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lunedì 11 aprile 2022

Il calcio di Guardiola è sopravvalutato

Considero, non da oggi, sopravvalutato il calcio proposto da Guardiola. Che invece apprezzavo tanto da calciatore. Anche quando nessuno più lo cercava e fu Mazzone, raro intenditore, a volerlo con sé. Provo a spiegarmi.

1. Guardiola non ha inventato il tiki-taka.

Ricevere il pallone e passarlo e poi di nuovo, sino allo sfinimento degli avversari, nell'attesa di trovare un varco, premesso che non mi pare un gran modo di giocare al calcio, non è un'invenzione di Guardiola. E nemmeno di Aragones, c.t. della Spagna dal 2004 al 2008. Gli spagnoli hanno spesso giocato così, con fitte trame di passaggi. E i portoghesi anche. Il Portogallo di Figo, Rui Costa e Joao Pinto giocava così. Solo che aveva più dribbling, soprattutto con Figo e Pinto. Passarsi la palla, per muovere gli avversari e costringerli a concedere spazi era tipico - altro sport, stessi risultati - anche dell'Olimpia Milano di Dan Peterson. Le vittorie che sono arrivate attraverso questo modo di giocare sono dipese dalla qualità degli interpreti. La Spagna campione d'Europa nel 2008, aveva un centrocampo con Xavi, Iniesta e Xabi Alonso! Il Barca di Guardiola, oltre a Xavi e Iniesta aveva Busquets e, davanti, Messi e Eto'o il primo anno. Per tacere degli altri, tutti giocatori dalla tecnica raffinata. 

2. Guardiola è un difensivista mascherato.

Come Sacchi, Guardiola fa del pressing alto la sua regola aurea. L'ha dichiarato mille volte: vuole riconquistare il pallone vicino all'area avversaria. Questo non è sempre possibile. E spesso le squadre di Guardiola sono state fulminate in contropiede. La maggiore abilità di Guardiola è quella comunicativa. Il suo sguardo spiritato, ieratico, da padre del deserto, ha fatto breccia nella stampa internazionale, che poco ha evidenziato i mercati faraonici cui Guardiola ha costretto le sue società. Eppure Bayern Monaco e City non hanno vinto la Champions con lui, fermo ai due successi con il Barca, ottenuti grazie all'irripetibile generazione di calciatori di quel Barca.

3. Guardiola allena per dimostrarsi bravo.

Guardiola cambia tanto, cambia sempre. Ruoli dei suoi giocatori, distanze tra i reparti. Cambia per dimostrare di essere bravo. Come Sacchi, per fare un esempio, nell'Europeo del 1996: Italia fuori al primo turno. Perché vuole intestare a sé ogni vittoria. Perché vuole la sua firma in calce a ogni successo. Ma, il successo, pur con i migliori giocatori che lui continuamente richiede - e che qualche volta mortifica - non sempre arriva. Con lui, un talento pure come Grealish deve giocare pochi minuti spalle alla porta. Il centravanti non lo vuole, s'è inventato la storia dello spazio come centravanti. E gli hanno creduto! Ha perso la finale di Champions contro il Chelsea lo scorso anno, facendo passare Tuchel, che non lo è, per un grande allenatore.

4. Manchester City-Liverpool non è stata una grande partita.

Tanti non saranno d'accordo, ma la gara di ieri sera a me non è piaciuta. Ho vista tanta confusione. Qualità tecnica diffusa, ma tanta confusione. E verticalità solo nel Liverpool di Klopp. Molti cross per nessuno del City: succede, senza un nove di ruolo. E quello di Cancelo che ha portato al gol di Gabriel Jesus, più che un'invenzione del terzino portoghese, è stato un fuorigioco sbagliato dai Reds. Insomma, non dico che Guardiola non sia bravo - anzi è stato bravissimo a edificare il proprio mito - ma non ha inventato alcunché. Il suo è un gioco, come dicevo in premessa, di difesa altissima, sostanzialmente monocorde, interpretato da grandi giocatori e, tutto sommato, non abbastanza vincente in rapporto alle spese di mercato.


