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venerdì 9 marzo 2012

L'Inter batte il Chievo 2-0: segnano Samuel e Milito. I nerazzurri tornano alla vittoria dopo due mesi

Cambiasso finalmente in panchina, mentre Zanetti gioca. L'Inter parte decisa a riconquistare la vittoria, ma il sortilegio che dura da un paio di mesi sembra impossibile da spezzare, quando Milito si fa parare il rigore da Sorrentino: siamo al 14° minuto del primo tempo. Il Chievo gioca un partita attenta in difesa e riparte in contropiede, soprattutto con Pellissier. Primo tempo in archivio a reti inviolate. Nella ripresa, solito spartito, Lucio spesso in affanno, Forlan, improponibile esce per Pazzini. Finché Samuel, vecchio guerriero, trova il gol del vantaggio. Poi, addirittura, raddoppia Milito. L'Inter torna alla vittoria. Questa sconosciuta. Qualche timida speranza di rimontare il Marsiglia si affaccia all'orizzonte. Ranieri, per adesso, salva la panchina. E si commuove. Segno di nobiltà d'animo. Lo riconosco, dopo tutte le critiche che gli ho rivolto e che confermo.

Chievo - Inter: Zanetti e Cambiasso in panchina? Sarebbe ora

Circola la voce che Zanetti e Cambiasso dovrebbero finire in panchina a Verona contro il Chievo. Dobbiamo crederci? Vuoi vedere che Ranieri, preoccupato di un esonero che, quando sarà arrivato, risulterà sempre tardivo, ha finalmente deciso di panchinare i due senatori sfiatati! Speriamo che sia così. Altrimenti, c'è da prevedere un'altra sconfitta dell'Inter, che, in campionato, sarebbe la dodicesima. Ed alla vigilia della sfida con il Marsiglia non sarebbe incoraggiante. Vediamo quanto coraggio avrà Ranieri.

domenica 4 marzo 2012

L'Inter pareggia con il Catania: Ranieri è esonerato. Una crisi infinita

Ranieri le prova tutte, schiera Palombo in cabina di regia, Forlan dietro Pazzini e Milito, Zanetti e Cambiasso, perché tanto, loro due, si schierano da soli. Immediatamente si capisce che la caratura tecnica del Catania è superiore a quella dell'Inter: Barrientos, Bergessio, Gomez e Lodi danno del tu al pallone, sul quale invece Faraoni e Nagatomo, entrambi improponibili inciampano ogni volta. Il giapponese viene scherzato da Gomez, in occasione del primo gol etneo, come uno scolaretto burlato il primo giorno di scuola: imbarazzante. L'Inter attacca in modo confuso, disarticolato ed arrembante, Forlan calcia da tutte le posizioni, ma senza angolare.  Così il Catania controlla il gioco, e, dopo averne sbagliato uno clamoroso, trova il gol del raddoppio con Izco. Il Meazza fischia e fischia, di fronte all'ennesima prova vergognosa di una squadra incapace di giocare alla pari con chiunque. Zanetti passeggia, come il compare Cambiasso. Sono loro due l'immagine emblematica di un fallimento annunciato. Finisce il primo tempo. Nella ripresa, finalmente sostituito Faraoni entra Sneijder, che ha un'idea del calcio. Al '60, udite, udite, esce Cambiasso, ed era ora, per Poli, mentre Obi sostituisce Palombo. Il Catania si disunisce, Forlan azzecca la prima grande giocata stagionale e trova il gol. Più tardi, è Milito con un gran tiro a ristabilire la parità. Pareggio strappato a fatica. Ranieri va esonerato, perché niente di suo c'è in questo striminzito punticino. E' una crisi infinita. Via Ranieri, ci vuole Zenga.

