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lunedì 26 marzo 2012

Ranieri esonerato dall'Inter: Moratti si decide dopo la sconfitta con la Juve

Sono ore convulse all'Inter. L'esonero di Ranieri, che un mese e mezzo fa avrebbe salvato la stagione, sembra davvero imminente. Moratti sembra essersi deciso. Nessuna riscossa contro la Juve, che, anzi, nel finale di partita ha rischiato di dilagare. Senza Maicon e Julio Cesar, gli ultimi ad arrendersi, la sconfitta avrebbe potuto riuscire più severa. Che dire? Meglio tardi che mai. Ranieri è, da tempo, inadeguato al compito. Meglio esonerarlo e provare a giocare le nove partite che restano provando qualche giocatore della Primavera e panchinando i senatori oltre agli insopportabili Forlan, Nagatomo e Faraoni. L'annuncio ufficiale dell'esonero di Ranieri è atteso in giornata.
Alle 22.06, sul sito dell'Inter, arriva l'annuncio ufficiale. RANIERI ESONERATO, INTER A STRAMACCIONI! ERA ORA!!

mercoledì 14 marzo 2012

Inter zeru tituli: via Ranieri, Branca e senatori

Dal 2005, senza interruzioni, per sette anni consecutivi, l'Inter aveva chiuso la stagione conquistando almeno un trofeo, un titulo per dirla con il grandissimo José Mourinho. L'avventura del riscatto, dopo anni durissimi, era cominciata con la Coppa Italia, culminando con il triplete del 2010, replicato, sia pure in tono assai minore, dal tripletino del 2011. Il 2012, invece, da ieri sera è ufficiale, si chiuderà senza successi per l'Inter. E Ranieri, non scherzo, ha dichiarato di meritare la riconferma, accampando scuse da bar sport per giustificare una caduta verticale di rendimento cominciata a metà gennaio. La rinuncia a Thiago Motta, che qualunque osservatore anche distratto avrebbe giudicato esiziale per le sorti dell'Inter, ha avviato una discesa patetica verso il fondo della classifica in campionato, dissipando quelle ambizioni di scudetto, che si erano appena riaccese. Così, ieri, davanti la difesa, ha giocato l'immobile Stankovic, uno che non corre più, compie entrate scomposte, calcia due metri sopra la porta. Per di più, a gennaio, una squadra degna della storia dell'Inter avrebbe cercato di rinforzarsi, di reperire un attaccante di movimento più efficace del pessimo Forlan. Nulla di tutto questo. Rassegnato immobilismo, conservazione del nulla, basso profilo da basso impero. Di cui il basso Nagatomo preferito a suo tempo al granatiere Santon è l'immagine più nitida. Ranieri deve andarsene, preceduto da Branca e da quei senatori che hanno condizionato, impedendolo, il rinnovamento dell'organico. L'eliminazione patita dal Marsiglia appartiene alla categoria dello scandalo, la pietra d'inciampo dell'incompetenza, della presunzione, dell'incapacità manifesta. Vergogna! Zeru tituli, la felicissima locuzione escogitata da Mourinho, si è grottescamente rivolta contro di noi.

martedì 13 marzo 2012

Inter eliminata dal Marsiglia all'ultimo minuto: fine ingloriosa di una stagione fallimentare. Ranieri esonerato subito

Sneijder deve lasciare immediatamente l'Inter: la sua prova scandalosa non merita commenti. La sua e quella di Ranieri sono la faccia smunta di una disfatta annunciata. L'Inter riesce a farsi eliminare da un Marsiglia scarso che più scarso non si può. Fatali gli errori iniziali di mira dell'ineffabile Sneijder e di Milito, che pecca di sufficienza, colpendo di petto invece che di testa. Un vantaggio precoce avrebbe mutato il volto della partita. Che sembra cambiare nel secondo tempo, quando Obi e Pazzini rilevano l'olandese stanco e Forlan: il peggiore acquisto del dopo Gresko. Ad un quarto d'ora dalla fine, da una mischia nasce il gol di Milito, l'Inter attacca, ma alla rinfusa, Maicon fa finalmente la differenza. Due punizioni sprecate fanno pensare ai supplementari. Ma l'Inter, vecchia, con Cambiasso che è stanco appena entrato, non sta più in piedi. Rinvio del portiere francese, Lucio e Samuel, esausti dopo una prova valorosa, commettono un imperdonabile errore di posizione. Brandao stoppa, si gira e tira. Julio Cesar è beffato, come milioni di tifosi nerrazzurri incolpevoli. Una stagione disastrosa si chiude in modo amarissimo. Inutile rigore del 2-1 di Pazzini, che avrebbe dovuto giocare dall'inizio. Inter fuori da tutto. Ora, fuori i responsabili. Ranieri, Moratti, Branca, Sneijder, quello di questa sera, i senatori imbolsiti. Ultima notazione: Nagatomo è troppo basso e troppo scarso. Ultimissima notazione: quanto mi scoccia che Deschamps debba andare ai quarti. Non lo sopportavo da giocatore, della Juve manco a dirlo, figuriamoci da allenatore. 

