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venerdì 11 giugno 2021

Turchia-Italia: 0-3. Sigillo di Insigne

Si comincia. La partita inaugurale di Euro 2020, ma siamo nel 2021 e capite tutta la potenza e la forza di suggestione del marchio (o brand?), sarà Turchia-Italia. Gli azzurri di Mancini sono reduci da tanti risultati utili consecutivi, ma ci sono state nazionali più attrezzate, con un rendimento simile prima di una grande rassegna internazionale che, poi, alla resa dei conti, hanno fallito: per esempio, la nazionale di Valcareggi ai mondiali del 1974, cui giunse da favorita. L'Italia attuale, almeno, favorita non è. Per il resto, stiamo a vedere.

La cronaca.

Insigne vivace. Anche Berardi è vispo. Gli altri più bloccati. A cominciare da Jorginho: senza Kantè al fianco, sembra un altro giocatore. Turchia ordinata dietro e pronta a contrattaccare. Si va al riposo a reti inviolate. Nella ripresa, cresce la prestazione degli azzurri, trascinati da Barella, trasformato dopo un primo tempoin ombra. Berardi provoca l'autogol di Demiral. Immobile si avventa su una palla vagante dopo tiro di Spinazzola, fino alla gemma finale di Insigne, che fissa il risultato sul 3-0 per l'Italia. Difficile immaginare un debutto migliore. Citazione speciale per Berardi: il migliore in campo.

giovedì 25 marzo 2021

Italia-Irlanda del Nord: 2-0. Berardi, Immobile

Prima partita di qualificazione ai mondiali del 2022 per l'Italia di Mancini. Avversari modesti. Italia a basso ritmo. È Insigne, ormai leader maturo, a illuminare, liberandosi spesso sulla trequarti. Vantaggio firmato da Berardi, cui segue il gol di Immobile, facilitato da un'indecisione del portiere nordirlandese. Discreto primo tempo. Nella ripresa, azzurri troppo imprecisi. Il risultato non cambia. 

lunedì 15 febbraio 2021

Serie A 2020/21: il punto dopo la 22^ giornata. Inter capolista

Sorpasso dell'Inter ai danni del Milan. I nerazzurri battono un'ottima Lazio, tecnica e manovriera, e approfittano della sconfitta patita dal Milan contro lo Spezia. I rossoneri hanno perso tre delle ultime sette partite di campionato (Juve, Atalanta e Spezia) oltre al derby di Coppa Italia, per stare a tempi recenti. Insomma, una tendenza negativa c'è. Però, domenica prossima, sarà di nuovo Milan contro Inter in serie A. Partita decisiva.

La Juve perde da un Napoli rimaneggiato ed emergono tutte le contraddizioni della gestione di Pirlo. Che, peraltro, non valorizza abbastanza le qualità di Cristiano Ronaldo. Pochi cross per uno dei migliori colpitori di testa della storia.

La Roma continua a vincere contro le squadre di medio-bassa classifica, supera l'Udinese per 3-0 ed è terza. Considerata la vittoria allo scadere dell'Atalanta - gran giocatore Muriel - e la qualità della stessa Lazio, confermo quanto scrissi ad ottobre. La Juve faticherà a piazzarsi tra le prime quattro.

Vince il Sassuolo, con gol di Berardi e Caputo, contro un Crotone sempre più ultimo. Pareggia il Toro contro il Genoa. 

lunedì 23 novembre 2020

Serie A 2020/21: il punto dopo l'8^ giornata

Il Milan è una squadra ordinata e, per lo più, ordinaria, aggrappata agli estri e alla volontà di potenza di Ibrahimovic. Ma crede di essere una grande squadra. E, da qualche tempo, cominciano a pensarlo anche gli avversari. La critica già lo pensa da tempo! Ieri Gattuso ha sbagliato a giocare con quattro giocatori tecnici, rapidi e piccoli: l'assenza di peso in attacco si è notata anche troppo. Mancando Osimhen, avrebbe potuto schierare subito Petagna, per intercettare qualche cross. Ho letto e sentito che Politano sarebbe stato il migliore in campo tra gli azzurri: impossibile. Politano è un giocatore di grande egoismo, che calcia sempre, anche quando non dovrebbe, e calcia di solito male. Ha bisogno di 15/20 tiri per un gol. Fatto noto. Va anche detto, dall'altra parte, che Ibrahimovic andava espulso per la gomitata a Koulibaly, mentre è stata severa l'espulsione inflitta a Bakayoko. Comunque, il Milan è in testa. Non senza merito. Theo Hernandez e Rebic, a sinistra, sono forti. Kessie è un mediano coriaceo, Donnarumma, per il quale non stravedo, è comunque un portiere di valore. Nel complesso, nulla di che, il Milan, ma abbastanza per questa serie A. Almeno, per ora.

