volta primo), 40 punti alla Vuelta a Burgos (una volta primo), 60 punti per vittorie di tappa al Tour de France (quattro vittorie di tappa), 50 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (cinque vittorie di tappa)

    6. Marino Lejarreta (Spagna): 1.929 punti: 240 punti la Tour de France (due volte quinto, una volta decimo),  430 punti al Giro d'Italia (due volte quarto, due volte quinto, una volta sesto, una volta settimo, una volta decimo),  500 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, due volte quinto), 40 punti al campionato del mondo (una volta quinto), 24 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta settimo), 66 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo, una volta ottavo), 190 punti alla Clasica di San Sebastian (tre volte primo, una volta secondo), 160 punti alla Vuelta a Burgos (quattro volte primo), 40 punti al Giro della Catalogna (una volta primo), 100 punti alla Escalada a Montjuic (quattro volte primo), 30 punti al Giro dell'Appenino (una volta primo), 30 punti alla Klasica Primavera (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa), 40 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (quattro vittorie di tappa),

    7. Roberto Heras (Spagna): 1.642 punti: 150 punti al Tour de France (una volta quinto, una nvolta nono), 70 punti al Giro d'Italia (una volta quinto), 1.170 punti alla Vuelta a Espana (quattro volte primo, una volta secondo, due volte terzo, una volta quinto, una volta sesto), 40 punti al Giro di Catalogna (una volta primo), 40 punti alla Bicilcetta Basca (una volta primo), 60 punti al Gran Premio Primavera (due volte primo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 100 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (dieci vittorie di tappa)

    8. Samuel Sanchez (Spagna): 1.579 punti (2000-2017): 380 punti al Tour de France (una volta secondo, una volta quinto, una volta sesto), 310 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo, una volta terzo, due volte sesto, una volta ottavo), 120 punti al campionato del mondo (due volte quarto, una volta settimo), 108 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (due volte quarto, una volta sesto, una volta settimo, due volte decimo), 276 punti al Giro di Lombardia (tre volte secondo, una volta terzo, una volta quinto, una volta sesto), 50 punti alle Olimpiadi (una volta primo), 50 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo), 70 punti alla Freccia Vallone (una volta secondo, una volta terzo), 40 punti alla Vuelta a Burgos (una volta primo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 50 punti all'Escalada a Montjuic (due volte primo), 30 punti alla Klasika Primavera (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 40 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (quattro vittorie di tappa)

    9. Luis Ocana (Spagna): 1.564 punti (1968-1977): 350 punti al Tour de France (una volta primo), 520 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, tre volte secondo, una volta terzo, due volte quarto), 60 punti al campionato del mondo (una volta terzo), 100 punti al campionato spagnolo (due volte primo), 24 punti al Giro di Lombardia (una volta settimo), 40 punti al Midi Libre (una volta primo), 80 punti al Giro dei Paesi Baschi (due volte primo), 120 punti al Giro del Delfinato (una volta primo), 40 punti al Giro della Catalogna (una volta primo), 25 punti alla Settimana Catalana (una volta primo), 135 punti per vittorie di tappa al Tour (nove vittorie di tappa), 70 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (sette vittorie di tappa)

    10. Abraham Olano (Spagna): 1.555 punti (1993-2002): 250 punti al Tour de France (una volta quarto, una volta sesto, una volta nono), 250 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, una volta terzo), 300 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, una volta secondo), 100 punti al campionato del mondo (una volta primo), 130 punti al campionato spagnolo (una volta primo, due volte secondo), 80 punti alla Bicicletta Basca (due volte primo),  80 punti alla Vuelta a Burgos (due volte primo), 40 punti al Giro della Comunità Valenciana (una volta primo), 40 punti al Criterium International (una volta primo), 40 punti alla Tirreno-Adriatico (una volta primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 40 punti al Giro di Vallonia (una volta primo), 25 punti al Giro delle Asturie (una volta primo), 25 punti al Giro di Galizia (una volta primo), 25 punti alla Vuelta alla Rioja (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France (una vittoria di tappa), 60 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (sei vittorie di tappa)

    11. Carlos Sastre (Spagna): 1.509 punti (1997-2011): 770 punti al Tour de France (una volta primo, una volta terzo, una volta quarto, una volta ottavo, una volta nono, una volta decimo), 190 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, una volta ottavo), 450 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo, due volte terzo, una volta quarto, una volta sesto, una volta settimo, una volta ottavo), 30 punti alla Klasika Primavera (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour de France (tre vittorie di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa)

