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lunedì 13 maggio 2024

La 36^ giornata di Serie A '23/'24: Bologna e Juve in Champions League

Arrivano altri verdetti dalla 36^ giornata di Serie A: Bologna, corsaro a Napoli, e Juve, fermata sul pareggio dalla Salernitana, conquistano la certezza di partecipare alla prossima Champione League. Ma, se il rendimento della squadra di Thiago Motta è stato straordinario e sorprendente, la Juve di Allegri ha toccato il punto più basso di un triennio deludente. Intendiamoci, la Juve attuale non è quella dei cinque scudetti consecutivi con il tecnico livornese, ma è anche vero che, soprattutto in questa stagione, Allegri ha aggiunto poco al rendimento di giocatori poco all'altezza.


Torna al successo, largo, l'Inter. Che batte il Frosinone 5-0 e ritrova anche il gol del capocannoniere Lautaro, oltre al primo in nerazzurro di Buchanan.


Il Milan dilaga con il Cagliari. La Lazio supera l'Empoli.


Importante vittoria dell'Atalanta sulla Roma: i bergamaschi, autori di una prova superba, avrebbero potuto mettere a referto ben più dei due gol segnati. Sugli scudi De Ketelaere, autore di una doppietta e lontanissimo parente del giocatore anonimato osservato nella passata stagione.


Si complica la posizione del Sassuolo, che perde, con il Genoa nonostante il vantaggio iniziale di Pinamonti: 11 gol in campionato e 40 in Serie A in carriera.


Il Torino rimonta e batte il Verona. Oggi Lecce-Udinese e Fiorentina-Monza. 

sabato 4 maggio 2024

Sassuolo-Inter 1-0

Un'Inter davvero poco concentrata cede in casa del Sassuolo. Seconda sconfitta stagionale, pur del tutto ininfluente, dopo quella rimediata all'andata sempre contro la compagine emiliana. 

mercoledì 27 settembre 2023

Inter-Sassuolo 1-2. Sbaglia Inzaghi

Il Sassuolo conferma la tradizione di avversario scorbutico per l'Inter. Sommer è chiamato a tre interventi non banali. L'Inter sfonda spesso a destra con Thuram e con Dumfries, che alla fine del primo tempo si mette in proprio e segna di sinistro dopo dribbling a rientrare. Ad inizio ripresa, il Sassuolo, sempre ispirato da Berardi, prima sfiora il gol, poi pareggia con Bajrami: grave incertezza di Sommer, beffato sul primo palo. Poco dopo, Berardi segna il suo ottavo gol all'Inter con un mancino straordinario sul palo lungo. Inter in forte difficoltà. I cambi sono inutili. Anzi dannosi, tanto che il Sassuolo sfiora ancora la rete. Solo Lautaro, nel recupero, va vicino al pareggio. Thuram andava lasciato in campo. Troppi giocatori stanchi, da Acerbi a Mkhitaryan a Calhanoglu. Assurdo aver rinunciato inizialmente a Pavard e Frattesi. Partita preparata male prima e letta male dopo da Inzaghi. Qualcuno deve pur dirlo.

sabato 13 maggio 2023

Inter-Sassuolo 4-2

Inter svagata ed è Handanovic a impedire in due, tre occasioni il gol del Sassuolo. A segnare  invece, è l'Inter con un violento sinistro da fuori area di Lukaku. Nella ripresa, autogol di Tressoldi su cross di Bellanova e gol del subentrato Lautaro. L'Inter si rilassa e prende due gol molto simili di Henrique e Frattesi, che di testa sorprendono la retroguardia nerazzurra. Chiude la partita il secondo gol di Lukaku, servito da Brozovic. 

giovedì 16 marzo 2023

Il punto dopo la 26^ giornata di Serie A 22/23

Riprende la corsa del Napoli, che batte l'Atalanta, mentre le sue simpatiche inseguitrici, la più vicina è l'Inter a -18, gareggiano comicamente a chi fa peggio.


