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sabato 14 gennaio 2012

Domani il derby: Milan - Inter

Inter o Milan? Milan o Inter? Pronostico apertissimo, come in ogni derby che si rispetti. Escludo un pareggio e scommetto che si segnerà molto. L'Inter ha bisogno dei tre punti, per accorciare la classifica, ma, dovrà guardarsi dal contropiede rossonero e dalle incursioni di un assaltatore come Boateng. Sarà importante saltare l'uomo per creare superiorità numerica, il Milan ci proverà con Ibra e Robinho, l'Inter avrà bisogno dell'inventiva di Alvarez e di Sneijder, se l'olandese giocherà, ma, soprattutto, di Maicon. Un Maicon in serata di grazia può, da solo, spostare gli equilibri della partita.

venerdì 13 gennaio 2012

All'Inter non serve Tevez, resti al City

Niente Milan, è ufficiale. Ma, escludo che Tevez venga all'Inter. Perché all'Inter non serve. La manovra di disturbo dei piani del Milan è riuscita. Va bene così. Pazzini e Milito cominciano ad intendersi, Alvarez è migliorato, Sneijder, a condizione di star bene, è sempre un grande giocatore. Non è l'attacco dell'Inter, in questo momento, ad avere bisogno di ritocchi. Ci fossero i soldi, andrebbero spesi per un centrocampista forte e di prospettiva. Farebbe alla bisogna anche Montolivo, sebbene ventisettenne. Poi, per giugno, si dovrebbe far tornare Destro. E, magari, Balotelli, il cui cartellino, però, è difficile da avvicinare. La priorità, tuttavia, sia oggi che a giugno, resta il centrocampo.

sabato 7 gennaio 2012

L'Inter travolge il Parma: 5-0

Vittoria sonante dell'Inter contro un Parma molto dimesso, ad eccezione del velocissimo Giovinco. Prova superba di Alvarez: i piedi, il piede sinistro nel suo caso, contano nel calcio. Più della corsa e del dinamismo. Risorge anche Milito, l'attaccante tecnicamente più forte del campionato. Dopo un anno e mezzo di vero oblio, sembra quello del triplete. Si trova bene con Pazzini, pure lui a segno con un bel tocco sull'uscita del portiere avversario. Gli altri gol sono di Thiago Motta, nel primo tempo, e di Faraoni nella ripresa: il giovanotto calcia con coraggio e trova una rete molto bella. Santon, però, è di un'altra categoria. E, purtroppo, ora è a  Newcastle. Come Destro è a Siena: segna una clamorosa doppietta contro la Lazio. Forza fisica, tecnica, sana spavalderia di gioco. Altro che Tevez.

giovedì 22 dicembre 2011

L'Inter batte il Lecce: Ranieri tiene tutti sulla corda

Inter batte Lecce 4-1. Muriel ha talento, ma, Lucio e Maicon l'hanno marcato con troppa cortesia. Il gol del vantaggio del Lecce ha, però, scatenato la veemente, a tratti scomposta, reazione dell'Inter, che ha colpito quattro legni quattro. Forlan, in campo nel primo tempo, mi sembra a fine carriera, non salta più l'uomo e non credo sia soltanto un problema di ritardo di condizione. Thiago Motta, assieme a Maicon, è la sola fonte del gioco nerazzurro. Però Motta è lento e da regista arretrato, per l'abitudine di perdere qualche pallone quando aggredito da avversari più rapidi, costituisce un rischio. Con il Lecce, figuriamoci con il Milan. Con Mourinho, non a caso, giocava sul centro destra o sul centro sinistra. Conclusione: ci manca un regista arretrato, perché Thiago Motta rende meglio da mezzala. Se non ci si adatta a giocare Sneijder, qualcuno a gennaio bisogna prendere. Bello il gol di Pazzini, che, faccia alla porta, è tra i migliori in circolazione. Può giocare solo in presenza di Maicon, oggi come oggi. Bello anche il gol di Milito, un gol alla Milito, che altri avrebbero sbagliato. Sarebbe importante che tornasse ai suoi livelli. Mi piace la gestione del gruppo decisa da Ranieri nelle ultime partite. Ruota i giocatori, fa entrare Cambiasso, che non regge una partita intera, nella ripresa. Se centellinasse anche il minutaggio di Zanetti, sarebbe meglio. Nagatomo è volenteroso ed orgoglioso, ma contro altri avversari si smarrisce: la prova di ieri non deve illudere. Bravo, infine, Alvarez. E' cresciuto. Per tenere dentro lui e Thiago Motta, però, gli altri due centrocampisti devono essere veloci. Uno potrebbe essere Poli. L'altro, con compiti di regia, all'Inter ancora non c'è. Alla ripresa, quasi subito sarà derby. Occorre arrivarci con dei rinforzi in rosa.