venerdì 2 marzo 2012

Se l'Inter perde con il Catania, Ranieri è esonerato

Chiedo scusa per l'assenza di consecutio temporum dal titolo, ma così com'è risulta assai più efficace. Riuscirà l'Inter a perdere anche con il Catania? Domenica in casa, la squadra di Montella sarà un ostacolo ragguardevole, perché gli etnei giocano un calcio piacevole, organizzato, prevalentemente di rimessa, ma, comunque, di buona caratura tecnica. Molti giocatori del Catania trattano la palla meglio di parecchi interisti di oggi. Perché l'Inter si è impoverita tecnicamente dopo le ultime, fallimentari, campagne di mercato. Perché Sneijder, forse, non giocherà, vittima dell'ostracismo degli argentini sfiatati Zanetti e Cambiasso. Perché Ranieri non ha il coraggio di panchinare i senatori. Avrebbe dovuto subire l'esonero già dopo la partita persa a Marsiglia, tanto più dopo quella persa a Napoli. Una sconfitta interna con il Catania, che sarebbe la dodicesima in campionato, renderebbe l'esonero di Ranieri inevitabile. Stiamo a vedere.

mercoledì 29 febbraio 2012

Ranieri vice di Zanetti (e Cambiasso)

Ranieri resta all'Inter, nel ruolo occupato in questi ultimi mesi. Quello di vice di Zanetti. E di Cambiasso, il tattico della squadra. Insomma, i due argentini decidono la formazione, per il bene dell'Inter a sentire loro due! Con molta fantasia, qualcuno potrebbe anche crederci. Ad ogni modo, fanno la formazione e, guarda caso, si schierano sempre titolari, sebbene la loro condizione atletica attuale non sia granché diversa da quella di giocatori di calcetto nel dopo lavoro. Non vogliono Sneijder, perché altrimenti chi copre? Loro due, si è detto, non ce la fanno più. Ma, debbono giocare. Ranieri, che firma la formazione, li fa giocare. Moratti è contento. E l'Inter perde: partite, reputazione e credibilità. Quanto ancora dovrà durare tutto questo? Zanetti e Cambiasso via dall'Inter! Ranieri sia esonerato subito!

martedì 28 febbraio 2012

Zanetti conferma Ranieri: Moratti ratifica

Allora, abbiamo scherzato, niente esonero. Ranieri resta, vai a capire perché! E' proprio necessario aspettare un'altra sconfitta con il Catania? Tutto tempo perso, sprecato, gettato via. Altro che programmazione. Allora, Moratti ha chiesto a Zanetti un parere su Ranieri. E Zanetti, che con Ranieri gioca sempre, anche camminando e svirgolando un pallone dietro l'altro, ha risposto che, sì, è ovvio, Ranieri deve restare. Così Zanetti gioca e, con lui, gioca Cambiasso. E con i due argentini, gioca pure Stankovic. Si potrebbe obiettare: ma, l'Inter così perde. Zanetti non si è posto il problema: gli basta giocare. Ranieri glielo permette, Ranieri resta. Moratti, anzi Zanetti, così ha deciso.

lunedì 27 febbraio 2012

La crisi dell'Inter: Ranieri esonerato, Branca licenziato

Ranieri va immediatamente esonerato: la sua faccia ormai ha una sola espressione, quella della rassegnazione alla sconfitta. Ne va della gloriosa storia dell'Inter. Ma, prima di esonerare Ranieri, il che va fatto subito, bisogna licenziare Branca. L'uomo che ha lasciato andare Santon, puntando su Jonathan e Faraoni, che ha lasciato andare Eto'o, pensando di sostituirlo con Forlan, che ha lasciato andare Thiago Motta, ingaggiando Palombo. Che ha scambiato Alvarez per un fuoriclasse, che non ha cercato alternative agli "scoppiati" Zanetti, Stankovic e Cambiasso. Branca è, vistosamente, palesemente, indiscutibilmente, inadeguato al ruolo. Sicché, senza perdere altro tempo, sia licenziato Branca, sia esonerato Ranieri. Siano panchinati i senatori sfiatati.

