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domenica 25 marzo 2012

L'Inter perde anche con la Juve, 2-0 per i bianconeri: Ranieri esonerato

Quante altre scuse dovremo ascoltare? L'Inter gioca con tutte le forze che ha, e non sono molte, va vicina al gol nel primo tempo, due volte con Milito, e poi con Forlan, il peggiore in campo insieme a "sua altezza" Nagatomo, con Obi e con Stankovic. Ma, non segna. Perché non crede in se stessa, ha compreso la fine di un'epoca irripetibile. Nella ripresa, la difesa si addormenta e segna, udite, udite, Caceres, che salta indisturbato tra tante racchie statuine. Vergogna! Poi, Ranieri ci mette del suo, sostituisce Obi e Poli, autori di una buona prova, e manda in campo l'inutile Faraoni e Pazzini. E puntualmente arriva, in contropiede, il gol di Del Piero a calare la saracinesca sulle residue speranze europee dell'Inter peggiore degli ultimi anni. L'Inter è ottava in classifica! Ranieri va esonerato immediatamente. Via Ranieri, via Branca!

giovedì 22 marzo 2012

Juventus - Inter: l'Inter non può perdere. Ranieri andava esonerato

Domenica sera, Juventus - Inter. I bianconeri, qualificati alla finale di Coppa Italia, ultimo trofeo vinto dall'Inter, sono in lotta per lo scudetto con il Milan. Vorranno vincere. Ma, l'Inter non può perdere. Lo sa Moratti, lo sa Ranieri, credo lo sappia anche Branca. Dopo una stagione così sciagurata, culminata nell'eliminazione contro lo scarso Marsiglia di Deschamps, l'Inter ha il dovere morale e sportivo di uscire imbattuta da Torino. Invece di fare proclami, i vari Zanetti, Cambiasso e Forlan, per citare quelli che sopporto di meno, dovranno battersi con risolutezza, per evitare a se stessi l'ennesima figuraccia ed ai tifosi l'ennesimo dispiacere. Quella con la Juventus, per mille ragioni, non è una partita come le altre. Una brutta sconfitta decreterebbe l'esonero di Ranieri. Anche se, a quel punto, non servirà più a nulla. Ranieri avrebbe dovuto essere esonerato almeno un mese fa.

lunedì 19 marzo 2012

Forlan fuori rosa. Ranieri va esonerato, Branca licenziato

Forlan deve immediatamente essere messo fuori rosa. Il rifiuto di entrare in campo, consumatosi ieri contro l'Atalanta, ha pochissimi precedenti nella storia dell'Inter. Ed è inaccettabile. Insubordinazione pura o, più letterariamente, ammutinamento. Le giustificazioni che Ranieri ha dato nel dopo partita sono state patetiche. Forlan non merita lo stipendio che percepisce. Il suo rendimento è stato, sino ad ora, scadente. E si permette anche di fare i capricci. Fuori rosa e senza stipendio: questo dev'essere il contrappasso della sceneggiata di ieri. A fine stagione, poi, Forlan deve lasciare l'Inter. Vada a svernare altrove. Con Branca e Ranieri. Tutti via dall'Inter.

Branca via dall'Inter. Ranieri va esonerato

Il caso di Branca merita di essere studiato. Giocatore di qualche talento, ma lontanissimo dall'essere un campione, arrivò all'Inter nel 1995, stagione in corso, al posto di Delvecchio. Fece una buona stagione, nella quale, manco a dirlo, l'Inter vinse niente. L'anno dopo, giocò meno e segnò meno. Infine, nel corso della stagione 1997/98, l'anno di Ronaldo per intenderci, se ne andò. Non rimpianto. Salvo tornare anni dopo con incarichi dirigenziali. Perché? Come dirigente non aveva esperienza. Nella storia dell'Inter aveva contato poco, perché fu chiamato ad occuparsi di mercato? Prima con Oriali, poi, da un anno e mezzo, da solo. Ed i risultati si sono visti. Via Balotelli, Santon, Eto'o e Thiago Motta, dentro Coutinho, Kharja, Alvarez, Jonathan, Palombo e poi Poli e Guarin arrivati infortunati, Forlan, arrivato, e già bastava, senza neppure poter disputare il girone di Champions: ma questa, forse, è stata una fortuna. Non ne ha imbroccata una. Ha dissipato il patrimonio tecnico dell'Inter, non ha strategia e naviga a vista. Branca deve andare via dall'Inter subito, assieme a Ranieri, che non sa ripetere altro che il solito ritornello triste: è una stagione storta. Branca e Ranieri non sono all'altezza del compito. Chiunque altro al loro posto si sarebbe dimesso.

