1. Rallentano Milan e Napoli.
La sconfitta interna del Napoli con la Fiorentina e il pareggio esterno del Milan contro il Torino confermano la caratura non vincente di Spalletti e di Pioli. Poche storie. Il Napoli avrebbe - ma forse, ormai, dovrà dirsi avrebbe avuto - la rosa per vincere il titolo: due giocatori per ruolo e lunga abitudine assieme. Epperò, quando Spalletti accende gli animi in settimana, i suoi giocatori non rispondo all'appello la domenica. Si disuniscono e perdono. E più spesso succede in casa. Quanto al Milan, aveva la strada spianata e, se può capirsi la mezza battuta d'arresto nella capitale sabauda, meno si spiega il passo falso della scorsa settimana contro il Bologna. In due giornate, i rossoneri hanno lasciato per strada quattro punti. Non so se siano troppi, lo scopriremo a fine maggio, ma sono tanti. Sapete come la penso: è la sindrome di Cuper. Si va vicini alla vittoria finale, ma non si vince.
2. L'Inter si rilancia. La Juve vince di misura
Bella partita contro il Verona, anche se il dominio espresso nella prima ora di gioco produce solo due gol in cambio di un cospicuo dispendio di energie. Però, l'Inter si sta ritrovando ed acquista maggiore importanza il preziosissimo successo sulla Juve di otto giorni fa. Senza il quale, ora sarebbe la squadra di Allegri a lottare per un titolo, che si assegnerà con poco più di 80 punti: i bianconeri, ieri vincitori a fatica sul Cagliari, possono arrivare al massimo a 80.
3. Successi per Roma e Lazio. Il caso "Immobile".
La Roma, reduce dalla trasferta di Conference League, vince in rimonta - è da sempre la specialità di Mourinho - sulla Salernitana. Soffre tanto ma resta quinta. La Lazio, sesta in classifica, maramaldeggia sul pericolonate Genoa con tripletta di Immobile: 179 gol in serie A e una media realizzativa di 0,72 gol a partita in campionato con la Lazio, che cozza con la timidissima media di 0,27 gol a partita con la nazionale. Il che significa che, sì, alla Lazio è servito meglio e può giocare il calcio, più di profondità, che predilige, ma anche che le difese della Serie A sono generalmente un colabrodo e che Immobile, in nazionale, si smarrisce anche per conto proprio, perché una differenza di 0,45 gol a partita, si spiega e deve spiegarsi anche così.
4. Media classifica e zona retrocessione.
Il Sassuolo supera l'Atalanta, che vive la peggior stagione da diversi anni a questa parte, pagando un dazio non trascurabile alle fatiche europee. Pareggio a reti bianche tra Empoli e Spezia, mentre l'Udinese vince sul campo del Venezia. Questa sera, il Bologna riceve la Sampdoria, bisognosa di punti.
Immobile, nessuno lo dice, ha pure 9 gol in 15, anzi facciamo 14 perché la prima fu un cameo da diciannovenne con la Juve, partite di Champions. Fece 4 gol in 6 partite perfino con il Borussia dove non si trovò per niente bene tanto che in Bundesliga ne fece solo 3 in 24 partite. Anch'io pensavo fosse un giocatore assai limitato che necessitava di un certo sistema (il 3-5-2) però adesso sta facendo bene pure con il 4-3-3 di Sarri che è ciò di più vicino ci possa essere a come gioca la nazionale, quantomeno da quando c'è Mancini che come Sarri predilige il "bel giuoco" e il tiki taka spesso fine a se stesso, forse l'unica differenza è che Sarri è più strutturato e usa schemi ripetitivi mentre Mancini lascia più libertà al talento individuale ma comunque il sistema base è quello è il tipo di gioco applicato anche.
RispondiEliminaSì, me li ricordo bene i gol europei con il Dortmund. Si spiega ancora meno il suo modesto rendimento in nazionale.
EliminaLa vittoria dell'Inter a Torino rischia di essere la partita decisiva per lo scudetto, così l'Inter, oltre a rilanciarsi dal periodo di crisi, è riuscita a portarsi ad un potenziale +7 sulla Juve che alla fine da quando Allegri è riuscito a registrare la difesa è risultata essere più solida e affidabile delle prime due, anche se l'attacco spuntato pesa tanto e si è visto benissimo proprio con l'Inter dove ha sprecato l'impossibile.
RispondiEliminaSul Napoli, lo dico dall'inizio, non ci punterei mai niente perché è un ambiente non atto a vincere per via dell'estrema umoralità e il Milan sembra in affanno quindi direi la situazione è già tornata nelle mani dell'Inter a cui potrebbe bastare vincerne 4/5 + il recupero.
Sì, senza dubbio, la vittoria dell'Inter a Torino è stata importantissima. E se invece a vincere fosse stata la Juve, sarebbe automaticamente diventata favorita anche per il titolo. Ora, conterà molto la gestione delle risorse nervose.
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