Elenco blog personale

domenica 9 maggio 2021

Giro d'Italia 2021: a Novara vince Merlier poi Nizzolo e Viviani

È il belga Merlier a vincere la volata con cui si conclude la seconda tappa del Giro d'Italia 2021, da Stupinigi a Novara. Merlier precede Nizzolo e Viviani. Filippo Ganna conserva la maglia rosa ed anzi si prende anche 3" di abbuono. Domani tappa vallonata, adatta a fughe e colpi di mano.

sabato 8 maggio 2021

Giro d'Italia 2021: Ganna in rosa a Torino

Vola nella cronometro inaugurale di Torino del Giro d'Italia 2021 Filippo Ganna. Superate le incertezze delle ultime esibizioni, il fuoriclasse azzurro rifila 10" ad un ottimo Affini. Tengono bene Joao Almeida, sorpresa della passata edizione, e l'asso belga Remco Evenepoel, al rientro dopo la terribile caduta alla Milano-Sanremo 2020: cedono rispettivamente 17 e 19 secondi. Più in difficoltà gli altri pretendenti al successo finale. 

Inter-Sampdoria: 5-1. Festa scudetto

Giocano le seconde linee, ma vince sempre l'Inter, che continua in casa la festa scudetto iniziata domenica scorsa. Battuta la Sampdoria per 5-1. Oltre alla doppietta di Sanchez e alla rete su rigore di Lautaro, da registrare il gol sblocca risultato di Gagliardini e il primo in nerazzurro di Pinamonti. Uno che ha trovato poco spazio. Ma non solo è interista da sempre. È proprio da Inter.

giovedì 6 maggio 2021

Il dominio del calcio inglese

Il calcio inglese è tornato, non da quest'anno, a dominare in Europa. Se non come a cavallo tra gli anni '70 e '80, quasi. Allora, nella sola Coppa dei Campioni, tra il 1977 e il 1984, ci furono sette successi inglesi in otto edizioni: quattro del Liverpool ('77, '78, '81, '84), due del Nottingham Forest ('79, '80), uno dell'Aston Villa ('82). Con una differenza notevolissima. Ai tempi, le squadre inglesi prevalsero perché unirono alla tradizionale prevalenza atletica ed agonistica e al tifo caldissimo dei loro stadi senza pista nuove cognizioni tattiche, alternando al "lancia, corri, crossa e salta" anche il passe and move. Oggi, invece, il dominio albionico nasce dalla favolosa ricchezza della Premier League, da fatturati che le altre d'Europa, tolte Real e Psg, possono solo sognare e, di conseguenza, dalla possibilità di accaparrarsi i migliori talenti del momento. Il Chelsea ha raggiunto ieri il Manchester City in finale di Champions League. Manchester United e Arsenal dovrebbero contendersi il successo in Europa League. Agli altri restano le briciole.

martedì 4 maggio 2021

Mourinho alla Roma! Come Herrera?

Le similitudini con Helenio Herrera ci sono, ma fino ad un certo punto. Prima l'Inter, poi la Roma, sì. Lo studio continuo del calcio e, come solo i migliori generali, la conoscenza maniacale degli avversari e delle loro debolezze, dei punti scoperti, dove colpire, fulminei. Il carattere forte, pure li accomuna. Per il resto, tante, tantissime differenze. Facciamo ordine: José Mourinho sarà il nuovo allenatore della Roma. Herrera arrivò sulla panchina giallorossa nel 1968, subito dopo aver lasciato l'Inter, allenata per otto lunghi anni. Mourinho ci arriverà dopo undici anni dai fasti del triplete, che coincisero teatralmente con il suo addio ai colori nerazzurri. Poi, il temperamento, che è altro dal carattere. Herrera era istrionico e spettacolare, aveva avuto una vita randagia, ricca d'improvvisazione e di studiati colpi di scena, che aumentavano nei suoi racconti iperbolici. Mourinho è più austero, più severo anche nel tratto. Herrera era il Mago, perché esercitava sui suoi calciatori un ascendente davvero magico e mitopoietico e profondissimo, nutrito di visioni e d'incessante affabulazione: Tagnin finì davvero per convincersi di essere più forte di Di Stefano. Mourinho è sempre stato un condottiero brusco, acutissimo e brusco. Herrera avrebbe voluto piacere a tutti. Mourinho vuol piacere ai suoi e dispiacere a tutti gli altri. Poi, ci sarà il campo a parlare. Herrera a Roma non brillò e vinse solo una Coppa Italia. Mourinho cosà saprà fare? Non lo so. Posso soltanto dire che Mourinho, già due anni fa, l'avrei rivoluto all'Inter. E che, per lui, conserverò sempre affetto e simpatia.  