    12. Federico Bahamontes (Spagna): 1.500 punti (1954-1965): 880 punti al Tour de France (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta ottavo), 230 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo, una volta quarto, una volta sesto, una volta decimo), 120 punti al campionato spagnolo (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 48 punti al Giro della Svizzera (una volta terzo), 50 punti al Giro delle Asturie (due volte primo), 25 punti alla Escalada a Montjuic (una volta primo), 105 punti per vittorie di tappa al Tour (sette vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)

    13. Oscar Freire Gomez (Spagna): 1.351 punti (1988-2012): 411 punti al campionato del mondo (tre volte primo, una volta terzo, una volta sesto, due volte nono, una volta decimo), 30 punti al campionato spagnolo (una volta terzo), 360 punti alla Milano-Sanremo (tre volte primo, una volta terzo, due volte quinto, una volta sesto, due volte settimo, una volta ottavo), 150 punti alla Parigi-Tours (una volta primo, una volta secondo, due volte terzo), 50 punti alla Classica di Amburgo (una volta primo), 50 punti alla Gand-Wevelgem (una volta primo), 40 punti alla Tirreno-Adriatico (una volta primo), 40 punti al Giro dell'Andalusia (una volta primo), 90 punti alla Freccia del Brabante (tre volte primo), 60 punti per vittorie di tappa al Tour de France (quattro vittorie di tappa), 70 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (sette vittorie di tappa)

    14. Julian Berrendero (Spagna): 1.190 punti (1934-1949): 720 punti alla Vuelta a Espana (due volte primo, due volte secondo, una volta quarto, una volta sesto), 240 punti al campionato spagnolo (tre volte primo, tre volte terzo), 80 punti al Giro di Catalogna (due volte primo), 25 punti al Giro di Galizia (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 110 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (undici vittorie di tappa)

    15. José Pérez Francés (Spagna): 1165 punti (1960-1969): 300 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta sesto, una volta settimo), 130 punti al Giro d'Italia (una volta quinto, una volta sesto), 370 punti alla Vuelta a Espana (due volte secondo, due volte terzo, una volta decimo),  130 punti al campionato spagnolo (una volta primo, due volte secondo), 80 punti alla Settimana Catalana (due volte primo), 80 punti alla Vuelta a Levante (due volte primo), 30 punti alla Klasika Primavera (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)


    16. Mariano Canardo Lacasta (Spagna): 1.080 punti (1926-1943): 130 punti al Tour de France (una volta sesto, una volta nono), 110 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo, una volta nono), 45 punti al campionato del mondo (due volte settimo, una volta decimo), 390 punti al campionato spagnolo (quattro volte primo, quattro volte secondo, una volta terzo), 280 punti al Giro di Catalogna (sette volte primo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 40 punti alla Vuelta a Levante (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)

    17. Bernardo Ruiz Navarrete (Spagna): 1.077 punti (1945-1958): 200 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta nono), 350 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, una volta terzo, una volta quarto), 310 punti al campionato spagnolo (tre volte primo, quattro volte secondo), 40 punti al Giro di Catalogna (una volta primo), 40 punti alla Vuelta a Burgos (una volta primo), 40 punti alla Vuelta a Levante (una volta primo), 25 punti al Giro delle Asturie (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)

    18. Mikel Landa (Spagna): 1.058 punti (2010-): 490 punti al Tour de France (due volte quarto, una volta quinto, una volta sesto, una volta settimo), 280 punti al Giro d'Italia (due volte terzo, una volta quarto), 90 punti alla Vuelta a Espana (una volta quinto, una volta ottavo), 24 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta settimo), 48 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo), 40 punti alla Vuelta a Burgos (una volta primo), 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), 36 punti per vittorie di tappa al Giro (tre vittorie di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa) [carriera ancora in corso]

    19. Miguel Poblet (Spagna): 1.048 punti (1945-1962): 180 punti al Giro d'Italia (tre volte terzo), 174 punti alla Milano-Sanremo (due volte primo, una volta secondo), 102 punti alla Parigi-Roubaix (una volta secondo, una volta terzo), 112 punti al Giro di Lombardia (una volta secondo, una volta terzo, una volta decimo), 80 punti al Giro di Catalogna (due volte primo), 40 punti al Midi Libre (una volta primo), 30 punti alla Klasica Primavera (una volta primo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour de France (due vittorie di tappa), 240 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (venti vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)

    20. Josè Manuel Fuente (Spagna): 1.026 punti (1970-1976): 150 punti al Tour de France (una volta terzo),  260 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, una volta quinto, una volta ottavo), 400 punti alla Vuelta a Espana (due volte primo), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour de France (due vittorie di tappa), 96 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (otto vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)

