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sabato 11 giugno 2016

Inghilterra fermata dalla Russia, vince il Galles di Bale

Hodgson quanto sa di calcio? Poco, ho sempre pensato. S'inventa Rooney regista, sia pure avanzato, con due ali di ruolo come Lallana, scolastico, e Sterling, troppo veloce per riuscire anche preciso anche al cross. E così resta fuori il genio di Wilshere, il solo che saprebbe far girare la squadra. Kane lotta come un leone, ma la difesa russa tiene. Fino al gol su punizione di Dier, nella ripresa. Cui replica una solenne zuccata di Berezutski. Pari e primo posto solitario nel girone per il Galles di Bale, a segno su punizione, che supera la Slovacchia 2-1. Il cammino degli inglesi, che pure avrebbero la squadra per vincere, si complica parecchio.

martedì 7 giugno 2016

Europei (#Euro2016): Inghilterra favorita

Fra pochi giorni cominceranno gli Europei di calcio. Indico favorita l'Inghilterra. Ha la miglior coppia di attaccanti: Kane e Vardy. Il che conta moltissimo in un torneo così breve. Ma anche un notevole centrocampo con il talento puro di Wilshere e la forza dirompente di Alli. Solidità e compattezza. Il limite è rappresentato dal tecnico Hodgson.

domenica 27 marzo 2016

Harry Kane (#Kane) fuoriclasse assoluto: gol meraviglioso contro la Germania. L'Inghilterra può vincere gli Europei

Un gol, che riassume tutto il suo immenso talento, quello segnato ieri sera contro la Germania dal centravanti inglese Harry Kane.  In area di rigore, mezza giravolta, con palla nascosta, allungo e tiro incrociato: come ho visto fare a Zico, Roberto Baggio, Gascoigne, Zidane, Cristiano Ronaldo. Che ci riesca anche un lungagnone smilzo come Kane offre una misura dei suoi mezzi tecnici. Perché poi Kane, 88 gol in carriera, ha pure un gran tiro, il colpo di testa, la protezione del pallone, la grinta e la personalità spiccata. Fuoriclasse. Farà una grandissima carriera e con lui l'Inghilterra può ambire a vincere gli Europei.

sabato 5 settembre 2015

Rooney eguaglia Bobby Charlton: 49 gol con l'Inghilterra

Contro San Marino e su rigore, ma è arrivato per Rooney il gol n. 49 con la nazionale  inglese: eguagliato il primato del leggendario Bobby Charlton. E Rooney  non ha ancora compiuto 30 anni.

martedì 31 marzo 2015

Graziano Pellè a segno contro l'Inghilterra

Interrompe un digiuno lungo tre mesi Graziano Pellè e torna al gol in nazionale contro l'Inghilterra di Rooney e di Kane. Per Pellè si tratta del secondo gol in azzurro. Nel suo ruolo, quello di centravanti classico, è la prima scelta italiana in questo momento.

lunedì 30 marzo 2015

Kane, nuovo fuoriclasse del calcio mondiale, sfida l'Italia

Gol al debutto per Kane con l'Inghilterra. Che ha trovato il nuovo Bobby Charlton in questo longilineo attaccante di manovra, stella del Tottenham, 22 anni ancora da compiere: circa due mesi fa lo segnalavo come astro nascente del calcio, non soltanto inglese. Sono curioso di vedere se Kane giocherà, e come, domani sera contro l'Italia. Declinante Sturridge, dopo la grande stagione dello scorso anno, Harry Kane mi pare destinato ad integrarsi davvero bene con Rooney, che, arrivato a 47 gol in nazionale, insidia Lineker, 48 gol, ed il capocannoniere di sempre, Bobby Charlton appunto, 49 gol, che tanto ricorda, almeno a me, Kane. Stiamo a vedere, anche perché, bisogna ammetterlo, il paragone è davvero impegnativo.

