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lunedì 5 novembre 2018

Van der Vaart si ritira

Talento mancino della terza generazione d'oro olandese, Rafael Van der Vaart, 35 anni, decide di appendere le scarpette al chiodo. Da qualche anno, la traiettoria della sua carriera era discendente. Eppure il talento messosi in luce nell'Ajax di Amsterdam, è stato a lungo il leader di quella pattuglia di talenti, Robben, Sneijder, Huntelaar e Van Persie, tutti nati tra il 1983 e il 1984, che sfiorò il successo ai mondiali sudafricani del 2010. Centrocampista offensivo completo, resistente e veloce, dal tiro secco e preciso. Baricentro basso, controllo pieno del pallone, sapeva reggere il confronto spalla a spalla con difensori più alti e più robusti di lui. Calciava le punizioni a foglia morta, saltava gli avversari con facilità, ma sapeva anche comandare il gioco offensivo con grande naturalezza. Ha brillato oltre che nell'Ajax, nell'Amburgo e nel Tottenham, con una parentesi, in chiaroscuro, nel Real Madrid. Ha vinto, in carriera, molto meno di quanto il suo talento gli avrebbe permesso. Chiude con 198 gol in carriera, proprio come Recoba: il talento mancino, tolto Maradona, per eccellenza.

Rafael Van der Vaart

venerdì 17 novembre 2017

Storia dei mondiali di calcio: 21^ puntata (Quarto titolo per la Germania a Brasile 2014)


I mondiali del 2014 si disputano in Brasile, dopo 64 anni da quelli del 1950, che proprio i padroni di casa persero, in una partita drammatica contro l'Uruguay di Ghiggia e Schiaffino. L'Italia, allenata da Prandelli, è reduce da un ottimo Europeo, chiuso al secondo posto dietro la Spagna. Ma, delude. Dopo l'iniziale successo contro l'Inghilterra, firmato da Balotelli, s'incarta, con Costarica e Uruguay. E va fuori al primo turno. Molte polemiche della vecchia guardia, guidata da Buffon, peraltro tra i meno convincenti della spedizione azzurra. Parte bene l'Argentina, con Messi che segna quattro gol nel girone eliminatorio, salvo sparire nelle partite ad eliminazione diretta, vieppiù nella finale contro una grande Germania, che già aveva travolto, 7-1, mineirazo, i padroni di casa del Brasile, orfano di Neymar, azzoppato nei quarti contro la Colombia del capocannoniere, con sei reti, James Rodriguez. Delude la Spagna campione in carica, fuori al primo turno come l'Italia, con Diego Costa, brasiliano naturalizzato a forza, che resta a secco. Alla fine, prima la Germania delle tre mezze punte, tra cui spicca Thomas Muller, 5 gol nella manifestazione come quattro anni prima. Il gol in finale, ai supplementari, lo segna però il discontinuo Gotze. Per la Germania, sapientemente guidata da Low, si tratta del quarto titolo mondiale: raggiunta l'Italia. Seconda l'Argentina di Messi, che rimane distante dal Maradona, sublime trascinatore ai mondiali del 1986, terza l'Olanda di Sneijder e Van Persie, al canto del cigno, quarto il deluso e deludente Brasile. Il centravanti tedesco Miroslav Klose, due gol, di cui uno nella semifinale stravinta contro il Brasile, raggiunge quota 16 gol ai mondiali ( dopo i 5 nel 2002, i 5 nel 2006 ed i 4 nel 2010), diventando il capocannoniere di tutti i tempi, davanti a Luis Nazario da Lima, Ronaldo, fermo a 15. (1^ puntata2^ puntata3^ puntata4^ puntata5^ puntata, 6^ puntata7^ puntata8^ puntata9^ puntata10^ puntata11^ puntata12^ puntata13^ puntata14^ puntata15^ puntata16^ puntata17^ puntata18^ puntata19^ puntata20^ puntata)

