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martedì 24 giugno 2025

Tour de France 2025: il racconto giorno per giorno

 

Pogacar, reduce da una primavera piena di successi nelle corse di un giorno, ma dominatore anche dell'ultimo Giro del Delfinato, sembra imbattibile. Vingegaard ha vinto il Giro dell'Algarve, è in crescita di condizione, ma proprio al Delfinato è parso ancora distante dallo sloveno. Evenepoel, dopo l'ennesimo infortunio, non si sa quanto possa aver recuperato, ma è un asso. E, a cronometro, sempre il Delfinato docet, è il più forte. Ecco il borsino dei favoriti del Tour de France 2025.

  1. Pogacar *****
  2. Vingegaard ****
  3. Evenepoel ****
  4. Carlos Rodriguez ***
  5. Roglic **
  6. Enric Mas **
  7. Joao Almeida **
  8. Felix Gall *
  9. Lipowitz *
  10. Vauquelin *

Il percorso (cliccando, si potrà leggere la cronaca delle singole tappe).

1 tappa

05/07/2025

Lille-Lille 

184,9 km

Collina

2 tappa

06/07/2025

Lauwin Planque - Bologne-sur-Mer

209,1 km

Collina

3 tappa

07/07/2025

Valenciennes - Dunkerque 

178,3 km

Pianura

4 tappa

08/07/2025

Amiens - Rouen

174,2 km

Collina

5 tappa

09/07/2025

Caen-Caen

     33 km

Crono

6 tappa

10/0/2025

Bayeux - Vire Normandie

201,5 km

Collina

7 tappa

11/07/2025

Saint-Malo - Mur-de-Bretagne

197,9 km

Collina

8 tappa

12/07/2025

Saint-Méen-Le-Grande - Lavale Espace Mayenne

171,4 km

Pianura

9 tappa

13/07/2025

Chinon - Chateroux 

174,1 km

Pianura

10 tappa

14/07/2025

Ennezat - Le Mont- Dore Puy de Sancy

165,3 km

Montagna

Riposo

15/07/2025

Toulouse--

11 tappa

16/07/2025

Toulouse - Toulouse

156,8 km

Pianura

12 tappa

17/07/2025

Auch - Hautacam

180,6 km

Montagna

13 tappa

18/07/2025

Loundenvielle - Peyragudes

10,9 km

Cronoscalata

14 tappa

19/07/2025

Pau - Luchon-Superbagagnères

182,6 km

Montagna

15 tappa

20/07/2025

Muret - Carcassonne

169,3 km

Collina

Riposo

21/07/2025

Montepellier

-

-

16 tappa

22/07/2025

Montepellier - Mont Ventoux

171,5 km

Montagna

17 tappa

23/07/2025

Bollène - Valence 

160,4 km

Pianura

18 tappa

24/07/2025

Vif - Courchevel Col de La Loze

171,5 km

Montagna 

19 tappa

25/05/2025

Albertville - La Plagne 

129,9 km

Montagna

20 tappa

26/07/2025

Nantua - Pontarlier 

184,2 km

Collina

21 tappa

27/07/2025

Mantes-La-Ville - Paris-Champs-Elysees

132,3 km

Pianura


Cronaca sintetica.
Il Tour comincia subito con una frazione intensa, da Lille a Lille. Vince Philipsen in volata, ma non di un gruppo compatto. Evenepoel e Roglic restano indietro e perdono 39". Nella seconda frazione, a Boulogne-sur-Mer, volata di lusso, con Van der Poel che precede Pogacar e Vingegaard. La terza tappa, con arrivo a Dunkerque, premia lo sprint di Tim Merlier, che batte Milan al fotofinish. Caduta e ritiro per Philipsen. La quarta tappa, con arrivo nella capitale del gotico, Rouen, premia la furiosa volata di Pogacar su Van der Poel. Per l'asso sloveno è il successo n. 100 in carriera. Van der Poel, appaiato proprio da Pogacar in cima alla classifica, resta in giallo per i migliori piazzamenti complessivi. La cronometro pianeggiante della quinta tappa, 33 km da Caen a Caen, premia il talento superiore di Evenepoel nella specialità. Gli resiste solo Pogacar, che cede 16", mentre Vingegaard