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venerdì 24 febbraio 2012

Ranieri a tempo: Moratti ha già deciso per l'esonero

Ranieri non è più l'allenatore dell'Inter. Almeno, non più per Moratti, che ha deciso di confermarlo a parole, lasciando intravedere l'imminente decisione di esonerarlo. Cosa che accadrà, verosimilmente, domenica sera, dopo la partita contro il Napoli. Decidendo di andare avanti senza convinzione con Ranieri, l'Inter perderà altro tempo prezioso e, temo, la stessa partita del San Paolo. Meglio sarebbe stato dare subito il benservito a Ranieri e puntare su Zenga. Per ritrovare smalto in campionato e provare a ribaltare il risultato in Champions. A questo punto, infatti, non vedo come Ranieri possa rianimare una squadra che ormai va per contro proprio, con Sneijder e Maicon che aspettano la fine della stagione e la vecchia guardia che pretende di giocare, senza avere più le energie per farlo. Alla fine, Ranieri sarà esonerato.

mercoledì 22 febbraio 2012

L'Inter perde anche dal Marsiglia: ultimo minuto fatale. Ranieri esonerato?

L'Inter gioca una partita di pura attesa contro la più scarsa delle squadre rimaste in Champions, il Marsiglia di Deschamps. Ranieri schiera Forlan e Zarate di punta, che lo ripagano con una prestazione imbarazzante. Forlan sbaglia un gol fatto con una sciagurata conclusione sotto misura, Zarate, invece, inciampa sul pallone ogni volta che può, calcia con debolezza e si fa pure ammonire. Branca si dovrebbe dimettere immediatamente. Sneijder, per un'ora, se ne frega di giocare. Zanetti, Cambiasso e Stankovic sono l'immagine sbiadita dei giocatori che furono. Ma, il Marsiglia è poca cosa, tanto che la partita sembra scivolare verso un pareggio ormai scontato. Ma, la difesa nerazzurra di questi tempi fa sempre scherzi orribili, sicché ad un minuto dalla fine, in pieno recupero D. Ayew beffa di testa Chivu, ma anche i due centrali che non marcano nessuno. Gol per i francesi e qualificazione compromessa. Ranieri va esonerato: ha preparato una partita di rimessa. Nella tradizione tattica nerazzurra, ma, con una decisiva differenza. Invece di vincere ha perso 1-0. Perché ha lasciato fuori dalla mischia Pazzini e Milito? Forlan non poteva lasciare il posto ad uno di loro? Ranieri si faccia da parte. Vogliamo Zenga.

mercoledì 15 febbraio 2012

Guardiola non verrà all'Inter

Le indiscrezioni che vorrebbero Guardiola all'Inter a partire dalla prossima stagione mi sembrano destituite di fondamento. Il tecnico dei blaugrana non è un demiurgo. Ha allenato, fino ad oggi, campioni provati, esperti di un gioco che nel Barcellona si pratica, senza interruzioni, da almeno quattro lustri. Un gioco che non può prescindere da eccellenti palleggiatori, quali sono Xavi, Iniesta, Fabregas, ma anche Busquets, Dani Alves, Thiago Alcantara. All'Inter, oggi, partito Motta, e tolto Sneijder, nessuno ha i requisiti tecnici minimi per poter riproporre quel gioco arioso e fitto che soltanto il Barcellona sa esprimere. In altri termini, senza massicci investimenti, escludo che Guardiola potrebbe accettare di allenare una squadra come l'Inter attuale, costituzionalmente incapace di esercitare un costante possesso del pallone. Troppi incontristi e troppo vecchi nel centrocampo dell'Inter. Senza dimenticare che al Barca c'è Messi, che è esaltato dal gioco del Barca, ma che al tempo stesso lo esalta con le sue accelerazioni, come, in qualche modo, faceva Cruijff nell'Ajax. Sicché, ripeto, escludo che Guardiola venga all'Inter. Tolto il caso che Moratti decida di mettergli a disposizione 100 milioni di euro per una rifondazione tecnica del gruppo. E chi ci crede?

venerdì 10 febbraio 2012

Inter - Novara: Ranieri si gioca il posto?

