Vergogna! Una sconfitta memorabile, l'ennesima, anzi ad essere precisi la decima, in un campionato disgraziato. Quest'Inter non è all'altezza dell'Inter, della sua storia, del suo prestigio, del suo blasone. Dopo il rovescio interno con il Novara, arriva ancora una sconfitta casalinga con il Bologna. Di Vaio segna una doppietta e cala il sipario su un gruppo sfiatato, zanettiano, cioè appunto sfiatato come Zanetti, cambiassiano, cioè appunto sfiatato come Cambiasso. Ma, soprattutto privo di talento. Ranieri va esonerato di corsa, perché ci vuole fantasia per immaginare Faraoni fantasista: molta fantasia, laddove il mestiere del tecnico è esercizio di raziocinio. Per non dire di Forlan, che non sa fare alcunché, anzi no, sa sbagliare un gol che nemmeno il Pancev dell'inverno del '92. La difesa è ridicola. E Nagatomo scarsissimo: non conosce i fondamentali di difesa. Un birillo è più reattivo e meno disponibile ad abboccare alla prima finta. E siccome il 2-0 non bastava, segna pure Acquafresca, altro interista del vivaio lasciato andar via con troppa fretta. Tre ceffoni in pieno volto. Poi, la partita, per fortuna, finisce. Bisogna mandare la primavera in campo, i titolari a zappare. E Branca ... lasciamo stare. Ranieri ha concluso la sua avventura all'Inter. Moratti è andato via a partita in corso, ma le sue responsabilità in questa caduta dell'Inter sono innegabili.