Diario della 32^ giornata di Serie A 21/22

1. Rallentano Milan e Napoli.

La sconfitta interna del Napoli con la Fiorentina e il pareggio esterno del Milan contro il Torino confermano la caratura non vincente di Spalletti e di Pioli. Poche storie. Il Napoli avrebbe - ma forse, ormai, dovrà dirsi avrebbe avuto - la rosa per vincere il titolo: due giocatori per ruolo e lunga abitudine assieme. Epperò, quando Spalletti accende gli animi in settimana, i suoi giocatori non rispondo all'appello la domenica. Si disuniscono e perdono. E più spesso succede in casa. Quanto al Milan, aveva la strada spianata e, se può capirsi la mezza battuta d'arresto nella capitale sabauda, meno si spiega il passo falso della scorsa settimana contro il Bologna. In due giornate, i rossoneri hanno lasciato per strada quattro punti. Non so se siano troppi, lo scopriremo a fine maggio, ma sono tanti. Sapete come la penso: è la sindrome di Cuper. Si va vicini alla vittoria finale, ma non si vince.

2. L'Inter si rilancia. La Juve vince di misura

Bella partita contro il Verona, anche se il dominio espresso nella prima ora di gioco produce solo due gol in cambio di un cospicuo dispendio di energie. Però, l'Inter si sta ritrovando ed acquista maggiore importanza il preziosissimo successo sulla Juve di otto giorni fa. Senza il quale, ora sarebbe la squadra di Allegri a lottare per un titolo, che si assegnerà con poco più di 80 punti: i bianconeri, ieri vincitori a fatica sul Cagliari, possono arrivare al massimo a 80.

3. Successi per Roma e Lazio. Il caso "Immobile".

La Roma, reduce dalla trasferta di Conference League, vince in rimonta - è da sempre la specialità di Mourinho - sulla Salernitana. Soffre tanto ma resta quinta. La Lazio, sesta in classifica, maramaldeggia sul pericolonate Genoa con tripletta di Immobile: 179 gol in serie A e una media realizzativa di 0,72 gol a partita in campionato con la Lazio, che cozza con la timidissima media di 0,27 gol a partita con la nazionale. Il che significa che, sì, alla Lazio è servito meglio e può giocare il calcio, più di profondità, che predilige, ma anche che le difese della Serie A sono generalmente un colabrodo e che Immobile, in nazionale, si smarrisce anche per conto proprio, perché una differenza di 0,45 gol a partita, si spiega e deve spiegarsi anche così.

4. Media classifica e zona retrocessione.

Il Sassuolo supera l'Atalanta, che vive la peggior stagione da diversi anni a questa parte, pagando un dazio non trascurabile alle fatiche europee. Pareggio a reti bianche tra Empoli e Spezia, mentre l'Udinese vince sul campo del Venezia. Questa sera, il Bologna riceve la Sampdoria, bisognosa di punti.



domenica 10 aprile 2022

Amstel Gold Race 2022: vince Kwiatkowski

Ha vinto Kwiatkowski l'edizione 2022 della classica delle Ardenne olandesi, l'Amstel Gold Race. Il corridore polacco ha battuto, di pochissimo, il francese Cosnefroy. Terzo il belga Benoot. Solo quarto il grande favorito della vigilia, Mathieu Van der Poel, che potrà riscattarsi, in una sfida con il rivale storico Van Aert, nella Parigi-Roubaix di domenica prossima. 

sabato 9 aprile 2022

Inter-Verona: 2-0. Barella, Dzeko. L'Inter si sta ritrovando

L'Inter, senza Lautaro squalificato, schiera davanti Dzeko e Correa. In difesa, gioca Dimarco al posto di Bastoni. Mossa che si rivela vincente, atteso che Dimarco consente un predominio territoriale con le sue incursioni palla al piede - grande conduzione del pallone - e i suoi cross sempre tesi. Inter in vantaggio con Barella che raccoglie un traversone di Perisic, oggi dominante. Dzeko raddoppia avventandosi su palla allungata di testa da Perisic. L'Inter potrebbe triplicare in più occasioni, con Dumfries e Correa e Dzeko. A fine primo tempo Handanovic oppone la spalla a conclusione ravvicinata di Simeone. Ad inizio ripresa, l'Inter si abbassa. Inzaghi cambia subito De Vrij con D'Ambrosio.  Poi Correa con Gosens: Perisic avanza. Poi Vidal surroga Barella, apparso stanco, e Bastoni rileva Dimarco. D'Ambrosio colpisce il palo. Da ultimo, entra Gagliardini per Calhanoglu. Vittoria importante per l'Inter, ancora convalescente ma in via di guarigione. Unica nota stonata aver capitalizzato poco le tante occasioni create.