Moratti chiama Ranieri: esonero imminente. Arriva Zenga

Moratti ha appena dichiarato che sta per chiamare Ranieri. Mentre scrivo, i due dovrebbero già essersi sentiti. Escludo, a questo punto, mentre l'Inter vive la crisi più drammatica della presidenza Moratti, che Ranieri possa restare al suo posto. Sfiduciato e smarrito, incapace di guidare la squadra fuori dal tunnel buio di questo ultimo mese, contrappuntato da sette durissime sconfitte, Ranieri deve essere esonerato. Anzi, avrebbe dovuto e dovrebbe dimettersi. Al suo posto, deve arrivare Zenga, perché Beppe Baresi è un ottimo secondo, perché Figo non ha esperienza di panchina. Serve Zenga e subito. Beninteso, Zenga deve avere carta bianca. Il che significa mandare in panchina i senatori, senza se e senza ma. Ieri, a Napoli, Zanetti camminava, come Stankovic e Cambiasso. Urge sterzata. Si è già perso troppo tempo. Tanto che stanno tornando in circolazione le barzellette sull'Inter. E' inaccettabile. Moratti deve sbrigarsi.

domenica 26 febbraio 2012

L'Inter perde anche a Napoli, Ranieri esonerato

A Napoli si poteva perdere. E l'Inter, manco a dirlo, ha perso. Gol di Lavezzi ed undicesima sconfitta in campionato per i nerazzurri. Ranieri va esonerato immediatamente, perché da questa squadra logora ed imbolsita non può ottenere più niente. Non c'è un giocatore, in questo  momento, che possa fare la differenza, intendiamoci. Ma, insomma, cominciare la partita con un centrocampo da casa di riposo, formato dai soliti Zanetti, Cambiasso e Stankovic, significa che Ranieri ha perduto la capacità di decidere in piena autonomia. Non ricordo una stagione così balorda. Occorre mettere un punto, perché la discesa va facendosi ripidissima. Si è già perso troppo tempo. Ranieri sia esonerato subito. Zenga al suo posto, con licenza di stravolgere la formazione titolare. Altrimenti, le sconfitte continueranno inesorabili.

mercoledì 22 febbraio 2012

L'Inter perde anche dal Marsiglia: ultimo minuto fatale. Ranieri esonerato?

L'Inter gioca una partita di pura attesa contro la più scarsa delle squadre rimaste in Champions, il Marsiglia di Deschamps. Ranieri schiera Forlan e Zarate di punta, che lo ripagano con una prestazione imbarazzante. Forlan sbaglia un gol fatto con una sciagurata conclusione sotto misura, Zarate, invece, inciampa sul pallone ogni volta che può, calcia con debolezza e si fa pure ammonire. Branca si dovrebbe dimettere immediatamente. Sneijder, per un'ora, se ne frega di giocare. Zanetti, Cambiasso e Stankovic sono l'immagine sbiadita dei giocatori che furono. Ma, il Marsiglia è poca cosa, tanto che la partita sembra scivolare verso un pareggio ormai scontato. Ma, la difesa nerazzurra di questi tempi fa sempre scherzi orribili, sicché ad un minuto dalla fine, in pieno recupero D. Ayew beffa di testa Chivu, ma anche i due centrali che non marcano nessuno. Gol per i francesi e qualificazione compromessa. Ranieri va esonerato: ha preparato una partita di rimessa. Nella tradizione tattica nerazzurra, ma, con una decisiva differenza. Invece di vincere ha perso 1-0. Perché ha lasciato fuori dalla mischia Pazzini e Milito? Forlan non poteva lasciare il posto ad uno di loro? Ranieri si faccia da parte. Vogliamo Zenga.