L'Inter è sconfitta sul campo dello Spezia dopo un lungo e sterile dominio territoriale, il Milan pareggia in casa con la Salernitana, la Lazio impatta a reti bianche contro il Bologna e la Roma perde in casa dal Sassuolo, nonostante un gol magnifico di Dybala


Tra i neroverdi, torna al gol Pinamonti, che Mancini - invece d'inseguire novelli Camoranesi o Jorginho, peraltro ben più forti del pur discreto Retegui - potrebbe considerare quale futuro centravanti della nazionale. Non per la stagione in corso, finora avara di soddisfazioni, ma per le attitudini, l'età e la sostanziale assenza di concorrenti futuribili.


Tornando al campionato, l'Udinese vince a Empoli, il Torino a Lecce, la Fiorentina a Cremona. Pareggio invece tra Verona e Monza. Successo, infine, per la Juve, ancora in attesa di conoscere il proprio destino, contro la Sampdoria.


Sul reale valore della Serie A si avvicendano giudizi contrastanti. La qualità media, penso a difensori e fasi difensive, non sembra altissima e comunque inferiore a quella di un tempo. Però, Inter, Milan e Napoli sono approdate ai quarti di Champions League e nessuna altra nazione europea puà vantare tre compagini ancora in corsa a questo punto della competizione. Peraltro senza subire un solo gol agli ottavi. Allora, come sta la Serie A? Discretamente, tutto considerato. Mancano i grandi campioni italiani, ma tatticamente il nostro resta un campionato difficile, non tanto spettacolare, ma difficile. E affrontare queste difficoltà istruisce, tempra e aiuta in Europa.


domenica 29 gennaio 2023

Travolti Milan e Juve

Sconfitta durissimma del mainstream calcistico nostrano. Il Sassuolo - sotto 3-0 dopo 30 minuti all'ultima giornata del passato campionato, quando il Milan festeggiò uno scudetto più sorprendente e certo più immeritato di quello del Verona di Bagnoli nell'85 - oggi ha maramaldeggiato sui rossoneri a Milano. Quanto contano le motivazioni! Il "piolismo", triste invenzione mediatica è finito seppellito dai 5 gol dei neiroverdi capitanati da Berardi. Milan mai in partita, con dodici gol subiti nelle ultime tre gare.


Sconfitta casalinga anche per la Juve contro il Monza, che è una bella squadra. I bianconeri stanno vivendo il peggiore periodo della loro storia dopo il 2006: difficile giocare in certe condizioni psicologiche. 

sabato 8 ottobre 2022

Sassuolo-Inter 1-2: Dzeko (2)

Inter in difesa con D'Ambrosio, Acerbi e Bastoni. In porta, debutto di Onana in campionato. 

La cronaca. 

Inter propositiva ma poco efficace per imprecisione reiterata nell'ultimo passaggio. Il vantaggio matura alla fine del primo tempo: Dumfries allunga di testa per la girata di destro di Dzeko, che timbra il gol n. 100 in Serie A. Pareggia nella ripresa Frattesi, bravo ad inserirsi su cross dalla destra dell'Inter. Bastoni stringe troppo verso il centro e lo perde. Più tardi dopo parata prodigiosa di Consigli su Lautaro, Dzeko segna - e sono 101- proprio di testa su cross di Mkhitaryan, che era subentrato ad Asllani ad inizio ripresa. L'Inter torna al successo. Squadra più raccolta e più coesa. Sette giorni fa, dopo il pareggio neroverde, l'Inter si sarebbe disunita e avrebbe probabilmente perso. Era e resta una questione soprattutto di testa. 