lunedì 30 giugno 2014

Sneijder trascina l'Olanda ai quarti: Messico battuto in rimonta

Non si sostituisce il giocatore di maggior talento, Giovani Dos Santos, autore di una splendida conclusione mancina, che fino a quel momento qualificava il Messico ai quarti di finale. Non si fa, se di fronte c'è l'Olanda di Van Gaal, uno che sa tirare fuori il meglio, atleticamente, da tutti i suoi giocatori. Anche da Sneijder, tra i più sottovalutati, eppure il dieci dell'Olanda ha numeri di tutto rispetto. Regista avanzato, come fu lo Zidane, non ha il genio né la tecnica da illusionista del francese, essendo il suo, un gioco molto più lineare, ma, alla fine dei conti, Sneijder conta 143 gol in carriera in 514 partite, Zidane, che, va detto, resta più forte, in 798 partite, di gol ne segnò 156. Numeri che cito tanto per dare la dimensione della rilevanza di Sneijder. Insomma, Sneijder conosce il suo mestiere, fa poche rabone, pochissimi sombreri, ma sa calciare con grande maestria, sente i tempi del gioco. E, nelle occasioni salienti, c'è. Ai mondiali del 2010, segnò cinque gol, trascinando l'Olanda in finale. Ieri, dopo un girone in sordina, ha estratto dal cilindro la conclusione volante che ha permesso il pareggio dell'Olanda. Poi dribbling a ripetizione di Robben e rigore trasformato da Huntelaar, altro sottovalutato, sebbene abbia segnato oltre 300 gol in carriera, il che magari non è un caso. L'Olanda, soprattutto se Van Persie si dovesse scuotere dall'apatia di ieri pomeriggio, può vincere il mondiale.

venerdì 13 giugno 2014

La Spagna si squaglia. Vittoria dell'Olanda per 5-1

Doppietta di Van Persie, doppietta di Robben, 5-1 alla fine ed il punteggio avrebbe persino potuto essere più pesante per gli spagnoli, cui nessun contributo ha recato la forzata naturalizzazione del brasiliano Diego Costa, "O Ramarro". Una batosta per l'albagia spagnola. La fine del mito iberico che era divenuto insopportabile negli ultimi anni. Al fraseggio stanco degli avversari, l'Olanda ha risposto con lanci precisi ed accelerazioni fulminanti. Altro che gioco, possesso ed intensità. Di questo lasciamo che siano Sacchi e Pistocchi a parlare. Una curiosità: il primo gol di Van Persie ha messo fine all'imbattibilità mondiale di Casillas, cominciata nelle ultime partite del mondiale 2010, dopo 443 minuti. Resiste, perciò, il primato di Walter Zenga, imbattuto per 517 minuti ad Italia '90.

venerdì 11 ottobre 2013

Van Persie, tripletta contro l'Ungheria, diventa il miglior marcatore della storia della nazionale olandese

Non c'è più l'Ungheria di una volta, finalista ai mondiali del '38 e del '54. Nemmeno quella di Detari di metà anni '80. Perde con punteggio più che tennistico contro l'Olanda, che ha mandato a segno i suoi giocatori migliori, Van Persie, Van der Vaart e Robben. In particolare, Van Persie segna una tripletta e si porta alla fatidica quota di 41 gol con la maglia della nazionale olandese, uno più di Kluivert, così da diventare il miglior marcatore della rappresentativa nazionale orange. Per il centravanti del Manchester United sono 232 i gol in carriera.

martedì 23 aprile 2013

Il Manchester United vince la Premier League: Van Persie un fuoriclasse decisivo

Una tripletta di Van Persie consegna, con largo anticipo, la vittoria in Premier League al Manchester United. Il centravanti olandese ha ripetuto la strepitosa stagione che lo scorso anno l'aveva laureato capocannoniere della Premier League. Ciò che conta è che questa volta agli allori individuali si sono aggiunti i successi di squadra, quelli che all'Arsenal gli erano mancati. Per Van Persie 215 gol in carriera e quella maturità agonistica che soltanto ripetuti infortuni avevano ritardato. E' stato talmente bravo che Ferguson ha già deciso di rinunciare ad una bandiera come Rooney, per lasciare spazio all'estro prolifico di Van Persie.