Marsiglia - Inter: se l'Inter perde, Ranieri è esonerato

Il Marsiglia non è il Barcellona. Diciamolo subito, a sgomberare il campo da possibili equivoci. L'Inter è, ultimamente, molto giù di corda, è una squadra disunita e logora, ma contro il Marsiglia, che non è il Barcellona, ha comunque il dovere di provare a vincere. Fra due ore, sarà importante giocare con la massima concentrazione. Ci vuole saggezza nel gioco, prudenza in difesa, perché, in vista del ritorno, anche un pareggio potrebbe bastare. L'importante è non imbarcare acqua come nelle ultime uscite di campionato. Ranieri, e lo sa, potrebbe essere all'ultima panchina nerazzurra. Mi auguro che schieri la migliore formazione possibile. Anche se, figuriamoci, manderà in campo la premiata ditta Zanetti e Cambiasso. Confido in Samuel e Milito. Ed in Maicon, sperando che abbia voglia di giocare. Per il resto, servirà parecchia fortuna. Ma, ripeto, si sappia che il Marsiglia non è il Barcellona.

lunedì 20 febbraio 2012

Ranieri esonerato dopo Marsiglia? E' l'ora di Zenga

Ranieri avrebbe le ore contate sulla panchina dell'Inter. La speranza di rimanerci è, infatti, disperatamente aggrappata alla difficilissima trasferta di Marsiglia. Per conto mio, il benservito a Ranieri andava dato fin da venerdì sera, dopo l'umiliante sconfitta casalinga con il Bologna. Perché la Champions resta l'unico obiettivo dell'Inter e tanto valeva giocarselo, sin dall'andata, con un nuovo tecnico, Zenga, il solo capace di rianimare un ambiente depresso, il solo capace di ricevere l'incondizionato sostegno dei tifosi, il solo dotato del temperamento necessario per panchinare i vari Zanetti e Cambiasso. Che invece Ranieri, alla Domenica Sportiva, ha inspiegabilmente elogiato. Il Marsiglia non è il Barcellona, sicché è battibile. Ma, non dall'Inter rinunciataria e patetica dell'ultimo mese. Nessuno, a parte Zenga, potrebbe tentare l'impresa di rilanciare una squadra, che, a giugno, dovrà essere rifondata.

venerdì 17 febbraio 2012

Inter travolta dal Bologna: clamorosa sconfitta interna (0-3). Ranieri va esonerato. Moratti va via prima

Vergogna! Una sconfitta memorabile, l'ennesima, anzi ad essere precisi la decima, in un campionato disgraziato. Quest'Inter non è all'altezza dell'Inter, della sua storia, del suo prestigio, del suo blasone. Dopo il rovescio interno con il Novara, arriva ancora una sconfitta casalinga con il Bologna. Di Vaio segna una doppietta e cala il sipario su un gruppo sfiatato, zanettiano, cioè appunto sfiatato come Zanetti, cambiassiano, cioè appunto sfiatato come Cambiasso. Ma, soprattutto privo di talento. Ranieri va esonerato di corsa, perché ci vuole fantasia per immaginare Faraoni fantasista: molta fantasia, laddove il mestiere del tecnico è esercizio di raziocinio. Per non dire di Forlan, che non sa fare alcunché, anzi no, sa sbagliare un gol che nemmeno il Pancev dell'inverno del '92. La difesa è ridicola. E Nagatomo scarsissimo: non conosce i fondamentali di difesa. Un birillo è più reattivo e meno disponibile ad abboccare alla prima finta. E siccome il 2-0 non bastava, segna pure Acquafresca, altro interista del vivaio lasciato andar via con troppa fretta. Tre ceffoni in pieno volto. Poi, la partita, per fortuna, finisce. Bisogna mandare la primavera in campo, i titolari a zappare. E Branca ... lasciamo stare. Ranieri ha concluso la sua avventura all'Inter. Moratti è andato via a partita in corso, ma le sue responsabilità in questa caduta dell'Inter sono innegabili.