naufraga a 1'21" dal belga. Pogacar veste la maglia gialla, con 42" su Evenepoel e 59" sul francese Vauquelin. La sesta tappa, con arrivo a Vire Normandie, vede una fuga da lontano, dalla quale poi si avventaggia per vincere l'irlandese Healy, mentre Van der Poel, egli pure fuggitivo di giornata, pur calando nel finale e chiudendo ottavo, recupera quanto basta riprendere la maglia gialla, con un solo secondo su Pogacar, che, nono, vince la volata dei migliori. Setta tappa tutta bretone. Sul durissimo Mûr-de-Bretagne altra prova di forza di Pogacar, che batte Vingegaard. Gli altri migliori a 2". L'ottava tappa, a Laval Espace Mayenne si conclude con la volata vincente di Jonathan Milan - un successo italiano era attesso da sei anni al Tour - su Van Aert. Nella nona tappa, con arrivo a Chateroux, è Van der Poel a correrre in fuga per evitare una volata di gruppo che alla fine c'è e premia Tim Merlier su Milan. Joao Almeida, prezioso luogotenente di Pogacar non è partito per i postumi di una caduta nella tappa del Muro di Bretagna. La decima tappa, sul Massiccio Centrale, è breve ma intensa, piena di brevi salite. Va via la fuga. Simon Yates vince a Le Mont - Dore, Ben Healy strappa la maglia gialla a Pogacar per 29". Arriva domani 15 luglio il primo giorno di riposto. Nell'undicesima tappa, da Tolosa e Tolosa, fughe a ripetizione: alla fine la spunta il norvegese Abrahamsen. Van der Poel è terzo. Pogacar cade, ma rientra nel gruppo dei migliori. Da domani, Pirenei. Nella dodicesima tappa, Pogacar strapazza tutti sull'Hautacam, cogliendo il terzo successo in questo Tour, il ventesimo in carriera. Vingegaard gli cede oltre due minuti. Lipowitz arriva subito dopo il danese. Evenepoel, ch'era andato in crisi già prima, arriva con oltre tre minuti e mezzo di ritardo. Il dominio di Pogacar oggi sembra inattaccabile. La tredicesima tappa è una cronoscalata durissima di 10,9 km da Loudenvielle a Peyragudes: trionfa ancora Pogacar, che infligge 36" a un ottimo Vingegaard. Naufraga Evenepoel, superato nel finale dal danese. Buone prove di Roglic e Lipowitz. La quattordicesima tappa passa alla storia di questo Tour, più che per l'ascesa sul mitico Tourmalet, per il ritiro dopo una cinquantina di chilometri di un deludente e deluso Remco Evenepoel. Il successo di giornata va all'olandese Arensman. Secondo è Pogacar, che, sul traguardo di Luchon-Supebagnères, prevale comunque su Vingegaard terzo. Nella quindicesima tappa, collinare, va via la fuga. Tra gli attaccanti, si avvantaggia e vince Tim Wellens. Pogacar ha la corsa nelle mani prima dell'ultimo giorno di riposo di lunedì 21 luglio. La sedicesima tappa porta il gruppo da Montpellier, dopo 150 km di pianura, fino al terribile Mont Ventoux, con 20 km di ascesa continua in un paesaggio lunare. Non parte Van der Poel, costretto al ritiro da una polmonite. La sedicesima tappa, dopo 150 km in pianura, culmina sul Monte Ventoso della Provenza, il terribile Mont Ventoux. Primo Valentin Paret-Peintre, secondo Ben Healy. Pogacar e Vingegaard, quinto e sesto di giornata, fanno corsa parallela. La diciassettesima tappa finisce con volata ristretta, a causa di una caduta nell'ultimo chilometro. Sotto la pioggia, sul traguardo di Valence c'è il bis di Jonathan Milan in maglia verde, che prevale sul belga Meeus.



