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mercoledì 4 gennaio 2023

Inter-Napoli 1-0: Dzeko!

L'Inter, chiamata a rallentare la corsa del Napoli, dovrebbe partire, in avanti, con la coppia formata da Dzeko e Lukaku. Il fresco campione del mondo, Lautaro Martinez, potrebbe subentrare nella ripresa. 

La cronaca. 

Napoli in controllo nella fase iniziale del primo tempo. Ma è l'Inter ad avere una grande occasione con Darmian, che spreca da dentro l'area calciando alto. Lukaku fallisce di destro. Poi Dimarco si fa ipnotizzare da Meret: errore colossale. Nella ripresa Inter più propositiva. Da una palla recuperata nasce la bellissima azione rifinita con il cross mancino di Dimarco e conclusa con un prepotente colpo di testa di Dzeko. Entrano Lautaro e Gosens, subito in partita, per Lukaku e Dimarco. Poi Dumfries per Darmian e Gagliardini per lo stremato Mkhitaryan. Correa, subentrato a Dzeko, è fumoso, mentre Lautaro lotta e tiene palla. Raspadori costringe Onana a un intervento decisivo. Il risultato non cambia. Prima sconfitta in campionato del Napoli. L'Inter ha vinto con merito, grazie all'abilità nel riconquistare il pallone a centrocampo, ribaltando rapidamente l'azione. Grande partita di Barella e Bastoni. Bravo Darmian, al netto dell'errore sotto porta, che ha contenuto Kvaratskhelia. 


domenica 13 novembre 2022

Atalanta-Inter 2-3

L'Inter va alla ricerca della prima vittoria in uno scontro diretto di questo campionato, sul campo storicamente difficile dell'Atalanta. Nell'ultima partita prima della sosta per il mondiale in Qatar. 

La cronaca. 

Premesso che una partita all'ora di pranzo è un abominio culturale. Premesso questo e che ho visto la partita a brani, arriva il primo successo dell'Inter in uno scontro diretto: battuta l'Atalanta 3-2. Con doppietta di Dzeko e dopo lo svantaggio iniziale. Bene, bene così. Sofferenza finale, qualche pallone scaraventato in tribuna, ma i tre punti sono arrivati comunque. Bene così. A gennaio,  si vedrà. 


mercoledì 9 novembre 2022

Inter-Bologna 6-1

L'Inter parte male, subendo un gol più comico che altro dopo una ventina di minuti, e finisce in gloria, vincendo con un larghissimo 6-1. Il pareggio è di Dzeko: gran girata al volo di destro, che scuote compagni e pubblico. Poi Dimarco su punizione, Lautaro di testa su angolo di Calhanoglu, ancora Dimarco su azione. Poi Calhanoglu su rigore e infine il subentrato Gosens. 

domenica 6 novembre 2022

Juve-Inter 2-0: Inzaghi perde la quinta in A

Con il Napoli che corre e il Milan che fa punti, nonostante il fiato corto, Inter e Juve hanno quanto mai bisogno dei tre punti. Derby d'Italia decisivo per continuare a nutrire vaghe ambizioni di scudetto. 

La cronaca.

Inter prudente, Juve di più. Un mancino di Lautaro esce di poco. Il primo tempo si chiude a reti inviolate. Nella ripresa, Dumfries sbaglia a porta vuota su tiro-cross di Barella. Che più tardi viene aggirato da Kostic: contropiede fino al gol di Rabiot. Inzaghi avvia, tardi, una girandola di cambi da cui scaturisce il secondo gol bianconero. Disastrosa la fascia destra nerazzurra, con Barella, Dumfries e Skriniar che regalano una serie imbarazzante di errori tecnici e di posizionamento. Inzaghi raccoglie la quinta sconfitta in campionato. Questa, contro una Juve davvero modesta, è stata la più impietosa. Mi dispiace doverlo riconoscere, ma oggi brutta partita anche di Lautaro. Stremato da tante partite anche a causa del fallimentare ritorno di Lukaku. E Dzeko, che ha mancato un facile gol di testa, non ha fatto meglio stasera. Chi esce peggio di tutti da questa deprimente sconfitta è Inzaghi. Ha perso tutti gli scontri diretti in campionato. E no  può essere una mera coincidenza. Tutti sotto tono, comunque. Si salva solo Calhanoglu.