mercoledì 13 giugno 2012

Balotelli deve giocare contro la Croazia

Ha sofferto Cristiano Ronaldo, tanto che il Portogallo ha battuto la Danimarca nonostante la scarsa vena sotto porta del suo asso. Ha sofferto Van Persie, prima di segnare il gol, peraltro bellissimo, della bandiera olandese contro la Germania di Gomez, centravanti tanto sgraziato quanto efficace. Ci sta, allora, che abbia sofferto anche Balotelli. Che non ha meno talento di Van Persie e, per calcisticamente blasfemo che possa sembrare oggi, nemmeno di Cristiano Ronaldo. La tensione può frenare più di quanto non si creda. Ma, Balotelli è troppo forte per non giocare. Prandelli deve puntare su di lui domani contro la Croazia. Balotelli segnerà, ci scommetto.

domenica 10 giugno 2012

Euro 2012: una grande Russia, una piccola Olanda. Vince la Germania

La Russia gioca all'olandese, del resto è allenata da Advocaat, l'Olanda come può in questo momento: vale a dire, maluccio. Ieri, contro la Danimarca, Van Persie ha commesso errori da principiante, non soltanto al tiro, ma anche in fase di stop. Impensabile per un giocatore con i suoi fondamentali. La Germania, invece, pure all'esito di una partita non esaltante ha avuto ragione di un Portogallo spuntato: come previsto, o segna Cristiano Ronaldo oppure i lusitani restano a secco. Tra un paio d'ore, Italia - Spagna. La formazione annunciata, con l'eccezione di Giaccherini a sinistra, mi pare al momento la migliore possibile. Basterà? Stiamo a vedere.

martedì 6 marzo 2012

Arsenal - Milan: 3-0 dopo il primo tempo, ma passa il Milan e va ai quarti

Già scritto, già previsto. L'Arsenal rischia di eliminare il Milan. Dopo il primo tempo, conduce per 3-0 sui rossoneri, le cui facce esterrefatte ricordano quelle sbalordite di La Coruna 2004 o piuttosto quelle della finale di Champions del 2005, poi persa contro il Liverpool. Gli inglesi sono passati in vantaggio al 7' con Koscielny, al 26' ha raddoppiato Rosicky, infine Van Persie ha segnato il terzo gol su rigore al 42'. La ripresa si annuncia incandescente. Il Milan pare sotto gli effetti di un sortilegio, ma un gol metterebbe al sicuro la qualificazione. Sarà una questione di testa. Sulle fasce, ad ogni modo, Gervinho e Walcott stanno avendo il sopravvento: o Allegri trova le contro misure oppure l'Arsenal compie l'impresa. Nel secondo tempo, però, succede assai di meno. Anzi, la migliore occasione capita al Milan, sui piedi di Nocerino, servito magistralmente dal subentrato Aquilani. Ibra, pessimo, fatica a tenere palla, ma l'Arsenal ha finito la benzina. Il Milan è fortunato e fortunatissimo è Allegri, che aveva schierato una formazione presuntuosa e priva di equilibrio. La partita resta inchiodata sul 3-0 per i lancieri, sicché ai quarti, con molto affanno, va il Milan.

Il Milan ha paura dell'Arsenal: la sindrome inglese o la sindrome di La Coruna?

Il Milan ha paura dell'Arsenal. Nonostante il vasto vantaggio accumulato all'andata. Sarà colpa della sindrome inglese, che ha voluto i rossoneri sempre eliminati agli ottavi di Champions da squadre d'Albione negli ultimi anni. O, forse, sarà una riedizione della sindrome di La Coruna, dove il Milan, nel 2004, ma erano i quarti di finale, perse 4-0 dopo il 4-1 dell'andata e subì una cocentissima eliminazione. Stasera, forte del 4-0 dell'andata, il Milan difficilmente potrà sbagliare partita. Eppure la paura di una clamorosa sconfitta c'è. Van Persie è in agguato.