lunedì 23 maggio 2022

La Serie A torna 20 anni indietro: diario della 38^ giornata

Come il 5 maggio 2002. I gol che prese l'Udinese, nel primo quarto d'ora, dalla Juve, segnarono uno dei punti più bassi della storia del calcio italiano. I tre che il Sassuolo ha preso ieri dal Milan, in 36', dentro un caleidoscopio imbarazzante di errori e di assist all'avversario, hanno riportato indietro di 20 anni le lancette della storia. Questo lo dobbiamo dire, perché è sotto gli occhi di tutti. Poi, possiamo anche parlare di calcio giocato. Quello per esempio dell'Udinese, che, senza obiettivi propri, ha giocato a Salerno una partita intensa e vinto 4-0. Quello per esempio del Venezia, che ultimo e già retrocesso ha costretto il Cagliari al pareggio, trascinandolo con sé in Serie B. E così è rimasta in A la Salernitana, che, al netto dell'atto finale, ha compiuto una piccola impresa grazie alla competenza di Sabatini e alla conduzione del bravo Nicola. Per il resto, scudetto al Milan, dopo uno slalom speciale in cui gli ostacoli si sono magicamente dissolti nelle ultime 5 partite. Non dico che non abbia meriti. Li ha. Ma, insomma, per trovare una squadra meno forte tra le vincitrici del titolo, bisogna risalire ad un altro Milan, quello di Zaccheroni 1998/99. L'Inter ha perso troppi punti, soprattutto tre in un derby, quello di ritorno, che Inzaghi avrebbe potuto gestire meglio. Discreto il terzo posto del Napoli, che però non era di certo inferiore al Milan. Deludente quarto posto della Juve. Lazio quinta e Roma sesta, in fondo in linea con le ambizioni estive. Le sorprese della stagione sono state, tolte le partite finali contro il Milan, Fiorentina e Verona. Cala il sipario sulla Serie A 2021/22. E mi pare che sia un bene. Potrei dilungarmi e aggiungere altre osservazioni, avanzare altri dubbi, perché ancora non mi spiego tante cose, ma siccome la pazienza è ai limiti storici e voglio conservarmi continente, mi fermo qui.

domenica 22 maggio 2022

Inter-Samp 3-0: Perisic, Correa (2)

Ultima di campionato. L'Inter, al Meazza, affronta la Sampdoria. In avanti, Inzaghi sceglie Correa al fianco di Lautaro.

La cronaca.

Mentre il Milan passeggia in ciabatte a Reggio Emilia, contro un Sassuolo più molle dell'Udinese che perse dalla Juve il 5 maggio 2002, la Samp alza le barricate al Meazza. L'Inter attacca ma non sfonda e Audero compie grandi interventi in serie. Solo nella ripresa, quando lo scudetto è definitivamente sfumato e la Serie A ha confermato la sua dimensione provinciale e pacchiana, l'Inter passa con Perisic. Poi, segue una doppietta inutile di Correa. Sono mancati i gol suoi nei momenti cruciali della stagione. L'Inter chiude seconda a 84 punti. Con il rimpianto di cedere il tricolore ad una squadra più debole. E fortunatissima. Anche Inzaghi ha fatto degli errori. E credo che lo sappia. Quando ha raccolto 7 punti in 7 partite. Soprattutto quando ha creduto di poter difendere l'1-0 nel derby con un Sanchez e il suo fisico da lanciatore di coriandoli. Ha fatto meglio nelle Coppe e voglio dargliene atto. 

domenica 20 febbraio 2022

Inter-Sassuolo 0-2. Disastro nerazzurro

Dopo il pareggio del Milan a Salerno, l'Inter affronta il Sassuolo con la possibilità, vincendo, di riprendersi la vetta solitaria della classifica. Non sarà facile.

La cronaca. 

Primo tempo disastroso dell'Inter. Barella, stasera inguardabile, è travolto dal centrocampo del Sassuolo. Palla persa da Calhanoglu, ma forse c'è una spinta irregolare di Berardi, e tiretto scolastico di Raspadori. Restando in piedi, Handanovic lo fermerebbe di piatto. Invece no. Si tuffa e prende un gol imbarazzante, sotto le gambe. Poco dopo, Barella sbaglia ancora, dalla trequarti cross per Scamacca, dimenticato da Perisic e Dimarco e Sassuolo avanti di due reti. Consigli poi nega il gol a un colpo di testa di Skriniar e ad un bel tiro di Gagliardini. Intervallo. Nella ripresa, dentro Dumfries e Dzeko per Darmian e Gagliardini. Sanchez opera da trequartista. L'Inter non trova nemmeno il gol della speranza. Consigli para quel che deve, Lautaro, che ho sempre difeso, è impalpabile, Perisic stanco, Calhanoglu e Dimarco gareggiano in imprecisione al cross. Il Sassuolo in contropiede potrebbe segnare il terzo gol. Sconfitta amarissima e meritata. La penso sempre allo stesso modo: "safety first". Sarebbe stato meglio, visto come stiamo, iniziare con un solo attaccante e giocare più coperti. Barella non può giocare davanti alla difesa. E si sapeva che Berardi avrebbe pressato Calhanoglu. Meglio schierare da quella parte Gagliardini. Il portiere, quello, ci manca da anni. Ma ultimamente prende un gol ogni due tiri. A maggior ragione, la prudenza sarebbe stata necessaria. Anziché insistere con i soliti triangoli in mezzo al campo, senza la rapidità e il senso della posizione di Brozovic. Ultimamente, peraltro, pure lui appannato. 