L'Inter pareggia con l'Atalanta, crisi infinita. Vincono Milan e Juve

Certi pronostici sono facilissimi: con Ranieri in panchina, niente Europa. Era chiaro un mese fa. A tutti, ma, d'evidenza, non a Moratti. Scialbo pareggio casalingo con l'Atalanta: Milito sbaglia un rigore, Forlan si rifiuta di entrare, e chissenefrega, calcisticamente conta poco, ma è il segno che Ranieri non ha il polso della squadra. Ormai è tardi per tutto, ma Ranieri va comunque esonerato. Il terzo posto scotta, sicché perde di nuovo la Lazio, mentre Udinese e Napoli pareggiano. Vince il Milan a Parma, stravince la Juve a Firenze, ma la Fiorentina è una squadra in disarmo.
Post scriptum: su Branca seguirà un post a parte. Lo merita.

giovedì 15 marzo 2012

Non chiamate Zanetti capitano: l'Inter, con lui in campo, è senza guida

Le parole hanno un significato preciso, un peso, un senso e persino un sentimento. Sicché non andrebbero usate a casaccio. E vengo al punto: smettiamola di chiamare Saverio Zanetti capitano, soprattutto con quel tono scolasticamente retorico che viene adoperato in certe telecronache insopportabili. Zanetti all'Inter porta la fascia, ma non mette la faccia. Sì, sì, proprio così, Zanetti non incita i compagni, non li sprona, cammina per il campo, contro il Marsiglia è durato 15 minuti, pochi o sbaglio? Ma, quel che è più grave, non parla con l'arbitro, non protesta, non difende le ragioni della propria squadra. Mentre i francesi si gettavano a terra in preda ad inverosimili convulsioni, e fingevano e fingevano e fingevano, perdevano tempo e ci prendevano per il sapete cosa, ecco, proprio allora, Zanetti dov'era? Non si scomponeva, come da anni non si scompongono i suoi capelli. Il capitano è il più carismatico del gruppo. Zanetti del carisma non ha nozione, idea e cognizione. Proprio non gli appartiene. Altro che capitano. Picchi era un capitano, rispettato, persino temuto, da compagni ed avversari. Zanetti invece mi ricorda Alberto Sordi nel film "Mamma mia che impressione". E gli faccio un complimento. Anche perché Sordi faceva ridere, Zanetti, come Ranieri, fa cascare le braccia.