mercoledì 11 febbraio 2015

Harry Kane segnerà un'epoca: breve ritratto della nuova stella del Tottenham

Un centravanti si vede, si presente, si intuisce da molte cose. E soprattutto da come sa fermare un pallone, spalle alla porta, girarsi e tirare. Alcuni, anche piuttosto reputati, sono lenti come paracarri. Altri, magari guizzanti, danno il meglio soltanto faccia alla porta. Altri ancora, e non sono tanti, sanno invece, nello spazio di un secondo, eseguire un grande stop, voltarsi, mai dalla stessa parte, e battere a rete, con il destro oppure con il sinistro non importa. Ecco, questo Harry Kane, sorprendente centravanti del Tottenham, sa farlo benissimo. E da come lo fa sono indotto a pronosticargli una grandissima carriera. Alto poco meno di un metro e novanta, magro ma fortissimo, Kane, che compirà 22 anni a luglio ed è il faro della nazionale under 21 inglese, ma già in odore di nazionale maggiore, ha testa e tecnica, acume tattico e tiro secco. E tira con tutti e due i piedi. Adriano ha finito anzitempo la carriera non soltanto per gli eccessi lontano dal campo, come ha preteso la vulgata degli incompetenti, ma anche e soprattutto perché un centravanti con un solo piede non fa e non può fare strada, un centravanti che non sa smarcarsi senza palla non fa  e non può fare strada, un centravanti che non sa eseguire un terzo tempo per colpire di testa non fa e non può fare strada. Kane tutto questo lo sa fare. Come, per stare ad un suo coetaneo, sa farlo Icardi. Che però il meglio lo dà negli ultimi sedici metri. Kane, invece, sa prendere palla sulla trequarti, dribblare e calciare con grande precisione anche da fuori area. Nei movimenti, potrebbe ricordare Bobby Charlton, di cui è meno elegante anche perché più alto e meno tecnico, però il ruolo è quello lì, centravanti di manovra dal repertorio completo. In più, ha un grandissimo temperamento. Harry Kane diventerà un fuoriclasse epocale.

mercoledì 19 novembre 2014

Rooney 46 gol con l'Inghilterra, 283 gol in carriera

Da quando indossa la fascia di capitano, a lungo appartenuta a Gerrard, Rooney è tornato decisivo anche con la maglia della nazionale inglese. Doppietta per lui nella sfida carica di significati extra sportivi contro la Scozia, svoltasi ieri sera. Così Rooney sale a 46 gol con l'Inghilterra, terzo marcatore assoluto della storia, dopo Bobby Charlton, 49 gol, e Gary Lineker, 48 gol. Il sorpasso è imminente. In carriera, i gol di Rooney sono 282.
*Aggiornamento del 23 novembre 2014: gol contro l'Arsenal ieri in Premier League ed i gol di Rooney in carriera diventano 283.

domenica 16 novembre 2014

Rooney 44 gol in nazionale, 280 gol in carriera

Ha 29 anni Rooney, sebbene sembri più vecchio per via di una carriera già molto lunga, cominciata prestissimo nell'Everton. Ha conosciuto periodi difficili, flessioni di rendimento che avevano indotto la critica a pronosticarne un rapido declino. Ed invece Rooney è ancora sugli scudi. In un ruolo diverso, perché ormai il centravanti non lo fa più. Almeno nel Manchester United, dove gioca alle spalle di Van Persie. Resta, però, decisivo grazie al suo eclettismo tattico, alla sua forza fisica modello Nordahl, alla sua tecnica da fantasista massiccio. Ieri, ha trasformato il rigore decisivo contro la Slovenia, salendo a quota 44 gol in nazionale. eguagliando una leggenda come Greaves. Davanti a lui, restano Lineker, 48 gol, e Bobby Charlton, 49 gol. In carriera, i gol di Rooney sono 280.