martedì 13 dicembre 2011

L'Inter vince contro il Genoa: segna Nagatomo

Dev'essere per la ridotta statura che non lo marcano e Nagatomo segna il secondo gol consecutivo, su assist di Alvarez, per la preziosa vittoria dell'Inter sul campo del Genoa. Faraoni, che ho osservato con particolare attenzione, davvero non mi sembra migliore di Santon. Buon rientro, invece, di Poli, che, ritrovata la miglior condizione, potrebbe permettere un salto di qualità all'apatico centrocampo nerazzurro. In avanti, Pazzini e Milito continuano a non sommarsi, sono due centravanti, si sapeva, si sa. E non mi aspetto molto di buono dal rientro di Forlan. Notizia: l'Inter torna nella zona sinistra della classifica. Questo, per ora, passa il convento.

domenica 4 dicembre 2011

Il Nacional di Recoba vince l'Apertura 2011: un gol del Chino decide la sfida con il Liverpool ed esplode la festa a Montevideo

Fantastico Recoba, un suo gol dona al Nacional de Montevideo il titolo di Apertura 2011 della Primera Division de Uruguay. Trasferta delicata contro il Liverpool. All'inizio della partita, ore 20:00 in Italia, il Penarol era campione virtuale, dopo la sonante vittoria di ieri, con trenta punti. Di più, dopo il primo tempo, il titolo cambiava casacca, quella del Danubio, che, in vantaggio, saliva virtualmente a 31 punti, mentre il Nacional, dentro una partita tesa e snervante, era costretto al pareggio. Al 74' il Danubio passava dal 2-1 al 3-1, mentre tra Liverpool e Nacional le reti restavano inviolate ed il sogno scudetto pareva sfumare. Invece no, stavolta no, colpo di scena, Recoba decideva, 79' minuto, che basta, bisognava vincere, che un 5 maggio c'era già stato nella sua carriera e mai più. Segnò. Recoba ha segnato. Il gol ( guardatelo, stop, destro a rientrare, sinistro) che serviva, il gol che basta, che resta, la festa. Rete, partita, torneo. Tutto in una volta. Nacional 32, Danubio 31, Penarol 30. All'ultima giornata, revirement plautino. E chi ride è Recoba. Finalmente! Ore 21:50 in Italia. A 35 anni e sette mesi. Mentre noi stiamo a parlare di Zarate e di Alvarez, di Coutinho, di Forlan, di Pazzini che inciampa. Recoba segna e vince. Grazie. E ci rende orgogliosi, egli almeno, di essere interisti. Facciamolo tornare a gennaio. Di Vaio, che ha gli anni suoi, ed un terzo del suo talento, è ancora decisivo in campionato.

Inter: disfatta contro l'Udinese, Zanetti espulso

Una partita indimenticabile, perché sancisce il fallimento della cura Ranieri: l'Inter di oggi è, purtroppo, racchia come quella di Gasperini. E quando sei racchio, ti puoi acconciare come vuoi, ma sempre racchio resti. Ranieri, peraltro, invece di schierare una squadra di buon senso, cambia ancora ruolo ad Alvarez, che può giocare solo a destra, rientrando, schierandolo a sinistra, dove la sua lentezza risalta com il sole a mezzogiorno. Poi, lo sostituisce con Nagatomo, uno che comincia a suscitarmi la stessa "simpatia" che mi ispirava Gresko: siamo messi male. Zarate si guarda la partita senza biglietto, Milito e Pazzini non si sommano e non si integrano, possibile che Ranieri non lo capisca. Di Zanetti e Cambiasso, il primo pure espulso, preferisco non parlare per carità di patria. Si salva solo Julio Cesar, che, subìto il gol di Isla, para il rigore di Di Natale. Poi, la buona sorte concede un tiro dal dischetto anche alla disperata e disperante compagine nerazzurra. Va Pazzini "dai piedi felpati", che inciampa, cade all'indietro e sbaglia. Sembra un film, ma, non lo è. L'Inter è in zona retrocessione. Vecchia, stanca e malandata. E Branca non si è ancora dimesso. Forse aspetta il rientro di Forlan? O l'esplosione di Coutinho?

domenica 27 novembre 2011

L'Inter espugna Siena con Castaignos: ma che fatica!