All'andata finì 3-1 per i piemontesi e si concluse l'avventura di Gasperini sulla panchina dell'Inter. Ora, l'Inter ritrova il Novara, e la condizione piscofisica della quadra è, tutto sommato, la stessa di qualche mese fa. I nerazzurri hanno conquistato un solo punto nelle ultime tre partite di campionato ed offerto una prestazione imbarazzante contro la Roma. E' possibile che Ranieri rischi il posto? Il tecnico romano non ha colpe specifiche, essendo le maggiori responsabilità della dirigenza, che ha sbagliato il mercato sia in estate che a gennaio, e dei giocatori, molti dei quali hanno tirato i remi in barca. E, tuttavia, avvicinandosi la sfida di Champions con il Marsiglia, un'altra sconfitta in campionato indicherebbe uno stato di crisi assoluta. Ed in casi del genere è l'allenatore a pagare. Sicché Ranieri rischia il posto, eccome! Dovrebbero tornare Sneijder e Forlan. Non so se basterà. Mi auguro che Cambiasso e Zanetti scaldino la panchina. L'Inter avrebbe qualche possibilità in più.

martedì 7 febbraio 2012

Tutti gli errori dell'Inter, cominciando da Zanetti e Cambiasso

C'è un articolo, sul sito del Corriere della Sera, che illustra molto bene le origini remote della catastrofica sconfitta patita dall'Inter contro la Roma. Errori di programmazione e di prospettiva, di sopravvalutazione del gruppo storico, meno vincente, aggiungo, di quanto si pensi. Perché, torno sempre lì, Zanetti sta nell'Inter da 16 anni e mezzo, e lo ricordo portare la palla senza costrutto nella seconda metà degli anni '90. Lo ricordo ai margini dell'Inter di Simoni, lo ricordo rinato con Cuper, da terzino destro, ma anche, sempre con Cuper, dribblato in pochi centimetri da Cesar, che servì Simone Inzaghi per il gol, quello del 4-2, che seppellì definitivamente il sogno dello scudetto del 2002. Lo ricordo sempre terzino, sfiatato, con Mancini allenatore, fino a quando, nel 2006, arrivò Maicon ed allora Zanetti passò in mediana, vivendo le quattro stagioni migliori della carriera, con Mancini stesso e poi con Mourinho. Ricordo tutto questo, per dire, che Zanetti è uno dei giocatori meno decisivi della storia dell'Inter, uno che ha giocato tantissimo, più di tutti, che ha avuto la fortuna di giocare con grandissimi campioni, ed alla fine anche di vincere. Ma, gli scudetti del 2007 e del 2008 furono più di Ibra che suoi. Come le vittorie del triplete furono più di Milito, Sneijder ed Eto'o, oltre che di Mourinho, che sue. Il discorso fatto per Zanetti vale anche per Cambiasso, altro giocatore fortunatissimo ad incrociare una delle epoche migliori della storia nerazzurra. L'Inter, oggi, è ostaggio delle loro decisioni, del loro clan argentino, della lora miopia calcistica, che li rende ostinati difensori di se stessi, sebbene non ce la facciano più a giocare ad alti livelli. Se l'Inter è in difficoltà, è anche colpa loro, del loro fortissimo istinto di conservazione, oltre che degli errori grossolani di mercato compiuti da Branca.

lunedì 30 gennaio 2012

L'esplosione di Van Persie

In questo momento, è uno dei cinque centravanti più forti del mondo. Van Persie, olandese in forza all'Arsenal, ha finalmente raggiunto la maturità agonistica e, per la prima volta in carriera, si mostra più decisivo dei suoi connazionali Sneijder, in difficoltà all'Inter, e Van der Vaart, che non brilla nel Tottenham. L'asso mancino allenato da Wenger ha raggiunto quota 25 gol in stagione, laddove i gol per i lancieri di Londra sono già 120 in carriera. Henry, che detiene il primato di segnature con l'Arsenal, resta perciò lontano, ma, Van Persie non sembra intenzionato a fermarsi qua. D'altra parte, possiede talento da vendere. Ha segnato 25 gol in nazionale e messo sempre la propria firma, dal 2006 in avanti, nelle fasi finali di Mondiali ed Europei. A giugno, una squadra che potesse investire una bella somma, farebbe bene a puntarla su Van Persie, che ha piedi da fantasista e fiuto del gol da rapinatore d'area di rigore.

