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mercoledì 14 novembre 2012

Ibrahimovic segna quattro gol all'Inghilterra

Clamorosa quaterna di Zlatan Ibrahimovic, mai così decisivo con la casacca della nazionale svedese. Abbattuta l'Inghilterra di uno degli allenatori più sopravvalutati al mondo, Roy Hodgson, quello che mandò via Roberto Carlos per Pistone. La Svezia ha vinto per 4-2 e, udite, udite, Ibrahimovic ha segnato quattro gol. Prova straordinaria del centravanti del Psg, destinata a rimanere negli annali. Per le statistiche è la seconda quaterna di Ibrahimovic con la nazionale: segnò quattro reti anche contro Malta nel 2004, in una partita di qualificazione ai mondiali del 2006. Ora, Ibra è terzo nella classifica dei goleador della nazionale svedese, dietro Rydell, 49 gol, e Nordahl, 43, dopo aver superato e staccato Henrik Larsson, fermo a 37. Ultimo dato, Ibrahimovic è salito a 291 gol in carriera. Quota 300 è vicina.

32 commenti:

  1. non so se il narratore ha visto l'ultimo gol...sinceramente non capisco per quale assurdo motivo Ibra non sia stato inserito nelle classifiche dei primi numeri 9 o 10 o 11 (sul ruolo si può discutere, ma sul valore del giocatore no)

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    1. Ibrahimovic non è ancora a fine carriera. Qualcosa gli è mancato finora a livello internazionale. Prestazioni come quella contro l'Inghilterra, però, sono in grado di farlo entrare in classifiche del genere, più da centravanti direi. Stona, ancora, nel suo curriculum, quota zero gol ai mondiali. Comunque, ha tutto il tempo.

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  2. Il problema è relativo: Ibra, purtroppo per lui, gioca per la Svezia. Una Svezia molto scarsa, aggiungo. Ricordo che c'è stato un solo giocatore in grado di vincere un mondiale da solo...Lo stesso Eto'o non ha lasciato tracce a livello di mondiali, ma non certo per colpa sua. Discorso analogo per la Champions: non l'ha vinta neanche il Fenomeno...

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  3. La Svezia ha, comunque, un certo blasone calcistico. Per citare i risultati più eclatanti, è stata seconda ai mondiali del '58 e terza quelli del '94. Non dico che Ibra debba vincere la Champions. Ma, un gol dopo gli ottavi di finale mi pare che sia alla sua portata. Tornando ai mondiali, per carità, anche Di Stefano e Van Basten hanno chiuso la carriera senza segnarvi un gol, per tante ragioni. Il primo perché non li giocò mai, il secondo perché ad Italia '90 era giù di corda. Tuttavia, sono convinto che Ibrahimovic per primo punti a qualificarsi ai mondiali del 2014, per lasciare una traccia del suo passaggio nella competizione più importante. Nella quale, Ronaldo, per stare al tuo esempio, ha segnato quindici reti, vinto un titolo nel 2002, oltre al secondo posto del '98, e si è laureato capocanniere sempre nel 2002. Ibra, nel 2006 in Germania, aveva già 25 anni, fece da comparsa. I mezzi non gli mancano, però spesso ha fallito le partite secche, quelle importanti, dimostrandosi più adatto alle competizioni lunghe, ai campionati nazionali. La grande prova di ieri, finalmente, va in controtendenza.

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  4. Il Fenomeno non fa testo...mi pare assurdo però che Ibra sia stato escluso in una classifica dove compaiono Voeller e Valdano! Poi sicuramente in Europa raramente Ibra ha fatto vedere lo strapotere dimostrato in serie A...ma va anche detto che l'Inter 2006-2009 non valeva quella del 2010, rinforzata non certo dalla cessione di Ibra, ma dagli acquisti di eto'o milito snejder thiago motta e lucio... Sinceramente non penso che nell'Inter prima del 2010 Eto'o avrebbe fatto meglio di Ibra, anzi. Ibra non avrà fatto faville in EUROPA, ma dalla sua ha 9 campionati vinti da protagonista...e non mi sembra poco. Da quando seguo il calcio sinceramente solo 3 giocatori dell'Inter mi hanno dato un senso di strapotere:il Fenomeno, il primo Adriano e Ibra. Tutti gli altri (Milito, Vieri, Eto,o) che pure sono stati fortissimi ed hanno fatto benissimo, sono un gradino sotto. Bestemmierò per molti, ma a mio parere Ibra è sullo stesso piano di Van Basten.