Bisognava vincere e l'Inter ha vinto. Inizio stentato, Stankovic, ombra del guerriero che fu, non sta in piedi, come Cambiasso, sicché a centrocampo qualcosa di buono scaturisce soltanto dal mancino di Thiago Motta. Alvarez, dopo brevi momenti di gloria, torna incompiuto come all'inizio della stagione, Zarate, sulla fascia opposta, riceve palla sempre di spalle e, raddoppiato dai difensori del Siena, quasi sempre la perde. All'intervallo, Ranieri cambia rotta: dentro Castaignos ed Obi per Zarate ed Alvarez. Poi, a dieci minuti dalla fine, entra anche Milito per Cambiasso. L'Inter è lenta e priva di genio, una compagine di bassa classifica, che patisce la sapiente organizzazione difensiva del Siena. Allo scadere, però, Thiago Motta serve d'esterno Castaignos, appena dentro l'area, che controlla e gira rete, alla destra del portiere, nell'angolino. Arrivano i tre punti, ma l'Inter è messa davvero male. Castaignos, in prospettiva, mi sembra il più forte dei vari Alvarez, Coutinho ed Obi. Per fortuna, gennaio si avvicina. Moratti dovrà investire parecchio per rinforzare una squadra vecchia ed esangue.

martedì 22 novembre 2011

L'Inter pareggia in Turchia e vince il girone

Missione compiuta, qualificazione agli ottavi di Champions League e primato nel girone, grazie al pareggio ottenuto a Trabzonspor ed alla vittoria corsara del Lille a Mosca contro il Cska. I turchi, sospinti da un tifo calorosissimo, giocano con foga, ma vengono colpiti da Alvarez, sempre lento ma in crescita, che sfrutta una felice combinazione con Milito. I turchi pareggiano con un tiraccio deviato da Samuel, che Julio Cesar osserva un poco sorpreso ed un poco disinteressato. Nella ripresa, il risultato non cambia. Ad ogni modo, in Europa, l'Inter compie il suo dovere e può guardare con maggior fiducia al futuro, dopo la necessaria campagna di rafforzamento di gennaio. A proposito, a gennaio, bisognerà trovare una sistemazione, lontano dall'Inter, a Nagatomo.

mercoledì 9 novembre 2011

Lucas all'Inter? Magari!

Si parla di un interessamento dell'Inter al miglior talento brasiliano, dopo Neymar, del momento. Si tratta di Lucas, centrocampista offensivo del San Paolo, capace di giocare anche da attaccante esterno e da seconda punta, per quanto, per tecnica superiore e velocità di base, credo che renda di più faccia alla porta. Sarebbe un ingaggio assai indovinato, in controtendenza con le scelte dimesse degli ultimi due anni. Insomma, un vero fuoriclasse, non un Coutinho, non un Alvarez, usciti dal cilindro di Branca! Perché Lucas davvero ha colpi da funambolo, salta sempre l'avversario, gioca un calcio verticale e, quando accelera, difficilmente può essere fermato. Peraltro, a diciannove anni, vede già bene il gioco, cerca l'assist e sa smarcarsi con continuità. Migliorando il tiro da fuori, può diventare un giocatore che fa epoca. Sarà l'Inter capace di assicurarsene il cartellino? Magari, ma ho dei dubbi. Comunque, non lo vedo assieme a Sneijder. O meglio, potrebbero giocare assieme, se Sneijder accettasse un compito da regista puro. Sulla trequarti, Lucas, che ha un altro passo, credo che gli sia già superiore. Stiamo a vedere.

