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lunedì 27 settembre 2021

Serie A 21/22: il punto dopo la 6^ giornata. Napoli a punteggio pieno

Napoli ancora a punteggio pieno, dopo la facile vittoria per 2-0 contro il Cagliari di Mazzarri. Sono curioso di vedere gli azzurri contro squadre più quotate. Per ora, l'impressione è notevole. Con Osimhen sempre più decisivo. Lo scorso anno mancò tanto a Gattuso.

La Juve batte una Samp modestissima, ma subisce di nuovo due gol. Sempre più difficile il lavoro di Allegri, che perde per infortunio Dybala e Morata.

Tanto spettacolo nel pareggio tra Inter e Atalanta, ma anche tanti errori. Inter sbilanciata: lasciati 21 tiri ai bergamaschi. Troppi. 

Il derby capitolino va alla Lazio di Sarri, che travolge la Roma in contropiede. Troppo sbilanciati i giallorossi. La mano di Mourinho si vede solo sui calci piazzati.

Nella vittoria del Milan, gol di Daniel Maldini, nipote di Cesare e figlio di Paolo: una storia cui anche i tifosi di altre squadre non possono rimanere insensibili.

Vince il Sassuolo contro la Salernitana: segna Berardi. Da segnalare la doppietta di Destro, sempre molto stimato da chi scrive, salito a 85 gol in Serie A. Il suo Genoa pareggia 3-3 in casa con il Bologna. Vince l'Empoli 4-2 contro il Bologna e primo gol di Pinamonti con i toscani: nessuno mi convincerà che sia meno forte di Satriano. Si conferma buona squadra la Fiorentina, che espugna Udine con un rigore di Vlahovic.

sabato 8 maggio 2021

Inter-Sampdoria: 5-1. Festa scudetto

Giocano le seconde linee, ma vince sempre l'Inter, che continua in casa la festa scudetto iniziata domenica scorsa. Battuta la Sampdoria per 5-1. Oltre alla doppietta di Sanchez e alla rete su rigore di Lautaro, da registrare il gol sblocca risultato di Gagliardini e il primo in nerazzurro di Pinamonti. Uno che ha trovato poco spazio. Ma non solo è interista da sempre. È proprio da Inter.

sabato 30 gennaio 2021

Inter-Benevento 4-0

Inter con Eriksen in regia e Barella e Gagliardini ai lati. Sulle fasce, Hakimi e Perisic. Al centro della difesa Ranocchia.  Nerazzurri in vantaggio con punizione di Eriksen deviata da Improta. Il Benevento è ordinato ma non pericoloso. Intervallo. Dopo una decina di minuti, nella ripresa, raddoppia Lautaro Martinez, imbeccato da Gagliardini.  Più avanti arriva la doppietta di Lukaku, comunque lontano dalla miglior condizione. Da lodare la bella partita di Eriksen, a suo agio nei panni del regista: la classe è classe. Ora, si tratta di recuperare alla causa Pinamonti, tornato a giocare dopo tanto tempo. Può riuscire utilissimo. 

mercoledì 30 dicembre 2020

Pinamonti deve restare all'Inter

Pinamonti dovrebbe restare all'Inter. Anche se il mainstream nerazzurro lo vorrebbe altrove. È sottovalutato. A 21 anni e mezzo e con il vasto repertorio di cui dispone, ha tutto per diventare il centravanti del futuro. Mancini, che come tecnico considero fino ad un certo punto, ma il talento sa riconoscerlo, si è espresso da tempo in suo favore. Come fece per Zaniolo. Filippo Inzaghi, che nel ruolo qualcosa ha dimostrato, pare che lo voglia al Benevento. Ecco, di questi pareri, all'Inter, farebbero bene a tener conto. 