Secondo posto per il Sassuolo, che espugna il campo del Verona: Berardi è davvero maturato e trova il gol con crescente continuità. Il resto della squadra di De Zerbi ha qualità e fiducia nei propri mezzi.

Ha vinto anche la Juve con doppietta del solito Cristiano Ronaldo, che, da solo, vale mezza squadra. L'importanza di un giocatore si capisce per sottrazione. La Juve senza di lui è una squadra modesta, con lui si trasforma.

Vittoria per una Roma molto solida, innervata dall'estro del campione armeno Mkhitaryan. Uno che ha giocato con Borussia Dortmund, Manchester United e Arsenal, uno che, sulla trequarti, può dare lezioni a tanti, come Pedro. Bella campagna di rafforzamento dei giallorossi, va detto.

Vittoria anche per la Lazio, sul campo acquitrinoso del Crotone, e del Bologna contro la Samp.

Sconfitta casalinga, contro un buon Benevento, della Fiorentina, cui nulla apporta l'arrivo di Prandelli. Penso che aver lasciato partire Chiesa a stagione iniziata sia stato un grosso errore.

L'Inter batte in rimonta il Toro: nessuna novità per i granata, spesso vittime di recuperi in questa stagione. Nessuna novità per l'Inter, capace di esaltarsi solo a schemi saltati, sostituendo la furia dell'assalto scomposto agli schemini tattici contiani, che non funzionano e non possono funzionare.

lunedì 16 novembre 2020

Bastoni, Barella, Berardi e Insigne i migliori dell'Italia di Mancini

Queste partite di Nations League vanno prese con le pinze. Somigliano più ad amichevoli che a sfide sentite, con una posta in palio davvero importante. Tuttavia, per l'Italia di Mancini, ieri vittoriosa per 2-0 contro la Polonia, sono arrivate indicazioni confortanti. Dal gruppo, che appare affiatato, al gioco, che si esprime con disinvoltura, fino alle prestazioni dei singoli. Su tutti, Insigne, tecnico e resistente, fantasioso eppure continuo. Bastoni ha dimostrato di poter giocare bene in una difesa a quattro e mi chiedo se Conte se ne sia accorto. Barella è tra i massimi centrocampisti continentali. A voler essere rigidi, gli mancano quei due/tre centimetri di statura, con i quali sarebbe stato anche più dominante. Bravo anche Berardi. Tra i 19 e i 21 anni sembrava un predestinato. Poi, è calato. Ha saputo, cosa che a pochi riesce, rialzarsi e tornare più forte di prima. Ha ormai, a 26 anni, grande esperienza. Segna e fa segnare. Attaccante esterno di grande affidabilità. Cosa manca allora all'Italia? Un centravanti. Belotti e Immobile, in azzurro, non ripetono le prestazioni della serie A. Balotelli si è perso. Destro anche. Kean non mi pare all'altezza del compito. Io, ma sono di parte, aspetterei Pinamonti.