mercoledì 14 marzo 2012

Inter zeru tituli: via Ranieri, Branca e senatori

Dal 2005, senza interruzioni, per sette anni consecutivi, l'Inter aveva chiuso la stagione conquistando almeno un trofeo, un titulo per dirla con il grandissimo José Mourinho. L'avventura del riscatto, dopo anni durissimi, era cominciata con la Coppa Italia, culminando con il triplete del 2010, replicato, sia pure in tono assai minore, dal tripletino del 2011. Il 2012, invece, da ieri sera è ufficiale, si chiuderà senza successi per l'Inter. E Ranieri, non scherzo, ha dichiarato di meritare la riconferma, accampando scuse da bar sport per giustificare una caduta verticale di rendimento cominciata a metà gennaio. La rinuncia a Thiago Motta, che qualunque osservatore anche distratto avrebbe giudicato esiziale per le sorti dell'Inter, ha avviato una discesa patetica verso il fondo della classifica in campionato, dissipando quelle ambizioni di scudetto, che si erano appena riaccese. Così, ieri, davanti la difesa, ha giocato l'immobile Stankovic, uno che non corre più, compie entrate scomposte, calcia due metri sopra la porta. Per di più, a gennaio, una squadra degna della storia dell'Inter avrebbe cercato di rinforzarsi, di reperire un attaccante di movimento più efficace del pessimo Forlan. Nulla di tutto questo. Rassegnato immobilismo, conservazione del nulla, basso profilo da basso impero. Di cui il basso Nagatomo preferito a suo tempo al granatiere Santon è l'immagine più nitida. Ranieri deve andarsene, preceduto da Branca e da quei senatori che hanno condizionato, impedendolo, il rinnovamento dell'organico. L'eliminazione patita dal Marsiglia appartiene alla categoria dello scandalo, la pietra d'inciampo dell'incompetenza, della presunzione, dell'incapacità manifesta. Vergogna! Zeru tituli, la felicissima locuzione escogitata da Mourinho, si è grottescamente rivolta contro di noi.

martedì 13 marzo 2012

Inter eliminata dal Marsiglia all'ultimo minuto: fine ingloriosa di una stagione fallimentare. Ranieri esonerato subito

Sneijder deve lasciare immediatamente l'Inter: la sua prova scandalosa non merita commenti. La sua e quella di Ranieri sono la faccia smunta di una disfatta annunciata. L'Inter riesce a farsi eliminare da un Marsiglia scarso che più scarso non si può. Fatali gli errori iniziali di mira dell'ineffabile Sneijder e di Milito, che pecca di sufficienza, colpendo di petto invece che di testa. Un vantaggio precoce avrebbe mutato il volto della partita. Che sembra cambiare nel secondo tempo, quando Obi e Pazzini rilevano l'olandese stanco e Forlan: il peggiore acquisto del dopo Gresko. Ad un quarto d'ora dalla fine, da una mischia nasce il gol di Milito, l'Inter attacca, ma alla rinfusa, Maicon fa finalmente la differenza. Due punizioni sprecate fanno pensare ai supplementari. Ma l'Inter, vecchia, con Cambiasso che è stanco appena entrato, non sta più in piedi. Rinvio del portiere francese, Lucio e Samuel, esausti dopo una prova valorosa, commettono un imperdonabile errore di posizione. Brandao stoppa, si gira e tira. Julio Cesar è beffato, come milioni di tifosi nerrazzurri incolpevoli. Una stagione disastrosa si chiude in modo amarissimo. Inutile rigore del 2-1 di Pazzini, che avrebbe dovuto giocare dall'inizio. Inter fuori da tutto. Ora, fuori i responsabili. Ranieri, Moratti, Branca, Sneijder, quello di questa sera, i senatori imbolsiti. Ultima notazione: Nagatomo è troppo basso e troppo scarso. Ultimissima notazione: quanto mi scoccia che Deschamps debba andare ai quarti. Non lo sopportavo da giocatore, della Juve manco a dirlo, figuriamoci da allenatore. 

Inter - Marsiglia: tutto in una notte

Tutto in una notte. Santa pazienza, abbiamo rimontato ben altre squadre in 104 anni di storia. Non possiamo farci fermare dal Marsiglia! Dai francesi! Pure con la prudenza raccomandata da Mourinho, che ha giustamente sottolineato quanto sia insidioso il risultato dell'andata, il Marsiglia va messo sotto. Sovrastato. Fin dai primi minuti. Senza tentennamenti e senza esitazioni. Mi auguro, pur mantenendo dei dubbi, che Ranieri abbia preparato al meglio la partita. Non sono ammessi errori: quelli, gli errori intendo dire, sono già stati commessi tutti nei terribili due mesi che hanno preceduto la partita che comincierà tra poco più di un'ora. Bisogna vincere! E sarebbe meglio stravincere! Per dare un calcio nelle terga a tutti gufi che guarderanno la partita.