giovedì 28 ottobre 2021

Il punto dopo la 10^ giornata di Serie A 21/22. Il crollo della juve

  • Ieri sera ancora sentivo ripetere come una stanca cantilena che il gioco difensivo non paga e che bisogna sempre arrembare, una sorta di memento audere semper, che non mi convince minimamente. La Juve ha perso con il Sassuolo perché è una squadra da mezza classifica, va bene va da classifica medio-alta, ma non di più. Ha perso per questa ragione, ma anche perché ha ripudiato per una sera quella tattica accorta, che era la sola ad acconciarsi al suo attuale livello e alle sue attuali capacità. Ed Allegri, nelle ultime partite, aveva ricavato il massimo proprio così, con gioco prudente e di rimessa, da una squadra priva di grandi campioni e soprattutto di quel grandissimo goleador, Cristiano Ronaldo, che l'aveva tenuta a galla negli ultimi anni. Ieri, Allegri ha voluto una formazione più offensiva, con Chiesa e Alex Sandro esterni: Chiesa quel ruolo non può farlo, non lo regge. L'ala sì, l'esterno a tutto campo no. Si tratta di un ruolo usurante, anche da un punto di vista mentale. Che richiede applicazione costante. Il Sassuolo ha giocato meglio e la Juve ha preso gol alla fine. In contropiede!
  • Vittoria dell'Inter a Empoli, con tante riserve in campo capaci di disimpegnarsi con autorevolezza: vittoria importante. Nelle prossime tre partite: contro Udinese, Milan e Napoli, i nerazzurri si giocheranno il campionato.
  • Altrettanto importante è stato il successo esterno della Roma a Cagliari: Mourinho ha un undici di livello, senza ricambi all'altezza. Ma quegli undici sono dalla sua parte. Ha vinto anche la Lazio contro la Fiorentina, grazie a Pedro, il pupillo tattico di Sarri, che, questa volta, ha schierato Luis Alberto dall'inizio.
  • Il Napoli batte 3-0 il Bologna e riaggancia il Milan in testa alla classifica. I rossoneri, nell'anticipo di martedì, avevano avuto ragione del Toro con un gol di Giroud e molta fortuna.
  • Vittoria della Salernitana contro il Venezia e dell'Atalanta sul campo della Samp (sempre gran giocatore Zapata). Pareggi tra Spezia e Genoa e tra Udinese e Verona.


sabato 2 ottobre 2021

Sassuolo-Inter 1-2. Dzeko, Lautaro

Oltre 50 minuti di puro imbarazzo, Sassuolo in cattedra, Boga in versione di gala, a mezza strada tra il Denilson del Torneo di Francia 1997 e il Gareth Bale del primo Tottenham. Skriniar lo stende ingenuamente e rigore trasformato da Berardi. Molti sotto tono tra i nerazzurri. Dal detto Skriniar a Dumfries, da Brozovic a Barella a Bastoni fino a Correa. A inizio ripresa, il Sassuolo potrebbe dilagare. Finalmente Inzaghi cambia. Dentro Dimarco per Bastoni, Darmian per Dumfries, Vidal per Calhanoglu e Dzeko per Correa. Il bosniaco segna subito di testa su cross da sinistra di Perisic. Più tardi Dzeko è atterrato in area avversaria. Rigore trasformato magistralmente da Lautaro. Vidal lotta e recupera palloni in serie a centrocampo. Squadre stanche e allungate. Continui rovesciamenti di fronte. Esce Lautaro per D'Ambrosio. Il Sassuolo è squadra tecnica, ma l'Inter ha sofferto troppo per quasi un'ora. Il centrocampo, con Calhanoglu, non va. Inzaghi dovrà metterci mano. La sosta per le nazionali porterà consiglio.