    21. Francisco Galdos Gauna (Spagna): 1.017 punti (1968-1980): 400 punti al Tour de France (una volta quarto, due volte sesto, una volta settimo, una volta nono), 360 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta nono), 180 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo, una volta sesto, una volta ottavo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 25 punti alla Vuela alla Rioja (una volta primo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa)

    22. Fernando Escartin (Spagna): 850 punti: 440 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta quinto, una volta settimo, due volte ottavo),  40 punti al Giro d'Italia (una volta ottavo), 290 punti alla Vuelta a Espana(due volte secondo, una volta settimo, una volta nono, tre volte decimo), 40 punti al Giro di Catalogna (una volta primo), 25 punti al Giro delle Asturie (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa)

    23. Domingo Perurena (Spagna): 833 punti (1966-1979): 280 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo, una volta quarto, una volta quinto, una volta sesto), 50 punti al campionato del mondo (una volta quinto, una volta ottavo), 170 punti al campionato spagnolo (due volte primo, una volta secondo, una volta terzo),  24 punti alla Milano-Sanremo (una volta settimo), 40 punti al Giro di Catalogna (una volta primo), 40 punti alla Vuelta a Levante (una volta primo), 25 punti alla Settimana Catalana (una volta primo), 60 punti al Gran Premio Primavera (due volte primo), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa), 120 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (dodici vittorie di tappa)

    24. Enric Mas (Spagna): 810 punti (2017-)  : 180 punti al Tour de France (una volta quinto, una volta sesto), 490 punti alla Vuelta a Espana (tre volte secondo, una volta terzo, una volta quinto, una volta sesto), 10 punti al campionato del mondo (una volta ottavo), 90 punti al Giro di Lombardia (una volta secondo, una volta quinto), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa) [carriera ancora in corso]

    25. Augustin Tamames (Spagna): 725 punti (1969-1977): 460 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, due volte settimo), 80 punti al campionato spagnolo (una volta primo, una volta terzo), 40 punti al Giro di Aragona (una volta primo), 25 punti al Giro delle Asturie (una volta primo), 110 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (undici vittorie di tappa)

    26. Vicente Lopez Carril (Spagna): 722 punti (1965-1979): 320 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta sesto, una volta nono, una volta decimo), 120 punti al Giro d'Italia (una volta quarto, una volta ottavo), 70 punti alla Vuelta a Espana (una volta quinto, una volta decimo), 50 punti al campionato spagnolo (una volta primo), 40 punti alla Vuelta a Levante (una volta primo), 25 punti al Giro delle Asturie (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Primavera (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)

    27. Fernando Manzaneque (Spagna): 695 punti (1954-1970): 120 punti al Tour de France (una volta sesto, una volta decimo), 320 punti alla Vuelta a Espana (una volta terzo, una volta quarto, due volte sesto, una volta settimo, una volta ottavo), 10 punti al campionato del mondo (una volta ottavo), 60 punti al campionato spagnolo (due volte terzo), 80 punti alla Vuelta a Levante (due volte primo), 40 punti al Midi Libre (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)

    28. Joseba Beloki (Spagna): 670 punti (1998-2006): 500 punti al Tour de France (una volta secondo, due volte terzo), 80 punti alla Vuelta a Espana (una volta terzo), 40 punti al Giro della Catalogna (una volta primo), 25 punti al Giro delle Asturie (una volta primo), 25 punti alla Escalada Montjuic (una volta primo)

    29. Alvaro Pino (Spagna): 625 punti (1981-1991): 120 punti al Tour de France (due volte ottavo), 400 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, una volta quarto, una volta quinto, due volte ottavo, una volta decimo), 40 punti al Giro di Catalogna (una volta primo), 25 punti alla Escalada a Montjuic (una volta primo), 40 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (quattro vittorie di tappa)

    30. Juan Fernandez Martin (Spagna): 622 punti (1979-1988): 280 punti al campionato del mondo (tre volte terzo, una volta quarto, una volta sesto, una volta settimo), 140 punti al campionato spagnolo (due volte primo, una volta secondo), 30 punti alla Milano-Sanremo (una volta sesto), 60 punti alla Clasica di San Sebastian (due volte terzo),  60 punti alla Klasika Primavera (due volte primo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 40 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (quattro vittorie di tappa)

    31. Jose Pesarrodona (Spagna): 490 punti (1971-1979): 80 punti al Giro d'Italia (una volta quarto), 410 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, una volta secondo, una volta quarto, una volta settimo)