sabato 29 ottobre 2022

Inter-Sampdoria 3-0: De Vrij, Barella, Correa

Inter subito in controllo della partita. Segna de Vrij di testa, raddoppia Barella a fine primo tempo: lancio mancino di Bastoni, stopo e tiro di destro di Barella, bravo ad inserirsi tra i difensori avversari. Nella ripresa, triplica il subentrato Correa: gran tiro da fuori area dopo trenta metri palla al piede. Continua il buon momento dell'Inter. Grande partita di Calhanoglu. 

mercoledì 26 ottobre 2022

Inter-Viktoria Plzeň 4-0. Qualificazione agli ottavi di Champions

Alle 18:45, Stadio Meazza in San Siro, l'Inter ospiterà il  Viktoria Plzeň, sapendo che una vittorias chiuderebbe favorevolmente, con una giornata d'anticipo il discorso qualificazione agli ottavi di Champions League. Lukaku, assente dalla fine di agosto, torna in panchina.

La cronaca.

L'Inter vince agevolmente 4-0. Apre le marcature Mkhitaryan di testa. Poi doppietta di Dzeko e sigillo finale del rientrante Lukaku. Ottenuta la qualificazione agli ottavi di Champions. Ora, testa al campionato, dove i nerazzurri hanno bisogno di risalire posizioni. 

sabato 22 ottobre 2022

Fiorentina-Inter 3-4. Mkhitaryan!

Vantaggio precoce dell'Inter con Barella. Bellissimo raddoppio in contropiede di Lautaro com un sinistro incrociato. Un intervento scomposto di Dimarco su Bonaventura, provoca un rigore che Cabral trasforma. Nella ripresa, Inter meno efficace nel pressing. La Fiorentina pareggia su un mezzo contropiede, con Acerbi che lascia troppo spazio a Ikoné, comunque bravo a trovare l'incrocio alla destra di Onana. Esce Correa dopo la solita prova scialba. Lo rileva Dzeko che libera Lautaro davanti a Terracciano. Dribbling e rigore. Che lo stesso Lautaro trasforma. Qui Inzaghi commette l'errore di sostituirlo con Bellanova. Inter schiacciata dietro e gol del subentrato Jovic, lasciato solo in area. Quando la partita sta finendo, in pieno recupero, Dzeko innesca Barella che crossa da destra: la palla, dopo tocco sfortunato di un giocatore viola, finisce addosso all'accorrente Mkhitaryan. Gol e vittoria nerazzurra per 4-3. Anche con fortuna. L'Inter ha subìto 17 gol finora in campionato. Troppi. Decisamente troppi. Inzaghi deve lavorarci. E tanto. Da sottolineare l'ennesima grandissima partita di Lautaro Martinez. 

domenica 16 ottobre 2022

Inter-Salernitana 2-0: Lautaro, Barella

Vittoria rotonda, meno netta di quanto avrebbe potuto essere e con qualche affanno difensivo di troppo. L'Inter batte la Salernitana 2-0, con gol di Lautaro nel primo - gran destro da fuori area - e di Barella, che dribbla e segna con un mancino preciso da dentro l'area. Servivano tre punti e tre punti sono arrivati. 

mercoledì 12 ottobre 2022

Barca-Inter 3-3: Lautaro immenso

Partita sentitissima dal Barcellona, come la semifinale di ritorno della Champions League 2009/10, sebbene la posta in palio sia decisamente meno elevata. I blaugrana ha patito psicologicamente la sconfitta di otto giorno fa, reagendo in modo scomposto, almeno nelle dichiarazioni a mezzo stampa. L'Inter sta uscendo con fatica da una crisi non ancora alle spalle. C'è molta curiosità per la formazione che schiererà Inzaghi. 

La cronaca.

Barca in avanti, Inter pronta a ripartire. Dzeko coglie una traversa, Dumfries calcia addosso a Ter Stegen. I catalani passano con Dembelè servito da Sergi Roberto, dopo che Rafinha aveva disorientato un Dimarco poco reattivo. Distratto Dumfries tagliato fuori dal movimento rapidissimo del francese. Intervallo. Pareggia presto Barella servito da un gran lancio di Bastoni. Circa dieci minuti dopo raddoppia Lautaro: stop di petto per liberare il destro che supera Ter Stegen: doppio palo e gol. Inzaghi cambia. Entrano Darmian per Dimarco; poi Bellanova per Dzeko e Gosens per Calhanoglu. Il Barca pareggia su angolo  palla a Lewandowski che trova la deviazione di Bastoni. Finale rocambolesco. Inter di nuovo avanti con il mancino di Gosens premiato da Lautaro che gestisce magnificamente un contropiede. Lewandowski pareggia di nuovo, questa volta di testa. Asslani, da poco subentrato, potrebbe regalare la vittoria all'Inter, dopo che Lautaro lo libera davanti al portiere. Ma sbaglia goffamente. Finisce 3-3. Quella dell'Inter è  comunque un'impresa. Lautaro Martinez è un fuoriclasse. 

