Una lunga imbattibilità di Zoff, vittorie in serie contro grandi avversarie, l'Italia si avvia ai mondiali del 1974, ospitati dalla Germania Ovest, con i gradi di favorita. Sarà una disfatta, figlia di divisioni interne, le solite tra Rivera e Mazzola, ma anche figlia del tramonto di una generazione. Riva, dopo tanti infortuni, ha perso scatto e potenza. Il centravanti della Lazio campione d'Italia, invece, il possente Chinaglia perde le staffe e litiga con Valcareggi davanti alle televisioni di tutto il mondo. Clima teso, la Polonia sorpresa di quell'edizione dei mondiali, ci elimina al primo turno. Tutti pronosticano una vittoria dell'Olanda delle meraviglie, la cosiddetta "arancia meccanica" dal titolo dello sconvolgente film di Kubrick del 1971, calcio totale, tanti eclettici che si scambiano ruoli e posizioni, corsa, tecnica raffinata, ma anche forza ed acume tattico, Cruijff, Neeskens, Krol. Quell'Olanda è talmente forte che costringe i brasiliani campioni uscenti a picchiare per tutta la partita, difficile da credersi ma accadde proprio questo. In finale, l'Olanda sfida i padroni di casa. Una fittissima rete di passaggi dopo il fischio d'inizio, poi, palla a Cruijff, che dribbla in accelerazione uno, due, tre tedeschi e viene atterrato in area. Rigore, fucilata di Neeskens e Sepp Maier è battuto. I tedeschi accusano il colpo ma sono sempre quelli descritti da Tacito: fingono e credono. Fingono di essere più forti degli olandesi e ci credono fino a ribaltare il risultato. Pareggio su rigore di Breitner, terzino sinistro dal tiro violento, che poi passerà a centrocampo il resto della carriera, ed il solito gol del solito Gerd Muller. Franz Beckenbauer può alzare la coppa. Germania Ovest per la seconda volta campione del mondo. Lato, ala della Polona che giunge a sorpresa terza, è capocannoniere con sette reti: uno dei giocatori rivelazione della manifestazione, assieme ai connazionali Deyna e Szarmach, autori di 3 e 5 gol. Si distingue anche il longilineo centravanti svedese Edstrom, che segna 4 reti. (1^ puntata, 2^ puntata, 3^ puntata, 4^ puntata, 5^ puntata, 6^ puntata, 7^ puntata, 8^ puntata, 9^ puntata, 10^ puntata, 11^ puntata, 12^ puntata)
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lunedì 19 maggio 2014
Storia dei mondiali di calcio: 11^ puntata (1974, la Germania Ovest trionfa in casa, fuori l'Italia al primo turno)
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domenica 30 settembre 2012
Giro d'Italia 2013: partenza il 4 maggio da Napoli, arrivo il 26 maggio a Brescia. Farà tappa sul Galibier e sulle Tre Cime di Lavaredo. Più di novanta chilometri a cronometro
Varato il percorso del Giro d'Italia 2013. La carovana partirà da Napoli il 4 maggio ed arriverà a Brescia il 26 maggio, 21 tappe e due giorni di riposo. Sconfinamento in Francia, per l'arrivo in salita sul mitico Col du Galibier. Torna, poi, un altro arrivo leggendario quello delle Tre Cime di Lavaredo: nel 1968 vinse il giovane Eddy Merckx, che conquistò la maglia rosa e la portò fino a Milano. Nel 1974, sempre sulle Tre Cime di Lavaredo, Merckx soffrì l'attacco del giovane Baronchelli. Tappa allo spagnolo Fuente e crisi del campionissimo belga, che alla fine fece suo il Giro con soli 12" proprio su Baronchelli. Tre le prove a cronometro: una cronometro a squadre nel suggestivo percorso di Ischia, terza tappa, una lunga cronometro individuale pianeggiante, 55,5 Km, ottava tappa, ed una cronoscalata di poco meno di 20 km, diciottesima tappa. Insomma, oltre 90 km si correranno contro il tempo. Favoriti? Se fosse confermata la sua partecipazione, il favorito sarebbe, com'è ovvio, Alberto Contador. Il più forte in salita ed uno dei più forti a cronometro. Ci sarà Andy Schleck? Nibali faticherà a salire sul podio.
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