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  5. Il confronto con Van Basten ci può anche stare. Sebbene Van Basten fosse più forte. Valdano stava, nelle ultime posizioni, tra gli attaccanti esterni, sicché, sul punto, "nulla quaestio". Voeller è stato un attaccante efficacissimo e spettacolare, più forte di Ibra nel gioco aereo ed in contropiede, per quanto assai meno tecnico. Ha segnato in tre mondiali consecutivi, vincendo da protagonista nel '90. Insomma, ad oggi, come centravanti Voeller mi pare ancora davanti. A fine carriera, è assai probabile, Ibra l'avrà sorpassato.

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    1. In altri termini, i gol si contano, talvolta si ammirano, come spesso quelli di Ibra, ma, si pesano anche. E Voeller ne ha segnati tanti di pesanti.

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  6. Ancora una volta, ahimè, mi trovo a dare ragione ad anonimo che anonimo non è.
    Non c'è paragone tra Ibra e Voeller, tanto più con Valdano. Ibra è un giocatore che ha dimostrato di poter vincere da solo le partite, e le partite da solo le vincono i fenomeni. Non Voeller e Valdano, anche se quest'ultimo non è stato inserito come centravanti (e per questo parlerò solo di Voeller).
    Per il resto non si può neppur parlare di blasone della Svezia, perchè non c'entra....negli anni di Ibra la Svezia valeva meno della Svizzera, davvero scarsa, mentre Voeller giocava nella Germania che nei suoi anni ha avuto (quasi come sempre) ottimi calciatori.
    Riguardo al paragone Ibra-Van Basten, anche qui bisogna dire che Van Basten ha goduto di migliori sorti in nazionale grazie anche ai suoi colleghi forti, idem nel Milan più forte di sempre e non lo era solo per lui. Quel Milan aveva Gullit, Rijkard, Donadoni, Baresi, Maldini, Tassotti, e un'altra serie di ottimi calciatori.
    A mio avviso Ibra è più geniale e ha un maggior numero di colpi rispetto a Van Basten, un repertorio più imprevedibile. Non ho detto completo, ma imprevedibile.

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    1. Condivido soltanto l'ultima osservazione. Ibra è più imprevedibile, laddove Van Basten era un centravanti classico, elegantissimo ed efficacissimo, ma, insomma più scolastico dello svedese.

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    2. Aggiungo: ma Voeller ve lo ricordate? Non era un fenomeno, ma i suoi numeri meritano ammirazione. Spesso segnava portandosi a spasso tre o quattro avversari. Il suo scatto era bruciante. Cercando, qualche immagine di repertorio c'è.

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  7. Io me lo ricordo eccome, e Voeller a spasso al massimo si portava la moglie, sebbene fosse un ottimo giocatore, un abile uomo d'area di rigore

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    1. Allora dovrò proporre sul blog qualche video dei gol di Voeller, perché i ricordi sono diversi dai tuoi.

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  8. Te lo propongo io il video, fatto addirittura da Roma TV, e non mi pare che sia il giocatore che dici tu....
    http://www.youtube.com/watch?v=DTzdQpzaexg
    Riguardo a Ibra, se avesse militato nella Germania di Voeller o nell'Olanda di Van Basten non avrebbe vinto meno di loro....anzi....