venerdì 10 ottobre 2014

Rooney 270 gol in carriera, 44 gol con la nazionale inglese, raggiunto Greaves

Dopo qualche anno di difficoltà sotto porta, Rooney sta tornando ai livelli che competono al suo talento. Attaccante antico, dal fisico massiccio, da peso medio del pugilato, e tecnica da rifinitore, il centravanti del Manchester United è tra i migliori cannonieri in circolazione, 269 gol da professionista per lui che ha soltanto 29 anni. Con la doppietta rifilata ieri a San Marino, Rooney è approdato alla soglia dei 43 gol con l'Inghilterra, davanti ad Owen, 40 gol, e subito dietro Greaves, 44 gol. Poco più lontani Gary Lineker, capocannoniere ai mondiali del 1986, 48 gol, ed il leggendario Bobby Charlton, primatista con 49 gol. Rooney li supererà tutti. E' vero che la sua media realizzativa è inferiore a quella di tutti questi grandi attaccanti inglesi del passato, ma, è altrettanto vero che Rooney non soltanto segna ma fa anche segnare e corre e lotta come un centrocampista. Un campione universale, cui, per adesso, sono mancati i riconoscimenti personali.
Aggiornamento del 13 ottobre 2014: splendida punizione e gol vittoria per l'Inghilterra contro l'Estonia. Rooney sale a 270 gol in carriera, 44 in nazionale come Greaves.

giovedì 3 luglio 2014

Tour de France 2014: Froome grande favorito, poi Contador e Nibali

Partirà dall'Inghilterra, Yorkshire, il Tour de France 2014, dopodomani, sabato 5 luglio. Grande favorito, l'inglese Froome, vincitore lo scorso anno. Che dovrà però vedersela con il ritrovato Contador, che comincia ad avere una certa età ma ha corso bene nella prima parte di stagione, brillando in tutte le gare a tappe disputate. Grande attesa per Nibali, fresco campione italiano, che ha rinunciato al Giro, per essere al meglio al Tour. Da non trascurare il sempiterno Valverde ed il connazionale Joaquim Rodriguez. Molti si aspettano grandi cose dal portoghese Alberto Rui Costa, che ha appena vinto per la terza volta il Giro della Svizzera, chiamato a dimostrare di avere il fondo necessario per far bene anche nella terza settimana di corsa. Infine, Pierre Rolland, sul quale si appuntano tutte le speranze dei francesi.

martedì 13 maggio 2014

Storia dei mondiali di calcio: 6^ puntata (1954, vince la Germania Ovest in Svizzera)

Si torna in Europa, in nome di un'alternanza con il Sudamerica cui si derogherà parecchie volte. I mondiali del 1954 si disputano in Svizzera, paese neutrale per eccellenza, che non ha conosciuto i lutti della seconda guerra mondiale e sperimenta un benessere assai diffuso, tanto da attrarre una massa di emigranti dalla Spagna, dal Portogallo e, soprattutto, dalla stessa Italia. Quella azzurra, a metà anni '50, per tante ragioni, è una generazione povera di talenti. Finirà con un'eliminazione ancora al primo turno, cui contribuisce anche la confusione ai vertici federali. La grande favorita è l'Ungheria di Puskas, che gioca un calcio rivoluzionario. Nell'anno precedente, il 1953, ha impartito lezioni memorabili a tutti, Inghilterra compresa, mortificata nel tempio laico di Wimbledon per la prima volta nella sua storia. Puskas, mezzala mancina dal tiro potentissimo e precisissimo, con la palla che finisce accanto ai pali, quasi sempre senza alzarsi, è il leader tecnico di un gruppo irripetibile, nel quale si distinguono Kocsis, mezzala destra dalla strepitosa elevazione, alla fine capocannoniere con 11 reti, ed il centravanti finto, Hidegkuti, un rifinitore d'attacco che attira a centrocampo lo stopper avversario e libera lo spazio per i compagni di reparto. I fuoriclasse, nell'Ungheria, sono moltissimi, versatili. Grandi atleti e grandi giocolieri, calciano d'esterno come pochi ancora sanno fare e, soprattutto, sono autentici virtuosi del tiro dalla distanza. Quello che non praticano i brasiliani, sconfitti anzitempo. I verdeoro faranno tesoro della lezione ed importeranno maestri magiari per perfezionare il fondamentale del tiro propriamente dopo il mondiale del 1954. In finale la grande Ungheria perde a sorpresa contro la Germania Ovest, che rimonta grazie all'estro del poderoso Rahn, ma, soprattutto per via della scarsa vena di Puskas, che è infortunato e si spegne dopo aver segnato la rete del vantaggio. Sospetti di doping, piuttosto fondati, si addenseranno da subito sulla prestazione dei teutonici. Ma, alla fine, vincono loro. Terza finisce l'Austria, tornata ai fasti degli anni '30, mentre quarto arriva l'Uruguay del magnifico Schiaffino. (1^ puntata, 2^ puntata, 3^ puntata, 4^ puntata, 5^ puntata)