Classifica generale (dopo 17 tappe):
1. Tadej Pogacar (Slo) a 29"
2. Jonas Vingegaard (Dan) a 4'15"
2. Florian Lipowitz (Ger) a 9'03"

Giro della Svizzera 2025: vince Joao Almeida

Una grande cronoscalata finale regala al portoghese Joao Almeida il successo nel Tour de Suisse 2025, impreziosito da tre tappe. Secondo il francese Vauquelin, terzo il britannico Onley, classe 2002, del quale sentiremo parlare a lungo. Quinto Alaphilippe, che mi sembra stia lentamente tornando, anagrafe permettendo, ai lustri di un tempo.

Inter-Urawa Reds 2-1

Successo sofferto, di misura e in rimonta contro i giapponesi dell'Urawa Reds, seconda gara del mondiale per club che i nerazzurri affrontano da convalescenti. Bel gol in rovesciata bassa di Lautaro, che resta sempre una grande risorsa, e destro chirurgico di Valentin Carboni nel recupero. Contro il River Plate, ci vorrà qualcosa di più.

mercoledì 18 giugno 2025

Monterrey-Inter 1-1

Esordio non brillante dell'Inter di Chivu al mondiale per club. Solo un pareggio contro i messicani del Monterrey. Al gol del veterano Sergio Ramos, perso in marcatura da Acerbi, replica Lautaro Martinez servito da Carlos Augusto. Barella ancora troppo lezioso. Buona gara, a parte il gol mancato, per Sebastiano Esposito. 

lunedì 16 giugno 2025

Pogacar inarrestabile: vince anche il Delfinato

Tre successi di tappa, due in montagna, e la classifica finale, conquistata davanti a Vingegaard, maggior rivale per il Tour: Tadej Pogacar è letteralmente inarrestabile. Ha iniziato subito a vincere, nell'UAE Tour, ha proseguito con Strade Bianche, Fiandre, Freccia Vallone e Liegi, fino appunto al Giro del Delfinato, che si è annesso ieri. Un 2025 stellare, sino ad ora. Inutile dire che è  il grande favorito per il prossimo Tour de France. Che, tuttavia, inizierà il 5 luglio. Insomma, tra quasi tre settimane. Pogacar avrà ancora - va forte da marzo - questa strabiliante condizione? Vingegaard come starà? Ed Evenepoel, dominante a cronometro ma in netta difficoltà in salita?

mercoledì 11 giugno 2025

Pio e Sebastiano Esposito dovrebbero restare all'Inter

Pio e Sebastiano Esposito parteciperanno al mondiale per club. L'Inter, a mio giudizio, dovrebbe puntare su di loro. Mi auguro che trovino spazio e che possano meritare una maglia in vista della prossima stagione. Hanno più talento rispetto ad altri calciatori ultimamente accostati all'Inter. 

lunedì 9 giugno 2025

Cristian Chivu è il nuovo allenatore dell'Inter

L'annuncio ufficiale è arrivato un'ora sul profilo twitter (X) dell'Inter: Cristian Chivu è il nuovo allenatore, chiamato a raccogliere l'eredità lasciata da Simone Inzaghi. Le voci sui collaboratori mi stavano tranquillizzando un poco rispetto a una scelta, quella appunto di Chivu, che mi ha lasciato non poco perplesso. Si parlava infatti di Samuel come vice. E invece no, Samuel ha declinato. Sì, ha detto no, come già Fabregas e Vieira. A Chivu tutto il mio sostegno da tifoso, sull'inadeguatezza di proprietà e dirigenza, invece, preferisco tacere. Pensate che la notizia del rifiuto di Samuel è arrivata da Scaloni, commissario tecnico della nazionale Argentina, con la quale Samuel collabora. Lasciamo stare.

domenica 8 giugno 2025

Roland Garros 2025: Alcaraz batte Sinner al 5° set

Vince Alcaraz in cinque set il Roland Garros 2025. Sinner avanti nei primi due set subisce l'inesorabile rimonta dello spagnolo. Che è più forte. Sia sulla terra rossa che sull'erba. E che, in assoluto, ha più talento. È tutto.