    32. Angelino Soler Romaguera (Spagna): 468 punti (1960-1969): 80 punti al Tour de France (una volta sesto), 220 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, una volta nono), 48 punti per vittorie di tappa al Giro (quattro vittorie di tappa), 40 punti al Giro dell'Andalusia (una volta primo), 40 punti alla Vuelta della Comunità Valenciana (una volta primo), 30 punti al Giro del Veneto(una volta primo),  10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)

    33. Aitor Gonzalez (Spagna): 453 punti (1998-2005): 60 punti al Giro d'Italia (una volta sesto), 200 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo), 12 punti alla Milano-Sanremo (una volta nono), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 40 punti alla Vuelta a Murcia (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 36 punti per vittorie di tappa al Giro (tre vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)


    34. Angel Arroyo (Spagna): 445 punti (1979-1989): 280 punti al Tour de France (una volta secondo, una volta sesto), 50 punti alla Vuelta a Espana (una volta sesto), 40 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta secondo), 25 punti al Giro delle Asturie (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)

    35. Pello Bilbao (Spagna): 421 punti (2011-): 130 punti al Tour de France (una volta sesto, una volta nono), (due volte quinto, una volta sesto), 200 punti al Giro d'Italia (due volte quinto, una volta sesto),12 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta nono), 40 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta secondo),  15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]




    lunedì 11 settembre 2017

    Classifica dei ciclisti più volte a podio nei grandi giri

    Propongo una classifica dei ciclisti più volte a podio nei grandi giri: Giro d'Italia, Tour de France e Vuelta a Espana. La soglia di rilevanza è, arbitrariamente, fissata in 7 podi.

    1. Anquetil 13 podi (Tour: cinque , una ; Giro: due , due , due ; Vuelta una )
    2. Merckx 12 podi ( Tour: cinque , una ; Giro: cinque 1°; Vuelta, una )
    3. Hinault 12 podi (Tour: cinque , due ; Giro: tre ; Vuelta due )
    4. Gimondi 12 podi ( Tour: una , una 2°; Giro: tre  , due , quattro Vuelta una )
    5. Froome 11 podi (Tour: quattro , una , una ; Giro: una , Vuelta: due , due )
    6. Nibali 11 podi (Tour: una , una Giro: due , due , due 3°; Vuelta: una , due )
    7. Bartali 10 podi (Tour: due , una ; Giro: tre , quattro )
    8. Poulidor 10 podi (Tour: tre , cinque ; Vuelta: una , una )
    9. Coppi 9 podi (Tour: due 1°; Giro: cinque , due )
    10. Indurain 9 podi (Tour: cinque ; Giro: due , una ; Vuelta: una )
    11. Delgado 8 podi (Tour: una , una , una ; Vuelta: due , una , due )
    12. Zoetemelk 8 podi (Tour: una , sei ; Vuelta: una )
    13. Valverde 8 podi (Tour: una , Giro: una , Vuelta: una , due , tre )
    14. Contador 7 podi (Tour: due , Giro due ; Vuelta tre )
    15. Ullrich 7 podi (Tour: una , cinque; Vuelta una )
    16. Simoni 7 podi (Giro: due , una , quattro )
    17. Heras 7 podi (Vuelta: quattro , una , due )

    sabato 9 settembre 2017

    A Contador l'Angliru, a Froome la Vuelta 2017

    Quarto come lo scorso anno, Alberto Contador, epperò si congeda trionfando sull'Angliru, la terribile salita icona della Vuelta, che Contador, ricordiamolo, ha comunque vinto tre volte in carriera. Oltre a due Giri e due Tour. Un altro Giro ed un altro Tour glieli hanno revocati. Sette volte sul podio di un grande giro e sempre sul gradino più alto, Contador, all'esito di una carriera leggendaria. La Vuelta a Espana 2017 va a Froome, il più forte senza discussioni in quest'edizione. Per la prima volte in carriera, dopo tre secondi posti a Madrid. Quattro Tour e una Vuelta, doppietta quest'anno, sono qualcosa di notevolissimo e collocano il ciclista britannico ai vertici della storia di questo sport.. Eguaglia Binda, Bartali e Gimondi con 5 grandi giri conquistati. Nibali chiude secondo in classifica generale ed oggi ha faticato sull'Angliru. Per lui, comunque protagonista di una grande corsa, si tratta del decimo podio in un grande giro,  con quattro vittorie finali. Deludente Aru, scivolato al tredicesimo posto. 