lunedì 13 febbraio 2012

Crisi Inter: una squadra vecchia e sbandata

I numeri si rincorrono. Nove sconfitte in campionato sono un'enormità e la gloriosa storia nerazzurra ha conosciuto poche pagine altrettanto amare. Bisogna tornare dietro di decenni. Tutto il possibile è stato sbagliato. A cominciare da un eccesso di riconoscenza verso giocatori stracotti, che altrove non avrebbero nemmeno raccattato un ingaggio, da Zanetti a Cambiasso, da Stankovic a Cordoba. Giocatori finiti. Non sarebbero titolari in nessuna squadra di serie A, oggi. Il tempo passa per tutti. Poi, un mercato privo di strategia e di prospettiva. La squadra, sessione dopo sessione, è stata indebolita ed invecchiata. Come puoi pensare di rinforzare il gruppo con Coutinho, con Jonathan, con Palombo, con Forlan, con Zarate? Lasciando andare, invece, Balotelli, Eto'o, Santon e Thiago Motta? Una politica societaria miope, ispirata ad un risparmio, che, invece, mancherà. Perché, fuori dalle coppe, l'Inter perderà una barca di soldi. Oltre ad avere sperperato un patrimonio d'immagine faticosamente ricostituito con le vittorie firmate da Mourinho. Il brutto è che con questi giocatori si dovrà arrivare a fine stagione. E, per lo più, sono scarsi. Si salvano Milito, Julio Cesar, Maicon, quando ha voglia. Forse, Pazzini e Poli. Manca il fuoriclasse assoluto. Difetta la personalità. Le facce sono di una squadra sbandata, demotivata, avvilita, sgomenta. In una parola, perdente. Come si sia potuto arrivare così in basso dovrebbe spiegarcelo Branca: molte scelte sono state sue. Ed ancora non si dimette!

domenica 12 febbraio 2012

L'Inter inciampa ancora sul Novara: 0-1. Ranieri come Gasperini? Fischi!

Pessima Inter, alla quarta sconfitta nelle ultime cinque partite. Perde contro il Novara, come all'andata. Ranieri, ormai preda della confusione che agita l'Inter e di cui è egli stesso tra le cause prime, schiera un centrocampo da dopolavoro ferroviario, con Stankovic e Cambiasso, trova posto al solito, inutile, Zanetti a destra e toglie Alvarez, almeno vivace e volitivo, dopo il primo tempo. Sneijder, che è ormai un corpo estraneo al gruppo, gioca per conto proprio, porta palla, ogni volta cinquanta tocchi, poi si accentra e tira fuori. Dieci volte, forse di più. Indovina un solo tiro, ma la traversa lo respinge. Niente da fare, al Novara ordinato e tenace, che ruota attorno a Rigoni, il più tencico tra i giocatori in campo, basta il bellissimo gol di Caracciolo. Nessuno lo marca e così il centravanti del Novara disegna una traiettoria fantastica, che lascia impietrito Julio Cesar, il migliore dell'Inter. Moratti sbianca in tribuna. La curva nord perde la pazienza. Tutto lo stadio subissa di fischi Ranieri. Che non è più colpevole di Branca, il geniale, non è che devo spiegare l'ironia?, autore dello smembramento dell'Inter del triplete. Gioca malissimo Chivu, ma, peggio di tutti fa Forlan. Che spara palloni in tribuna. Ma, quei capelli sono suoi? Se sì, se li tagli e vada a svernare altrove. Dovrebbero dimettersi tutti. Dal presidente ai giocatori. E, purtroppo, non finisce qui. Con questi, si dovrà andare in campo fino al termine della stagione. Io farei giocare la Primavera.

venerdì 10 febbraio 2012

Inter - Novara: Ranieri si gioca il posto?