venerdì 6 giugno 2025

Norvegia-Italia 3-0: Spalletti si dimetta

Ritmo da canzone di Battiato, palloni persi con facilità, poche idee ma confuse per la nazionale italiana del sopravvalutato Spalletti. Il primo tempo finisce 3-0 per la Norvegia con gol di Sorloth, Nusa, davvero bravo, e il solito Haaland. Nella ripresa, nonostante i cambi, il risultato non cambia. Sconfitta imbarazzante. La strada verso il mondiale si fa parecchio complicata. 

martedì 3 giugno 2025

Inzaghi lascia l'Inter: nessun rimpianto

Preferire l'Inter all'Arabia, è mai possibile? Anni fa avrei risposto che, no, non è possibile. Oggi, maturato dagli anni, rispondo che, sì, è possibile. Non solo perché è appena successo, no, non per questo, ma perché ho avuto modo di osservare così tante decisioni strampalate che davvero non mi sorprendo più. Nell'atteggiamento passivo e sconfortato dei calciatori in finale forse c'era la premonizione, forse, a esser maliziosi, lo sapevano proprio, che sarebbe stata l'ultima con Simone Inzaghi in panchina. Mourinho, almeno, sbalordì tutti e lasciò da vincitore. Insomma, non un epilogo eroico quello inzaghiano all'Inter. Detto questo, in quattro anni, i conti nerazzurri sono migliorati moltissimo e ciò anche grazie al lavoro del tecnico piacentino, che ha proposto un calcio spesso brillante e brioso, nel complesso sempre competitivo. Sono arrivati i trofei, uno scudetto stravinto, due Coppe Italia e tre Supercoppe italiane. Due scudetti sono stati persi punto a punto. E lì si sono visti gli errori di Inzaghi, troppo devoto al suo 3-5-2, troppo ortodosso nell'applicazione del suo personalissimo manuale Cencelli dei cambi programmati, troppo lento nel capovolgere, all'occorrenza, uno spartito sempre uguale e poco efficace quando suonato con la sordina della stanchezza, troppo affezionato alle sue "coperte di Linus", pur spesso utili, come Dzeko, Mkhitaryan e Acerbi. Poi, anche un certo vento istituzionale e arbitrale ha soffiato contro, ma questo all'Inter era già successo varie volte, a cominciare dal 1961. Infine, le due finali di Champions League. Entrambe perse, una bene, con il City, l'altra malissimo, tre giorni orsono, con il Psg. Insomma, il bilancio resta complessivamente buono, quello di un tecnico aziendalista, che lavora e ottiene o almeno avvicina risultati di prestigio. Non proprio un vincente. Di certo uno che ha sbagliato la scena finale, quella più solenne, quella più memorabile: l'uscita. E non è poco.

Tour de France 2025: percorso, favoriti, cronaca

Pogacar, reduce da una primavera piena di successi nelle corse di un giorno, sembra imbattibile. Vingegaard ha vinto il Giro dell'Algarve. Evenepoel, dopo l'ennesimo infortunio, non si quanto possa aver recuperato, ma è un asso. Ecco il borsino dei favoriti del Tour de France 2025.

  1. Pogacar *****
  2. Vingegaard ****
  3. Evenepoel ****
  4. Carlos Rodriguez ***

Il percorso (cliccando, si potrà leggere la cronaca delle singole tappe).