martedì 11 ottobre 2022

Il punto dopo la 9^ giornata di Serie A: Napoli in testa

Resta al comando il Napoli, che, d'altra parte, aveva avuto un inizio folgorante anche durante lo scorso campionato, salvo poi subire un acuto crollo di rendimento. La sensazione è che ora, invece, gli azzurri possano durare sino al termine della stagione. Il che non vuol dire che ci riescano necessariamente, ma ne hanno senz'altro la possibilità. La rosa è migliorata ed è forse la più completa della Serie A: è un privilegio poter fare entrare dalla panchina, a turno, Raspadori o Simeone, per esempio.


Terza vittoria consecutiva per 4-0 della Lazio di Sarri, che pratica un calcio piacevole, nel quale anche Vecino, sempre altelenante all'Inter, diventa un prezioso interprete, messo a proprio agio da uno spartito ormai mandato a memoria. Milinkovic-Savic continua ad offrire grandissime prestazioni e Luis Alberto parte addirittura dalla panchina.


Il Milan batte la Juve, con il secondo gol, quello di Diaz, che fotografa il momento sportivamente drammatico dei bianconeri. Bonucci non può più giocare, ormai è fermo. Vlahovic mostra la corda di una personalità non soverchiante, per adoperare un eufemismo, il centrocampo, nel suo complesso, ha poca qualità e meno visione. Allegri non riesce a tirar fuori di più da questo gruppo, cui continuano a mancare Chiesa e Pogba e nel quale il solo Di Maria ha la caratura tecnica e tattica per fare la differenza. Stagione già compromessa, a meno di imprevedibili sorprese.


L'Inter batte il Sassuolo: giocando più coperta, difende meglio e rischia meno. Decisiva la doppietta di Dzeko. La Roma supera a fatica il Lecce, ma perde Dybala, infortunatosi calciando un rigore!


La Salernitana batte il Verona, il Monza supera lo Spezia. Finisce in pareggio lo scontro al vertice tra Udinese e Atalanta, come quello tra le pericolanti Sampdoria - debutto come tecnico di Stankovic - e Bologna. 


Il gol della giornata lo segna, in rovesciata, Mattia Destro, nel pareggio che l'Empoli strappa sul campo del Torino.

sabato 8 ottobre 2022

Sassuolo-Inter 1-2: Dzeko (2)

Inter in difesa con D'Ambrosio, Acerbi e Bastoni. In porta, debutto di Onana in campionato. 

La cronaca. 

Inter propositiva ma poco efficace per imprecisione reiterata nell'ultimo passaggio. Il vantaggio matura alla fine del primo tempo: Dumfries allunga di testa per la girata di destro di Dzeko, che timbra il gol n. 100 in Serie A. Pareggia nella ripresa Frattesi, bravo ad inserirsi su cross dalla destra dell'Inter. Bastoni stringe troppo verso il centro e lo perde. Più tardi dopo parata prodigiosa di Consigli su Lautaro, Dzeko segna - e sono 101- proprio di testa su cross di Mkhitaryan, che era subentrato ad Asllani ad inizio ripresa. L'Inter torna al successo. Squadra più raccolta e più coesa. Sette giorni fa, dopo il pareggio neroverde, l'Inter si sarebbe disunita e avrebbe probabilmente perso. Era e resta una questione soprattutto di testa. 



sabato 1 ottobre 2022

Inter-Roma 1-2

L'Inter parte con Acerbi al centro della difesa, Asllani al posto di Brozovic e Dimarco.a sinistra. Davanti Dzeko con Lautaro. La Roma propone un attacco inedito con Pellegrini a supporto di Dybala e Zaniolo. 

La cronaca. 