    giovedì 7 settembre 2017

    Santo Toribio de Liébana: vince Armee. Nibali perde 20" da Froome e Contador

    Vuelta a Espana 2017: a Santo Toribio de Liébana, il belga Armee, vince, dopo lunga fuga ed una ventina di compagni distanziati, tra i quali anche Alaphilippe,. Secondo Lutsenko e terzo Giovanni Visconti. Tregua a lungo tra i primi della classifica generale. Soltanto Aru guadagna qualcosa che gli permette di risalire dal nono all'ottavo posto. Poi, quando i fuggitivi sono già arrivati da un pezzo, il gruppo dei migliori comincia la salita finale. E scatta Froome. Ma, non fa il vuoto. E' la volta dell'indomabile Contador. Nibali stenta. Alla fine cede 20" a Contador e Froome, che rinsalda la maglia rossa, recuperando la metà di quanto perso ieri. Rimane splendida la Vuelta, con Froome, Nibali e Contador, che, assieme, hanno conquistato la bellezza di sedici grandi giri. Domenica, chiunque avrà vinto, saranno diciassette.

    mercoledì 6 settembre 2017

    Vuelta 2017: a Los Machucos trionfa Denifl, secondo Contador. Nibali stacca Froome

    Non in quota, ma che salita questa di Los Machucos alla Vuelta a Espana 2017. Le pendenze inziali al 26% la fanno somigliare ad una di quelle rampe da garage, che spaccano le frizioni. Gli escapados, i quattro fuggitivi di giornata, tra i quali Moreno, Alaphilippe e l'austriaco Denifl cominciano a perdere terreno, mentre Contador scatta come ai tempi belli. Irresistibile. E nessuno dei migliori che possa seguirlo. Froome va del suo passo, scortato da Moscon ed altri due compagni di squadra, ci prova Nibali. Che va, non quanto Contador, ma va. Solo Denifl in testa e Contador che lo insegue, mentre la giornata storta di Froome prende forma e sostanza. Alla fine vince Denifl, secondo Contador a 28", poi Miguel Angel Lopez, rivelazione di questa Vuelta, Nibali, Zakarin e Majka a 1'04". Froome, preceduto anche da Kelderman, arriva a 1'46", cedendo, così, 1'18" a Contador e 42" a Nibali. Froome resta maglia rossa e favorito. Epperò Nibali è più vicino e di salita ce n'è ancora fino all'Angliru. L'ho scritto ieri, lo ripeto oggi, se vorrà compiere l'impresa di spodestare Froome, Nibali dovrà seguire, meglio provare a seguire, questo magnifico Contador senza tempo. Per la cronaca, Aru è scivolato, ad oltre sei minuti, al nono posto: deludente.

    martedì 5 settembre 2017

    Froome vince la crono: Vuelta 2017 ipotecata

    Spazio, nel senso di salite,  Angliru su tutte, per recuperare,  ci sarebbe. Ma, i 57" di ritardo che Nibali, all'esito di una cronometro peraltro ottima, ha oggi rimediato da Froome, allontanano sempre più la maglia rossa dalle speranze del campione siciliano. Due minuti di ritardo da questo Froome brillante sono tanti. Ha perso circa 1,5 secondi a chilometro Nibali, terzo di giornata dietro anche a Kelderman, finito a 29" da Froome. Non si arrende Contador, che ci ha messo due secondi più di Nibali a coprire i circa 40 km odierni, dal Circuito de Navarra a Logrono. Mi ripeto, ora che la strada sale, Nibali dovrà seguire Contador, senza difendere il piazzamento, se vorrà provare ad insidiare il primato di Froome.

    lunedì 4 settembre 2017

    Vuelta 2017: Froome si conferma favorito dopo la Sierra Nevada

    Due giorni di alta montagna, ieri l'interminabile ascesa sulla Sierra Nevada, e Froome è ancora lì, maglia rossa di questa Vuelta a Espana 2017, ora con 1'01" su Nibali. Sempre più difficile ipotizzare uno spodestamento dell'asso britannico. Destinato a guadagnare ancora, su Nibali, a cronometro. Laddove l'olandese Kelderman, che qualche insidia avrebbe potuto portargli contro il tempo, è scivolato a quasi tre minuti al quarto posto. Insomma, a distanza di sicurezza. Il banco, non per sé a questo punto, può farlo saltare solo Contador, con un fantasioso e magari sconsiderato attacco da lontano. Nibali, più che su Froome, deve correre su Contador e seguirlo. E fare la cronometro della vita anche. 

    giovedì 31 agosto 2017

    Vuelta 2017, Antequera: Nibali recupera 20" su Froome, caduto

    Tappa meno interlocutoria, questa dodicesima da Motril ad Antequera, di quanto fosse lecito attendersi. Froome cade due volte, ma senza l'orgoglio di Contador la classifica non avrebbe subito il leggero scossone odierno. L'orgoglio del campionissimo spagnolo, deciso a congedarsi al meglio dal ciclismo professionistico, è il motivo dominante di questa Vuelta a Espana 2017: vuole almeno il podio. Contador ha recuperato 45" su Froome, Nibali 20", cosicché il suo ritardo è sceso sotto il minuto. Froome resta favorito, ca va sans dire, ma dovrà sudare parecchio per vincere.