Inter - Marsiglia: dentro o fuori. Gioca pure Cambiasso? Ranieri rischia l'esonero

Trapelano le prime indiscrezioni sulla formazione che Ranieri parrebbe intenzionato a schierare contro il Marsiglia. E leggo il nome di Cambiasso. Stiamo scherzando? Cambiasso non si regge in piedi, non tiene il ritmo alto, si fa saltare da chiunque, perché mai dovrebbe giocare una partita decisiva come questa, dopo le ultime pessime prove? L'Inter ha bisogno di corsa ed è già molto che possa permettersi la staticità di Stankovic. Cambiasso se ne stia in panchina. Questa sera non si può sbagliare. Ranieri lo sa? Il Marsiglia va battuto, perché si può battere. Non facciamoci ridere dietro. Ranieri rischia, più che mai, l'esonero!

lunedì 12 marzo 2012

Inter - Marsiglia: rimonta?

L'avversario è resistibile e reduce da parecchie sconfitte consecutive. Tuttavia, l'1-0 dell'andata è un risultato scomodissimo. Bisogna evitare di subire gol: la presenza di Samuel, in questo senso, conforta non poco. Mi aspetto molto da Sneijder, Maicon e Milito. I novanta minuti potrebbero non bastare, ma, l'Inter ha il dovere lottare con tutte le forze per la qualificazione.Anche strappandola ai rigori. Non si può uscire dalla Champions per mano di questo Marsiglia, per di più allenato dallo juventino Deschamps. Ranieri e la vecchia guardia sono all'ultima spiaggia. E lo sanno benissimo.

venerdì 9 marzo 2012

L'Inter batte il Chievo 2-0: segnano Samuel e Milito. I nerazzurri tornano alla vittoria dopo due mesi

Cambiasso finalmente in panchina, mentre Zanetti gioca. L'Inter parte decisa a riconquistare la vittoria, ma il sortilegio che dura da un paio di mesi sembra impossibile da spezzare, quando Milito si fa parare il rigore da Sorrentino: siamo al 14° minuto del primo tempo. Il Chievo gioca un partita attenta in difesa e riparte in contropiede, soprattutto con Pellissier. Primo tempo in archivio a reti inviolate. Nella ripresa, solito spartito, Lucio spesso in affanno, Forlan, improponibile esce per Pazzini. Finché Samuel, vecchio guerriero, trova il gol del vantaggio. Poi, addirittura, raddoppia Milito. L'Inter torna alla vittoria. Questa sconosciuta. Qualche timida speranza di rimontare il Marsiglia si affaccia all'orizzonte. Ranieri, per adesso, salva la panchina. E si commuove. Segno di nobiltà d'animo. Lo riconosco, dopo tutte le critiche che gli ho rivolto e che confermo.

Chievo - Inter: Zanetti e Cambiasso in panchina? Sarebbe ora

Circola la voce che Zanetti e Cambiasso dovrebbero finire in panchina a Verona contro il Chievo. Dobbiamo crederci? Vuoi vedere che Ranieri, preoccupato di un esonero che, quando sarà arrivato, risulterà sempre tardivo, ha finalmente deciso di panchinare i due senatori sfiatati! Speriamo che sia così. Altrimenti, c'è da prevedere un'altra sconfitta dell'Inter, che, in campionato, sarebbe la dodicesima. Ed alla vigilia della sfida con il Marsiglia non sarebbe incoraggiante. Vediamo quanto coraggio avrà Ranieri.

giovedì 8 marzo 2012

Se l'Inter perde con il Chievo, Ranieri è esonerato

Riuscirà l'Inter a perdere anche con il Chievo? Riuscirà Ranieri a sbagliare di nuovo la formazione come contro il Catania? Dalle dichiarazioni del tecnico romano non emerge la consapevolezza di avere raddrizzato la partita con gli etnei solo per la benevolenza della sorte: vedasi l'errore del portiere sul tiro di Forlan. Perdere, ma anche pareggiare con il Chievo, significherebbe perdere altro terreno in classifica  e prepararsi alla sfida con il Marsiglia con il morale sotto i tacchi. Insomma, senza una vittoria a Verona, per mille ragioni, Ranieri andrebbe esonerato. Decisione, del resto, che Moratti avrebbe dovuto assumere da tempo e per tempo.