1 tappa

05/07/2025

Lille-Lille 

184,9 km

Collina

2 tappa

06/07/2025

Lauwin Planque - Bologne-sur-Mer

209,1 km

Collina

3 tappa

07/07/2025

Valenciennes - Dunkerque 

178,3 km

Pianura

4 tappa

08/07/2025

Amiens - Rouen

174,2 km

Collina

5 tappa

09/07/2025

Caen-Caen

151 km

Crono

6 tappa

10/0/2025

Bayeux - Vire Normandie

201,5 km

Collina

7 tappa

11/07/2025

Saint-Malo - Mur-de-Bretagne

197,9 km

Collina

8 tappa

12/07/2025

Saint-Méen-Le-Grande - Lavale Espace Mayenne

171,4 km

Pianura

9 tappa

13/07/2025

Chinon - Chateroux 

174,1 km

Pianura

10 tappa

14/07/2025

Ennezat - Le Mont- Dore Puy de Sancy

165,3 km

Montagna

Riposo

15/07/2025

Toulouse

11 tappa

16/07/2025

Toulouse - toulouse

156,8 km

Pianura

12 tappa

17/07/2025

Auch - Hautacam

180,6 km

Montagna

13 tappa

18/07/2025

Loundenvielle - Peyragudes

10,9 km

Cronoscalata

14 tappa

19/07/2025

Pau - Luchon-Superbagagnères

182,6 km

Montagna

15 tappa

20/07/2025

Muret - Carcassonne

169,3 km

Collina

Riposo

21/07/2025

Montepellier

-

-

16 tappa

22/07/2025

Montepellier - Mont Ventoux

171,5 km

Montagna

17 tappa

23/07/2025

Bollène - Valence 

160,4 km

Pianura

18 tappa

24/07/2025

Vif - Courchevel Col de La Loze

171,5 km

Montagna 

19 tappa

25/05/2025

Albertville - La Plagne 

129,9 km

Montagna

20 tappa

26/07/2025

Nantua - Pontarlier 

184,2 km

Collina

21 tappa

27/07/2025

Mantes-La-Ville - Paris-Champs-Elysees

132,3 km

Pianura


domenica 1 giugno 2025

A Roma bis di Kooij

Kooij vince, a Roma, la volata conclusiva del Giro d'Italia 2025, conquistato dal compagno di squadra Simon Yates, davanti a Isaac Del Toro e Richard Carapaz.

sabato 31 maggio 2025

Psg-Inter 5-0: una disfatta

Settima finale di Champions League (già Coppa dei Campioni) per l'Inter. Questa volta contro i francesi del Psg. Si mette subito male e finisce peggio. Parigini superiori in lungo e in largo. Nerazzurri sotto tono e presto frastornati. Una disfatta, addirittura 5-0, che francamente non merita altri commenti. 

Sul Sestriere vince Harper, Simon Yates si prende il Giro

Vince Harper, secondo Verre. Ma l'eroe è il terzo di giornata, Simon Yates. Che fa il vuoto sul Colle delle Finestre, dove perse il Giro d'Italia 2018 e dove oggi ha conquistato il Giro 2025. Annichiliti i rivali Carapaz e Del Toro, uno che presto un grande giro lo vincerà. Oggi ha peccato d'esperienza  cedendo all'inglese 5'13". Detto questo, citazione di merito per Van Aert: nel successo di Yates ha svolto un ruolo decisivo: andato in fuga, Van Aert ha pilotato il compagno di squadra che rinveniva, facendo dilatare il suo vantaggio. Van Aert non è forse un vincente a tutto tondo, ma è il più grande luogotenente della sua generazione. 

venerdì 30 maggio 2025

A Champoluc vince Prodhomme

Diciannovesima tappa del Giro d'Italia 2025, da Biella a Champoluc, con 5 gran premi della montagna. Vince il fuggitivo Prodhomme. Alle spalle del corridori francese, il primo e il secondo della classifica generale, Del Toro e Carapaz, che guadagnano su Simon Yates. Domani, sul Colle delle Finestre, si deciderà il Giro.


giovedì 29 maggio 2025

A Cesano Maderno vince Nico Denz

Frazione pianeggiante, quella odierna, la 18^ del Giro d'Italia 2025, da Morbegno a Cesano Maderno, prima delle due tappe di alta montagna di domani e dopodomani. E i migliori ne approfittano per non faticare troppo. Va via una fuga di oltre corridori, con Pedersen e Van Aert. Poi se ne avvantaggiano undici e, tra questi ultimi, è decisivo l'assolo del tedesco Nico Denz, che ottiene il suo terzo successo al Giro in carriera, dopo le due tappe vinte nel 2023. Il gruppo della maglia rosa giunge al traguardo dopo quasi quattordici minuti. Da registrare il ritiro di Ayuso, uno dei grandi favoriti della vigilia, ch'era già uscito dalle posizioni salienti della classifica.

mercoledì 28 maggio 2025

A Bormio vince Del Toro in rosa

Ieri sembrava esausto, oggi, pur provato dall'attacco di Carapaz sul Mortirolo, Del Toro ha chiuso in crescendo la diciassettesima tappa del Giro d'Italia 2025, con la vittoria sul traguardo di Bormio. Caruso, quinto nella generale, ha tenuto, Tiberi no. 