lunedì 5 marzo 2012

Il Newcastle pareggia con il Sunderland, ma Santon gioca sempre bene. Altro che Nagatomo

Il Newcastle sta rallentando la propria marcia in campionato, approfittando per metà dell'ennesima sconfitta del Chelsea del sopravvalutato Villas Boas. Pareggio interno con il Sunderland e la zona Champions si allontana. Ad ogni modo, sulla fascia di sinistra, gioca sempre, e bene, Santon. Il terzino scoperto e lanciato da Mourinho, che qualche genio, all'Inter, ha ritenuto meno forte di Nagatomo e Faraoni, della cui (scarsa) forza si è avuto ieri sera un saggio assai eloquente. Santon andrà agli Europei.

domenica 4 marzo 2012

L'Inter pareggia con il Catania: Ranieri è esonerato. Una crisi infinita

Ranieri le prova tutte, schiera Palombo in cabina di regia, Forlan dietro Pazzini e Milito, Zanetti e Cambiasso, perché tanto, loro due, si schierano da soli. Immediatamente si capisce che la caratura tecnica del Catania è superiore a quella dell'Inter: Barrientos, Bergessio, Gomez e Lodi danno del tu al pallone, sul quale invece Faraoni e Nagatomo, entrambi improponibili inciampano ogni volta. Il giapponese viene scherzato da Gomez, in occasione del primo gol etneo, come uno scolaretto burlato il primo giorno di scuola: imbarazzante. L'Inter attacca in modo confuso, disarticolato ed arrembante, Forlan calcia da tutte le posizioni, ma senza angolare.  Così il Catania controlla il gioco, e, dopo averne sbagliato uno clamoroso, trova il gol del raddoppio con Izco. Il Meazza fischia e fischia, di fronte all'ennesima prova vergognosa di una squadra incapace di giocare alla pari con chiunque. Zanetti passeggia, come il compare Cambiasso. Sono loro due l'immagine emblematica di un fallimento annunciato. Finisce il primo tempo. Nella ripresa, finalmente sostituito Faraoni entra Sneijder, che ha un'idea del calcio. Al '60, udite, udite, esce Cambiasso, ed era ora, per Poli, mentre Obi sostituisce Palombo. Il Catania si disunisce, Forlan azzecca la prima grande giocata stagionale e trova il gol. Più tardi, è Milito con un gran tiro a ristabilire la parità. Pareggio strappato a fatica. Ranieri va esonerato, perché niente di suo c'è in questo striminzito punticino. E' una crisi infinita. Via Ranieri, ci vuole Zenga.

domenica 15 gennaio 2012

L'Inter batte il Milan: decide Milito

Ranieri ha molti meriti nel successo dell'Inter nel derby. Decide per una strategia di attesa, lasciando ai rossoneri l'iniziativa del gioco. Eppure, dopo cinque minuti, arriva il gol dell'Inter: Thiago Motta esegue un perfetto terzo tempo su punizione di Maicon. L'arbitro annulla per un fuorigioco, che non c'è. Cambiasso, che ormai quasi non corre più, mostra però la concentrazione dei tempi belli, catturando tutti i palloni vaganti, Motta dirige il gioco di rimessa con la solita sapienza, Lucio e Samuel mettono il bavaglio ad Ibrahimovic, mentre Pato se lo mette da solo. Soffre Alvarez a sinistra, costretto a correre e rincorrere, come Recoba ai tempi di Cuper. Per sua fortuna, Nagatomo, che gli sta dietro, è più disciplinato di Gresko. Il mancino argentino migliora accentrandosi, sebbene sbagli un gol fatto a due passi da Abbiati. Il primo tempo finisce con la traversa di Van Bommel. Nella ripresa, solito copione, il Milan a fare gioco, senza tuttavia incidere granché, e l'Inter pronta al contropiede. Samuel recupera, Zanetti parte in progressione, palla in mezzo, liscio di Abate, Milito stoppa ed avanza, entra in area, sinsitro ad incrociare, esecuzione magistrale, il pallone tuba con il palo e finisce in rete. Allora, è vero che Milito aveva soltanto un problema di motivazioni: tecnicamente, lo ripeto, è il miglior centravanti del campionato italiano. Allegri le prova tutte per recuperare il risultato e manda dentro Robinho, Seedorf ed El Shaarawi, ma il risultato non cambia. L'Inter vince il derby, cosa che non faceva dai tempi di Mourinho. Il Milan dista solo cinque punti, la Juve, costretta al pareggio dal Cagliari, sei. Ora, i nerazzurri sono tornati in corsa per il titolo. Moratti deve puntellare la squadra. Un centrocampista serve. Come serve un cambio in attacco più valido di Forlan. Io, non è una novità, penso a Recoba.