Sneijder e Ranieri: chi sbaglia? A Lecce scoppia il caso

Escludo che Sneijder possa essersi imbrocchito di colpo. L'olandese ha avuto tanti infortuni, ma, ora mi pare tornato in condizione. Ieri, nella disfatta di Lecce, mi è sembrato il più vivace, di certo, appannato Maicon, il solo interista capace di saltare l'uomo e di giocare verticalmente. Non è colpa sua se Cambiasso e Zanetti, protetti dalla stampa amica con voti del tutto inattendibili, sono stravolti dalla lunga rimonta e non pressano più gli avversari. Del resto, Ranieri avrebbe potuto sostituire i due argentini. Invece di Sneijder. Tanto più che il subentrato Alvarez, si è detto molte volte, non è e non può diventare un campione. Ha qualche giocata, ma dribbla soltanto in orizzontale e tira con una debolezza, che sconforta. Sicché la sua proverbiale lentezza diventa un limite insopportabile. Insomma, Alvarez può giocare solo sulla fascia, perché al centro non serve. Allora, quale soluzione adottare? Ranieri deve spezzare il predominio argentino nell'Inter, pensionare chi non ce la fa, e schierare i giocatori migliori. Non sostituirli come ha fatto ieri con Sneijder. Deve fare giocare di più Poli e chiedere un rinforzo in mezzo al campo alla società. C'è ancora un giorno di tempo. Perché con Zanetti e Cambiasso dietro, non solo fatica a giocare Sneijder, ma faticherebbe qualunque altro giocatore di talento. I due argentini o corrono o vanno in panchina.

lunedì 23 gennaio 2012

L'Inter batte la Lazio e la scavalca al quarto posto

Vittoria preziosa, sebbene giunta all'esito di una partita poco brillante, nella quale si è notata l'assenza di un regista acuto come Thiago Motta. Cambiasso, ieri sembrava quello annaspante di inizio stagione, e Zanetti non sanno costruire il gioco né dettarne i tempi. Alvarez, invece, ha il senso della giocata, ieri ne ha eseguite almeno tre di un certo livello, ma non del gioco. Per quello, si è dovuto attendere l'ingresso in campo di Sneijder. Insomma, l'Inter ha bisogno di un centrocampista capace di governare la manovra, perché Motta spesso è infortunato e Sneijder pure. Bello il gol del vantaggio biancoceleste di Rocchi, lasciato troppo libero da Lucio. La notizia è che ormai Milito e Pazzini sono una coppia d'attacco redditizia. A segno entrambi, per pareggio e vittoria. La rete di Milito è del repertorio, controllo, scambio e diagonale chirurgico, Pazzini, che lotta di più che nel passato, ha eseguito un bel pallonetto. A questo punto, scavalcata proprio la Lazio, l'Inter è quarta. Lo scudetto ha smesso di essere un miraggio, ma, occorre rinforzare la squadra. Un regista ed un attaccante di scorta servono.

sabato 14 gennaio 2012

Domani il derby: Milan - Inter

Inter o Milan? Milan o Inter? Pronostico apertissimo, come in ogni derby che si rispetti. Escludo un pareggio e scommetto che si segnerà molto. L'Inter ha bisogno dei tre punti, per accorciare la classifica, ma, dovrà guardarsi dal contropiede rossonero e dalle incursioni di un assaltatore come Boateng. Sarà importante saltare l'uomo per creare superiorità numerica, il Milan ci proverà con Ibra e Robinho, l'Inter avrà bisogno dell'inventiva di Alvarez e di Sneijder, se l'olandese giocherà, ma, soprattutto, di Maicon. Un Maicon in serata di grazia può, da solo, spostare gli equilibri della partita.

venerdì 13 gennaio 2012

All'Inter non serve Tevez, resti al City

Niente Milan, è ufficiale. Ma, escludo che Tevez venga all'Inter. Perché all'Inter non serve. La manovra di disturbo dei piani del Milan è riuscita. Va bene così. Pazzini e Milito cominciano ad intendersi, Alvarez è migliorato, Sneijder, a condizione di star bene, è sempre un grande giocatore. Non è l'attacco dell'Inter, in questo momento, ad avere bisogno di ritocchi. Ci fossero i soldi, andrebbero spesi per un centrocampista forte e di prospettiva. Farebbe alla bisogna anche Montolivo, sebbene ventisettenne. Poi, per giugno, si dovrebbe far tornare Destro. E, magari, Balotelli, il cui cartellino, però, è difficile da avvicinare. La priorità, tuttavia, sia oggi che a giugno, resta il centrocampo.