Inter in vantaggio con Dimarco servito d'esterno da Barella. Tocco destro di precisione e Rui Patricio battuto. Poco dopo, pallone perso con leggerezza da Barella a beneficio di Spinazzola che crossa per Dybala: sinistro e gol, con Handanovic in ritardo e Bastoni fuori posizione: costante deprimente. Nella ripresa, Inter vicina al gol con Calhanoglu che prende la traversa su punizione. Cresce Lautaro, che costringe a diversi gialli i romanisti. Poi, punizione della Roma dalla trequarti e gran terzo tempo di Smalling: gol. Skriniar in ritardo. Nemmeno questa è una novità. Inzaghi, sempre in ritardo pure lui, avvia il valzer dei cambi. Dentro Mkhitaryan e Correa per Asllani e Calhanoglu. Poi dentro anche Bellanova e Gosens per Dumfries e Bastoni. Da palla difesa da Dzeko, occasione per Bellanova, che spreca. Inzaghi, disperato e disperante, toglie anche Dimarco per Valentin Carboni. Cala il sipario sulla quarta sconfitta in campionato, la quinta stagionale. Il tempo di Inzaghi è scaduto. Come avevano preannunciato le dichiarazioni di ieri in conferenza stampa. 

domenica 18 settembre 2022

Udinese-Inter 3-1: segue dibattito

Inter con Acerbi al centro della difesa, Dumfries e Darmian esterni e Mkhitaryan al posto dell'infortunato Calhanoglu. Inter subito in vantaggio con una splendida punizione dalla sinistra, trasformata da Barella. Poi, i nerazzurri si chiudono dietro. Bastoni e Mkhitaryan si fanno ammonire in rapida successione:  non tengono Pereyra. L'Udinese pareggia con goffo autogol di Skriniar su punizione dalla trequarti. Inzaghi sostituisce Bastoni e Mkhitaryan con Dimarco e Gagliardini dopo 31 minuti di gioco. Segno di molta impazienza. Anche se Bastoni, oggettivamente, nemmeno sembrava entrato in campo. Si va all'intervallo. Il secondo tempo non merita commenti. La fase difensiva dell'Inter, per organizzazione e attenzione, è dilettantesca. L'Udinese vince 3-1. Dopo 4 sconfitte in nove partite stagionali e un gioco scoraggiante, Inzaghi meriterebbe l'esonero. Non è però il solo responsabile. Troppi giocatori, che gli giochino contro o meno, stanno disertando. Ed è inaccettabile. Stagione balorda, finora. O si raddrizza subito oppure sarà un disastro.

sabato 10 settembre 2022

Inter-Torino: 1-0. Brozovic

Vittoria soffertissima ma preziosissima dell'Inter. Decide allo scadere Brozovic su assist di Barella. Partita di grande sacrificio di Lautaro, il vero leader di quest'Inter.

mercoledì 7 settembre 2022

Inter-Bayern Monaco 0-2: luci e ombre

Partita ricca di fascino e di incroci storici, quella che, questa sera, opporrà l'Inter ai tedeschi del Bayern Monaco. Dai baveresi venne all'Inter, anno di grazia 1984, Karl Heinze Rummenigge. E, quattro anni dopo, arrivarono Lothar Matthaus e Andreas Brehme, colonne dello scudetto dei primati del 1989. Proprio durante quella stagione, Inter e Bayern si sfidarono in Coppa Uefa,  ottavi di finale. L'Inter vinse in trasferta, con un gol meraviglioso di Nicola Berti: 60 metri palla al piede e nessuno che potesse fermarlo. E poi gol di Serena. Al ritorno perse 3-1 e fu eliminata. Ma la domenica successiva batté il Milan di Sacchi nel derby e s'involò verso lo scudetto. Stasera, altra storia. Champions League. Il Bayern è più forte e l'Inter è reduce da un derby perso malamente. E cerca un riscatto. Simone Inzaghi sa di dover meritare la fiducia. L'Inter dovrà fare una partita offensiva, perché difendere a oltranza con una linea a tre contro il reparto offensivo tedesco, privo di centravanti di ruolo, ma pieno di tecnica, velocità e fantasia e movimento, sarebbe un errore imperdonabile. Vediamo.

La cronaca.