Manchester City - PSG: 2-0. Mahrez (2)

Stasera, Manchester, ore 21:00 in Italia, andrà in scena la semifinale di ritorno tra Manchester City e PSG. Inglesi favoriti dal 2-1 esterno dell'andata. Guardiola non ha più giocato una finale di Champions League, da quando ha lasciato il Barcellona. Sebbene abbia allenato, poi, Bayern Monaco e, appunto, Manchester City. Sebbene gli siano state permesse campagne acquisti multimilionarie. Sebbene seguiti ad essere considerato il miglior allenatore del mondo. Nella gara d'andata, i due gol inglesi furono il frutto di due errori individuali del PSG. Mbappé non è detto che giochi. 

La cronaca. 

Mbappé non ce la fa, gioca Icardi, costantemente ignorato da Neymar e Di Maria, che si ostinano a tirare addosso agli avversari. Passa il City in contropiede: segna Mahrez. Che raddoppia nella ripresa subito dopo l'uscita di Icardi. City in finale. Pochettino, Neymar e Di Maria, anche espulso, sono i responsabili dell'eliminazione del PSG. Non si è visto il gran gioco di Guardiola che i suoi pretoriani gli attribuiscono. Anzi: difesa e contropiede, con Fernandinho novello Furino. Ma, tanto è bastato. Mi ha deluso moltissimo Neymar, di cui pure ho sempre apprezzato il talento. Ha giocato in modo egoista e immaturo. Da perdente. Ha perso.



domenica 2 maggio 2021

Inter: 19^ scudetto con 4 giornate d'anticipo

1910, 1920, 1930, 1938, 1940, 1953, 1954, 1963, 1965, 1966, 1971, 1980, 1989, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2021

È arrivato il diciannovesimo scudetto della storia nerazzurra. Undici anni dopo l'ultimo, datato 2010. Il pareggio dell'Atalanta sul campo del Sassuolo scrive matematicamente la parola fine sulla vittoria della serie A 2020/21.  Ha vinto l'Inter! Che ha tredici punti di vantaggio a quattro giornate dalla fine del campionato. Da gennaio, in avanti, abbandonati esperimenti e senza più l'alibi del mercato, con Eriksen stabilmente in campo, l'Inter ha cambiato passo. È andata in fuga e ha tagliato il traguardo con netto anticipo. Interrotta una lunga astinenza da successi. L'ultimo era stato la Coppa Italia nel 2011. Solo tra il 1940 e il 1953, l'Inter aveva conosciuto un periodo più lungo e altrettanto avaro di soddisfazioni. Di mezzo, però, c'era  stata anche la Seconda Guerra Mondiale. Per questa ragione, l'affermazione odierna merita di essere celebrata con sportiva solennità. I tifosi nerazzurri, come chi scrive, hanno dovuto attingere a tutta la pazienza possibile. Era ora! "Diu parturit leaena, sed leonem".

sabato 1 maggio 2021

Crotone-Inter: 0-2. Eriksen, Hakimi

Un palo di Lukaku, però molto impreciso nel controllo di tanti palloni, un palo di Lautaro, e occasioni anche per Bastoni e Sensi. Tuttavia, il primo tempo si chiude sul risultato di 0-0, grazie anche alla gara attenta dei difensori del Crotone. La partita non si sblocca ed entrano Eriksen, Perisic e Sanchez per Sensi, Darmian e Lautaro. È proprio Eriksen con una violenta conclusione da fuori area, deviata, a trovare il gol. Più avanti annullato per fuorigioco un gol di Lukaku. Il gol del 2-0 per il successo finale dell'Inter lo segna Hakimi. È scudetto. Quasi.

martedì 27 aprile 2021

Milan e Juve a rischio Champions. Il punto dopo la 33^ giornata di serie A

Anche quando dominava la classifica, mi era sembrato che il Milan non fosse poi una grande squadra. Il che non vuol dire negare le buone prestazioni che pure ha offerto per metà stagione, ma, piuttosto, che certi giudizi iperbolici sui rossoneri erano privi di addentellati con la realtà e con l'esperienza. Oltre i propri limiti si può andare per qualche tempo, ma un campionato è lungo. Senza dimenticare che Pioli non è nuovo a partenze brucianti ed arrivi sfiatati. Da ieri - sconfitta netta contro la Lazio - il Milan è quinto. Pur avendo gli stessi punti di Napoli e Juve. Altra squadra che rischia seriamente di mancare la qualificazione alla Champions. Anche in questo caso, il rischio che l'inesperto Pirlo facesse o potesse fare un percorso alla Maifredi era prevedibile. Non dalla stampa specializzata italiana, però. Ma, questa non è una novità.