domenica 2 maggio 2021

Inter: 19^ scudetto con 4 giornate d'anticipo

1910, 1920, 1930, 1938, 1940, 1953, 1954, 1963, 1965, 1966, 1971, 1980, 1989, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2021

È arrivato il diciannovesimo scudetto della storia nerazzurra. Undici anni dopo l'ultimo, datato 2010. Il pareggio dell'Atalanta sul campo del Sassuolo scrive matematicamente la parola fine sulla vittoria della serie A 2020/21.  Ha vinto l'Inter! Che ha tredici punti di vantaggio a quattro giornate dalla fine del campionato. Da gennaio, in avanti, abbandonati esperimenti e senza più l'alibi del mercato, con Eriksen stabilmente in campo, l'Inter ha cambiato passo. È andata in fuga e ha tagliato il traguardo con netto anticipo. Interrotta una lunga astinenza da successi. L'ultimo era stato la Coppa Italia nel 2011. Solo tra il 1940 e il 1953, l'Inter aveva conosciuto un periodo più lungo e altrettanto avaro di soddisfazioni. Di mezzo, però, c'era  stata anche la Seconda Guerra Mondiale. Per questa ragione, l'affermazione odierna merita di essere celebrata con sportiva solennità. I tifosi nerazzurri, come chi scrive, hanno dovuto attingere a tutta la pazienza possibile. Era ora! "Diu parturit leaena, sed leonem".

mercoledì 7 aprile 2021

Inter-Sassuolo: 2-1. Lukaku, Lautaro

Inter contro Sassuolo, questa sera, ore 18:45. L'Inter è chiamata a prove tecniche di fuga per lo scudetto: gli squalificati Bastoni e Brozovic sono sostituiti da Darmian e Gagliardini. Al Sassuolo mancano anche più titolari. Al 10' l'Inter passa in vantaggio: gol di Lukaku su traversone di Young. Credo che sia il primo segnato di testa, in stagione, dal centravanti belga. Detto questo è il Sassuolo ad avere nettissima prevalenza di possesso palla. Non è chiaro se l'Inter lasci fare o subisca realmente il gioco avversario. Propendo per la seconda ipotesi, mentre siamo a metà del primo tempo. Nella ripresa l'Inter continua a giocare di rimessa e proprio in contropiede, con Lautaro Martinez, trova il raddoppio. Si profila un successo tranquillo, quando Hakimi perde palla malamente e propizia l'1-2 di Traorè. L'Inter poi sfiora il 3-1 con il subentrato Sanchez. Arrivano altri tre punti, con una certa apprensione finale. L'Inter è davvero in fuga a +11 sul Milan. Gioca maluccio da quattro o cinque partite, ma continua a fare bottino pieno. È l'anno buono e crepi la scaramanzia. 

lunedì 22 marzo 2021

Serie A 20/21: il punto dopo la 28^ giornata. Cade la Juve

Il Benevento espugna il campo della Juve. Mi pare che Pirlo non sia destinato ad una grande carriera da tecnico. Non nell'immediato, almeno. Non considerare le necessità dell'equilibrio e le qualità dell'avversario; schierare, assieme, Cristiano Ronaldo, Morata, Chiesa e Kulusevski, più Bernardeschi, mi è parso un azzardo contro una squadra modesta ma organizzata e reattiva come il Benevento. Che, infatti, si faceva pericoloso ad ogni mezzo contropiede, ad ogni abbozzo di ripartenza, cui faceva da tappo soltanto la tecnica di secondo piano della squadra di Inzaghi. Mi devo ripetere: non ci s'improvvisa a certi livelli. 