martedì 3 gennaio 2012

Lucas verrà all'Inter? Temo di no

La notizia era già apparsa a novembre e se ne parlò qui in un post. Ora, torna a circolare. Insomma, pare che l'Inter stia su Lucas, asso del San Paolo, trequartista tecnico, veloce e ricco di fantasia. Francamente, ho dei dubbi che arrivi a Milano. Perché l'Inter, ultimamente, arriva sempre in ritardo sui grandi nomi. E perché Lucas gioca nel ruolo di Sneijder, il cui cartellino non mi pare facile da cedere dopo i tanti infortuni, che hanno condizionato il rendimento dell'olandese. E senza la liquidità che potrebbe venire dal trasferimento di Sneijder, escludo che l'Inter trovi i soldi necessari ad ingaggiare Lucas.

giovedì 22 dicembre 2011

L'Inter batte il Lecce: Ranieri tiene tutti sulla corda

Inter batte Lecce 4-1. Muriel ha talento, ma, Lucio e Maicon l'hanno marcato con troppa cortesia. Il gol del vantaggio del Lecce ha, però, scatenato la veemente, a tratti scomposta, reazione dell'Inter, che ha colpito quattro legni quattro. Forlan, in campo nel primo tempo, mi sembra a fine carriera, non salta più l'uomo e non credo sia soltanto un problema di ritardo di condizione. Thiago Motta, assieme a Maicon, è la sola fonte del gioco nerazzurro. Però Motta è lento e da regista arretrato, per l'abitudine di perdere qualche pallone quando aggredito da avversari più rapidi, costituisce un rischio. Con il Lecce, figuriamoci con il Milan. Con Mourinho, non a caso, giocava sul centro destra o sul centro sinistra. Conclusione: ci manca un regista arretrato, perché Thiago Motta rende meglio da mezzala. Se non ci si adatta a giocare Sneijder, qualcuno a gennaio bisogna prendere. Bello il gol di Pazzini, che, faccia alla porta, è tra i migliori in circolazione. Può giocare solo in presenza di Maicon, oggi come oggi. Bello anche il gol di Milito, un gol alla Milito, che altri avrebbero sbagliato. Sarebbe importante che tornasse ai suoi livelli. Mi piace la gestione del gruppo decisa da Ranieri nelle ultime partite. Ruota i giocatori, fa entrare Cambiasso, che non regge una partita intera, nella ripresa. Se centellinasse anche il minutaggio di Zanetti, sarebbe meglio. Nagatomo è volenteroso ed orgoglioso, ma contro altri avversari si smarrisce: la prova di ieri non deve illudere. Bravo, infine, Alvarez. E' cresciuto. Per tenere dentro lui e Thiago Motta, però, gli altri due centrocampisti devono essere veloci. Uno potrebbe essere Poli. L'altro, con compiti di regia, all'Inter ancora non c'è. Alla ripresa, quasi subito sarà derby. Occorre arrivarci con dei rinforzi in rosa.

lunedì 28 novembre 2011

Ranieri crede ancora allo scudetto

Ranieri ha dichiarato di credere ancora allo scudetto e, francamente, non so come ci riesca. Tanto più dopo la sconcertante prova di Siena, conclusa fortunosamente con una vittoria nel finale, quando nemmeno il tifoso più incallito osava più sperarci. Sicché o Ranieri ha ricevuto assicurazioni da Moratti che a gennaio, al posto di Stankovic, Cambiasso e Zanetti, ci saranno centrocampisti giovani e forti, da ingaggiare costi quel che costi, oppure proprio non capisco perché parli di scudetto per una squadra che esprime un gioco avvilente, che si fa mettere sotto da tutti, che vive delle giocare estemporanee ora dell'uno ora dell'altro e che, per soprapprezzo, subisce infortuni a ripetizione. Da Maicon a Sneijder a Lucio. Mistero dell'Inter.

mercoledì 9 novembre 2011

Lucas all'Inter? Magari!