Paesi Baschi: vince Daniel Martinez

Ultima e decisiva tappa del Giro dei Paesi Baschi 2022, da Eibar ad Arrate, per circa 135 km. Evenepoel deve difendere il vantaggio di 2" da Daniel Martinez e di 21" da Ion Izagirre. Sull'ascesa finale Evenepoel si stacca, pur senza naufragare. Vince Daniel Martinez la Vuelta al Pais Vasco 2022. Il successo di giornata va a Izagirre su Vlasov. 

venerdì 8 aprile 2022

Serie A 21/22: la 32^ giornata. Presentazione

Da domani, con Empoli-Spezia, ore 15:00, a lunedì, con Bologna-Sampdoria, ore 20:45, si svolgerà la giornata n. 32 della Serie A 2021/22. Continua il testa a testa per il titolo tra Milan, Inter e Napoli. Alle 18:00 di domani, i nerazzurri, privi di Lautaro squalificato, ospiteranno l'ottimo Verona, squadra di corsa e organizzazione. Il Napoli, alle 15:00 di domenica, riceverà la Fiorentina, sapendo che in casa propria rende meno che in trasferta. Sempre domenica, alle 20:45, il Milan sfiderà il Toro in trasferta. Impegno non facile per i rossoneri. La partita più interessante della giornata sembra essere quella tra Sassuolo e Atalanta, anche se i bergamaschi giocheranno con la stanchezza del turno di Europa League. Curiosità per la trasferda sarda della Juve contro il Cagliari, domani sera, ore 20:45. La squadra di Mazzarri cerca punti salvezza, la Juve un rilancio dopo la sconfitta nel derby d'Italia.

A Mallabia vince Carlos Rodriguez. Evenepoel leader

Oggi, la quinta tappa del Giro dei Paesi Baschi 2022, da Zamudio a Mallabia, per circa 163 km. Va in porto la fuga di Carlos Rodriguez. Nel finale Roglic cede di schianto ed Evenepoel, scatenato sull'ultimo gpm, conquista il primato in classifica generale, con un vantaggio di 2" su Daniel Martinez e di 21" su Izagirre.

giovedì 7 aprile 2022

Giro dei Paesi Baschi: a Zamudio vince Daniel Martinez

Quarta tappa del Giro dei Paesi Baschi da Vitoria Gasteiz a Zamudio. Il francese Victor Lafay in fuga. A poco più di un chilometro dal traguardo è Evenepoel a riportarsi su Lafay con la sua irresistibile progressione. Sarà volata. Vince Daniel Martinez. Il corridore colombiano precede Alaphilippe, Diego Ulissi e Roglic.

mercoledì 6 aprile 2022

Chelsea-Real Madrid 1-3, Villareal-Bayern Monaco 1-0

Seconda giornata dei quarti di finale di Champions League. Il Villareal, giustiziere della Juve agli ottavi, ospiti i tedeschi del Bayern Monaco, mentre il Chelsea, campione in carica, riceve il Real Madrid di Ancelotti.

Villareal - Bayern Monaco

Spagnoli in vantaggio  con Groeneveld. A ben vedere, il centrocampo dei bavaresi non è granché. Vince il Villareal. 

Chelsea - Real Madrid 

Benzema riprende da dove aveva lasciato: tre gol anche al Chelsea dopo la tripletta al Psg. Per lui, non solo grande realizzatore, sono 82 i gol in Champions. Cristiano Ronaldo, il miglior goleador della storia ha segnato dappertutto, ma con la media di un gol a partita solo al Real. E con lui giocava Benzema. No, non è stato un caso. Per i Blues a segno il tedesco Havertz. Continuo a pensare che Tuchel sia un tecnico sopravvalutato. Nella ripresa entrano Kovacic, che avrei schierato prima, e Lukaku, che sbaglia un gol clamoroso. Finisce 3-1 per il Real (altra prova sontuosa del trentaseienne Modric), il Chelsea avrà bisogno di un'impresa al ritorno. 