martedì 6 marzo 2012

Villas Boas non è da Inter: farebbe la fine di Ranieri

Villas Boas non è da Inter, cui pure il suo nome viene accostato, vai a capire perché, in questi ultimi giorni. Il Chelsea l'ha giustamente esonerato, dopo averlo pagato come fosse un top player. Villas Boas ha mostrato limiti evidenti, facendo giocare malissimo il Chelsea, dimostrando scarsa considerazione verso le bandiere di quella squadra, senza tuttavia riuscire a valorizzare i giovani del gruppo. Per essere un tattico, assai sopravvalutato del resto, ha mostro poche idee ma confuse. Perché mai dovrebbe servire all'Inter? Raccomandato quanto altri mai, ha cominciato prestissimo ad allenare grazie a Robson, poi ha vissuto all'ombra di Mourinho, del quale però non ha il carisma, e, men che meno, le doti di motivatore. Ma, neppure l'ironia sferzante. A soli 35 anni, inoltre, non ha la necessaria esperienza per allenare l'Inter. Meglio l'allenatore della primavera nerazzura, allora. Ad ogni modo, non capisco perché non Zenga. Anzi, lo capisco benissimo: Zenga è stato un'icona dell'Inter di Pellegrini, sicché per Moratti non va bene. Il problema è che l'Inter è, e dovrebbe essere, degli interisti. Venisse Villas Boas, farebbe gli stessi, pessimi, risultati di Ranieri. Non mi pare il caso.

domenica 4 marzo 2012

L'Inter pareggia con il Catania: Ranieri è esonerato. Una crisi infinita

Ranieri le prova tutte, schiera Palombo in cabina di regia, Forlan dietro Pazzini e Milito, Zanetti e Cambiasso, perché tanto, loro due, si schierano da soli. Immediatamente si capisce che la caratura tecnica del Catania è superiore a quella dell'Inter: Barrientos, Bergessio, Gomez e Lodi danno del tu al pallone, sul quale invece Faraoni e Nagatomo, entrambi improponibili inciampano ogni volta. Il giapponese viene scherzato da Gomez, in occasione del primo gol etneo, come uno scolaretto burlato il primo giorno di scuola: imbarazzante. L'Inter attacca in modo confuso, disarticolato ed arrembante, Forlan calcia da tutte le posizioni, ma senza angolare.  Così il Catania controlla il gioco, e, dopo averne sbagliato uno clamoroso, trova il gol del raddoppio con Izco. Il Meazza fischia e fischia, di fronte all'ennesima prova vergognosa di una squadra incapace di giocare alla pari con chiunque. Zanetti passeggia, come il compare Cambiasso. Sono loro due l'immagine emblematica di un fallimento annunciato. Finisce il primo tempo. Nella ripresa, finalmente sostituito Faraoni entra Sneijder, che ha un'idea del calcio. Al '60, udite, udite, esce Cambiasso, ed era ora, per Poli, mentre Obi sostituisce Palombo. Il Catania si disunisce, Forlan azzecca la prima grande giocata stagionale e trova il gol. Più tardi, è Milito con un gran tiro a ristabilire la parità. Pareggio strappato a fatica. Ranieri va esonerato, perché niente di suo c'è in questo striminzito punticino. E' una crisi infinita. Via Ranieri, ci vuole Zenga.