lunedì 19 ottobre 2020

Serie A 2020/21: il punto dopo la 4^ giornata. Milan primo, Torino ultimo

  • Il Napoli di Gattuso mi pare la squadra più in forma del campionato. Aveva la partita più difficile, contro l'Atalanta travolgente dei primi turni, e l'ha stravinta. Senza Insigne e Zielinski. Lozano è stato recuperato alla causa azzurra, Osimhen è centravanti difficile da marcare, Politano, nel suo ruolo, sa farsi valere. E la difesa tiene di più rispetto allo scorso anno.  
  • L'Inter, per le scelte sciagurate di Conte riesce nell'impresa di far vincere un derby al Milan e a Pioli. Bravo Ibrahimovic, ma i suoi gol sono frutto di errori difensivi nerazzurri. 
  • La Juve mostra tutti i limiti di una rosa che comincia a non essere più all'altezza e di un allenatore che non ha esperienza. L'assenza di Cristiano Ronaldo pesa eccome ed arriva uno stentato pareggio a Crotone.
  • La Lazio, forse con la testa alla Champions, è travolta dalla Samp di Ranieri, mentre la Roma batte in rimonta il Benevento. Grande acquisto quello di Pedro.
  • Va al Sassuolo di Berardi, ormai maturo e decisivo, il derby emiliano con il Bologna.
  • Triste ultimo posto, a zero punti, per il Torino, mai così in difficoltà nelle ultime stagioni, nonostante un ottimo Belotti.

giovedì 16 luglio 2020

Serie A 19/20: gli stenti della Juve. Il punto dopo la 33^ giornata

Il risultatista Allegri aveva il pregio di cambiare, grazie anche alla ricchissima panchina, la partita in corsa. Sarri non riesce a farlo granché. Per di più la Juve difende peggio che negli anni passati, subisce rimonte, come ieri contro il Sassuolo, prima impensabili. E, questo il punto dolente per la dirigenza bianconera che l'ha scelto, non gioca minimamente bene. C'è poca coralità, neppure l'ombra dei triangoli concatenati tipici del gioco di Sarri, ma molta improvvisazione ed abbandono fideistico alle prodezze dei campioni. Dopo il fortunoso pareggio con l'Atalanta, è giunto il fortunoso pareggio con il Sassuolo, 3-3, con la particolarità di una Juve in doppio vantaggio ad inizio partita. Molto bello il gol di Berardi su punizione.

Come avevo immaginato, e non mi stancherò di ripetere, questa Juve ha perso punti per strada. Ed altri ne perderà. L'Inter, che deve giocare questa sera contro la Spal ultima in classifica, ha sprecato la possibilità almeno di un testa a testa sino alla fine, perdendo sette punti tra Sassuolo, Bologna e Verona. Vincendo stasera, invece, potrà soltanto salire a -6, al secondo posto solitario, visto che la Lazio ieri ha solo pareggiato, a reti bianche, sul campo dell'Udinese. L'Atalanta, che ha travolto senza sforzo il Brescia, sarebbe scavalcata di un punto.

Vittorie anche per Milan e Roma. Mentre il Napoli di Gattuso è fermato sul pari dal Bologna di Mihajlovic. 

Passi decisivi per la salvezza della Fiorentina, che batte il Lecce, e della Sampdoria, che travolge un Cagliari ormai senza grandi obiettivi: strepitosa la doppietta di Federico Bonazzoli. C'ha messo del tempo, ma sta venendo fuori il fuoriclasse che s'era intravisto. Ha tutti i colpi, grande fisico e grande tecnica. E bellissima la spaccata alla Rummenigge, con cui ha siglato la prima doppietta in Serie A.

domenica 20 ottobre 2019

Sassuolo-Inter: 3-4. Lautaro (2), Lukaku (2)

L'Inter affronta il Sassuolo in trasferta. Al netto del gol subìto dal solito Berardi, che contro l'Inter esprime sempre il meglio delle sue possibilità, goffo comunque il tuffo di Handanovic, l'Inter gioca benino e sale 4-1. Doppietta per Lautaro Martinez e Lukaku. Un rigore a testa. Accorcia Djuricic. Solo che poi l'Inter di gol ne prende un altro e soffre. Più del dovuto. Grave l'assenza di Sensi. L'unico nel centrocampo nerazzurro ad avere un'alta idea del gioco. E mantengo inalterate le mie perplessità sulla difesa a tre.

lunedì 20 agosto 2018

Inter: male la prima! Perde 1-0 dal Sassuolo. Gli errori di Spalletti

Perisic, in forma, parte dalla panchina, Brozovic, regredito alle prestazioni scialbe di un anno fa, in campo. Spalletti gioca a sperimentare e piazza Asamoah davanti a Dalbert, disastroso. Lautaro Martinez, che ha il gol nel sangue, deve retrocedere spesso a centrocampo: non è un trequartista e non può farlo. Deve giocare per segnare. Per di più, Icardi ha la mira imprecisa delle giornate storte. Squadra dimessa, che non riesce a rimontare il precoce svamtaggio. Spalletti è il primo responsabile di una partita giocata male. Senza convinzione, quasi con rassegnazione. Finisce che l'Inter perde dal Sassuolo, per la terza volta con Spalletti in panchina! Un pessimo, inaspettato,  inizio di campionato. 