lunedì 5 marzo 2012

Arsenal - Milan: attenzione a Van Persie, il miglior centravanti del mondo

Wenger sa che sarà difficilissimo anche soltanto provare a ribaltare il risultato. Che il 4-0 rimediato all'andata è un risultato sostanzialmente blindato e che, insomma, il suo Arsenal ha tutti e due i piedi fuori dalla Champions League. Eppure ha dichiarato che domani i lancieri proveranno l'impresa, perché l'impresa, e questo almeno è vero, è il sogno di ogni giocatore. E provare nulla costa. Proviamo a prendere sul serio il tecnico alsaziano. Un gol dell'Arsenal nei primi 15, 20 minuti della partita potrebbe sparigliare le carte e mettere pressione addosso al Milan. Sicché, attenzione a Van Persie: in questo momento, il miglior centravanti del mondo.

giovedì 16 febbraio 2012

Il Milan strapazza l'Arsenal: 4-0. Segna persino Ibra

Segna persino Ibra, che, per carità, gioca una grande partita in rifinitura: gli basta un rigore tirato maluccio.  Come sempre in Europa, fatica a trovare la via della rete negli scontri ad eliminazione diretta. Gli altri gol vengono da Boateng, il vero asso della formazione rossonera, e da Robinho, uno che di solito sbaglia molto, ma contro un Arsenal presuntuoso come il suo tecnico, trova il modo di confezionare una doppietta. Tra i lancieri, un solo fuoriclasse, Van Persie, lasciato ad immalinconire in avanti: uno spreco tecnico incalcolabile. L'altro, Henry, ha una grandissima carriera alle spalle. Non davanti. Qualificazione in banca. Il calcio inglese mi sembra conciato piuttosto male. E, per me almeno, è una sorpresa.

lunedì 30 gennaio 2012

L'esplosione di Van Persie

In questo momento, è uno dei cinque centravanti più forti del mondo. Van Persie, olandese in forza all'Arsenal, ha finalmente raggiunto la maturità agonistica e, per la prima volta in carriera, si mostra più decisivo dei suoi connazionali Sneijder, in difficoltà all'Inter, e Van der Vaart, che non brilla nel Tottenham. L'asso mancino allenato da Wenger ha raggiunto quota 25 gol in stagione, laddove i gol per i lancieri di Londra sono già 120 in carriera. Henry, che detiene il primato di segnature con l'Arsenal, resta perciò lontano, ma, Van Persie non sembra intenzionato a fermarsi qua. D'altra parte, possiede talento da vendere. Ha segnato 25 gol in nazionale e messo sempre la propria firma, dal 2006 in avanti, nelle fasi finali di Mondiali ed Europei. A giugno, una squadra che potesse investire una bella somma, farebbe bene a puntarla su Van Persie, che ha piedi da fantasista e fiuto del gol da rapinatore d'area di rigore.

venerdì 16 dicembre 2011

Sorteggiati gli ottavi di Champions: Marsiglia - Inter, Napoli - Chelsea, Milan - Arsenal

Sorteggio, tutto sommato, benevolo per le italiane ancora in corsa per la Champions League del 2012. L'Inter se la vedrà con il Marsiglia: l'avversario francese è battibile e l'unico ostacolo è rappresentato dal caldissimo pubblico mediteranneo della seconda città di Francia. La squadra allenata da Deschamps ha in attacco i maggiori problemi, tanto da avere persino cercato Inzaghi. Escludo che l'Inter riesca nell'impresa, perché di impresa si tratterebbe, di farsi eliminare. Il Milan affronterà i giovani dell'Arsenal di Wenger: da temere Van Persie, che, in questa stagione, segna appena esce di casa e la corsa degli altri gunners. La sfida più difficile è toccata, invece, al Napoli contro il Chelsea, squadra un poco vecchia, ma, ancora capace di grandi partite: pronostico comunque aperto. Il Chelsea, infatti, segna, ma subisce anche parecchie reti, sicché la qualificazione si giocherà sul filo di lana.