lunedì 16 novembre 2020

Bastoni, Barella, Berardi e Insigne i migliori dell'Italia di Mancini

Queste partite di Nations League vanno prese con le pinze. Somigliano più ad amichevoli che a sfide sentite, con una posta in palio davvero importante. Tuttavia, per l'Italia di Mancini, ieri vittoriosa per 2-0 contro la Polonia, sono arrivate indicazioni confortanti. Dal gruppo, che appare affiatato, al gioco, che si esprime con disinvoltura, fino alle prestazioni dei singoli. Su tutti, Insigne, tecnico e resistente, fantasioso eppure continuo. Bastoni ha dimostrato di poter giocare bene in una difesa a quattro e mi chiedo se Conte se ne sia accorto. Barella è tra i massimi centrocampisti continentali. A voler essere rigidi, gli mancano quei due/tre centimetri di statura, con i quali sarebbe stato anche più dominante. Bravo anche Berardi. Tra i 19 e i 21 anni sembrava un predestinato. Poi, è calato. Ha saputo, cosa che a pochi riesce, rialzarsi e tornare più forte di prima. Ha ormai, a 26 anni, grande esperienza. Segna e fa segnare. Attaccante esterno di grande affidabilità. Cosa manca allora all'Italia? Un centravanti. Belotti e Immobile, in azzurro, non ripetono le prestazioni della serie A. Balotelli si è perso. Destro anche. Kean non mi pare all'altezza del compito. Io, ma sono di parte, aspetterei Pinamonti.

venerdì 18 settembre 2020

Pinamonti è da Inter, come Altobelli nel 1977

La competenza, questa sconosciuta. Molti tifosi dell'Inter, di quelli che stravedono per Conte e Marotta, avanzano dubbi sulle qualità di Pinamonti, che rientra dal Genoa. A costoro, voglio ricordare che, nel 1977, Mazzola, appena passato dal campo alla scrivania, andò a prendere dal Brescia Alessandro Altobelli, detto Spillo, che aveva fatto bene, nemmeno benissimo in serie B. Altobelli, avrebbe compiuto 22 anni a novembre di quell'anno, quale esperienza aveva di serie A e di grande squadra? Mazzola, però, sapeva di calcio. Altobelli divenne il centravanti titolare dell'Inter, per 11 stagioni consecutive, 466 partite e 209 gol, secondo solo a Meazza per reti nerazzurre. Ora, Pinamonti, 21 anni, è probabilmente meno forte di Altobelli, ma comunque ha forza fisica, tecnica notevole, difende bene il pallone, calcia con eguale efficacia con entrambi i piedi, ha già 10 gol in serie A e un curriculum ragguardevole con le giovanili. Arriva come quarta punta. Mi spiegate qual è il problema?

martedì 30 giugno 2020

Destro e Pinamonti contro la Juve

Stasera, il Genoa, in piena lotta per non retrocedere, affronterà la Juve capolista. Partita dall'esito non scontato. La Juve continua a sembrarmi poco brillante, mentre il Genoa, sebbene in affanno, o forse proprio per questo, ha tutto da guadagnare da una partita contro pronostico.


Leggendo le probabili formazioni, l'attacco rossoblu dovrebbe essere guidato da Mattia Destro ed Andrea Pinamonti. Due attaccanti di scuola Inter, nei quali l'Inter ha creduto poco. Almeno in Destro, perché Pinamonti all'Inter potrebbe anche tornare. 


Ora, al netto di considerazioni già svolte sulla politica nerazzurra di allevare talenti per poi mandarli altrove, come se la formazione in casa fosse stata un limite, si tratta di due attaccanti molto forti. Destro, comunque autore di 70 gol in serie A, ha un poco sprecato il suo talento. Perché aveva tutto del bomber vero, dal tiro secco al gioco aereo, dalla forza fisica all'opportunismo in area di rigore. Commise l'errore di rifiutare, almeno così si disse, la convocazione ai mondiali brasiliani del 2014. Gli ultimi anni li ha giocati, a Bologna, sempre in chiaroscuro. Pinamonti, dal canto suo, ha solo 20 anni. E, oltre al valore atletico e tecnico, possiede anche una spiccata personalità. Non so quanto si possano integrare, perché sono due 9 classici. Però, saranno clienti scomodi per l'ingessata difesa bianconera. 