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  9. http://www.youtube.com/watch?v=YXLqh9vYUrM
    http://www.youtube.com/watch?v=6CeGtWETYjM
    Una testa di minchia, non c'è che dire, però non ricordo centravanti più completi e geniali dello svedese: colpo di testa, sinistro, destro, protezione palla, scatto, dribling da fermo, progressione,assistman per i compagni, acrobazia.....
    mi sta sulle palle, ma non c'è che dire, un giocatore completo e determinante, escluso l'anno a Barcellona per motivi ovvi legati alla presenza già di più prime donne in squadra.
    Non penso Van Basten fosse così completo.

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  10. Per una volta io e Sola la pensiamo alla stessa maniera...nessuno discute che Voeller sia stato un ottimo attaccante, ma stiamo parlando di quella categoria di giocatori efficaci, utili, funzionali...ecc, ma che non ti fanno vincere le partite da soli, che non ti trasformano la squadra, che non trascinano nè inventano. Voeller ha avuto la fortuna di giocare in una Germania fortissima che tra 82 e il 90 è arrivata 3 volte in finale ai mondiali! Metti questo Ibra nel Brasile, nell'Argentina o in un'altra grande...Van Basten (e non nascondo che da interista io ho sempre ammirato tantissimo) è stato forse il centravanti perfetto: destro, sinistro, testa, tecnica, tiro e un'eleganza straordinaria. Non aveva punti deboli. Ma Van Basten a mio parere era il terminale perfetto di una squadra fortissima, fortissima anche senza di lui (ricordiamo che saltò quasi interamente la prima stagione dello scudetto). Van Basten era perfetto, ma non aveva sulla squadra e sugli avversari l'impatto che ebbe poi Ronaldo (la cui forza (parole di Moratti del '98) era al 50% la paura che metteva agli avversari) e che avrà poi Ibra. Ricordo Van Basten battagliare con Viercowood, ma ricordo soprattutto Ronaldo marcato da 3 difensori a tutto campo e Ibra da almeno 2, favorendo così il gioco dei compagni di squadra (non è un caso che gente come Boateng e Nocerino da presunti fenomeni siano tornati a ben altra dimensione dopo l'addio dello svedese...). Tornando a Voeller e Valdano...in certe giornate si marcavano da soli...

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  11. Sono uno storico ammiratore di Zlatan Ibrahimovic, dai tempi degli europei del 2004. Ho sempre considerato lo svedese un fuoriclasse assoluto, con uno stile di gioco cosi peculiare da renderlo un esemplare di calciatore unico nella storia di questo sport. Tuttavia, malgrado l'immensa stima che nutro nei suoi riguardi, ritengo che sulla valutazione complessiva del suo valore non possa che risentire di determinate considerazioni. Ibrahimovic ha sistematicamente fallito l'appuntamento con la ribalta europea, pur avendo affrontato certe competizioni con squadre assai blasonate. Nel corso della sua carriera, non è riuscito mai ad essere decisivo nelle sfide di champions, quantomeno mai nelle gare ad eliminazione diretta. Ci può anche stare che un grande calciatore conluda la carriera senza vincere la coppa dalle grandi orecchie. Il problema di Ibra è ben più grave. Certe partite le ha disputate senza il minimo sussulto. E' un problema di natura psiciologica. Non riesce evidente a redimersi da un complesso che lo inibisce ogni volta parte l'inno della champions. Da questo punto di vista, il nostro non regge il confronto con altri fuoriclasse del passato. Si può essere indulgenti laddove si parla di mondiali perchè affrontarli con la maglia della attuale Svezia non sarebbe stato facile neanche per Pele, ma steccare le sfide decisive con le maglie di Milan, Inter e Barcellona è inacettabile per un fuoriclasse. In generale, è un giocatore che si esalta più nelle competizioni di lunga durata, forse anche a causa di un'eccessiva emotività. Senza questo grosso limite, sarebbe entrato nella hall of fame assoluta della sua categoria. Di Voeller però è complessivamente più forte.