sabato 29 marzo 2014

Storia dei mondiali di calcio: 1^ puntata

Inventato dagli inglesi o dai fiorentini, la questione annosa è destinata a rimanere irrisolta, il calcio rimase per tutto il diciannovesimo secolo un affare soprattutto britannico. Le regole e le competizioni che oggi, dopo parecchi successivi aggiustamenti, conosciamo, nacquero tutte su quell'isola superba ai tempi grassi della Regina Vittoria. Le rappresentative nazionali, diverse da Inghilterra, Scozia e Galles cominciarono ad affrontarsi soltanto agli inizi del novecento. Partite amichevoli, eccettuate le competizioni alle Olimpiadi. Fatto sta che negli anni dieci ancora si giocava con pantaloni alla zuava e berrettino ed i calciatori, secondo la moda del tempo, esibivano baffi, baffetti e baffoni e non ancora tatuaggi, allora esclusiva di marinai e forzati delle galere. Poi, venne la Grande Guerra, antipasto massonico di un rivolgimento dei costumi che ancora dura. Negli anni venti, a poco a poco, mentre l'Uruguay del formidabile centromediano Andrade faceva incetta di titoli olimpici, cominciò a farsi strada l'idea di una competizione mondiale, aperta anche ai professionisti della "pelota". Il confine tra professionismo e dilettantismo si faceva sempre più labile ed insomma attorno al fenomeno calcio cominciavano a  girare tanti soldi. Sport proletario ed egualitario per eccellenza, che non richiedeva e nemmeno oggi richiede carature atletiche specifiche, aveva una presa sulla folla che faceva gola agli affaristi che sempre hanno parassitato lo sport. Tra mille difficoltà, si decise per un campionato del mondo di calcio in Uruguay, paese fertile di talenti, moltissimi dei quali di origine italiana, che, come si diceva, era il punto di riferimento del calcio di allora. Tolta l'Inghilterra, che si vantava di una supremazia, più dichiarata che reale e che rifiutava il confronto. Gli inglesi avrebbero partecipato al primo mondiale soltanto nel 1950, subendo un'eliminazione al primo turno e perdendo addirittura con l'allegra brigata dei calciatori Usa. Anno 1930, comunque, primo mondiale di calcio. In Uruguay. L'Italia resta a casa, perché i tempi sono economicamente grami e la trasferta oltreoceano costerebbe troppo. (1^ puntata, 2^ puntata3^ puntata4^ puntata5^ puntata, 6^ puntata, 7^ puntata, 8^ puntata)

venerdì 6 dicembre 2013

Sorteggio gironi mondiale 2014: Italia, Uruguay, Costarica, Inghilterra. Girone D di ferro, sette titoli mondiali per Italia, Uruguay ed Inghilterra

Girone di ferro, quello D, ai prossimi mondiali 2014 in Brasile. L'Italia affronterà l'Uruguay, due titoli mondiali, oltre a tre quarti posti, e l'Inghilterra, patria del calcio, un titolo mondiale ed un quarto posto. Soltanto il Costarica è avversario abbordabile. Sarà dura qualificarsi agli ottavi di finale. Girone duro anche per il Brasile e per Spagna ed Olanda, finaliste nel 2010 e capitate nel medesimo girone.

martedì 1 ottobre 2013

Lampard 283 gol in carriera

A segno questa sera in Champions per la prima vittoria europea del nuovo Chelsea di Mourinho, Lampard conferma le sue doti di straordinario goleador: addirittura 283 gol in carriera. Una cifra iperbolica per un centrocampista, che dirige la manovra, rifinisce, corre e contrasta. Soltanto gli scarsi risultati della nazionale inglese, nella quale ha faticato a coesistere con il grande Gerrard, hanno impedito a Lampard di ottenere il pallone d'oro, che pure avrebbe meritato. Peraltro, a 35 anni, Lampard è anche un limpido esempio di longevità agonistica. E' decimo nella classifica dei dieci migliori marcatori in attività, da quanto mi risulta.