lunedì 29 giugno 2020

Serie A 2019/20: il punto e la classifica dopo la 28^ giornata

Hanno vinto le prime quattro della classifica, tanto che il discorso qualificazione alla prossima Champions si è virtualmente chiuso. Comodo il successo della Juve; sofferto e discusso quello della Lazio; prezioso quello atalantino, propiziato dalla doppietta di un campione vero come Muriel, rimasto in carriera al di sotto di quel che il talento puro gli avrebbe permesso; stentatissimo quello dell'Inter sul Parma.

La Roma ha ceduto sul campo del Milan di Rebic, che da centravanti si mostra sempre più efficace. A condizione che abbia campo. Bella vittoria del Cagliari di Zenga, che, dopo anni, allena finalmente una buona squadra. 

Una riflessione sui giovani cresciuti all'Inter: nella 28^ giornata hanno segnato sia Pinamonti, classe '99, sia Bonazzoli, classe '97. Di entrambi si dicevano grandi cose. Entrambi sono stati lasciati andare, anche se Pinamonti non a titolo definitivo. Entrambi hanno qualità evidenti e tutta una carriera davanti. So quanto sia minoritaria la mia posizione: ma invece di giocatori usurati, come Sanchez, o, in prospettiva, Dezko, punterei su di loro. Avrei già puntato su di loro. Stesso discorso per Esposito, che ora Conte tiene fisso in panchina. 

mercoledì 26 giugno 2019

L'Inter ha bisogno di Van de Beek non di Lukaku

Allora, Lukaku non mi dispiace. I suoi gol li ha sempre fatti. Ed è uno dei tre centravanti classe 1993 migliori al mondo. Il terzo di loro. Gli altri due, in ordine di valore, sono Harry Kane e Icardi, che è già un giocatore dell'Inter. Che ha pure in rosa il giovane e promettente Pinamonti. Non credo che l'Inter abbia bisogno di Lukaku, il cui cartellino costa uno sproposito. Con quei soldi, probabilmente con meno soldi, si potrebbe arrivare al magnifico centrocampista dell'AjaxVan de Beek. Che possiede tecnica, inserimenti e tiro, tutto ciò che manca al reparto di mezzo dell'Inter

lunedì 25 febbraio 2019

Serie A 2018/19: il punto dopo la 25^ giornata. Così non Var!

Serie A sempre meno credibile: questo il sentenzioso bilancio dopo la 25^ giornata. L'errore dopo la Var, che ha permesso il pareggio della Fiorentina contro l'Inter, certifica lo stato di crisi delle direzioni arbitrali nel campionato italiano. Crisi permanente, peraltro. La Juve vince, giocando malissimo, contro il Bologna. Da un rinvio oratoriale sui piedi di Dybala nasce il gol del successo bianconero. Vince 4-0 il Napoli sul campo del Parma: gran mancino quello di Milik. Se segnasse anche gol da opportunista, il centravanti polacco sarebbe un fenomeno. Quei gol, ma solo quelli, li fa invece il connazionale Piatek, a segno ancora nel successo casalingo del Milan sull'Empoli. Successi anche per la Roma, che s'impone a fatica sul Frosinone del predestinato Pinamonti, e per il Torino, che batte un'Atalanta in decelerazione prolungata. Prima volta in doppia cifra per Petagna, a segno su rigore nel pareggio della Spal con il Sassuolo.

sabato 23 febbraio 2019

Pinamonti è da Inter!

