Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
Elenco blog personale
Visualizzazione post con etichetta Giro della Svizzera. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Giro della Svizzera. Mostra tutti i post
lunedì 19 giugno 2023
giovedì 29 dicembre 2022
Un saluto a Vittorio Adorni
Uno dei massimi ciclisti degli anni '60, quando ancora il ciclismo contendeva al calcio il titolo di sport nazionale, Vittorio Adorni, classe 1937, da poco scomparso. Alfiere di una nuova generazione di corridori italiani da Bitossi a Zilioli, da Dancelli a Balmamion, da Motta a Gimondi. I suoi successi più noti furono il Giro d'Italia del 1965 e il campionato del mondo di Imola, del 1968, conquistato con un fuga antica vicina ai 100 km. Al Giro fu anche due volte secondo e due volte quarto, quinto, settimo e decimo. E seppe piazzarsi tra i primi dieci della generale anche a Tour e Vuelta. Vinse anche un Giro della Svizzera, nel 1969. Fosse stato appena più veloce allo sprint, avrebbe vinto anche qualche classica monumento solo sfiorata. Alla Faema, corse con il giovane Merckx, scortandolo nel successo al Giro del 1968. Che lo stesso Adorni chiuse al secondo posto davanti a Felice Gimondi, che completò un grandissimo podio. Passista potente, capace di tenere in salita e di letture tattiche sempre acute, che poi propose anche da commentatore al fianco di Adriano De Zan sulla Rai. Non dimentico il racconto della meravigliosa cavalcata di Gianni Bugno al Giro d'Italia del 1990, in maglia rosa dall'inizio alla fine. Adorni disse fin dai primi giorni che l'impresa era possibile. Sapeva di ciclismo.
Etichette:
Adorni,
Balmamion,
Bugno,
ciclismo,
Dancelli,
De Zan,
Gimondi,
Giro d'Italia 1965,
Giro della Svizzera,
Imola 1968,
Merckx,
Motta,
Zilioli
domenica 19 giugno 2022
Tour de Suisse: vince Geraint Thomas
È il gallese Geraint Thomas a conquistare il Giro della Svizzera 2022, scavalcando, secondo pronostico, Higuita nella cronometro conclusiva. Vinta da Remco Evenepoel. Evenepoel conferma doti straordinarie sul passo, ma continua ad essere respinto dalle grandi montagne. Thomas si candida ad un ruolo da protagonista al prossimo Tour de France. Dalla sua, l'esperienza, contro, l'anagrafe. Tornando al Tour de Suisse, dopo Thomas e Higuita, terzo si è classificato Fuglsang. Da registrare la sesta piazza del lussemburghese Bob Jungels, che da tempo non era così competitivo.
Etichette:
Bob Jungels,
cronometro,
Fuglsang,
Geraint Thomas,
Giro della Svizzera,
Higuita,
Remco Evenepoel,
Tour de France 2022,
Tour de Suisse 2022
sabato 18 giugno 2022
A Malbun trionfa Thibaut Pinot
A Malbun, traguardo della settima tappa del Giro della Svizzera 2022, trionfa, solitario, Thibaut Pinot, al secondo successo stagionale dopo quello colto al Tour of the Alps. Lo scalatore francese ha dichiarato di voler conquistare una tappa di prestigio al prossimo Tour de France. Io credo che, se volesse, potrebbe competere anche per la classifica generale. Si tratta di capire quanta voglia e forza abbia di sostenere la tensione per tre settimane.
giovedì 4 giugno 2020
Storia breve del Giro della Svizzera (Tour de Suisse)
Il Giro della Svizzera è la più breve delle grandi corse a tappe o la più lunga delle brevi corse a tappe. Di certo, dopo Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta a Espana, è la gara a tappe di maggior prestigio. Eppure, in questo 2020 terremotato dal Covid, il Giro della Svizzera non si correrà. Non ha trovato posto nel nuovo calendario.