    martedì 22 agosto 2017

    Andorra La Vella: ha vinto Nibali. Froome maglia rossa

    Tutti assieme, nel finale, i potenziali vincitori della Vuelta 2017. Froome, che prende la maglia rossa, Nibali, che vince la tappa ad Andorra La Vella, Aru, Bardet e Chaves. Non Contador. Credo che ci sarà battaglia al vertice fino alla fine.

    giovedì 17 agosto 2017

    Sabato 19 parte la Vuelta a Espana 2017: Froome cerca il primo successo dopo tre secondi posti. Al via anche Nibali e Aru

    Riuscirà Froome a conquistare la maglia rossa, sfuggitagli per tre volte? È questo il tema della Vuelta a Espana 2017, che prenderà il via sabato 19 agosto. Proveranno a contendergli il successo soprattutto gli italiani Nibali e Aru, che una Vuelta l'hanno già vinta, ed il francese Romain Bardet. Terzo all'ultimo Tour, vinto proprio da Froome. Ci sarà anche Contador, vincitore di tre giri di Spagna (2008, 2012, 2014), al passo d'addio. Al Tour, ha mostrato i segni dell'età e delle mille fatiche in bicicletta, ma la classe e l'orgoglio sono immutati: Contador non può escludersi dal pronostico. Proverà a far saltare il banco, magari escogitando un grande attacco da lontano. Anche Chaves potrebbe dire la sua. Ecco il borsino dei favoriti.


    1. Froome *****
    2. Nibali ****
    3. Aru ***
    4. Contador ***
    5. Bardet ***
    6. Chaves **
    7. Zakarin **

    venerdì 14 luglio 2017

    Tour de France 2017: a Foix trionfa Barguil, secondo Contador, terzo Quintana, quarto Landa

    Strategia napoleonica da parte del team Sky, nel giorno della festa nazionale francese, quattordicesima tappa del Tour de France 2017, da Saint Girons a Foix. Poco più di 100 km. E da subito la maglia gialla Aru deve inseguire, unitamente al beniamino di casa Romain Bardet. Ma, non Froome, deposto ieri dal trono provvisorio della Grande Boucle, ma Mikel Landa, che ieri indicavo come il più brillante in salita. Con Landa ritrova una giornata da protagonista Alberto Contador. Sull'ultima salita, prima della lunga discesa che conduce all'arrivo, passano Barguil, Quintana, Contador e Landa. Dietro, Froome prova a forzare, per ricordare che è sempre lui il capitano del team Sky. In discesa, gara di bravura tra Froome e Bardet. Aru, si batte, ma è da solo. Come solo è stato in salita. La regia francese trascura i battistrada ed indugia sul gruppo della maglia gialla, perché lì c'è Bardet! Negli ultimi chilometri, Froome cerca più volte di distanziare Aru e Bardet, ma Aru risponde sempre con prontezza. Vince Barguil in maglia a pois. Secondo Contador, terzo Quintana, quarto Landa che guadagna un paio di minuti in classifica. Aru resta maglia gialla. Era dal 1989 che il Tour non era così incerto. 

