Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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venerdì 3 maggio 2024
lunedì 22 aprile 2024
Giro d'Italia 2024: i favoriti. Pogacar su tutti
Tutti contro Pogacar, fresco vincitore della Liegi-Bastogne-Leigi. Al Giro 2024, l'Italia si affida al giovane Tiberi e all'esperto Caruso. Ecco il borsino dei favoriti, sebbene non sia ancora ufficiale l'elenco dei partecipanti.
- Pogacar *****
- Geraint Thomas ***
- Bardet ***
- Uijtdebroeks ***
- Caruso **
- Lopez Perez **
- O'Connor **
- Quintana *
- Daniel Martinez **
- Tiberi *
lunedì 28 agosto 2023
Vuelta 2023: ad Andorra trionfa Evenepoel, che indossa la maglia rossa
Terza tappa della Vuelta a España 2023. Ripresi negli ultimi chilometri prima Damiano Caruso poi Kämna. Si avvantaggia Kuss, ripreso anche lui. Fino al tremendo scatto, a quattrocento metri dal traguardo, di Remco Evenepoel. Che vince a braccia alzate, precedendo Vingegaard e Ayuso. L'asso belga, vincitore della scorsa edizione della Vuelta, non ha la minima intenzione di abdicare. Evenepoel veste anche la maglia rossa, con 5" di vantaggio su Enric Mas.
venerdì 19 maggio 2023
Giro d'Italia: a Crans-Montana vince Rubio, Pinot secondo
Tredicesima tappa del Giro d'Italia 2023, da Borgofranco d'Ivrea a Crans-Montana, sulle Alpi Svizzere: tre Gran Premi della Montagna di prima categoria, il Gran San Bernardo, la Croix de Coeur e, appunto, l'ascesa di Crans-Montana. Per chi ambisca al successo finale, sarà davvero impossibile nascondersi.
*Aggiornamento delle 11:18. Tappa accorciata per il maltempo. Anche se dalla Svizzera giungono notizie meno drammatiche. La tappa farà a meno del Gran San Bernardo e misurerà circa 74 km. Si partirà realmente da La Chable e si affronteranno solo le ascese della Croix de Coeur e di Crans-Montana. Grande perplessità!
La cronaca.
Hanno voluto la tappa breve. Almeno attaccano. Non i primi, però, figuriamoci! È Thibaut Pinot ad animare la fuga. Con lui, sulla Croix de Coeur restano Cepeda, Gee e Rubio. Lungo l'ascesa finale di Crans-Montana, è sempre Pinot ad osare di più. Gee si stacca. Non c'è accordo tra Pinot, Cepeda e Rubio. Pinot ha una voglia matta di vincere e continua a scattare senza troppo costrutto. Lo riprendono. E riparte. Del resto, le pendenze non sono proibitive. All'inseguimento c'è Hugh John Carty. Dal gruppo maglia rosa, evade Damiano Caruso. Lo riprendono. Volata davanti. Vince il colombiano Rubio, di pura astuzia. Secondo Thibaut Pinot, che merita comunque applausi per un coraggio antico e genuino, terzo Cepeda. La maglia rosa Thomas, con Roglic e Caruso arriva con poco più di un minuto e mezzo di ritardo. Pinot risale al decimo posto della classifica generale. Ho la sensazione che potrà ancora recitare da protagonista in questo Giro. E, chissà?
domenica 23 aprile 2023
Giro d'Italia 2023: i favoriti
Si annuncia una grande edizione, quella 2023, del Giro d'Italia. Ecco il borsino dei favoriti, guidato da Evenepoel, fresco vincitore della sua seconda Liegi-Bastogne-Liegi.