Quarto gol in serie A per Pinamonti, quello segnato stasera in Frosinone-Roma. Da riportare all'Inter, evitando di ripetere il grossolano errore commesso con Zaniolo. Pinamonti è un centravanti ricco di classe. Mi ricorda Altobelli. Può fare la storia.

lunedì 28 gennaio 2019

L'ennesima crisi dell'Inter: Conte non è la risposta

Perché ripetere errori già commessi? Ci è bastato Lippi. Conte, all'Inter, non lo vogliamo. Detto questo, la partita persa ieri contro il Toro ha mostrato scarso sentimento di appartenenza in molti giocatori, basculanti tra bassa motivazione ed incipiente depressione, con scorribande nel disinteresse per le sorti di una squadra, cui si sentono estranei. Vadano via. L'Inter deve ripartire dagli interisti. Zaniolo va ripreso. C'è ancora la possibilità di farlo. Va riportato a casa Pinamonti. Io riprenderei anche Benassi, che segna tantissimo ed è già un veterano, dalla Fiorentina. Poi, si potrà pensare ad un giocatore di spessore internazionale, monetizzando le partenze di quelli che sono giunti al capolinea nerazzurro, da Perisic a Joao Mario a Nainggolan. In panchina, per me andrebbe benissimo Zenga. Difficile? Può essere. Chiunque, ma non Conte. A meno che Spalletti riesca a raddrizzare la stagione. Difficilissimo.

lunedì 12 novembre 2018

Serie A 2018/19: il punto dopo la 12^ giornata. Frena l'Inter

Dodicesima giornata aperta dal pareggio tra Frosinone e Fiorentina: meraviglioso il secondo gol in serie A di Pinamonti, scuola Inter, predestinato ad una grandissima carriera. A proposito di Inter, brutta sconfitta sul campo tradizionalmente difficile dell'Atalanta. Stanchezza a parte, Spalletti ha le sue colpe. Vince la Roma contro una Sampdoria dimessa: importante, in prospettiva, il gol del talentuoso Schick. Pareggia la Lazio, sul campo del Sassuolo: Milinkovic-Savic è l'ombra del giocatore ammirato lo scorso anno. Importantissima vittoria, sotto la pioggia, da parte del Napoli di Ancelotti. Rimonta ai danni del Genoa. Il Napoli resta in scia della Juve, che, al netto delle solite sviste arbitrali, ha ragione di un Milan modesto, nel quale viene espulso Higuain. Che sbaglia l'ennesimo rigore di una carriera davvero difficile dal dischetto. Dovrebbe lasciar tirare qualcun altro.

lunedì 29 ottobre 2018

Serie A 2018/19: il punto dopo la 10^ giornata. Primo gol in A per Pinamonti

In attesa di Lazio-Inter, in programma questa sera, la decima giornata della serie A 2018/19 ha visto la Juventus allungare di nuovo in vetta, dopo il pareggio interno del Napoli contro la Roma. Epperò, la Juve, a Empoli, è stata aiutata dal solito rigore più che generoso, mentre era in svantaggio. Ciò che stupisce è il favore con il quale, certa stampa, sempre meno letta e meno vista, continua a trattare certi episodi. Manca il coraggio della verità. Ed è imbarazzante. Quel rigore, osservato con equidistanza, non c'era. Così, il campionato diventa sempre meno interessante. La Juve è forte, non dico di no, ma anche aiutata nelle circostanze avverse. Pareggio tra Torino e Fiorentina: Mazzarri si lamenta delle decisioni arbitrali, ma dovrebbe lamentarsi prima di tutto con Cairo, che ogni allestisce una squadra da mezza classifica. Il Milan di Gattuso batte 3-2 la Sampdoria e placa, per ora, le polemiche: Suso è davvero un gran giocatore. Sorprendente vittoria esterna del Frosinone contro la Spal e primo gol, splendido, in serie A di un centravanti, che farà molto parlare di sé: Andrea Pinamonti, scuola Inter.

giovedì 8 dicembre 2016

Che bravo Pinamonti! Pioli vattene!

Sette punti in cinque partite per Pioli. Un disastro annunciato, ma non dalla stampa nostrana, rozza, sciatta ed incompetente. L'Inter vince allo scadere, doppietta di Eder, con lo Sparta Praga, l'ultima di una pessima Europa League. Carrizo ha pure parato un rigore. Per fortuna, ha esordito un ottimo Pinamonti!