Il Milan vince a Firenze, con i suoi giocatori migliori, Ibra e Chalanoglu, ma la Fiorentina, nella quale ancora dipinge gioco il trentottenne Ribery, gestisce davvero male il vantaggio faticosamente conquistato e resta impigliata nella lotta salvezza, che avvince anche il Torino, superato dalla Sampdoria.

La solita Roma perde da un Napoli ritrovato, nel quale torna a pulsare la vena realizzativa di Mertens.

La Lazio vince a Udine, l'Atalanta a Verona. Diventa molto intensa la lotta per la qualificazione alla prossima Champions League.

L'Inter, fermata dal Covid, dovrà recuperare la partita contro il Sassuolo. 

sabato 28 novembre 2020

Sassuolo-Inter 0-3

Squadra più ordinata e compatta, oggi. I tre centrocampisti giocano in linea e c'è Barella in mezzo. Da una palla recuperata nasce il precoce vantaggio nerazzurro, con Lautaro che serve a Sanchez una palla comodissima. Raddoppio su autogol provocato da Vidal. Nella ripresa, bellissimo terzo gol di Gagliardini, che, ripeto, nel suo ruolo, fa la sua parte. Il Sassuolo ha dato una mano perché ha combinato davvero poco, come già nell'ultima di campionato. Davvero non so dove comincino i meriti dell'Inter e finiscano i demeriti del Sassuolo. Mi pare che i giocatori nerazzurri abbiano capito di essere ad un crocevia stagionale. Mi sono sembrati più concentrati. Soprattutto in fase difensiva. Buona prova di Darmian, più efficace dell'ultimo Hakimi. Conte è rimasto abbarbicato al solito 3-5-2. Con il Sassuolo, disposto con 3 punte, aveva un senso. Di solito, invece, non ce l'ha. Rispetto alle ultime uscite, difesa più bassa, meno possesso palla e più concretezza. Almeno questo!

mercoledì 24 giugno 2020

Inter-Sassuolo 3-3. Le colpe di Conte

Alle 19:30, oggi fa davvero caldo, l'Inter affronterà, in casa, il Sassuolo. Conte, con ogni probabilità, alternerà qualche giocatore rispetto alla partita contro la Sampdoria.

Proprio così, l'Inter schiera: Handanovic, Skriniar, Ranocchia, Bastoni, Moses, Gagliardini, Borja Valero, Biraghi, Eriksen, Lukaku, Sanchez. Fuori cinque titolari. E dire che, a mia memoria, l'Inter non batte il Sassuolo da anni. Stiamo a vedere.

La cronaca.
Troppo facile prendersela con Gagliardini, che pure commette un errore sesquipedale a porta vuota. La verità, su, dobbiamo ammetterlo, è che raramente si vincono partite subendo tre gol. E l'Inter ne ha beccati tre, stasera. E l'Inter è in crisi di risultati da gennaio. E Conte sta sempre a radunare scuse, via via meno plausibili, mentre rischia di chiudere il campionato con un quarto posto "spallettiano". Un campionato, l'avevo scritto, che si sarebbe persino potuto vincere. Perché la concorrenza è la meno forte degli ultimi dieci anni. Non però pareggiando in casa con il Sassuolo. Che contro l'Inter fa sempre grandi partite, ma resta una squadra modesta. E, quest'anno, è più modesta che mai. Dalla ripresa, vittoria stentata con la Samp e due pareggi. E 5 gol subiti. E troppi cambi all'inizio e sbagliati a gara in corso: una costante. E le scuse di Conte non reggono più. Errori individuali compresi. La squadra non è tranquilla. E si difende male. E l'allenatore c'entra. Da che mondo è mondo. Sul 3-2 a quattro minuti dalla fine, il risultato si tiene. Perché di fronte non c'era il Barca di Guardiola. E se Conte non avesse l'ingaggio che ha, se Marotta non si fosse esposto ingaggiandolo, contro la storia nerazzurra e il parere di tanti tifosi, se Suning avesse una minima idea del gioco del calcio e delle sue regole non scritte, Conte sarebbe già in discussione.