venerdì 2 marzo 2012

Se l'Inter perde con il Catania, Ranieri è esonerato

Chiedo scusa per l'assenza di consecutio temporum dal titolo, ma così com'è risulta assai più efficace. Riuscirà l'Inter a perdere anche con il Catania? Domenica in casa, la squadra di Montella sarà un ostacolo ragguardevole, perché gli etnei giocano un calcio piacevole, organizzato, prevalentemente di rimessa, ma, comunque, di buona caratura tecnica. Molti giocatori del Catania trattano la palla meglio di parecchi interisti di oggi. Perché l'Inter si è impoverita tecnicamente dopo le ultime, fallimentari, campagne di mercato. Perché Sneijder, forse, non giocherà, vittima dell'ostracismo degli argentini sfiatati Zanetti e Cambiasso. Perché Ranieri non ha il coraggio di panchinare i senatori. Avrebbe dovuto subire l'esonero già dopo la partita persa a Marsiglia, tanto più dopo quella persa a Napoli. Una sconfitta interna con il Catania, che sarebbe la dodicesima in campionato, renderebbe l'esonero di Ranieri inevitabile. Stiamo a vedere.

mercoledì 29 febbraio 2012

Ranieri vice di Zanetti (e Cambiasso)

Ranieri resta all'Inter, nel ruolo occupato in questi ultimi mesi. Quello di vice di Zanetti. E di Cambiasso, il tattico della squadra. Insomma, i due argentini decidono la formazione, per il bene dell'Inter a sentire loro due! Con molta fantasia, qualcuno potrebbe anche crederci. Ad ogni modo, fanno la formazione e, guarda caso, si schierano sempre titolari, sebbene la loro condizione atletica attuale non sia granché diversa da quella di giocatori di calcetto nel dopo lavoro. Non vogliono Sneijder, perché altrimenti chi copre? Loro due, si è detto, non ce la fanno più. Ma, debbono giocare. Ranieri, che firma la formazione, li fa giocare. Moratti è contento. E l'Inter perde: partite, reputazione e credibilità. Quanto ancora dovrà durare tutto questo? Zanetti e Cambiasso via dall'Inter! Ranieri sia esonerato subito!

lunedì 27 febbraio 2012

La crisi dell'Inter: Ranieri esonerato, Branca licenziato

Ranieri va immediatamente esonerato: la sua faccia ormai ha una sola espressione, quella della rassegnazione alla sconfitta. Ne va della gloriosa storia dell'Inter. Ma, prima di esonerare Ranieri, il che va fatto subito, bisogna licenziare Branca. L'uomo che ha lasciato andare Santon, puntando su Jonathan e Faraoni, che ha lasciato andare Eto'o, pensando di sostituirlo con Forlan, che ha lasciato andare Thiago Motta, ingaggiando Palombo. Che ha scambiato Alvarez per un fuoriclasse, che non ha cercato alternative agli "scoppiati" Zanetti, Stankovic e Cambiasso. Branca è, vistosamente, palesemente, indiscutibilmente, inadeguato al ruolo. Sicché, senza perdere altro tempo, sia licenziato Branca, sia esonerato Ranieri. Siano panchinati i senatori sfiatati.

Moratti chiama Ranieri: esonero imminente. Arriva Zenga

Moratti ha appena dichiarato che sta per chiamare Ranieri. Mentre scrivo, i due dovrebbero già essersi sentiti. Escludo, a questo punto, mentre l'Inter vive la crisi più drammatica della presidenza Moratti, che Ranieri possa restare al suo posto. Sfiduciato e smarrito, incapace di guidare la squadra fuori dal tunnel buio di questo ultimo mese, contrappuntato da sette durissime sconfitte, Ranieri deve essere esonerato. Anzi, avrebbe dovuto e dovrebbe dimettersi. Al suo posto, deve arrivare Zenga, perché Beppe Baresi è un ottimo secondo, perché Figo non ha esperienza di panchina. Serve Zenga e subito. Beninteso, Zenga deve avere carta bianca. Il che significa mandare in panchina i senatori, senza se e senza ma. Ieri, a Napoli, Zanetti camminava, come Stankovic e Cambiasso. Urge sterzata. Si è già perso troppo tempo. Tanto che stanno tornando in circolazione le barzellette sull'Inter. E' inaccettabile. Moratti deve sbrigarsi.