- Evenepoel *****
- Roglic ****
- Geoghegan Hart ***
- Geraint Thomas ***
- Joao Almeida **
- Caruso **
- Thibaut Pinot **
- Vlasov *
- Ciccone *
- Healy *
martedì 19 luglio 2022
TdF 2022: a Foix trionfa Hugo Houle
Sedicesima tappa del Tour de France 2022, da Carcassonne a Foix, 178,5 km. La tappa successiva al giorno di riposo presenta sempre più incognite delle altre e quella odierna, che introduce i Pirenei nel romanzo di questo Tour, ha già difficoltà proprie, con quattro Gpm, gli ultimi due di prima categoria. Quando sarà stato valicato l'ultimo di questi, il Mur de Pèguére, mancheranno poco più di 20 km al traguardo, in discesa. La maglia gialla Vingegaard riparte senza il sostegno di Roglic e Kruijswijk, entrambi ritiratisi domenica. La terza settimana di un grande giro è sempre la più difficile e si annuncia tanto caldo sul percorso e i Pirenei non sono le Alpi: sono più spogli, più assolati, più inclementi. Charly Gaul, che considero secondo come scalatore solo a Gino Bartali, li chiamava les lieux infames: i luoghi infami, per la fatica innaturale che esigevano. E che esigono.
La cronaca.
Tra i 29 attaccanti di giornata, il canadese Houle resta solo al comando. Ad inseguirlo una manciata di corridori, tra i quali anche Damiano Caruso. Il Mur de Pèguére è durissimo, con tratti anche al 16 o 17%. Van Aert, pure lui tra i fuggitivi della prima ora, fa fatica. Più dietro, il gruppo della maglia gialla accelera quando a guidarlo passa Majka, che prepara il terreno per un attacco del suo capitano Pogacar. Cedono, ma non troppo, Gaudu, Geraint Thomas e Adam Yates. Vingegaard, invece, tiene, scortato da Sepp Kuss. Poi, salta il cambio a Majka, che deve spostarsi e scendere di bicicletta. Ripassa avanti Kuss e accelera ancora. Con lui restano Vingegaard, Pogacar e Quintana. Houle, davanti, scollina da solo. In discesa dal Mur de Pèguére Thomas rientra. Mentre Van Aert ha atteso l'arrivo di Vingegaard e si è messo in testa al gruppo maglia gialla. Hugo Houle vince e con pieno merito. Per il resto, da registrare la giornata storta di Romain Bardet, che perde più di 3' da Vingegaard, Pogacar, Thomas e Quintana, precipitando al nono posto in classifica generale.
La classifica generale (dopo 16 tappe).
1. Jonas Vingegaard (DAN)2. Tadej Pogacar (SLO) a 2'22"
3. Geraint Thomas (GBR) a 2'43"4. Nairo Quintana (COL) a 4'15"5. David Gaudu (FRA) a 4'24"
1. Jonas Vingegaard (DAN)
3. Geraint Thomas (GBR) a 2'43"
mercoledì 1 giugno 2022
Giro della Svizzera 2022: percorso e favoriti
Otto tappe per il Tour de Suisse 2022, dal 12 al 19 giugno. Nell'attesa che sia ufficializzata la lista dei partecipanti, si può anticipare che dovrebbero essere al via Thibaut Pinot, che cerca la miglior forma in vista del Tour de France, l'inglese Pidcock, Fuglsang, Damiano Caruso, Remco Evenepoel, fresco vincitore del Giro di Norvegia, Adam Yates e Vlasov: sulla carta, sono loro i favoriti per il successo finale. Di seguito, il percorso.
1^ tappa (12 giugno): Küsnacht - Küsnacht 178 km
2^ tappa (13 giugno): Küsnacht - Aesch 199 km
3^ tappa (14 giugno): Aesch - Granges 177 km
4^ tappa (15 giugno): Granges - Brunnen 191 km
5^ tappa (16 giugno): Ambri - Novazzano 193 km
6^ tappa (17 giugno): Locarno - Moosalp 180 km
7^ tappa (18 giugno): Ambri - Malbun 25,6 km
Si comincia da Küsnacht, sul Lago di Zurigo con un circuito. E sempre con un circuito finale si chiudono anche la seconda, la terza e la quarta tappa. Decisamente più bella la quinta tappa, tutta in Canton Ticino, che ricalcherà in buona parte il tracciato del mondiale di Mendrisio del 2009, quello vinto da Cadel Evans su Kolobnev e Joaquim Rodriguez. La sesta tappa, con arrivo a Moosalp, sarà per scalatori e risulterà decisiva per la classifica finale: prevista la scalata del Col du Nufenen ad oltre 2400 m. L'arrivo a Moosalp sarà in ascesa. Tappa di alta montagna anche la settima, con arrivo in salita, horse categorie, a Malbun. L'ultima tappa, da Vaduz a Vaduz, sarà una cronometro di 25,6 km.