lunedì 21 ottobre 2019

Serie A 2019/20: il punto dopo otto giornate. Continua la crisi del Milan


  • Vince sempre di misura la Juve. Che batte 2-1 il Bologna, cui viene negato un clamoroso rigore, per intervento con il braccio di De Ligt, lontano parente del difensore gladiatorio ammirato con la maglia dell'Ajax. Imbarazzante il consenso che la stampa nazionale, con poche eccezioni, accorda ad una decisione arbitrale assurda. Fuori dal coro Sconcerti, questa mattina sul Corsera. 
  • Il Napoli ritrova i gol di Milik, doppietta, per battere il Verona, ma resta il ritardo in classifica. 
  • Vince l'Inter sul campo del Sassuolo, dove aveva negli ultimi anni conosciuto dolorose sconfitte. Il 4-3 finale per i nerazzurri induce qualche dubbio sulla tenuta difensiva della squadra di Conte.
  • Pareggi per la Lazio del capocannoniere Immobile, 9 gol, in rimonta casalinga su un'ottima Atalanta, e la Roma, contro la Sampdoria guidata per la prima volta dal subentrato Ranieri. Merita una citazione Federico Bonazzoli, di cui si diceva un gran bene e che sembrava essersi perso tra troppe squadre cambiate. Il talento c'era e c'è. 
  • Debutta con un pareggio sulla panchina del Milan, Pioli. Che non potrà far meglio di Giampaolo: la rosa è modesta. Prevedibile. I rossoneri vengono acciuffati sul 2-2 nel finale dal Lecce, grazie ad un gran gol mancino di Calderoni.
  • Un gol di Okaka affonda il Toro: la panchina di Mazzarri traballa, ma la sensazione è che Cairo avrebbe potuto e dovuto intervenire diversamente sul mercato. E tanto al netto delle energie sprecate per l'Europa League.
  • Il gol più bello dell'ottava giornata lo segna Nainggolan: splendido tiro al volo nel successo del Cagliari, squadra notevole, sulla Spal.

domenica 20 ottobre 2019

Sassuolo-Inter: 3-4. Lautaro (2), Lukaku (2)

L'Inter affronta il Sassuolo in trasferta. Al netto del gol subìto dal solito Berardi, che contro l'Inter esprime sempre il meglio delle sue possibilità, goffo comunque il tuffo di Handanovic, l'Inter gioca benino e sale 4-1. Doppietta per Lautaro Martinez e Lukaku. Un rigore a testa. Accorcia Djuricic. Solo che poi l'Inter di gol ne prende un altro e soffre. Più del dovuto. Grave l'assenza di Sensi. L'unico nel centrocampo nerazzurro ad avere un'alta idea del gioco. E mantengo inalterate le mie perplessità sulla difesa a tre.

lunedì 11 febbraio 2019

Serie A 2018/19: il punto dopo la 23^ giornata. La questione Icardi agita l'Inter

Vincono Lazio e Roma, squadra ricca di talento, che potrebbe sorprendere di nuovo in Champions League. L'Inter ritrova la vittoria a Parma. Non la serenità. Icardi ha capito, dopo l'arrivo di Marotta, che la sua avventura all'Inter potrebbe incamminarsi su un precoce sunset boulevard. Il punto non è il rinnovo del contratto, ormai. E ha smesso di essere concentrato. Sbaglia scelte e tempi di gioco in area di rigore: da sempre il suo forte. Non segna più su azione. Spalletti, che ha bisogno ora dei suoi gol, ha chiesto a Marotta e Ausilio di chiarire. Situazione tesa. Vince anche il Milan di Piatek. Mentre non fa notizia il successo della Juve sul campo del Sassuolo, dove impressiona la serie di errori di Consigli. Da segnalare il successo esterno del Frosinone sul campo della Sampdoria. Rimane serrata la lotta per la Champions, cui parteciperà a pieno titolo anche l'Atalanta di Zapata, che batte la Spal di Petagna. Giocatore interessante, ora che trova la porta con più continuità.