domenica 10 gennaio 2016

Inter beffata dal Sassuolo: rigore di Berardi nel recupero. Mancini sbaglia tutto

Senza questo Handanovic, dove sarebbe l'Inter? Anche Consigli ha parato, ma i tiri di Ljajic, tolto forse il primo, li avrebbe parati e li parerebbe chiunque. Perché se Ljajic avesse anche il tiro, e non ce l'ha, sarebbe un fuoriclasse. E non lo è. La verità è che è calato Medel, dopo la sosta va a rilento, ed è calato anche Miranda assieme a Murillo. Ma, Mancini questi tre non li fa mai rifiatare ed è comprensibile che accusino una flessione di rendimento. Brozovic  trequartista, poi, è blasfemia tattica. Sulla trequarti, il solo che abbia colpi risolutivi è Jovetic, emarginato dallo stratega dalle mille sciarpe. Lo stesso dicasi per D'Ambrosio e Nagatomo, letteralmente stordito da Sansone, preferiti a Santon. Non sanno crossare, è chiaro o no? Detto questo, il pareggio sarebbe stato più giusto. Ma, la fortuna segue le sue foie. E poi c'è un dato: seconda sconfitta consecutiva in casa, dopo quella con  la Lazio. Terzo ko casalingo, considerato il disastro contro la Fiorentina. Non è un caso. Ma la spia di un gioco improvvisato e sbilanciato.

domenica 1 febbraio 2015

Inter travolta dal Sassuolo: Mancini vattene. La crisi dell'Inter è seria

E non se ne va. Sta sempre lì a mendicare rinforzi, a rimpiangere gli assenti, a straparlare di progetto, protetto da una stampa sempre condiscendente e da una società allo sbando. Zaza e Sansone ricordano invece che Mancini ha un rendimento senza precedenti, asfaltando la sua vincibile armata già nel primo tempo. Nella ripresa, confusione. Qualche tentativo sbilenco. Mancini butta dentro anche Puscas. Ma il gol viene da Icardi, ingiustamente escluso all'inzio. Poi, terzo gol del Sassuolo, che scavalca l'Inter in classifica. Rigore di Berardi. Perché quando ben tirato Handanovic non para un emerito... rigore. Mancini vattene! Dieci partite, dieci punti per Mancini. Media di un punto a partita, media da retrocessione. Rischia di fare peggio, e sarebbe un'impresa, dell'Inter di Stramaccioni. Mancini vattene. 

domenica 5 ottobre 2014

Parma beffato da Matri allo scadere: Donadoni esonerato? Udinese a 13 punti, vince a fatica la Lazio con il Sassuolo

Crisi nera per il Parma, beffato allo scadere da un gol di Matri contro il Genoa. Tre soli punti in classifica e la posizione di Donadoni, che pure non mi pare che abbia colpe specifiche, si fa difficile. Probabile il suo esonero. Vittoria di misura della Lazio contro il Sassuolo, nel quale brilla la stella di Berardi. Ad ogni modo la squadra di Pioli mi pare attrezzata per fare un buon campionato. Sorprendente il cammino dell'Udinese di Stramaccioni, che, quanto a fortuna, niente ha da invidiare a Sacchi. In attesa della sfida tra Roma e Juve, i friulani sono appena dietro con 13 punti in classifica. Il Cagliari perde, dopo l'ubriacatura della vittoria esterna contro l'Inter.

lunedì 19 maggio 2014

Serie A 2013/14: cala finalmente il sipario

Campionato mediocre se non addirittura imbarazzante. Come dimostrano i 102 punti della Juve, troppi! Come dimostrano i 17 gol di Di Natale: la Sampdoria nelle ultime giornate ha avuto un rendimento inaccettabile, ha preso gol da chiunque. Come dimostrano i 16 gol di Berardi: quaterna al Milan, tripletta alla Fiorentina. Ma, per favore! Come dimostra, e trattasi di uno splendido controluce, il rendimento delle squadre italiane nelle coppe europee. C'è da augurarsi, se non altro, che in Brasile il calcio italiano sappia esprimere qualcosa di meglio.