mercoledì 14 novembre 2012

Ibrahimovic segna quattro gol all'Inghilterra

Clamorosa quaterna di Zlatan Ibrahimovic, mai così decisivo con la casacca della nazionale svedese. Abbattuta l'Inghilterra di uno degli allenatori più sopravvalutati al mondo, Roy Hodgson, quello che mandò via Roberto Carlos per Pistone. La Svezia ha vinto per 4-2 e, udite, udite, Ibrahimovic ha segnato quattro gol. Prova straordinaria del centravanti del Psg, destinata a rimanere negli annali. Per le statistiche è la seconda quaterna di Ibrahimovic con la nazionale: segnò quattro reti anche contro Malta nel 2004, in una partita di qualificazione ai mondiali del 2006. Ora, Ibra è terzo nella classifica dei goleador della nazionale svedese, dietro Rydell, 49 gol, e Nordahl, 43, dopo aver superato e staccato Henrik Larsson, fermo a 37. Ultimo dato, Ibrahimovic è salito a 291 gol in carriera. Quota 300 è vicina.

domenica 24 giugno 2012

Italia in semifinale, battuta l'Inghilterra ai rigori. Le pagelle degli azzurri

Buffon 6: tiene fino ai rigori, para quello di Cole. Attento
Abate 6: meglio del solito, ma esce per infortunio. Volitivo
Maggio 6: rileva Abate e fa la sua parte sulla fascia destra. Pronto
Balzaretti 6: piedi incerti, nessuna idea vincente. Modesto
Barzagli 7: tiene Rooney e non è poco. Autorevole
Bonucci 6:  aiuta Barzagli e lotta con lo scorrettissimo Carroll. Attento
De Rossi 7: lotta come un leone, esce stremato per infortunio. Leader
Montolivo 6,5: grande partita, peccato per il rigore che gli costa mezzo punto.Genietto
Pirlo 7: grande tecnica, beffarda esecuzione dal dischetto come Totti nel 2000 . Temerario
Marchisio 6,5: elegante e coriaceo allo stesso tempo, come al solito. Volitivo
Cassano 6,5: campione vero, gli manca la miglior condizione. Deciso
Balotelli 8: sbaglia due occasioni, è vero, ma resta immarcabile,  terrorizza gli avversari, esecuzione magistrale dal dischetto. Fuori categoria
Diamanti 8: grandissima personalità, grandissimo piede sinistro, ha qualcosa di Recoba, segna il rigore decisivo. Forte
Nocerino 7: stop e tiro da centravanti di razza, corre con intelligenza e segna dal dischetto. Solido
Prandelli 7: indovina ancora la mossa Diamanti. Ispirato

sabato 23 giugno 2012

La Germania travolge la Grecia: 4-2. Tedeschi in semifinale

La Germania è la mia favorita per la vittoria degli Europei 2012, nonostante una difesa non eccellente, soprattutto in Boateng. Loew fa riposare Thomas Muller, Gomez e Podolski. Se lo può permettere, perché i sostituti sono di primissimo ordine. A cominciare da Klose, che firma la rete numero 64 in nazionale, a quattro passi dall'incredibile primato di 68 gol, che appartiene a Gerd Muller. Importante il gol iniziale del capitano Lahm, splendido il tiro al volo di Khedira, dopo il momentaneo pareggio della Grecia. Sontuosa la prova di Ozil, beniamino di Mourinho. Il 4-2 finale rende giustizia ai valori in campo. I tedeschi si augurano di affrontare l'Inghilterra in semifinale, sempre sconfitta in competizioni internazionali, tolti i mondiali del '66, non l'Italia da cui hanno patito numerose delusioni.