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  12. Dalle classifiche che ho proposto, per ragioni che stimo ovvie, ho lasciato fuori la gran parte dei giocatori in attività, non essendo e non potendosi considerare conclusa la loro parabola agonistica. Con poche eccezioni: Messi, Cristiano Ronaldo, Maicon, Casillas. Ibra, a mio modo di vedere, non ha ancora espresso tutto il suo potenziale. E la prova di ieri contro l'Inghilterra lo dimostra. Penso, l'ho detto a chiare lettere, che andrà oltre Voeller. Ma, la carriera è la carriera. E quando parliamo di centravanti, ad oggi, Voeller è ancora davanti. Ibrahimovic, pur giocando da centravanti, è più un solista, che sa al tempo stesso, e per paradosso, essere uomo squadra. Però, gli è mancata spesso l'attitudine alla partita secca. Paolo Rossi, ha segnato la metà dei suoi gol. Ma, la tripletta contro il Brasile ai mondiali resta un fatto inoppugnabile. Come i due gol in semifinale alla Polonia ed il gol in finale alla Germania. I gol si debbono anche pesare. Nel tennis, capita che vinca il giocatore che ha fatto meno punti complessivi, vincendo però quelli decisivi. Ci sono, nello sport, momenti topici. E, lasciando da parte il talento, non tutti sono capaci di eccellere in quei momenti. Ibra, non ci è riuscito spesso. Ieri, sì. Tante altre volte no.

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  13. Non condivido il tuo parere Jpp, tantomeno quello del narratore che a mio avviso a volte pur di confermare la tesi iniziale ipotizza teorie su basi poco solide. Mi riferisco a Voeller che in Italia ha fatto 5 campionati con il seguente score: 3, 10, 14, 11, 7 goal. Neppure era un uomo assist....insomma è difficile davvero ipotizzare Voeller nella hall of fame degli attaccanti. Meglio forse nella fall of fame....
    Non mi dilungo, per quanto riguarda la carriera di Ibra dico due parole riguardo ai suoi trascorsi con squadre eccellenti:
    Inter, ovvero l'Inter di Mancini. Era Ibra o la squadra a non riuscire a fare il salto di qualità in Champions?!?! Basta vedere il Manchester City negli ultimi tre anni.....non ha superato il primo turno. Quindi diciamo che Mancini, più di Ibra, non è da partita secca.
    Milan. Qui in Champions Ibra è andato meglio, e concordo con Anonimo....basta vedere cosa stiano facendo i vari Boateng, Nocerino e compani quest'anno.
    Barca. Un anno non è sufficiente, se considerate poi che Ibra è un centravanti che ama stare più al centro oltre che spaziare ai lati, e che il Barca lo ha ceduto immediatamente per far posto prima a Villa e poi a Sanchez, due nanetti che amano di più giostrare da mezzepunte laterali e quindi maggiormante dello svedese in grado di aprire gli spazi per Messi, Iniesta e Xavi, allora capirete che Ibra si è trovato a giocare in una squadra che per come era strutturata non considerava l'esistenza di un centravanti alla Ibra.
    Insomma, a mio avviso in Champions era l'uomo giusto al momento sbagliato. Con ovvio riferimento anche all'Inter.......Mourinho cercò in tutti i modi di convincerlo a fare ancora un altro anno, quello poi del triplete.
    L'inter, senza di lui, avrebbe perso lo scudetto all'ultima giornata a Parma. Insomma, è uno di quei pochi giocatori che fa la differenza, ha carisma e personalità.
    E' un fenomeno.......e per ultimo bisogna considerare che sono 10 anni che gioca ad alti livelli con una certa continuità.
    Fa goal e li fa fare.
    A me sta sulle palle, però è forte, determinante, un campione assoluto e bisogna ammetterlo.