    lunedì 5 giugno 2017

    Tour de France 2017: i favoriti. Froome, Aru e Bardet

    Chi vincerà il Tour de France 2017? Molti prevedono, all'unanimità gli scommettitori professionali, il successo di Froome, in cerca della quarta affermazione a Parigi. I francesi sperano in Bardet, ma il Thibaut Pinot ammirato al Giro d'Italia, cronometro a parte, potrebbe dire la sua. Contador ha superato la soglia fatidica dei 34 anni, a parte Horner alla Vuelta, nessuno ha vinto una grande corsa a tappe dai 35 anni in poi. Quintana, lo sappiamo, vince solo se perdono gli altri. Allo stato, ancora non si sa, con esattezza, chi parteciperà. Ecco il borsino dei favoriti.
    *Aggiornamento dell'8 giugno 2017: dopo la pessima prova a cronometro di ieri da parte di Froome, al Giro del Delfinato, corsa che il britannico ha sempre conquistato prima dei suoi successi al Tour de France, gli tolgo una stelletta nei pronostici e forse dovrei togliergliene due. Mentre ne aggiungo una a Valverde, che, senza l'ingombro di Quintana, chissà?, potrebbe davvero dire la sua.
    *Aggiornamento del 12 giugno 2017: all'esito del Giro del Delfinato, vinto dal danese Fuglsang su Porte, restano grosso modo invariate le possibilità dei maggiori pretendenti al successo al Tour de France 2017. Froome, tutto sommato, sta bene, meno di quanto pensassi un mese fa, più di quanto tutti abbiano pensato dopo la cronometro al Delfinato. Porte, secondo me, è un piazzato ma non un vincente.
    *Aggiornamento del 23 giugno 2017: Nibali, al Tour, non ci sarà.
    *Aggiornamento del 27 giugno 2017: la perentoria affermazione di Aru al campionato italiano di domenica scorsa mi obbliga ad assegnargli un'altra stelletta nel pronostico.
    *Aggiornamento del 30 giugno 2017: Thibaut Pinot ha dichiarato due giorni fa, all'Equipe, di non puntare alla classifica generale, preferendo concentrarsi su un successo di tappa.
    *Aggiornamento del 03 luglio 2017: la cronometro inaugurale di sabato ha estromesso, causa una terribile caduta, Valverde. Thibaut Pinot nella tappa odierna con arrivo a Longwy, è riuscito perdere più di tre minuti. Allora, è vero, la classifica generale, in questo Tour, non fa per lui.
    *Aggiornamento del 10 luglio 2017: caduto Porte nel tappone con arrivo a Chambery, ormai la lotta per la vittoria finale è ristretta a Froome, Bardet e Aru.

    1. Froome ****
    2. Bardet ****
    3. Aru ****
    4. Rigoberto Uran ***
    5. Quintana **

    lunedì 24 aprile 2017

    Giro d'Italia 2017: i favoriti. Quintana vs Nibali

    Partirà il 5 maggio 2017 l'edizione n. 100 del Giro d'Italia. Senza Michele Scarponi. Che avrebbe corso da capitano e che un Giro, nel 2011, dopo la squalifica di Contador, l'aveva vinto. Il primo pensiero è per lui: sarebbe stato tra i protagonisti in montagna. Venendo, per quanto possibile, alla corsa, il grande favorito è Nairo Quintana, che precede di poco Vincenzo Nibali, fresco vincitore, ieri, del Giro di Croazia. Tra i grandi interpreti delle corse a tappe, mancheranno solo Froome, Contador, che declina, Aru, infortunato, e Bardet. Occhio alle giovani promesse: Yates, Zakarin e JungelsEcco il borsino dei favoriti per il Giro del centenario.


    1. Quintana *****
    2. Nibali ****
    3. Thibaut Pinot ****
    4. Kruijswijk ****
    5. Tom Dumoulin ***
    6. Landa ***
    7. Adam Yates ***
    8. Zakarin ***
    9. Bob Jungels **
    10. Mollema **
    11. Rigoberto Uran **
    12. Thomas Geraint *
    13. Van Garderen *
    14. Pierre Rolland *

    venerdì 9 settembre 2016

    Froome riapre la Vuelta: è a 1'21" da Quintana, terzo Contador che scalza Chaves dall'ultimo gradino del podio. Domani tappa regina sull'Alto de Aitana

    C'è Froome tra Quintana e la Vuelta 2016, la seconda grande corsa a tappe, dopo il Giro d'Italia 2014, che lo scalatore colombiano sembrava destinato ad aggiudicarsi. Nei 37 km della cronometro odierna, da Xabia a Calp, Froome, vincitore di giornata manco a dirlo, ha guadagnato 2'36" su Quintana, rendendo decisiva la tappa in programma domani, con arrivo sul temibilissimo Alto de Aitana. Quintana, che a mio giudizio, sebbene forte ed esperto, non regge fino in fondo la pressione, rischia di perdere il primato. Froome, oggi in stato di grazia, potrebbe sferrare l'attacco decisivo. Da tenere d'occhio, infine, Contador, risalito al terzo posto in classifica generale, che ha più volte dichiarato di non correre per il podio, ma per il quarto successo a Madrid. Potrebbe attaccare da lontano e sparigliare le carte. Non sarebbe la prima volta.

    martedì 5 luglio 2016

    Limoges-Le Lioran: favoriti Alaphilippe e Valverde (#TourdeFrance 2016)