All'andata finì 3-1 per i piemontesi e si concluse l'avventura di Gasperini sulla panchina dell'Inter. Ora, l'Inter ritrova il Novara, e la condizione piscofisica della quadra è, tutto sommato, la stessa di qualche mese fa. I nerazzurri hanno conquistato un solo punto nelle ultime tre partite di campionato ed offerto una prestazione imbarazzante contro la Roma. E' possibile che Ranieri rischi il posto? Il tecnico romano non ha colpe specifiche, essendo le maggiori responsabilità della dirigenza, che ha sbagliato il mercato sia in estate che a gennaio, e dei giocatori, molti dei quali hanno tirato i remi in barca. E, tuttavia, avvicinandosi la sfida di Champions con il Marsiglia, un'altra sconfitta in campionato indicherebbe uno stato di crisi assoluta. Ed in casi del genere è l'allenatore a pagare. Sicché Ranieri rischia il posto, eccome! Dovrebbero tornare Sneijder e Forlan. Non so se basterà. Mi auguro che Cambiasso e Zanetti scaldino la panchina. L'Inter avrebbe qualche possibilità in più.

mercoledì 8 febbraio 2012

Il clan argentino sta affossando l'Inter

Centrocampisti di valore? Nemmeno a parlarne. C'è il veto del clan argentino, costituito da Zanetti e Cambiasso? La voce nella rete circola da parecchio tempo. E ritengo con qualche fondamento. Perché da due anni, dopo la partenza di Mourinho, all'Inter non è arrivato un centrocampista di vaglia. Soltanto figure di secondo piano. Non Mascherano, che ha irrobustito il Barcellona, che di Zanetti e Cambiasso non sembra essere molto amico. Ma, nemmeno Montolivo o Nocerino, finito invece al Milan. Perché Zanetti e Cambiasso, consultati per la scelta di ogni tecnico, ritengono che il centrocampo vada bene così, con loro due titolari. Bisogna finirla con questa storia. Di più, è andato via anche Thiago Motta, rimpiazzato da Palombo, che sa giocare meglio di quanto mostrato domenica, ma, insomma non è un top player. L'Inter va rifondata e la rifondazione deve cominciare dal pensionamento immediato di Zanetti e Cambiasso.

martedì 7 febbraio 2012

Tutti gli errori dell'Inter, cominciando da Zanetti e Cambiasso

C'è un articolo, sul sito del Corriere della Sera, che illustra molto bene le origini remote della catastrofica sconfitta patita dall'Inter contro la Roma. Errori di programmazione e di prospettiva, di sopravvalutazione del gruppo storico, meno vincente, aggiungo, di quanto si pensi. Perché, torno sempre lì, Zanetti sta nell'Inter da 16 anni e mezzo, e lo ricordo portare la palla senza costrutto nella seconda metà degli anni '90. Lo ricordo ai margini dell'Inter di Simoni, lo ricordo rinato con Cuper, da terzino destro, ma anche, sempre con Cuper, dribblato in pochi centimetri da Cesar, che servì Simone Inzaghi per il gol, quello del 4-2, che seppellì definitivamente il sogno dello scudetto del 2002. Lo ricordo sempre terzino, sfiatato, con Mancini allenatore, fino a quando, nel 2006, arrivò Maicon ed allora Zanetti passò in mediana, vivendo le quattro stagioni migliori della carriera, con Mancini stesso e poi con Mourinho. Ricordo tutto questo, per dire, che Zanetti è uno dei giocatori meno decisivi della storia dell'Inter, uno che ha giocato tantissimo, più di tutti, che ha avuto la fortuna di giocare con grandissimi campioni, ed alla fine anche di vincere. Ma, gli scudetti del 2007 e del 2008 furono più di Ibra che suoi. Come le vittorie del triplete furono più di Milito, Sneijder ed Eto'o, oltre che di Mourinho, che sue. Il discorso fatto per Zanetti vale anche per Cambiasso, altro giocatore fortunatissimo ad incrociare una delle epoche migliori della storia nerazzurra. L'Inter, oggi, è ostaggio delle loro decisioni, del loro clan argentino, della lora miopia calcistica, che li rende ostinati difensori di se stessi, sebbene non ce la facciano più a giocare ad alti livelli. Se l'Inter è in difficoltà, è anche colpa loro, del loro fortissimo istinto di conservazione, oltre che degli errori grossolani di mercato compiuti da Branca.