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    1. Tutti riteniamo che Ibra sia forte. Non si tratta di confermare le teorie. Hai letto le mie risposte ai vostri commenti? Chiarisco per l'ennesima volta che, per talento assoluto, lo svedese è superiore a Voeller. La classifica che ho proposto, però, guarda alla carriera ed alla traccia lasciata nel gioco del calcio. Ruolo per ruolo. Per stare ai centravanti, Voeller ha fatto più di Ibra, per adesso, sia a livello di gol in totale, sia a livello internazionale. Non molto di più, ma, di più. Quando Ibrahimovic si ritirerà, ho scritto, sarà andato oltre Voeller. Che, quando segnò tre gol al primo anno di Roma, fu a lungo fuori per infortunio. E che ha giocato tutta la carriera con una gamba più corta dell'altra di 7 cm. Ciò nonostante ha firmato più di 300 reti in carriera, 47 delle quali con la nazionale, affrontando una concorrenza (Allofs, Hrubesch, Rummenigge, Klinsmann, Voeller) che Ibra non ha avuto con la Svezia. Aggiungo che in Italia, quando ci giocava Voeller, si segnava molto meno di oggi. Perché c'erano 16 e poi 18 squadre, perché essere in linea con l'ultimo difensore avversario era fuorigioco, perché il portiere poteva raccogliere con le mani il retropassaggio, perché il fallo sull'ultimo uomo non costava l'espulsione, perché le squadre, in maggioranza, difendevano a uomo. Nella stagione 1987/88, il titolo di capocannoniere andò a Maradona, dico Maradona, con 15 reti. Un bottino che in una classifica cannonieri di oggi varrebbe, forse, la decima posizione. Sicché, per concludere, preciso che: 1) Ibrahimovic è attaccante anomalo, che fa reparto da solo, laddove Voeller è un centravanti più classico; 2) in termini assoluti, Ibra è superiore; 3) a livello di carriera, considerato che lo svedese non l'ha ancora terminata, Voeller è davanti, sebbene di poco, perché decisivo in competizioni nelle quali Ibrahimovic è mancato nei momenti salienti.

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    2. Nella parentesi, per errore, ho scritto Voeller, ma intendevo dire Riedle.

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    3. Cosa c'entrano i 7 cm di gamba + corta non lo so.....posso sapere i numeri di Voeller? Ha vinto un mondiale ok, campionati e coppe?
      Come trofei, record segnature in Champions e trofei vinti, mondiale compreso, secondo il tuo ragionamento Inzaghi merita di stare in graduatoria e sopra Voeller

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    4. Non mi pare che sia questo il mio ragionamento.

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  14. Liberissimo di dissentire sulle mie considerazioni. In ogni caso, il dato di fatto da me evidenziato è pressochè incontrovertibile. Ibrahimovic ha fallito tutti gli appuntamenti decisivi nella massima coppa continentale. Lo ha fatto con Juve, Inter, Barca e Milan. Non penso che, con un altro al suo posto, le succitate avrebbero vinto le edizioni dalle quali sono state eliminate anzitempo. Questa sarebbe una osservazione assurda ed improponibile. Mi limito a prendere atto di questo dato. Non c'è una partita ad eliminazione diretta nelle passate edizioni della Champions, nella quale lo svedese abbia saputo esprimere le sue enormi potenzialità. . Personalmente, penso che certe défaillances siano da attribuire più a limiti di tenuta mentale piuttosto che a incapacità tecnica. Ma, tant'è, ci sono state e la valutazione complessiva che gli si da non può che risentirne. Per il resto, lo considero uno dei migliori interpreti del ruolo degli ultimi anni. Più forte di Voeller, del quale pure conservo un ottimo ricordo, ma meno bravo del cigno di Utrecht, il quale ha lasciato una traccia indelebile nella storia di questo sport.

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    1. Un altro dato: quanti gol segnano i compagni di reparto di Ibra? Perché è vero che i centrocampisti si avvantaggiano dei suoi movimenti e delle sue sponde, ma gli attaccanti che gli giocano a fianco stentano parecchio.

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  15. dissentire "dalle" e non "sulle"...

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  16. Nessun intenditore di calcio si sognerebbe di mettere il tedesco nei primi 10 centravanti di sempre.....