mercoledì 20 giugno 2012

Euro 2012: dieci buone ragioni per battere l'Inghilterra

Abbiamo avuto il verdetto: sarà l'Inghilterra a contendere all'Italia l'accesso alle semifinali. Qui di seguito un elenco, semiserio, di dieci buone ragioni, storiche, metastoriche, politiche e calcistiche a mente delle quali è necessario che l'Italia batta l'Inghilterra.
1. Gli inglesi, quando Cesare attraversò la Manica, vivevano la gran parte del tempo sugli alberi, mangiavano la carne cruda ed erano organizzati in comuni, plurale di "la comune", di moralità molto disordinata, non sapevano scrivere, non sapevano leggere, a stento conoscevano il fuoco. Per imparare la civiltà hanno dovuto aspettare l'opera infaticabile dei missionari cristiani.
2. Gli inglesi hanno sempre patito il complesso di Roma. Ricordate Enrico VIII Tudor?
3. Gli inglesi si sono ingeriti, troppo, nelle vicende politiche nostrane, padri di quella sentina del vizio che è la massoneria, hanno esportato i loro ideali decadenti in mezzo mondo, foraggiato Garibaldi, tenuto in scacco la Marina del Regno di Napoli. E tutto questo per bassi interessi economici e politici.
4. Mangiano malissimo.
5. I loro bagni sono privi di bidé.
6. Danno sui loro pessimi tabloid un'immagine non veritiera dell'Italia, in nome di un complesso di superiorità che non ha ragione di esistere.
7. Sui loro quotidiani reputati seri esprimono giudizi taglienti sulla nostra politica, che controllano, sulla nostra economia, che controllano e via di questo passo. Pensino agli affari loro. Troppa birra fa male.
8. Avranno anche inventato il calcio, ma, l'hanno sempre giocato malissimo.
9. Sono già sicuri di vincere, sicché una sconfitta brucerebbe moltissimo.
10. A livello di nazionale, hanno vinto, con gol sospetto, soltanto il mondiale di casa. Non possiamo averne paura, tanto più che li allena Roy Hodgson, uno che non volle Ronaldo e mandò via Roberto Carlos, ma dai!

martedì 5 giugno 2012

Chi vincerà gli Europei 2012? Il borsino delle nazionali favorite

Europei 2012 alle porte. Chi li vincerà? Dalla nascita della competizione, sono state numerose le sorprese. Dalla vittoria della Cecoslovacchia nel 1976 a quella della Danimarca nel 1992 fino al successo della Grecia nel 2004. Per tante ragioni, non ultima i maggiori quarti di nobiltà dei mondiali, gli europei di calcio si sottraggono più di altre competizioni a pronostici affidabili, poiché spesso giocati da nazionali ringiovanite o sperimentali. Ma, proviamo comunque a fare qualche previsione. La Spagna, campione in carica, d'Europa e del mondo, parte favorita secondo la stampa unanime: noblesse oblige.  Ma, davanti molto dipenderà dalle condizioni di Torres: un attaccante prolifico in tornei così brevi è decisivo. Senza dimenticare gli acciacchi dei centrocampisti del Barca. La Germania difficilmente sbaglia un colpo ed è la mia favorita: scommetto che Thomas Muller incanterà come fece in Sudafrica nel 2010. Poi, l'Olanda, che ha l'attacco più forte, Van Persie, con Huntelaar pronto a rilevarlo, supportato da Van der Vaart, Sneijder e Robben. Peccato che il resto della squadra non sia all'altezza del reparto avanzato. L'Inghilterra è acciaccata ed Hodgson è lontanissimo dall'essere un bravo allenatore. Da scoprire la Francia, tecnicamente tra le nazionali migliori al via. Il Portogallo è una buona squadra, ma manca come al solito il centravanti goleador, sicché il peso dei gol sarà tutto sulle spalle di Cristiano Ronaldo, reduce da una stagione lunga e logorante con il Real Madrid. Poi, c'è l'Italia. Come scritto altre volte, Prandelli ha sbagliato alcune scelte. Come Borini per Destro, Abate per Santon e Di Natale per Totti. La squadra mi pare carente in punto di personalità. Merce tanto rara quanto preziosa durante certi eventi internazionali. Quasi tutto dipenderà dalla forma di Balotelli e, subito dopo, da quella di Cassano. Stiamo a vedere. Segue borsino delle nazionali favorite.
Germania *****
Spagna ****
Olanda ****
Francia ***
Italia **
Portogallo **
Inghilterra *