Si parla di un interessamento dell'Inter al miglior talento brasiliano, dopo Neymar, del momento. Si tratta di Lucas, centrocampista offensivo del San Paolo, capace di giocare anche da attaccante esterno e da seconda punta, per quanto, per tecnica superiore e velocità di base, credo che renda di più faccia alla porta. Sarebbe un ingaggio assai indovinato, in controtendenza con le scelte dimesse degli ultimi due anni. Insomma, un vero fuoriclasse, non un Coutinho, non un Alvarez, usciti dal cilindro di Branca! Perché Lucas davvero ha colpi da funambolo, salta sempre l'avversario, gioca un calcio verticale e, quando accelera, difficilmente può essere fermato. Peraltro, a diciannove anni, vede già bene il gioco, cerca l'assist e sa smarcarsi con continuità. Migliorando il tiro da fuori, può diventare un giocatore che fa epoca. Sarà l'Inter capace di assicurarsene il cartellino? Magari, ma ho dei dubbi. Comunque, non lo vedo assieme a Sneijder. O meglio, potrebbero giocare assieme, se Sneijder accettasse un compito da regista puro. Sulla trequarti, Lucas, che ha un altro passo, credo che gli sia già superiore. Stiamo a vedere.

venerdì 4 novembre 2011

Vince la Lazio, Udinese travolta

Giornata di Europa League in chiaroscuro per la squadre italiane. Se la Lazio batte lo Zurigo con gol del generoso Brocchi, l'Udinese esce sconfitta a Madrid, contro l'Atletico, addirittura per 4-0. Guidolin ha risparmiato alcuni titolari, ma gli spagnoli davvero formano un bel gruppo, nel quale spicca il talento di Diego, che, nonostante la stagione poco esaltante vissuta con la Juventus, meritava un'altra occasione nel nostro campionato. Tutto sommato fa lo stesso gioco di Sneijder, ma, tendenzialmente, segna di più. Nel complesso, comunque, tolte le tre o quattro squadre più forti della Champions, la sensazione è che Champions ed Europa League si equivalgano. Insomma, l'Atletico Madrid non mi pare meno forte del Lille o del Bate Borisov, tanto per fare qualche esempio.

giovedì 3 novembre 2011

Inter - Lilla: 2-1, Milito sbaglia tutto, poi segna

Partita decisiva, partita vinta. Non possiamo andare troppo per il sottile di questi tempi. L'Inter supera il Lilla in casa, con gol di Samuel, bravissimo al rientro, che potrebbe dare maggiore solidità ad una delle peggiori difese del campionato italiano, e di Milito, che trova la via della rete dopo tre errori di mira, il secondo clamoroso, a mezzo metro dalla porta. Sembrava vittima di un incantesimo l'attaccante argentino eroe del triplete. Peraltro, Milito ha segnato su assist di Zanetti, per una volta, la prima in questa stagione, all'altezza del compito. Temevo che Hazard, con il suo repertorio di finte e controfinte, lo facesse impazzire. Invece, Zanetti ha tenuto bene il fronte, facendosi saltare in poche occasioni. Una rondine, però, non fa primavera. E Zanetti vive l'autunno inoltrato della carriera. Alla fine, vittoria importante per l'Inter, che, guarda caso, quando gioca Thiago Motta porta quasi sempre a casa il risultato. Questione di personalità: al riguardo, sarà utile anche Samuel. Brutto errore di Lucio, in occasione del gol dei francesi, sebbene il brasiliano abbia l'attenuante del risultato acquisito e della solita prova generosa, anche troppo generosa. Sneijder è parso ancora giù di tono, Alvarez, che ha sostituito l'olandese, ha bei colpi. Da fermo. Ora, io non sono un fanatico della velocità, anzi, proprio il contrario. Però, Alvarez è davvero troppo lento. Se vuol giocare, deve almeno migliorare al tiro. Altrimenti, avrà sempre meno spazio. C'è da sperare che l'Inter di Champions, quasi qualificata agli ottavi, si trasferisca in campionato. La trasferta di Genova è fondamentale.

