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venerdì 18 novembre 2011

Torna la serie A: Napoli-Lazio, Fiorentina-Milan

Torna, finalmente, la serie A, dopo una pausa non molto utile per le nazionali. La Lazio capolista visiterà il Napoli al San Paolo, per verificare le proprie ambizioni scudetto. Se giocherà Klose, scommetto che i biancocelesti faranno risultato. Delicata trasferta anche per il Milan, contro la Fiorentina di Delio Rossi, chiamato a rimpiazzare Mihailovic. Per l'Inter, impegno sulla carta più agevole contro il Cagliari al Meazza, dopo i proclami di Stankovic e di Zanetti. I nerazzurri debbono cominciare a vincere subito e molto, non soltanto per riavvicinare, almeno idealmente, la zona europea, ma anche e soprattutto per tirarsi fuori dalle acque limacciose della bassa classifica, dove meno di altri sono abituati a nuotare. Grande notizia: domani sera dovrebbe giocare Johnatan, non Josimar, proprio Johnatan. Brasiliano dal talento incompreso, anzi incomprensibile. Come la permanenza all'Inter di Branca che l'ha voluto.

lunedì 17 ottobre 2011

Inter: senza soldi non si cantano messe

Classifica da fiaba nordica: fa davvero paura. Nemmeno l'Inter di Bagnoli, poi Marini, partì così male nella stagione 1993-94. Con la differenza che quella squadra aveva valori, tecnici, importanti, sicché si salvò alla penultima giornata, ma, seppe anche vincere la Coppa Uefa. Il problema, dopo tanti anni di vacche grasse, credo stia nei soldi. Quelli che Moratti non vuole o non può più spendere. Sono arrivati tutti giocatori di seconda fascia, da Zarate a Forlan, o di terza, Jonathan, o di quarta, ammesso che una quarta fascia sia possibile in serie A, come Alvarez. Ad inizio stagione, non c'era un tifoso nerazzurro che non sapesse prevedere le difficoltà di questi tempi. Poteva non prevederle Moratti? Poteva non prevederle Branca? Nel calcio, chiacchiere a parte, "senza soldi non si cantano messe", come ammonisce un vecchio, severissimo e poco caritatevole adagio. Occorrevano due o tre campioni autentici, per rinsanguare un gruppo stanco. Non sono arrivati. Il resto, inteso come infortuni, malasorte e sviste arbitrali, è contorno. Da qui a gennaio sarà durissima.