    Tour facile ad oggi, da domani, però, quinta tappa da Limoges a Le Lioran, la strada comincia a salire. Tappa vallonata di 216 km, nel corso della quale i pretendenti alla vittoria finale non potranno nascondersi. Il Massiccio Centrale nasconde molte insidie e la storia del Tour è lì a confermarlo. Sono curioso di vedere come reagirà Nibali, partito per scortare Aru. A due chilometri e mezzo dal traguardo ci sarà un colle classificato di terza categoria, una breve discesa, prima dell'arrivo ancora in leggera salita. Tutto questo, dopo più di duecento chilometri, con complessivi 6 gran premi della montagna, dalla quarta alla seconda categoria, peserà. E se Froome provasse ad assestare un colpo? Non è esattamente la sua tappa, però l'inglese, filiforme come sempre, entra di solito presto in condizione. I favoriti sono, per me, Alaphilippe e Valverde, in quest'ordine. Difficilissimo credere che al traguardo Sagan sarà ancora maglia gialla.

    domenica 3 luglio 2016

    #Sagan, #Alaphilippe e #Valverde: ordine d'arrivo della seconda tappa del Tour de France 2016

    Spezzato il sortilegio dell'eterno piazzato, con la vittoria al campionato del mondo, Peter Sagan mette a segno un colpo dietro l'altro. Oggi ha vinto la seconda tappa del Tour de France 2016 a Cherbourg, tra cotes e vento, battendo il talentuoso francese Alaphilippe e l'inossidabile Valverde. Sagan ha strappato la maglia gialla a Cavendish. Ha perso terreno Contador, di nuovo caduto, come Richie Porte, che ha ceduto oltre un minuto e quaranta. Qualche secondo è stato perso anche da Nibali e da Thibaut Pinot, al solito a disagio con il vento.

    sabato 18 giugno 2016

    #TourdeFrance2016: favoriti #Froome, #Contador, #Quintana, #Pinot

    Due settimane all'inizio del Tour de France 2016. Froome, campione uscente e fresco dominatore del Giro del Delfinato, si presenta come il grande favorito. A contendergli il pronostico anzitutto Contador, sette grandi giri vinti, il più esperto del gruppo, il più forte di testa, e Quintana, che sbaglia sempre una tappa e corre troppo di rimessa. Poi, dico Thibaut Pinot, un fuoriclasse ormai maturo, che dovrà gestire la pressione delle aspettative dei francesi e l'eterna rivalità con il connazionale Bardet. Tra gli italiani, Aru. Mentre Nibali dovrebbe fargli da gregario. E se invece Nibali corresse per vincere: il successo al Giro gli permette di correre senza pressione. Cito anche Valverde, semmai potesse fare corsa autonoma da Quintana, ed Alaphilippe, al debutto al Tour, ma che ha classe da vendere. Ecco il borsino dei favoriti.

    1. Froome *****
    2. Contador *****
    3. Quintana *****
    4. Thibaut Pinot ****
    5. Bardet ***
    6. Aru***
    7. Porte **
    8. Nibali **
    9. Rolland *
    10. Van Garderen *
    11. Valverde *
    12. Alaphilippe *

    sabato 11 giugno 2016

    Pinot batte Bardet al Giro del Delfinato. Delude Aru

    Vittoria di Thibaut Pinot su Romain Bardet alla penultima tappa del Giro del Delfinato 2016. Ennesimo episodio del romanzo di una rivalità assai sentita in Francia, che si ripeterà al Tour de France. Che ancora aspetta il successo di un corridore di casa dall'ultimo trionfo di Hinault del 1985. Pinot prima o poi, lo scrivo da anni, ci riuscirà. Il Delfinato ha detto parecchio in vista del Tour. Froome c'è come c'è Contador. Aru, pure oggi staccato di molti minuti, no. 

    mercoledì 15 luglio 2015

    Tour de France 2015: a Vallée de Saint Savin vince Majka. Si stacca ancora Nibali

    Tour de France 2015, undicesima tappa da Pau Cauterets a Vallée Saint Savin. Lunga fuga e vittoria solitaria di Majka, corridore polacco gregario di Contador, che un domani, ha ancora 26 anni, potrebbe provare a competere per il successo finale a Parigi: lo scorso anno vinse due tappe al Tour e vanta due piazzamenti tra i primi dieci della classifica generale al Giro d'Italia. La stoffa c'è. Il team Sky di Froome controlla bene la corsa, ma nel gruppo si avverte ancora il senso di smarrimento suscitato dall'impresa della maglia gialla ieri: una sorta di diretto beccato alla prima ripresa, per indulgere alle immagini del pugilato, che non è stato ancora assorbito. Quanto ai colori azzurri, Nibali ha affrontato con piglio deciso il Tourmalet, salvo pagare dazio sull'erta finale, piuttosto pedalabile. La condizione non c'è: Nibali perde una cinquantina di secondi da Froome e dagli altri favoriti e perde anche la decima posizione a vantaggio di Mollema.