Giro dei Paesi Baschi: ad Amurrio vince Pello Bilbao

Terza tappa del Giro dei Paesi Baschi 2022, da Llodio ad Amurrio. A 25 km dal traguardo il gruppo dei migliori (Roglic, Vingegaard, Enric Mas, Evenepoel...) è tirato da Adam Yates. Cristian Rodriguez, spagnolo dell'Andalusia e battistrada, è nel mirino. A 19 km dal traguardo, in mezza discesa, accelera Evenepoel. E faticano a stargli dietro. Poco dopo viene ripreso Rodriguez. A 6,5 km dall'arrivo, comincia l'ultimo strappo di giornata. Strada stretta. Da affrontare con un lungo rapporto. Ci prova Pello Bilbao, ad evadere dal gruppetto dei primi. Senza successo. Evenepoel soffre, mostrando ancora di patire le pendenze più accentuate, e questo non è certo il Mortirolo! La strada torna pianeggiante. Si mette davanti Evenepoel, come ieri. Fora Adam Yates. Evenepoel si sposta, sprinta Alaphilippe, ma Pello Bilbao lo brucia in rimonta. Terzo Vlasov. Roglic resta leader della classifica generale.

martedì 5 aprile 2022

Il punto dopo la 31^ di Serie A: corsa a tre per Milan, Napoli e Inter

Corrono in tre per lo scudetto, con il Milan, fermato in casa dal Bologna, ancora in grado decidere del proprio destino, atteso il punto di vantaggio sul Napoli e i quattro sull'Inter (ma i nerazzurri hanno sempre una partita in meno). La squadra di Spalletti ha espugnato il campo dell'Atalanta, con Insigne tornato protagonista dopo mesi di appannamento. Fondamentale il successo sofferto colto dall'Inter sul campo della Juve, autrice di una buona partita. Può essere lo spartiacque della stagione dei nerazzurri, a condizione che ritrovino maggiore fluidità di gioco. Inzaghi dovrebbe puntare, in avanti, su Lautaro e Correa, considerato che Dzeko ultimamente fatica tanto e gira sempre lontano dall'area di rigore. Difficilmente il titolo sarà assegnato prima dell'ultima giornata, tutte le partite, giunti a questo punto, nascondono insidie, prima nervose che tecniche e tattiche. Conterà moltissimo la gestione degli allenatori e la capacità di sopportare il peso del pronostico, destinato a spostarsi continuamente da una all'altra delle tre squadre di testa. Successi in chiave Europa League per Roma e Lazio. Giovanni Simeone regala i tre punti al Verona contro il pericolante Genoa. La Fiorentina vince, senza merito, il derby toscano con l'Empoli. Vittorie anche per Spezia, Torino e Udinese contro Venezia, Salernitana e Cagliari. 

Benfica-Liverpool 1-3, Manchester City-Atletico Madrid 1-0

Ritorna la Champions League. Nell'andata dei quarti di finale, questa sera, il Benfica ospita il Liverpool, mentre il Manchester City di Guardiola riceve l'Atletico Madrid di Simeone. 

Benfica-Liverpool 1-2:  Konaté (L), Nuñez (B), Mané (L), Diaz (L)

Troppo Liverpool per il Benfica. La squadra di Klopp ipoteca il passaggio del turno.


Manchester City-Atletico Madrid 1-0: De Bruyne (MC)

Il City passa con un gol del solito De Bruyne, il miglior centrocampista del mondo. Guardiola ad un certo punto ha fatto entrare Foden, Gabriel Jesus e Grealish, per me fortissimo. Così è facile.