Giocano Onana per Handanovic, ed era ora, D'Ambrosio per De Vrij, con Skriniar al centro della difesa, Mkhitaryan per Barella e Gosens a sinistra. Davanti Dzeko con Lautaro. Inzaghi mostra coraggio. Ora, il campo. Onana subìto sotto il fuoco di fila avversario, si disimpegna bene. E nulla può sul gol di Sané che approfitta di una prateria. Dumfries, al solito svagato, corre a vuoto e non  riesce a tenerlo. D'Ambrosio, vecchi storia, è altrove. Onana è dribblato e gol a porta vuota. L'Inter cerca di sottrarsi alla morsa dell'altissimo pressing avversario grazie a Dzeko, che tiene tanti palloni. Brozovic e Calhanoglu, però, non salgono oppure sbagliano controlli facili. Del centrocampo nerazzurro si salva solo Mkhitaryan:  altra categoria la sua. Si va al riposo. L'Inter rientra con buon piglio e ha occasioni con D'Ambrosio e Dzeko. Dumfries, timidissimo, non riesce a fare un cross che sia uno. Prima che Inzaghi cambi, proprio da un pallone perso dell'olandese nasce il contropiede che conduce al raddoppio bavarese. La palla calciata da Sané sarebbe fuori dallo specchio di porta, ma arriva il goffo autogol di D'Ambrosio. L'Inter si sgonfia. Inzaghi cambia. Da una palla recuperata da Gagliardini, l'occasione di segnare è sciupata da Correa, solo davanti a Neuer. Il Bayern vince perché è più forte. Tardivi però i cambi di Inzaghi. Pessima prova di Dumfries, Brozovic, D'Ambrosio e Correa. Il suo errore è ingiustificabile. Per il resto e in conclusione, qualcosa di più, rispetto al derby, si è visto, quanto ad atteggiamento. Ma, resta la sensazione che non tutti i giocatori siano completamente votati alla causa. E non va bene, non può andar bene. Penso che i giocatori abbiano perso smarrito la fiducia in Inzaghi dopo lo scudetto perso e, può dirsi, regalato ad un Milan più debole. Il loro dispiacere, autentico, sul campo, dopo l'ultima di campionato lo provava. E, forse, l'abbiamo sottovalutato. Ora, Inzaghi, quella fiducia deve riconquistarla, anche abdicando ad un modulo che somiglia sempre più ad uno stanco 5-3-2, imparando a leggere meglio le partite in corso e premiando solo i giocatori che s'impegnino. Altrimenti, presto, non sarà più l'allenatore dell'Inter. E sarebbe un peccato, perché i giocatori, per vincere in Italia, ci sarebbero.


martedì 30 agosto 2022

Inter-Cremonese 3-1

Riscattare la sconfitta e, più ancora, la brutta prestazione contro la Lazio. L'Inter scende in campo contro la neopromossa Cremonese, ancora inchiodata a zero punti, con questa missione. Che, sulla carta, non sarebbe difficilissima. Lo fa senza Lukaku, fermato da un infortunio muscolare, che lo terrà fuori anche nelle prossime partite. Simone Inzaghi, che lo scorso anno ha perso uno scudetto alla portata, deve dimostrare di essere vincente anche in campionato, non soltanto nelle coppe.  

La cronaca.

Inter presto in vantaggio con Correa, che raccoglie sotto porta una respinta di Radu su tiro di Dzeko. Raddoppia Barella con una magnifica volée di destro su assist di Calhanoglu. La Cremonese però gioca e sfiora un paio di volte il gol su qualche dormita della difesa nerazzurra. Nella ripresa, è un subentrato Lautaro a portare il risultato sul 3-0 per l'Inter dopo un gran contropiede. Okereke accorcia le distanze per la Cremonese. L'Inter torna al successo, ma ancora troppe indecisioni dietro.

sabato 13 agosto 2022

Lecce-Inter 1-2: Dumfries!

Inter con Darmian a destra e Dimarco in difesa. Nerazzurri subito in vantaggio con un colpo di testa di Lukaku su sponda aerea di Darmian. All'inizio della ripresa, Lukaku anticipato, Inter lenta a fronteggiare un contropiede leccese manovrato e pareggio di Ceesay. Skriniar spaesato. Lecce arrembante, Inter confusa, con Brozovic privo di idee, che rimedia anche un cartellino giallo. Il croato poi esce stanchissimo per Mkhitaryan, mentre Gosens, molto impreciso, lascia il posto a Bastoni, con Dimarco che va in fascia. Fuori Darmian per Dumfries e Calhanoglu, in ombra per tutto il tempo della sua gara, per Dzeko. Dumfries prende il palo con un gran colpo di testa contrastato da un avversario. Sfiora il gol anche Lautaro su cross di Bastoni. Ora, l'Inter è tutta nella metà campo del Lecce. Lautaro va di nuovo vicino al gol con una girata al volo di destro. Inzaghi rischia anche Correa per Skriniar. Recupero. Allo scadere, dopo angolo di Barella, Lautaro di testa indirizza sul palo lontano il pallone che Dumfries scaraventa in rete, regalando all'Inter tre punti sudatissimi ma comunque meritati. La prestazione resta poco convincente. Tanti, a cominciare dallo stesso Lukaku, sono lontani dalla forma migliore. Gosens fa per ora rimpiangere Perisic. Ma il gruppo c'è. E il carattere anche. Pure quello di Simone Inzaghi che, intervistato, mostra il suo disappunto per le voci mercato in uscita che ancora rincorrono la sua squadra. Ha fatto bene.