giovedì 22 dicembre 2011

L'Inter batte il Lecce: Ranieri tiene tutti sulla corda

Inter batte Lecce 4-1. Muriel ha talento, ma, Lucio e Maicon l'hanno marcato con troppa cortesia. Il gol del vantaggio del Lecce ha, però, scatenato la veemente, a tratti scomposta, reazione dell'Inter, che ha colpito quattro legni quattro. Forlan, in campo nel primo tempo, mi sembra a fine carriera, non salta più l'uomo e non credo sia soltanto un problema di ritardo di condizione. Thiago Motta, assieme a Maicon, è la sola fonte del gioco nerazzurro. Però Motta è lento e da regista arretrato, per l'abitudine di perdere qualche pallone quando aggredito da avversari più rapidi, costituisce un rischio. Con il Lecce, figuriamoci con il Milan. Con Mourinho, non a caso, giocava sul centro destra o sul centro sinistra. Conclusione: ci manca un regista arretrato, perché Thiago Motta rende meglio da mezzala. Se non ci si adatta a giocare Sneijder, qualcuno a gennaio bisogna prendere. Bello il gol di Pazzini, che, faccia alla porta, è tra i migliori in circolazione. Può giocare solo in presenza di Maicon, oggi come oggi. Bello anche il gol di Milito, un gol alla Milito, che altri avrebbero sbagliato. Sarebbe importante che tornasse ai suoi livelli. Mi piace la gestione del gruppo decisa da Ranieri nelle ultime partite. Ruota i giocatori, fa entrare Cambiasso, che non regge una partita intera, nella ripresa. Se centellinasse anche il minutaggio di Zanetti, sarebbe meglio. Nagatomo è volenteroso ed orgoglioso, ma contro altri avversari si smarrisce: la prova di ieri non deve illudere. Bravo, infine, Alvarez. E' cresciuto. Per tenere dentro lui e Thiago Motta, però, gli altri due centrocampisti devono essere veloci. Uno potrebbe essere Poli. L'altro, con compiti di regia, all'Inter ancora non c'è. Alla ripresa, quasi subito sarà derby. Occorre arrivarci con dei rinforzi in rosa.

martedì 13 dicembre 2011

L'Inter vince contro il Genoa: segna Nagatomo

Dev'essere per la ridotta statura che non lo marcano e Nagatomo segna il secondo gol consecutivo, su assist di Alvarez, per la preziosa vittoria dell'Inter sul campo del Genoa. Faraoni, che ho osservato con particolare attenzione, davvero non mi sembra migliore di Santon. Buon rientro, invece, di Poli, che, ritrovata la miglior condizione, potrebbe permettere un salto di qualità all'apatico centrocampo nerazzurro. In avanti, Pazzini e Milito continuano a non sommarsi, sono due centravanti, si sapeva, si sa. E non mi aspetto molto di buono dal rientro di Forlan. Notizia: l'Inter torna nella zona sinistra della classifica. Questo, per ora, passa il convento.

domenica 11 dicembre 2011

L'Inter torna alla vittoria con la Fiorentina: 2-0

Finalmente una vittoria, in questo claudicante primo terzo di stagione. L'Inter batte in casa la Fiorentina, puntando su una formazione inedita, con Faraoni sulla fascia destra e Coutinho su quella sinistra. Davanti, ancora insieme, Milito e Pazzini. Che ritrova il gol dopo un lungo digiuno ed apre la strada al successo dei nerazzurri, sancito da un fortunoso gol di Nagatomo, che continua a non sembrarmi all'altezza. Si accendono gli entusiasmi per Faraoni, che non mi pare più forte di Santon, anzi, e per Coutinho, ieri più incisivo in fase di rifinitura, ma francamente lontano dall'essere un campione. Per stare alla storia nerazzurra, ricorda Benny Carbone, con meno tiro e meno velocità di base. Importante il ritorno di Maicon, ancora indietro di condizione, ma sempre giocatore di personalità. Come Thiago Motta. L'assenza di Zanetti, squalificato, non si è notata. Ora, si recupera con il Genoa.