lunedì 31 maggio 2021
Giro d'Italia 2021: le pagelle finali
Ecco le pagelle finali del Giro d'Italia 2021:
- Egan Bernal: 9. Vince il Giro d'Italia dopo il Tour de France 2019. Era il grande favorito della vigilia, assieme a Simon Yates. Rispetta il pronostico, vince due tappe. Cala negli ultimi giorni, ma grazie anche ad una squadra molto forte porta la maglia rosa a Milano.
- Damiano Caruso: 9. Sorpresa fino ad un certo punto, visto che era già riuscito a piazzarsi tra i primi 10 di Giro, Tour e Vuelta. Ritiratosi Landa, la sua luogotenenza diventa comando di compagnia. Vince sull'Alpe Motta e conquista un secondo posto finale, che vale una carriera.
- Simon Yates: 7. Vince una tappa, la condizione non è perfetta, ma il terzo gradino del podio lo conferma tra i migliori specialisti delle gare a tappe.
- Filippo Ganna: 7,5. Fa il gregario in linea e il capitano contro il tempo. Da capitano vince le due tappe a cronometro.
- Nizzolo: 7. Finalmente il primo successo al Giro, che è anche il primo in un grande giro.
- Daniel Martinez: 8. Fortissimo il colombiano. Dà tutto per Bernal, ma potrebbe mettersi in proprio. Presto, credo che lo farà.
- Romain Bardet: 6,5. Considero importante che sia venuto al Giro. Il settimo posto finale non è in linea con i podi al Tour, ma è meglio di quanto fatto vedere negli ultimi anni. Ora, è un corridore più completo.
- Nibali: 6. Di stima. Lotta, reduce da un infortunio. Ma, un corridore con il suo palmares non ha bisogno di recitare da comparsa.
venerdì 28 maggio 2021
Alpe di Mera: vince Simon Yates, Bernal si difende
Diciannovesima tappa del Giro d'Italia 2021, da Abbiategrasso all'alpe di Mera: 166 km. Tutte le difficoltà saranno concentrate proprio nell'ascesa dell'Alpe di Mera: 9,7 km al 9% di pendenza media. Vedremo chi attaccherà Bernal e come il colombiano risponderà.
La cronaca.
Trionfa Simon Yates, grazie ad un attacco cui Bernal nemmeno prova a rispondere, preferendo salire con il suo passo lungo la salita finale. Con lui resta Joao Almeida, che poi lo molla nell'ultimo km, chiudendo secondo a 11" dall'inglese. Bernal è terzo a 28". Subito dopo Caruso, bravo e tenacissimo, e Vlasov. Anche domani Bernal dovrà correre in difesa. Non è più brillante come nelle prime due settimane. Ma, Yates avrà bisogno di una vera e propria impresa, per sfilare la maglia rosa al colombiano. Difficilissimo. Peraltro, contro il tempo - domenica si chiude a cronometro - Bernal va più forte di lui.