Acuto di Alaphilippe al Giro dei Paesi Baschi

Nella seconda tappa del Giro dei Paesi Baschi 2022, a Viana, vince Julian Alaphilippe, tirato da un grande Evenepoel, che offre un'impressione dimostrazione di forza: quando tira così, Evenepoel mi ricorda Bugno. L'asso francese, al primo acuto stagionale, è in forma per le classiche delle Ardenne, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi. All'Amstel non dovrebbe partecipare.

lunedì 4 aprile 2022

Amstel Gold Race 2022: favoriti. Van der Poel su tutti

Si correrà prima della Roubaix, posticipata alla domenica di Pasqua per evitare la concomitanza con il primo turno delle elezioni presidenziali in Francia. Sicché domenica prossima, 10 aprile, il grande ciclismo sbarcherà in Olanda, Limburgo, per la prima classica delle Ardenne, l'Amstel Gold Race, con un salto da muri alle cotes. Ecco il borsino provvisorio dei favoriti

  1. Van der Poel *****
  2. Pidcock ****
  3. Valverde ***
  4. Sagan ***
  5. Gilbert ***
  6. Mohoric ***
  7. Hirschi **
  8. Tim Wellens **
  9. Kragh Andersen **
  10. Kwiatkowski **
  11. Asgreen *
  12. Barguil *
  13. Trentin *
  14. Madouas *

Classifica della Serie A dopo la 31^ giornata

 Classifica Serie A


1. Milan 67

11. Torino 38

2. Napoli 66

12. Bologna 34

3. Inter 63

13. Udinese 33

4. Juve 59

14. Empoli 33

5. Roma 54

15. Spezia 32

6. Lazio 52

16. Samp 29

7. Atalanta 51

17. Cagliari 25

8. Fiorentina 50

18. Genoa 22

9. Verona 45

19. Venezia 22

10. Sassuolo  43

20. Salernitana 16


*Inter, Atalanta, Fiorentina, Torino, Venezia: una partita in meno.

**Udinese, Salernitana: due partite in meno

domenica 3 aprile 2022

Parigi-Roubaix 2022: favoriti. Van Aert ci sarà

Ecco il borsino dei favoriti della Parigi-Roubaix 2022. Non so se Van Aert ci sarà, ma per ora voglio includerlo nel pronostico. Vediamo cosa saprà fare Ganna sul pavé. 

* Aggiornamento dell'11 aprile 2022: non si sa in quali condizioni, dopo il Covid, potrà presentarsi Van Aert, ma resta uno dei grandi favoriti. A meno che arrivi la notizia di un suo forfait.

* Aggiornamento del 14 aprile 2022: Van Aert ha sciolto le riserve. Domenica, sarà al via della Roubaix.

  1. Van der Poel *****
  2. Van Aert ****
  3. Pedersen ***
  4. Van Baarle ***
  5. Madouas **
  6. Stybar **
  7. Asgreen **
  8. Vermeersch **
  9. Demare **
  10. Ganna *
  11. Kristoff *
  12. Turgis *
  13. Trentin *


Juve-Inter 0-1. Calhanoglu (r). L'Inter c'è ancora per lo scudetto

È per l'Inter, per mille note ragioni, il campo tradizionalmente più difficile della Serie A, quello della Juve. Questa sera anche di più, perché qualunque risultato diverso dalla vittoria spegnerebbe le residue speranze di scudetto. Vedremo come avrà preparato la partita Inzaghi.

La cronaca.

Parte meglio la Juve. Che sfiora il gol per una clamorosa respinta sbagliata da Handanovic, salvato dalla traversa. Palloni persi da Bastoni e Brozovic. Punte nerazzurri isolate e poco assistite. Ritmi elevati fino alla mezz'ora. Rigore per l'Inter per pestone di Morata a Dumfries, il più combattivo e intraprendente e determinato dei nerazzurri. Calhanoglu tira, Szczesny para: sulla respinta carambola e gol. Interviene il Var e si ripete il rigore: Calhanoglu questa volta trasforma. Vlahovic sfiora il pareggio nel recupero. Si chiude il primo tempo. Da registrare un giallo precoce a Lautaro e poi ammonizioni anche per Rabiot e Locatelli, sostituito da Zakaria. Il risultato premia per ora un'Inter poco convincente e troppo lunga sul campo. Ripresa. Dopo dieci minuti escono Lautaro e Dumfries per Darmian e Correa. Inter coperta dietro, con Bastoni che continua a soffrire Cuadrado. Nella Juve entrano Kean e De Sciglio per Morata e Alex Sandro. Percussione centrale di Zakaria che prende il palo. Cambia di nuovo Inzaghi: fuori Calhanoglu, ammonito, e Brozovic, per Vidal e Gagliardini. L'Inter sfiora il gol con Vidal dopo caparbia azione dil Vidal rifinita da Barella. Poi è Correa  sprecare un assist di Darmian. Escono Cuadrado e Rabiot per Bernardeschi e Arthur. Punizione dal limite per la Juve. Dybala calcia alto. Cinque minuti di recupero. Esce anche Dzeko per Gosens. Successo importantissimo per l'Inter dopo una partita di grandissima sofferenza. Può essere stata la partita della svolta. 