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  17. Per la verità, Voeller nella mia classifica occupa la diciottesima posizione. Cosa c'entrano i primi dieci centravanti?

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  18. Il numero di gol segnati in nazionale ha sicuramente un peso, ma fino ad un certo punto. Uno dei massimi bomber della storia tedesca è Lucas Podolski, autore di ben 44 reti in nazionale. Va detto che la metà di queste reti sono state realizzate nel biennio 2004-2006 quando il giovanissimo Podolski era una delle grandi promesse del calcio mondiale...ma nessuno, vedendo ciò che Podolski ha fatto (anzi non ha fatto) negli anni successivi si sognerebbe di collocarlo tra i grandi del calcio!

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  19. Con ordine: 1. Podolski, dopo il 2006, ha segnato comunque più di 20 gol in nazionale; 2. dal 2009, con la Germania, gioca come esterno offensivo, sicché il gol non è una priorità; 3. è vero che Podolski non ha brillato moltissimo dopo il mondiale tedesco, ma, ciò anche perché al Bayern era chiuso da Gomez, Klose e via dicendo. Tornato al Colonia, dopo un periodo di assestamento, è tornato goleador, segnando 31 gol negli ultimi due campionati, tanto da meritarsi il trasferimento alla corte dell'Arsenal. Ricordo che Podolski ha soltanto 27 anni. Aspetterei a giudicarne la carriera. Poi, il punto non è Podolski, ma Ibrahimovic. Che non ho ritenuto di collocare tra i primi 20 centravanti della storia. Eppure ho spiegato che, a fine carriera, magari ci sarà eccome. Io, però, giudico il rendimento di un calciatore in un determinato modo, che è noto. Gli attaccanti li giudico dai gol, che si contano e si pesano. Quelli di Ibra sono stati tanti nei campionati nazionali, assai meno nelle competizioni internazionali. Il mio criterio mi porta a dare preferenza a Paolo Rossi rispetto a Savoldi, sebbene il secondo abbia segnato in serie A il doppio dei gol del primo. Una finale mondiale vale più di un quarto di Coppa Italia. O no?

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  20. Sono andato a vedere le classifiche precedenti, quali le ali sinistre o attaccanti esterni (sui quali comunque avrei da ridire per alcuni nomi che a mio avviso non dovrebbero stare in quelle classifiche ma in altre.......ma lasciam perdere perchè è una tua valutazione differente dalla mia e probabilmente ognuno ne avrebbe una.
    Ma Gascoigne, Francescoli, Mancini......solo per citarne alcuni.....non hanno fallito tutti gli appuntamenti importanti come Ibra? Ricordo il Mancio, che ogni qualvolta giocava in nazionale era un pianto.
    Perchè questi sono stati inseriti ugualmente nonostante le pessime prestazioni in campo internazionale? Nonostante giocassero in nazionali di tutto rispetto.....al contrario di Ibra.

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    1. Su Mancini ti do ragione, in nazionale ha fallito: 36 partite e la miseria di 4 gol. Ha fatto meglio nelle coppe, vincendo la Coppa delle Coppe con la Sampdoria e perdendo due finali nella medesima competizione oltre che la finale di Coppa dei Campioni contro il Barca nel 1992. Gascoigne e Francescoli, però, sono stati protagonisti a livello internazionale. L'inglese, non meno geniale di Ibra, ha trascinato l'Inghilterra al quarto posto ad Italia '90, tanto che quell'anno fu quarto al pallone d'oro, ed in semifinale ad Euro '96, Francescoli, due volte pallone d'oro sudamericano, ha vinto tre volte la Coppa America con l'Uruguay, nel 1983, nel 1987 e nel 1995, quando la Celeste prevalse in finale contro il Brasile di Ronaldo, Romario, Roberto Carlos, Bebeto, Dunga e via dicendo. Ad ogni modo, inserisco Ibra in classifica, quella dei centravanti. Tutto sommato ci può stare.

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