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lunedì 5 marzo 2012

Il Milan allunga in vetta, derby alla Lazio. Lavezzi straordinario

La difesa del Palermo ha lasciato ad Ibrahimovic una libertà di azione che nemmeno sui campetti periferia al più scarso degli avversari. Libero di stoppare, guadare la porta  e mirare, Ibra segna, si sa. Magari segnerebbe, ed in effetti segna, anche marcato, però un attaccante del suo calibro merita altre attenzioni. La larga vittoria del Milan a Palermo coincide con il pareggio interno della Juve con il Chievo: il collettivo è importante, ma pure il talento. Che, alla Juve, manca in molti ruoli. Alla Lazio di Reja il derby. La Roma, disattenta in fase difensiva, gioca con una lentezza irritante. Si salva solo Totti, costretto a giocare a tutto campo. Luis Enrique è riuscito nella "controimpresa" di farlo segnare pochissimo: come Carlos Bianchi tanti anni fa. Quanto alla Lazio, si vede la mano di Reja, che punta sul 4-2-3-1, modulo che valorizza sia Hernanes che Mauri. La Lazio rimarrà al vertice sino alla fine. L'Udinese rallenta, fermata dall'Atalanta, vince il Bologna con Acquafresca, attaccante di razza, che sta tornando protagonista. Il calciatore del momento, però, è Lavezzi, autore del gol vittoria per il Napoli a Parma. Lasciando da parte il fuorigioco di rientro, l'asso argentino sta trovando con continuità la via della rete, come mai prima in carriera. E', ora, uno dei più forti giocatori del mondo.

venerdì 17 febbraio 2012

Inter travolta dal Bologna: clamorosa sconfitta interna (0-3). Ranieri va esonerato. Moratti va via prima

Vergogna! Una sconfitta memorabile, l'ennesima, anzi ad essere precisi la decima, in un campionato disgraziato. Quest'Inter non è all'altezza dell'Inter, della sua storia, del suo prestigio, del suo blasone. Dopo il rovescio interno con il Novara, arriva ancora una sconfitta casalinga con il Bologna. Di Vaio segna una doppietta e cala il sipario su un gruppo sfiatato, zanettiano, cioè appunto sfiatato come Zanetti, cambiassiano, cioè appunto sfiatato come Cambiasso. Ma, soprattutto privo di talento. Ranieri va esonerato di corsa, perché ci vuole fantasia per immaginare Faraoni fantasista: molta fantasia, laddove il mestiere del tecnico è esercizio di raziocinio. Per non dire di Forlan, che non sa fare alcunché, anzi no, sa sbagliare un gol che nemmeno il Pancev dell'inverno del '92. La difesa è ridicola. E Nagatomo scarsissimo: non conosce i fondamentali di difesa. Un birillo è più reattivo e meno disponibile ad abboccare alla prima finta. E siccome il 2-0 non bastava, segna pure Acquafresca, altro interista del vivaio lasciato andar via con troppa fretta. Tre ceffoni in pieno volto. Poi, la partita, per fortuna, finisce. Bisogna mandare la primavera in campo, i titolari a zappare. E Branca ... lasciamo stare. Ranieri ha concluso la sua avventura all'Inter. Moratti è andato via a partita in corso, ma le sue responsabilità in questa caduta dell'Inter sono innegabili.

martedì 17 gennaio 2012

Il Napoli si chiama fuori dalla lotta per lo scudetto

Ormai, è un dato di fatto. Ci sono due Napoli, uno spavaldo, arrembante e vincente, quello di Champions, che potrebbe anche sgambettare il Chelsea, l'altro timido, incerto e poco capace di vincere le partite più semplici, quello di campionato, ormai fuori del tutto dalla lotta per lo scudetto, ma forse anche dalla qualificazione alla prossima Champions. Del resto, quando manca Lavezzi, che da solo fa la metà del gioco offensivo degli azzurri, si vede. Ieri sera, nel posticipo del posticipo, pareggio incolore contro il Bologna grazie ad un generoso rigore trasformato da Cavani, dopo il vantaggio avversario propiziato da Acquafresca.

mercoledì 26 ottobre 2011

Nette vittorie di Milan e Napoli, pareggia l'Inter a Bergamo

Nel Milan segnano i centrocampisti: dopo la tripletta di Boateng contro il Lecce, giunge quella del sottovalutato Nocerino contro il Parma. Cassano gioca sul velluto, dispensando assist a ripetizione, anche per Ibrahimovic, che segna l'altro gol del Milan. Il Napoli batte una buona Udinese: bellissimo il primo gol di Lavezzi, uno che se vedesse di più la porta, seguirebbe da presso Messi e Cristiano Ronaldo. La vede poco, però. L'Inter degli argentini anziani, mettiamoci anche Milito, che sbaglia un gol già fatto, oltre a Zanetti e Cambiasso, pareggia con una bella Atalanta, evitando la sconfitta soltanto grazie ad un rigore sventato da Castellazzi. Eppure il primo gol era stato di Sneijder: piatto destro astuto e preciso. Chivu, dopo la prova autorevole contro il Chievo, non ne azzecca una, lascia libero Denis, che pareggia per l'Atalanta, e poi procura il rigore, dubbio, su Marilungo. Ora, l'Inter è in difficoltà, ha problemi tecnici e tattici, però cinque rigori subiti dopo otto giornate di campionato sono un'inaccettabile enormità! Pareggia la Lazio, con gol di Klose, così la Juve rimane in testa al campionato. Pareggiano Novara e Siena e Cesena e Cagliari. Vince il Bologna con gol di Acquafresca, che continuo a considerare il miglior centravanti della sua generazione. La Roma di Luis Enrique, infine, perde contro il Genoa: ha ragione il tecnico iberico a dire che i giallorossi non sono ancora da scudetto.