Giro della Svizzera 2010: vinse Frank Schleck |
La prima edizione del Tour de Suisse si tenne nel lontano 1933, la Vuelta avrebbe visto la luce solo due anni più tardi. Il primo a vincere fu il corridore austriaco Max Bulla. Nel 1938, giunse il primo successo italiano, quello di Valetti, possente passista scalatore che in quell'anno aveva vinto il Giro d'Italia, replicandone il successo nel 1939 davanti a Gino Bartali. Proprio Bartali si sarebbe aggiudicato due edizioni consecutive del Giro della Svizzera, nel 1946 e nel 1947. D'altra parte, i corridori italiani sono secondi solo agli svizzeri per successi finali: 19 vittorie azzurre contro le 23 elvetiche. E Pasquale Fornara, con quattro trionfi (1952, 1954, 1957, 1958), è tuttora il plurivincitore del Tour de Suisse.
Pasquale Fornara vincitore di 4 Giri della Svizzera |
Questione discussa, nel ciclismo, è se sia la corsa a far grande un corridore o viceversa. Di certo, l'albo d'oro di una grande corsa non mente: annovera molti grandi corridori. Così è per il Giro della Svizzera, da sempre incastonato, nel calendario, tra Giro d'Italia e Tour de France. I successi di Bartali e di Kubler e Koblet, campioni svizzeri anche fuori dalla Svizzera, come i successi di Motta, Adorni, Merckx, De Vlaeminck, Saronni, Kelly, Hampsten, Ullrich, Cancellara, altro svizzero d'esportazione, e, da ultimo, Bernal sono la prova della competitività della corsa elvetica. Di solito lunga nove tappe, con almeno una prova a cronometro, e molte frazioni alpine. Il primato delle tappe vinte appartiene ad un altro campione assoluto, questo contemporaneo: lo slovacco tre volte campione del mondo Peter Sagan. Che ha alzato le braccia 18 volte in terra elvetica. [aggiornamento al 17 giugno 2022]
Etichette:
Bartali,
calendario ciclistico 2020,
Covid,
De Vlaeminck,
Fornara,
Giro della Svizzera,
Merckx,
Saronni,
Tour de Suisse,
Ullrich
giovedì 11 giugno 2015
Acuto di Bardet al Giro del Delfinato, affondo di Froome, Nibali staccato
C'è anche Bardet tra i favoriti per il prossimo Tour de France, dove fu sesto lo scorso anno. Oggi, ha conquistato un bel successo di tappa al Giro del Delfinato, che ci racconta di un Froome in grande forma e di un Nibali, giunto ad oltre un minuto dal britannico, ancora lontano dalla miglior condizione. Sabato, invece, prenderà il via il Giro della Svizzera, che vedrà alla partenza l'altro paladino di Francia, Thibaut Pinot. Oltralpe, sono convinti, che entrambi, Bardet e Pinot, possano vincere il Tour, magari già da quest'anno. Forse, sono troppo ottimisti. Ma, c'è da capirli. Non vincono dal 1985, con il grande Hinault.
domenica 29 settembre 2013
Mondiali di ciclismo a Firenze: vince a sorpresa il portoghese Rui Costa. Nibali solo quarto, Bettini sbaglia strategia
Dopo la caduta ed il rientro faticoso nel gruppo dei milgiori, Nibali, peraltro notoriamente fermo in volata, avrebbe dovuto cedere i gradi di capitano a Pozzato, che in uno sprint a ranghi ristretti avrebbe potuto giocarsi il titolo con Valverde e Gilbert. Invece, no. Bettini non sa cambiare in corsa i piani della vigilia, al penultimo giro del circuito di Firenze attaccano Scarponi e Nibali, ma Joaquim Rodriguez tiene eccome. Lo stesso dicasi per Valverde, il più veloce, ed il portoghese Rui Costa, vincitore delle ultime due edizioni del Giro della Svizzera. Alla fine a Nibali, mai una grande classica in carriera, mancano le gambe. Vince Rui Costa, Rodriguez secondo, Valverde terzo. A Nibali, e Bettini, la medaglia di legno del quarto posto. Tutto sbagliato, tutto da rifare, avrebbe detto Bartali.
Etichette:
Bartali,
Bettini,
ciclismo,
Giro della Svizzera,
Joaquim Rodriguez,
mondiali di Firenze,
Nibali,
Pozzato,
Rui Costa,
Valverde
Iscriviti a:
Post (Atom)