domenica 5 febbraio 2012

Disfatta dell'Inter a Roma: 4-0 per i giallorossi. La squadra di Ranieri è allo sbando: una figuraccia epocale

Prova vergognosa quella offerta dall'Inter contro la Roma. Ranieri ha perduto, in otto giorni, il controllo di una squadra ormai sbandata, rinunciataria, sulle gambe, rappresentata dagli sguardi bassi di Zanetti e Cambiasso, due che non farebbero i titolari da nessuna parte, oggi. Eppure stanno sempre lì, insopportabilmente lì, mediocremente lì, a saper fare poco e male. Cambiasso si permette anche i lanci di 50 metri, ma dai!, senza indovinarne uno. Palombo, appena arrivato, mostra allarmanti limiti di personalità. Del resto, le cose migliori le ha fatte al fianco di un regista vero come Volpi alla Samp, perché Palombo è un mediano, che sa costruire anche il gioco, ma mediano resta. Sicché non poteva e non può sostituire Thiago Motta, ma questo Branca, come l'Alice della canzone di De Gregori, non lo sa. Maicon non vuole più giocare nell'Inter e deve avere interpretato il trasferimento di Motta come l'inizio di una generale smobilitazione. Che, poi, era iniziata che con Eto'o, a dirla tutta. Si salvano Julio Cesar, bravo all'inizio, e Milito, almeno volenteroso. Per il resto, un pianto, mentre Ranieri osserva la disfatta più costernato che stupito, con Totti, sempre sontuoso, che giocherella con la difesa nerazzurra, Bojan, autore della quarta rete, che la prende addirittura per il sedere, con Borini, che sembra Shevchenko. Era dalla sconfitta nel derby del 2001 che un interista non si vergognava tanto. Questo 4-0 è imbarazzante, anche perché la Roma non era reduce da partite entusiasmanti. Ranieri non ha più il polso della squadra: ne tragga le dovute conseguenze.

mercoledì 1 febbraio 2012

Sempre Cambiasso e Zanetti? Stasera Inter - Palermo, neve permettendo

Allora, ricapitoliamo. Guarin arriva infortunato, come in estate arrivò Poli. Dovrebbe essere pronto tra un mese. Muntari, finalmente un pacco tirato al Milan!, e Mariga sono andati via, come Thiago Motta, Alvarez domenica non stava in piedi, Poli non ha giocato ultimamente, vai a capire perché, Palombo, appena arrivato, viene annunciato in panchina. Volete vedere che si ripartirà da Zanetti e Cambiasso contro il Palermo? Spero di no, perché il Palermo è in ripresa ed i due argentini sono esausti. Zanetti, poi, ha 38 anni e mezzo, ma vuole giocare sempre, non ci si crede. Tutto questo, beninteso, neve permettendo. Galasso, in un rapido articolo sul Corriere della Sera di oggi, ha ricordato che un inverno così rigido, con tanta neve dappertutto, ci fu nel 1929 e di lì a pochi mesi crollò la borsa di New York, non ha detto che allora ci fosse un nesso, ma, insomma, oggi, la neve è tornata copiosa, la crisi economica c'è già. Questo 2012, come quel 1929, non è cominciato sotto i migliori auspici. Una differenza, per tornare al calcio c'è, l'Inter di allora, temporaneamente l'Ambrosiana, si avviava a diventare una delle più forti squadre del decennio successivo, costruendosi attorno al giovane e formidabile Giuseppe Meazza. L'Inter di oggi, invece, sta ancora aggrappata a Saverio Zanetti, classe 1973. Stiamo peggio, mi pare.