martedì 27 maggio 2025

A San Valentino (Brentonico) vince Scaroni. Si ritira Roglic

Sedicesima tappa del Giro d'Italia 2025, da Piazzola del Brenta a San Valentino (Brentonico), 203 km e 4 gran premi della montagna: Carbonare, Candrai, Passo di Santa Barbara e Brentonico, gli ultimi 3 di prima categoria. Lascia il Giro uno dei massimi favoriti della vigilia: Primoz Roglic. Lungo la salita di Santa Barbara, va in crisi anche colui che, con Roglic, aveva condiviso il maggior peso del pronostico, lo spagnolo Ayuso. Lungo l'ascesa finale di San Valentino, mentre davanti lottano per la vittoria i fuggitivi Scaroni e Fortunato, scatta, dal gruppetto maglia rosa, Simon Yates quando mancano poco più di 7 km dal traguardo. Del Toro risponde. Contrattacca poco dopo Carapaz. Poi, va via anche Derek Gee. Mentre Carapaz guadagna rapidamente, Simon Yates e Storer staccano Del Toro a 3,8 km dall'arrivo. La maglia rosa viene addirittura ripresa da Bernal. Fasi concitate della corsa. Vince Scaroni, poi Fortunato che arriva con lui, quindi Pellizzari. Tre italiani! Quarto Carapaz, quinto Derek Gee. Del Toro, stremato, salva a stento la maglia rosa, giungendo a 1'36" da Carapaz e a 54" da Simon Yates.

lunedì 26 maggio 2025

Sipario sulla Serie A 2024/25

Cala il sipario su uno dei campionati più strambi degli ultimi anni.


Il Napoli vince il suo quarto scudetto: i meriti sono, nell'ordine, dei calciatori, McTominay su tutti perché 12 gol, molti decisivi, per un centrocampista sono davvero tanti, del presidente, atteso che il Napoli è da più di 10 anni ai vertici del calcio italiano, il che non sarebbe successo senza una sapiente programmazione, di Conte, che sa rilanciare squadre bisognose di motivazioni, e della buona sorte, se vogliamo dare questo benevolo nome alle decisioni che, secondo me e non segue dibattito, hanno penalizzato l'Inter.


L'Inter è arrivata seconda con 81 punti, uno meno dei partenopei. E avrebbe - a dispetto degli impegni di Champions e di una rosa inadeguata in certi elementi, penso specialmente a Taremi - potuto farne comunque 3-4 in più. Insomma, se l'Inter non ha vinto è anche per colpa propria. Sostengo altresì che il vento arbitrale, nelle ultime giornate, ha soffiato in direzione ostinata e contraria. Diciamo che può capitare e chiudiamola qui.


L'Atalanta, terza, ha sprecato una grande occasione per il titolo. Eliminata in Champions, penso che avrebbe potuto lottare fino alla fine per lo scudetto. Non è successo ed è un insuccesso. Quarta la Juve, deludente appena meno del Milan mestamente ottavo: i bianconeri andranno in Champions solo grazie alla sofferta ultima vittoria con il retrocesso Venezia. Che saluta la Serie A con Empoli e Monza.


In A resta invece il Lecce, corsaro a Roma contro la Lazio, che resta fuori dalle Coppe dopo una stagione a lungo positiva. Cantavano i biancocelesti, con i tifosi napoletani, solo 8 giorni fa: "Pedro, Pedro, Pedro, Pedro, Pe...". Adesso non cantano più.


La Roma, guidata da un tecnico di grandissimo buon senso come Ranieri, giunge quinta e sfiora la qualificazione in Champions. Ma, per come s'erano messe le cose in autunno, prima che arrivasse Ranieri, l'Europa League è un grande traguardo. La Fiorentina, sesta, ormai è un'abitudine, va in Conference League.


Il Bologna, che almeno ha vinto la Coppa Italia, manca ugualmente l'Europa. Ha dato tutto contro l'Inter, poi si è spento. Succede.