giovedì 3 novembre 2011

Inter - Lilla: 2-1, Milito sbaglia tutto, poi segna

Partita decisiva, partita vinta. Non possiamo andare troppo per il sottile di questi tempi. L'Inter supera il Lilla in casa, con gol di Samuel, bravissimo al rientro, che potrebbe dare maggiore solidità ad una delle peggiori difese del campionato italiano, e di Milito, che trova la via della rete dopo tre errori di mira, il secondo clamoroso, a mezzo metro dalla porta. Sembrava vittima di un incantesimo l'attaccante argentino eroe del triplete. Peraltro, Milito ha segnato su assist di Zanetti, per una volta, la prima in questa stagione, all'altezza del compito. Temevo che Hazard, con il suo repertorio di finte e controfinte, lo facesse impazzire. Invece, Zanetti ha tenuto bene il fronte, facendosi saltare in poche occasioni. Una rondine, però, non fa primavera. E Zanetti vive l'autunno inoltrato della carriera. Alla fine, vittoria importante per l'Inter, che, guarda caso, quando gioca Thiago Motta porta quasi sempre a casa il risultato. Questione di personalità: al riguardo, sarà utile anche Samuel. Brutto errore di Lucio, in occasione del gol dei francesi, sebbene il brasiliano abbia l'attenuante del risultato acquisito e della solita prova generosa, anche troppo generosa. Sneijder è parso ancora giù di tono, Alvarez, che ha sostituito l'olandese, ha bei colpi. Da fermo. Ora, io non sono un fanatico della velocità, anzi, proprio il contrario. Però, Alvarez è davvero troppo lento. Se vuol giocare, deve almeno migliorare al tiro. Altrimenti, avrà sempre meno spazio. C'è da sperare che l'Inter di Champions, quasi qualificata agli ottavi, si trasferisca in campionato. La trasferta di Genova è fondamentale.

sabato 29 ottobre 2011

Disfatta dell'Inter: colpo "gobbo" a Milano

Una sconfitta tra le più brutte contro gli avversari di sempre: capolinea dell'Inter di Ranieri contro una Juventus lontanissima dall'essere una grande squadra. L'avevo detto, per vincere, bisognava lasciare in panchina Zanetti e Cambiasso. Che, tanto per cambiare, hanno giocato tutta la partita, perdendo contrasti, sbagliando appoggi di due metri e tiri e cross. Corricchiando come in quei tristi ritrovi da dopo lavoro. Gli uomini di Conte avrebbero potuto segnare dieci reti, perchè ci voleva niente ad arrivare ai limiti dell'area nerazzurra. Castellazzi ha giocato molto bene. Nessuna protezione da un centrocampo che è il più scarso che l'Inter abbia avuto negli ultimi 30 anni. Tanto più che Sneijder, stasera, era giù di tono. Sicché qualche scintilla di vivacità veniva da Zarate e da Maicon, autore del gol, con tiro deviato, che pareggiava la rete iniziale di Vucinic. Poi, mentre Chivu posava da giocatore di subbuteo, fermo, immobile, marmoreo, segnava Marchisio, a chiusura di un triangolo. Nagatomo se ne restava lontano ed inattivo sulla fascia: come se l'azione, ma direi piuttosto la partita, non lo riguardasse. Sol calante! Nella ripresa, ci si attendeva una scossa ed invece il buon Ranieri che fa? Toglie Zarate, che per lo meno ha colpi e coraggio, per mettere Castaignos, uno che non può giocare titolare neppure in serie D: stop sbagliati, scatti a vuoto, evanescenza, evanescenza, evanescenza. Ma chi l'ha voluto? Milito, che pure ha segnato duecento gol in carriera, per quanto sia fuori forma, poteva tornare utile nelle mischie finali, ma resta malinconico in panchina. Non venitemi a dire che Ranieri sta facendo meglio di Gasperini! Tutti gli errori che poteva commettere, li ha commessi, da Zanetti, a Cambiasso, a Castaignos. Qualche parola voglio spenderla anche per Alvarez: il giovanotto sa dribblare. Bravo!? Peccato che lo faccia in orizzontale. E che non tiri. Ma dai! E Branca ancora non si dimette. Per chiudere, ringrazio Del Piero. Ha fallito il terzo gol e reso meno aspro questo sabato sera autunnale. Insomma, l'Inter è alla frutta, ha vinto la Juve, il raffreddore non passa. No, non ce l'avrei fatta a sopportare anche il gol di Del Piero. A vederlo esultare. A sentirlo elogiare. Branca dimettiti!