Giro delle Fiandre 2022: vince Van der Poel. Pogacar quarto

Mancano Van Aert e Alaphilippe. E anche Colbrelli. Per il resto i migliori sono in gara. Il farò della corsa è Mathieu Van der Poel. Ma Pogacar - onore alla sua interpretazione antica del ciclismo che non si accontenta di vivere di solo Tour - cerca di ribaltare il pronostico e quasi ci riesce. Van der Poel, però, sui muri fiamminghi è nel suo elemento, recupera e trionfa in volata sul connazionale Van Baarle e il francese Madouas, mentre Pogacar finisce quarto. È il secondo successo di Van der Poel alla Ronde Van Vlaanderen, dopo quello clamoroso su Van Aert nel 2020 (lo scorso anno era stato secondo dietro Asgreen). Con tutto il peso del pronostico e un avversario già leggendario come Pogacar. 

mercoledì 30 marzo 2022

L'Italia fuori dai mondiali e i lamenti della stampa

L'Italia non sarà ai mondiali del Qatar. Sì, d'accordo, fa una certa impressione che sia il Qatar ad ospitare la massima rassegna internazionale del gioco del calcio, ma tant'è. Ora, è ripartita la polemica sulle primavere zeppe di stranieri, sulla mancata selezione dei talenti. Ne scrivevo anni fa, raccontando la scomparsa del calcio di strada e la deriva mercantile e bocconiana delle scuole calcio. Tutto vero. Ma l'inizio della fine va rintracciato nei primi anni '90, tempi di sacchismo imperante. Tutto è iniziato allora. Quando, per fortuna, Del Piero e Totti erano già approdati in Serie A. Dopo, la scelta di atleti con le spalle quadrate come i piedi si è imposta. Il talento è stato emarginato o confinato sulle fasce. Le nozioni tattiche sono state preferite a quelle tecniche. Perché, diciamoci la verità, Foden e Mount, con i loro fisici anni '70, da noi non giocherebbero. E sarebbero ritenuti troppo gracili. Si è rovesciato il mondo. E l'Italia calcistica ha perso la propria natura. I portieri hanno fondamentali modesti dopo essere stati per decenni i fari del ruolo. Sì, anche Donnarumma, che pure ha qualità, ma non sa posizionarsi. I difensori non sanno più marcare a uomo. E a centrocampo, tutti corrono, corrono, corrono, ma oltre il cambio di campo non vanno e un cross ben fatto è una rarità, per tacere del dribbling, questo sconosciuto. Si attacca di squadra, da dietro, avanzando lentamente e passando più indietro che avanti, come nel rugby, e correndo rischi cospicui. Anche la fatica è doppia, quando a correre non sia il pallone. La tattica è bella ed è l'unica possibilità per i più deboli. Ma, noi siamo più deboli perché scegliamo male. I più forti non li arruoliamo. E i più forti sono quelli che, il pallone, sanno giocarlo.

domenica 27 marzo 2022

Gand-Wevelgem 2022: vince Girmay. Primo storico successo di un corridore africano nel grande ciclismo

Corsa sostenuta. La fuga di giornata viene ripresa e si forma un gruppetto con i migliori, circa 20 corridori, ma senza Tim Merlier. Poi, nei pressi di Ypres, si avvantaggiano Laporte, Stuyven, Van Gestel e Girmay. E guadagnano. Dietro rientrano altri 15/20 corridori, tra i quali lo stesso Merlier. Volata a quattro e vince a sorpresa l'eritreo Biniam Girmay. Primo storico successo di un corridore africano in una classica del ciclismo. Secondo il francese Laporte, terzo il belga Van Gestel.