domenica 4 dicembre 2011

Inter: disfatta contro l'Udinese, Zanetti espulso

Una partita indimenticabile, perché sancisce il fallimento della cura Ranieri: l'Inter di oggi è, purtroppo, racchia come quella di Gasperini. E quando sei racchio, ti puoi acconciare come vuoi, ma sempre racchio resti. Ranieri, peraltro, invece di schierare una squadra di buon senso, cambia ancora ruolo ad Alvarez, che può giocare solo a destra, rientrando, schierandolo a sinistra, dove la sua lentezza risalta com il sole a mezzogiorno. Poi, lo sostituisce con Nagatomo, uno che comincia a suscitarmi la stessa "simpatia" che mi ispirava Gresko: siamo messi male. Zarate si guarda la partita senza biglietto, Milito e Pazzini non si sommano e non si integrano, possibile che Ranieri non lo capisca. Di Zanetti e Cambiasso, il primo pure espulso, preferisco non parlare per carità di patria. Si salva solo Julio Cesar, che, subìto il gol di Isla, para il rigore di Di Natale. Poi, la buona sorte concede un tiro dal dischetto anche alla disperata e disperante compagine nerazzurra. Va Pazzini "dai piedi felpati", che inciampa, cade all'indietro e sbaglia. Sembra un film, ma, non lo è. L'Inter è in zona retrocessione. Vecchia, stanca e malandata. E Branca non si è ancora dimesso. Forse aspetta il rientro di Forlan? O l'esplosione di Coutinho?

martedì 22 novembre 2011

L'Inter in Turchia, il Napoli ospita il City

L'Inter contro i turchi del Trabzonspor deve vincere, per lavare l'onta della sconfitta casalinga patita all'andata dalla squadra di Trebisonda e per conquistare la qualificazione agli ottavi, per la quale, a dire il vero, basterebbe anche un pareggio. Torna, pare, Milito al centro dell'attacco, mentre Stankovic dovrebbe giocare sulla trequarti in luogo di Sneijder. Sulla fascia destra, invece, Nagatomo: sono tempi grami. Il Napoli non ha alternative alla vittoria contro il Manchester City di Mancini, per seguitare a coltivare speranze di qualificazione. Impresa difficile, perché gli inglesi sono in forma, guidano il loro campionato e schierano un Balotelli finalmente maturato, che indico protagonista di una grande partita.

mercoledì 26 ottobre 2011

Perché giocano Zanetti e Nagatomo?

Probabile formazione dell'Inter stasera a Bergamo, contro l'Atalanta che è a buon titolo la rivelazione del campionato, con Zanetti ancora titolare!, e non se ne può più, e Nagatomo ancora a presidio della fascia sinistra. Del capitano non so più che dire: per una volta che riposa Cambiasso, Zanetti gioca comunque. C'è forse una regola, che mi sfugge, che obbliga a schierarlo? Quanto a Nagatomo, sono convinto che soffrirà moltissimo le finte ed i rapidissimi cambi di direzione della miglior ala destra del campionato, Schelotto. La partita è decisiva: l'Inter deve arrivare alla sfida con la Juve con una vittoria e tre punti di più. Le premesse, Zanetti e Nagatomo in campo, non mi paiono incoraggianti. Gli atalantini, infatti, sono bene organizzati e corrono molto.

domenica 2 ottobre 2011

L'arbitro e Nagatomo affondano l'Inter, Napoli, però, da scudetto

Maggio viene spintonato fuori area, ma, l'arbitro decide in modo visionario per il rigore ed ammonisce l'ingenuo Obi, che protesta e riceve il secondo giallo: espulsione e partita falsata. Inaccettabile, eticamente ed esteticamente! Detto questo, resto del parere che il Napoli avrebbe vinto comunque. Grazie anche al contributo greskiano, termine di conio mio per ricordare l'infausto Gresko, di Nagatomo. Mi ricorda la canzone "Passo di corsa", con la quale i bersaglieri muovono compatti all'alzabandiera: "corri corri che arrivi prima, corri corri che fai più presto". Nagatomo corre, ma che corre a fare?, però si fa bruciare da Campagnaro sulla respinta di Julio Cesar e guarda il cielo quando Mascara innesca Maggio. Nagatomo, lo so, ha molti estimatori tra i tifosi interisti più generosi, io, invece, mi auguro di non vederlo più con la maglia dell'Inter. In campo, almeno. Inler ha giocato una partita sontuosa, mentre il suo dirimpettaio Cambiasso, monumento alla lentezza, ha fatto molto male. Come Alvarez, del resto e "riccioli d'oro" Forlan, che ha lasciato Madrid per svernare a Milano, come un qualunque politico spagnolo di seconda fila nel '600. Bravo Hamsik, che ora vale più di Gerrard e Lampard, bravissimo al solito Lavezzi. Mazzarri è, dopo Mourinho, il miglior insegnante di calcio verticale, altro che stile Barca! Il Napoli in testa al campionato, l'Inter nei bassifondi. Siamo sempre in attesa delle dimissioni di Branca.