giovedì 11 febbraio 2021
Australian Open: Fognini batte Caruso al 5° set dopo lunghissimo tie-break
Melbourne Arena: derby azzurro al secondo turno degli Australian Open 2021, tra Fabio Fognini e Salvatore Caruso. Partita combattuta, con Fognini discontinuo, che continua a ricavare pochi punti dal servizio. Si arriva al quinto set e Caruso, nel quinto gioco sente dolore alla caviglia. Riprende con una fasciatura rigida. Il siciliano, tuttavia, si riprende bene. La partita arriva al tie-break: una sequela di emozioni, con Fognini che prevale contro un Caruso indomito 14-12! Il rovescio incrociato che nel tie-break gli vale il 13-12 e il match point decisivo, è magnifico. E vola al terzo turno, per la quinta volta in carriera, l'asso ligure. Punteggio finale: 4-6, 6-2, 2-6, 6-3, 6-7 (14-12).
lunedì 21 settembre 2020
Toud de France 2020: le pagelle. Da Pogacar a Van Aert
Il Tour de France 2020 è finito in gloria per il giovane sloveno Tadej Pogacar, dato tra i favoriti alla vigilia, anche da chi scrive, ma non in posizione eminente. Altri erano ben più accreditati di lui. E invece è giunto il suo successo, meritato e illustrato dalla conquista di tre tappe, dalla corsa solitaria contro squadre più solide e attrezzate e da un coraggio, quasi guascone, che ha impressionato. Ora sono cominciate le chiacchiere sui suoi mentori, a cominciare dallo svizzero Gianetti. Che dire? Per me è un talento autentico. Spero di non sbagliare. Ecco le pagelle della Grande Boucle.
- Pogacar: voto 10 cum laude. Per quanto detto sopra, ha vinto in modo netto e spettacolare.
- Roglic: voto 7,5. Scortato da una vera e propria corazzata, tanto che nelle salite difficili aveva tre o quattro compagni, qualche volta cinque, fino agli ultimi 3 km, il giorno della cronometro aveva nel volto il segno della sconfitta. Tirato, ombroso. Non ha retto la pressione. Troppo grave il ritardo da Pogacar a la Planche Des Belles Filles.
- Richie Porte: voto 8. Tanta sfortuna in precedenti corse a tappe, l'australiano ha corso bene e suggellato, grazie ad una bella cronometro, il primo podio in un Grande Giro. Meglio tardi che mai.
- Thibaut Pinot: voto 6. Di stima e d'affetto, perché è dal 2012 che lo considero predestinato alla vittoria del Tour. Come al Giro 2018 e al Tour 2019, la sfortuna si accanisce su di lui. Cade a Nizza e poi è un calvario. Ma porta a termine la corsa, chiudendo ventinovesimo. Tenace.
- Sagan: voto 4,5. Gli sfugge la maglia verde, peraltro sopravvalutata. Non vince un solo sprint. Farebbe bene a perdere peso e a tornare l'improvvisatore che conoscevamo. Deve rigenerarsi.
- Sam Bennett: voto 7. l'irlandese, a quasi 30 anni, con Caleb Ewan, è un velocista di grande affidabilità. Maturato.
- Wout Van Aert: voto 9. Ha tirato in montagna per Roglic in modo impressionante. Ha vinto due volate in modo imperiale. E prima aveva conquistato Strade Bianche e Sanremo. Comincio a pensare che potrebbe lottare anche per vincere un Grande Giro, l'asso belga. Dominante.
- Damiano Caruso: voto 7. Con il decimo posto in questo Tour, Caruso, può dire di essere arrivato tra i primi 10 della generale in tutti i tre Grandi Giri. Costante.
- Mikel Landa: voto 6,5. Tutti a tirare per lui e lui si stacca. Questa è l'immagine del campione iberico, perché campione lo è. Ha più classe di tanti altri, ma non sa trasformarla in risultati. Il quarto posto è un contentino.
martedì 2 luglio 2019
Wimbledon 2019: 2^ giornata. Tocca a Fognini
Le partite con italiani in campo:
Tiafoe - Fognini 7-5, 4-6, 3-6, 6-4, 4-6
Berrettini - Bedene 3-6, 6-3, 6-2, 7-6
Cecchinato - de Minaur 0-6, 4-6, 6-7
Simon - Caruso 7-6, 6-3, 6-2