mercoledì 26 ottobre 2011

Nette vittorie di Milan e Napoli, pareggia l'Inter a Bergamo

Nel Milan segnano i centrocampisti: dopo la tripletta di Boateng contro il Lecce, giunge quella del sottovalutato Nocerino contro il Parma. Cassano gioca sul velluto, dispensando assist a ripetizione, anche per Ibrahimovic, che segna l'altro gol del Milan. Il Napoli batte una buona Udinese: bellissimo il primo gol di Lavezzi, uno che se vedesse di più la porta, seguirebbe da presso Messi e Cristiano Ronaldo. La vede poco, però. L'Inter degli argentini anziani, mettiamoci anche Milito, che sbaglia un gol già fatto, oltre a Zanetti e Cambiasso, pareggia con una bella Atalanta, evitando la sconfitta soltanto grazie ad un rigore sventato da Castellazzi. Eppure il primo gol era stato di Sneijder: piatto destro astuto e preciso. Chivu, dopo la prova autorevole contro il Chievo, non ne azzecca una, lascia libero Denis, che pareggia per l'Atalanta, e poi procura il rigore, dubbio, su Marilungo. Ora, l'Inter è in difficoltà, ha problemi tecnici e tattici, però cinque rigori subiti dopo otto giornate di campionato sono un'inaccettabile enormità! Pareggia la Lazio, con gol di Klose, così la Juve rimane in testa al campionato. Pareggiano Novara e Siena e Cesena e Cagliari. Vince il Bologna con gol di Acquafresca, che continuo a considerare il miglior centravanti della sua generazione. La Roma di Luis Enrique, infine, perde contro il Genoa: ha ragione il tecnico iberico a dire che i giallorossi non sono ancora da scudetto.

lunedì 24 ottobre 2011

Zanetti e la panchina

Passano le settimane e Saverio Zanetti resta in campo. Non soltanto non va in panchina ad inizio partita, ma, neppure viene sostituito. Gioca, gioca sempre, gioca troppo. E rilascia continue dichiarazioni pugnaci, come se l'Inter fosse tutta sopra le sue spalle. Ha appena detto che ora comincia la risalita. Cosa, peraltro, che tutti gli interisti si augurano. Il problema, però, è che le ultime due vittorie dell'Inter sono figlie del ritorno in squadra di Sneijder e di Thiago Motta e non delle dimenticabili prestazioni di Zanetti e di Cambiasso, in debito d'ossigeno anche ieri contro il Chievo. Voglio sperare che Ranieri tenga a riposo i due argentini almeno mercoledì. Atteso che sabato c'è la Juve. La settimana è cruciale per le sorti del campionato: Zanetti, e con lui Cambiasso, in panchina!

Udinese in testa, risale l'Inter

Udinese in testa al campionato da sola, come da pronostico. Via Zapata, Inler e Sanchez, nessun problema, i friulani, da anni al vertice della programmazione, sono tornati più competitivi di prima: un solo gol subito, specchio di una fase difensiva che Guidolin cura, come sempre, benissimo, Di Natale in vetta alla classifica dei cannonieri. Eppure l'Udinese va bene anche in Europa League, reggendo con disinvoltura il doppio impegno: complimenti. Il Milan vince a Lecce, dopo essere andato sotto di tre reti. Boateng, subentrato, "spacca" la partita con una tripletta di alto valore balistico. Risale l'Inter, alla prima vittoria stagionale al Meazza, contro un Chievo ordinato. Come detto dopo Lille, Sneijder e Thiago Motta, autore dello splendido gol di testa, cambiano volto ad una squadra altrimenti in difficoltà. Merita una citazione, nella rinascita nerazzurra, anche Chivu, molto a suo agio da difensore centrale. Continua la sua corsa anche la Lazio, vittoriosa a Bologna, mentre pareggia un Napoli stanco. Lamela di presenta con un gol di sinistro molto bello, che vale il successo della Roma: predestinato. Si  giocherà due volte questa settimana. Sabato, derby d'Italia e primo verdetto: l'Inter non può sbagliare.

giovedì 20 ottobre 2011

Inter: bando ai facili entusiasmi

L'Inter, a detta di Ranieri, 60 anni oggi, avrebbe ritrovato l'autostima. Dopo la vittoria a Lille, beninteso. Io non credo che sia stato o sia un problema di autostima. L'Inter, semmai, a Lille ha potuto finalmente schierare Thiago Motta e Sneijder, due professori del centrocampo, i soli nella rosa nerazzurra che abbiano un'idea di regia, di direzione del gioco. I soli, insomma, capaci di orientare una sfida, ora aumentando ora rallentando il ritmo, Motta più indietro, Sneijder più avanti. Purtroppo, entrambi subiscono frequenti infortuni e, di solito, non superano le 25-30 presenze in campionato. Sicché Ranieri deve specialmente sperare che i due stiano lontani dall'infermeria. Ultima notazione: il Chievo gioca bene e l'Inter ha un disperato bisogno di punti. Vietato distrarsi.