mercoledì 7 maggio 2014

Torna al gol Giuseppe Rossi, ma Fiorentina - Sassuolo è una partita incredibile

Partita incredibile. Ma autenticamente incredibile. Nessuna marcatura sugli attaccanti. Né da una parte né dall'altra. Mi ricorda un Livorno - Parma di anni fa, quando segnarono, se non sbaglio, quattro gol a testa Lucarelli e Gilardino. Cosicché si risveglia dal letargo Berardi, tripletta per lui. E segna anche, e di questo bisogna essere contenti, il rientrante Giuseppe Rossi. Gol bello il suo, se non fosse che nessuno si azzarda a contrastarlo. Il Sassuolo aveva bisogno di vincere ed il Sassuolo ha vinto. Dopo partite come questa, però, si fa più urgente la necessità di ridimensionare il campionato italiano: 18 squadre e non più venti. Anzi, fosse per me, ritornerei alle sedici squadre degli anni '80 (fino al 1988). Naturalmente, com'era prevedibile, adesso fa iscritti anche il partito di chi vorrebbe Berardi ai mondiali. Berardi ai mondiali ci andrà, ma non a questi in Brasile.

domenica 12 gennaio 2014

Quaterna di Berardi, Milan affondato. Juve e Roma "forza quattro", Maertens trascina il Napoli

Domenico Berardi, classe 1994, 20 anni ancora da compiere, mancino naturale in forza al Sassuolo, vive una notte magica contro il Milan: dopo Robinho e Balotelli, Berardi firma addirittura una quaterna, che affonda i rossoneri, cui non basta il gol nel finale di Montolivo. La panchina di Allegri traballa. Per il promettente Berardi sono ora 11 i gol in campionato: ne sentiremo parlare ancora. La Juve va sotto, ma, poi rimonta e stravince, grazie a Llorente, attaccante di vaglia, ed al subentrato Marchisio. Difficile che i bianconeri possano perdere lo scudetto. Sebbene la Roma, con Totti a segno e di nuovo in forma ed il gol in rovesciata di Florenzi, batta agevolmente il Genoa 4-0 ed il Napoli del bravissimo Maertens vinca a propria volta 3-0 sul campo del Verona. Rallenta la Fiorentina, fermata sullo 0-0 dal Torino. Domani sera, l'Inter prova a riscattare le ultime pessime prove contro il Chievo. 

domenica 3 novembre 2013

Inter corsara a Udine, Milan travolto dalla Fiorentina, esonero pronto per Allegri. Vincono Juve e Napoli. Si ferma la Roma a Torino

Inter solida al Friuli contro un'Udinese di poca personalità. Mazzarri rinuncia a Kovacic, e ci risiamo, per affidarsi ancora all'estro disordinato di Guarin, infoltendo il centrocampo con Taider: poco appariscente ma utilissimo. Bella prova, come sempre in questa stagione, di Alvarez, che cresce alla distanza e segna il gol del 3-0, dopo le reti di Palacio, migliore in campo, e di Ranocchia che, a 25 anni!, esce per crampi. Finisce prematuramente la partita anche Jonathan e, prima di lui, Samuel, che immagino resterà fuori a lungo. E' stato, ma è giusto ormai parlarne al passato, un grande difensore. Insomma, alla fine Mazzarri è stato costretto a far esordire Andreolli, già capitano della primavera dell'Inter, che merita più spazio. Il Milan perde in casa con la Fiorentina ed Allegri, che ha perduto il polso della squadra, è vicinissimo all'esonero. Vince con la solita fortuna la Juve a Parma, mentre il Napoli supera il Catania con Callejon, uno dei calciatori più forti della serie A, ed il ritrovato Hamsik. Festival del gol a Marassi, dove il Sassuolo stende la Samp, con tripletta del giovane Berardi e gol del talentuoso ma sottovalutato Floro Flores. Una Lazio spenta cede in casa al Genoa. La Roma, dopo dieci vittorie consecutive, è fermata sul pari a Torino: a Strootman replica un grande Cerci. Giallorossi ancora in vetta con tre punti di vantaggio su Napoli e Juve.