Ranieri avrebbe le ore contate sulla panchina dell'Inter. La speranza di rimanerci è, infatti, disperatamente aggrappata alla difficilissima trasferta di Marsiglia. Per conto mio, il benservito a Ranieri andava dato fin da venerdì sera, dopo l'umiliante sconfitta casalinga con il Bologna. Perché la Champions resta l'unico obiettivo dell'Inter e tanto valeva giocarselo, sin dall'andata, con un nuovo tecnico, Zenga, il solo capace di rianimare un ambiente depresso, il solo capace di ricevere l'incondizionato sostegno dei tifosi, il solo dotato del temperamento necessario per panchinare i vari Zanetti e Cambiasso. Che invece Ranieri, alla Domenica Sportiva, ha inspiegabilmente elogiato. Il Marsiglia non è il Barcellona, sicché è battibile. Ma, non dall'Inter rinunciataria e patetica dell'ultimo mese. Nessuno, a parte Zenga, potrebbe tentare l'impresa di rilanciare una squadra, che, a giugno, dovrà essere rifondata.
su panchinare zanetti sono daccordo. Anche se abbiamo un sacco di gente infortunata o degente non capisco perchè, accanto a pilastri della samp come palombo o poli, far giocare sempre Zanetti e cambiasso. Basta!! non lo capisco soprattutto in ragione del fatto che lasciamo in panca, o peggio in tribuna, assoluti fenomeni come Alborno e Carlsen .......che tutto il mondo ci invidia. MidNightFlier
RispondiEliminaIl problema, a mio avviso, è la modestia del centrocampo, in tutti i suoi elementi. Modestia che nasce o dall'età, come nel caso di Zanetti e Cambiasso, che semplicemente, dopo centinaia di partite, non ce la fanno più. Oppure nasce dall'inadeguatezza tattica, come nel caso di Alvarez, che pure avrebbe un buon sinistro. O da quella tecnica, come nel caso di Palombo, che mai è stato un fuoriclasse. Poli, invece, è forte in prospettiva. E Crisetig, ingiustamente dimenticato dopo le prime apparizioni, lo è ancora di più. Thiago Motta, l'unico regista di ruolo, andava trattenuto fino a giugno.
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