lunedì 17 ottobre 2011

Inter: senza soldi non si cantano messe

Classifica da fiaba nordica: fa davvero paura. Nemmeno l'Inter di Bagnoli, poi Marini, partì così male nella stagione 1993-94. Con la differenza che quella squadra aveva valori, tecnici, importanti, sicché si salvò alla penultima giornata, ma, seppe anche vincere la Coppa Uefa. Il problema, dopo tanti anni di vacche grasse, credo stia nei soldi. Quelli che Moratti non vuole o non può più spendere. Sono arrivati tutti giocatori di seconda fascia, da Zarate a Forlan, o di terza, Jonathan, o di quarta, ammesso che una quarta fascia sia possibile in serie A, come Alvarez. Ad inizio stagione, non c'era un tifoso nerazzurro che non sapesse prevedere le difficoltà di questi tempi. Poteva non prevederle Moratti? Poteva non prevederle Branca? Nel calcio, chiacchiere a parte, "senza soldi non si cantano messe", come ammonisce un vecchio, severissimo e poco caritatevole adagio. Occorrevano due o tre campioni autentici, per rinsanguare un gruppo stanco. Non sono arrivati. Il resto, inteso come infortuni, malasorte e sviste arbitrali, è contorno. Da qui a gennaio sarà durissima.

domenica 16 ottobre 2011

Disfatta dell'Inter a Catania

Bruttissima sconfitta dell'Inter a Catania. I nerazzurri, battuti per la quarta volta in questo campionato triste ed amaro, sono ora penultimi in classifica, in piena zona retrocessione: piange la storia gloriosa di una squadra che non avrebbe meritato di finire così in basso. Sapevo che Ranieri non avrebbe fatto il miracolo di risollevare una truppa, piegata dagli anni ed abbattuta nel morale. Poi, sono arrivati infortuni in serie e sviste arbitrali troppo frequenti ed insistite per non sembrare sospette: il rigore poi trasformato da Lodi non c'era, se non nell'immaginazione dell'arbitro. Mi pare che sia arrivato il momento di farla finita con certi grossolani, imbarazzanti errori. Moratti protesti vibratamente! Detto questo, ed andava detto, l'Inter di questi tempi è poca cosa, anziana oltre ogni limite, regge per un tempo, anche meno. Cambiasso, dopo il gol, bello, segnato in perfetta solitudine, va in debito d'ossigeno. Zanetti, di cui non si ricorda un dribbling, un passaggio vincente, un tiro, si danna per coprire, ma l'impegno non basta. E' finita un'epoca. Anche Stankovic sembrava la controfigura di se stesso. Onestamente, tolto Maicon, Pazzini e Milito, che non avrei sostituito, gli altri non si reggevano in piedi. Peggiore in campo, comunque, il subentrato Alvarez: non ha un colpo che sia uno, cammina invece di correre, non tira, non contrasta. Spettatore non pagante. Il problema, ora, è sopravvivere fino a gennaio, quando si dovrà correre, per quanto possibile, ai ripari. Sic transit gloria mundi.

domenica 2 ottobre 2011

Primera division Uruguay: fantastico gol di Recoba

El Chino non si smentisce, nella sfida del torneo di apertura in Uruguay tra Cerrito e Nacional, segna il gol del 3-0, con cui il Nacional de Montevideo risale in classifica. Stop dolcissimo, finta, avversario saltato, seconda finta, secondo avversario superato, tiro formidabile alla sinistra del portiere, palo lambito, e gol. L'ultima prodezza di Recoba va ammirata e rimirata: Recoba ha fatto tutto quello che mai Alvarez riuscirà a fare. Il resto è chiacchiera e, purtroppo per l'Inter di oggi, bassa classifica. Lunga vita a Recoba. Facciamolo tornare a gennaio.

martedì 27 settembre 2011

Ranieri butta Alvarez nella mischia

Cartellino costato, pare, dodici milioni di euro. L'ingaggio più impegnativo di una magra campagna di rinforzamento. A Mosca, contro il Cska, tra pochi minuti, toccherà ad Alvarez. Argentino di buon piede, il sinistro, ma di passo lento. Bocciato Coutinho, Ranieri punta su di lui come trequartista. L'avrei visto meglio a centrocampo, dove avrebbe fatto valere anche la notevole complessione fisica. Più avanti, temo che pagherà lo scatto poco brillante e lo stile di gioco compassato. Il convento nerazzurro, però, questo passa e Ranieri è costretto a fare di necessità virtù. Dietro Alvarez, tanto per cambiare, Zanetti e Cambiasso, oltre ad Obi. Servirà parecchia fortuna per uscire imbattuti da Mosca. Ma, la loro difesa concede molto, sicché qualche gol dovremmo farlo.