lunedì 18 luglio 2022

Dybala va alla Roma, meglio per l'Inter

Finito il romanzetto estivo su Dybala: va alla Roma. Dove avrà possibilità di mostrare il suo talento, che considero di molto inferiore a quello di Recoba, tanto per offrire dei riferimenti. Dybala, da alcuni anni, mostra un rendimento molto alterno, senza grandi garanzie di tenuta atletica. All'Inter, con Lautaro e Lukaku, avrebbe giocato pochissimo. Pertanto, non condivido la disperazione di molti amici nerazzuri per il mancato arrivo del mancino argentino. Ora, l'Inter dovrebbe, secondo me, salutare Dzeko e Sanchez, tenere Pinamonti e cercare di prendere Bremer. Conti permettendo. 

venerdì 10 giugno 2022

Lautaro, Dybala, Lukaku. L'ottovolante del calciomercato

La Nations League, competizione di discreto fascino ma ancora priva di prestigio e tradizione, che non possono improvvisarsi, non riesce a tener banco come farebbero Mondiali o, meno, Europei. E allora tutta la scena è occupata dal calciomercato, che si concreta in un andirivieni di notizie e smentite, annunci e proclami, nell'attesa che giunga o mai arrivi il crisma solenne dell'ufficialità. E quante voci si rincorrono sul calciomercato dell'Inter! Via Bastoni, dentro Lukaku. Via Barella, dentro Lukaku, via Skriniar dentro Lukaku, via Lautaro, dentro Lukaku. Sì, perché Lukaku, come nella canzone di Caterina Caselli, Nessuno mi può giudicare, ha capito la differenza tra l'Inter e il Chelsea, ma pure tra Lautaro e qualunque altro compagno d'attacco. E ha scelto l'Inter. E Lautaro. E vuol tornare dopo la prodiga e infelice scelta di andarsene. Appena un anno fa. Ma, l'Inter sarebbe anche su Dybala, cui dovrebbe corrispondere solo l'ingaggio, certo lauto, senza pagarne il cartellino. E le casse societarie non traboccano di risorse. E si deve scegliere. Un reparto offensivo con - in ordine personale di preferenza - Lautaro, Dybala e Lukaku farebbe dell'Inter una squadra da scudetto. E forse da Champions. Sicché, Lukaku può tornare, ma deve restare Lautaro e arrivare di Dybala. Sarebbe il caso che salutasse Sanchez. E Dzeko. Vediamo cosa succederà. 

domenica 22 maggio 2022

Inter-Samp 3-0: Perisic, Correa (2)

Ultima di campionato. L'Inter, al Meazza, affronta la Sampdoria. In avanti, Inzaghi sceglie Correa al fianco di Lautaro.

La cronaca.

Mentre il Milan passeggia in ciabatte a Reggio Emilia, contro un Sassuolo più molle dell'Udinese che perse dalla Juve il 5 maggio 2002, la Samp alza le barricate al Meazza. L'Inter attacca ma non sfonda e Audero compie grandi interventi in serie. Solo nella ripresa, quando lo scudetto è definitivamente sfumato e la Serie A ha confermato la sua dimensione provinciale e pacchiana, l'Inter passa con Perisic. Poi, segue una doppietta inutile di Correa. Sono mancati i gol suoi nei momenti cruciali della stagione. L'Inter chiude seconda a 84 punti. Con il rimpianto di cedere il tricolore ad una squadra più debole. E fortunatissima. Anche Inzaghi ha fatto degli errori. E credo che lo sappia. Quando ha raccolto 7 punti in 7 partite. Soprattutto quando ha creduto di poter difendere l'1-0 nel derby con un Sanchez e il suo fisico da lanciatore di coriandoli. Ha fatto meglio nelle Coppe e voglio dargliene atto.