Per il resto, l'Inter batte a fatica il Verona - c'è stanchezza nella squadra - ed è a un passo dal titolo. Il Napoli supera il Torino e come detto appaia Juve e Milan, mentre l'Atalanta maramaldeggia contro il Bologna, issandosi al secondo posto solitario. Torino, Benevento e Cagliari - in forte rimonta i rossoblu - cercano di evitare la retrocessione.  

lunedì 26 aprile 2021

Vinciamo lo scudetto e congediamo Handanovic

Sono stato critico nei suoi confronti dall'inizio. Difende la porta dell'Inter dal 2012, da nove lunghe stagioni, Handanovic, colossale portiere sloveno che arrivò con la fama di para-rigori e che, da subito, ha mostrato fondamentali insufficienti. Lentezza ad andare a terra sui tiri incrociati, prese goffe e impacciate, respinte verso il centro dell'area, errori frequentissimi di piazzamento e uscite ora tardive ora svagate, per tacere del pezzo forte del suo repertorio: la parata ipnotica. Il pallone fissato, restando immobile, e sperando che esca. Tante volte è entrato. Brillante lo ricordo solo nell'autunno del 2015, quando visse un paio di mesi di grazia, contribuendo al primo posto, provvisorio va da sé, dell'Inter del Mancini II. Non conto le papere, nel numero di 5 o 6  a stagione con picchi di 9 o 10. Il secondo gol preso dalla Juve, sul suo palo, nel 2018, resta il più assurdo che mi sia capitato di vedere. Nelle ultime tre partite di questo campionato ha commesso tre giganteschi errori. Costati quattro punti tra Napoli e Spezia. Ieri, solo il fischio arbitrale sull'intervento di Faraoni gli evitato l'ennesimo pasticcio. Presa sbagliata, come gli ha fatto notare platealmente Bastoni. Handanovic non è all'altezza dell'Inter. Che vincerà lo scudetto ma, poi, subito dopo, dovrà congedare Handanovic. Che, tutt'al più, potrebbe essere retrocesso al ruolo di secondo portiere. Tutt'al più. Che sia stato titolare all'Inter per 9 anni di fila è il segno del periodo difficilissimo vissuto dai nerazzurri. Periodo che, però, possiamo considerare alle spalle. 

domenica 25 aprile 2021

Inter-Verona: 1-0. Darmian

Lukaku annullato da Magnani, Barella nella versione stanca dell'ultimo mese. L'Inter sblocca la partita a metà della ripresa con un gol del subentrato Darmian, liberato da Hakimi, ancora una volta decisivo. Ma, nel primo tempo aveva sbagliato un gol fatto. Poco prima, invece, aveva colto il palo su punizione. Tre punti preziosissimi in vista dell'imminente scudetto. Ancora una prova negativa di Handanovic, che, per una volta, non costa alcunché. 

Liegi-Bastogne-Liegi: Pogacar su Alaphilippe

Resta stregata per Julian Alaphilippe la Liegi-Bastogne-Liegi. L'edizione 2021 della Doyenne va a Pogacar, che rimonta sull'asso francese con un grande colpo di reni. È l'ennesima conferma della classe cristallina - e del carattere di ferro - del campione sloveno. Terzo un altro transalpino, il promettente Gaudu. Quarto l'immarcescibile Valverde, 41 anni!, quinto Woods.

venerdì 23 aprile 2021

Serie A 202/21: il punto dopo la 32^ giornata

Un'Inter stanca è, tuttavia, sempre più vicina al titolo. Il pareggio della Roma contro l'Atalanta, lascia ai nerazzurri di Conte dieci punti di vantaggio sulla seconda, il Milan. A sole sei giornate dal termine. Intensa, invece, la lotta per la Champions, con Milan, Atalanta e Juve insidiate dal Napoli, vittorioso contro la Lazio - Insigne è nel pieno della maturità agonistica - e, avendo una partita in meno, dalla Lazio medesima. Tutto può ancora succedere. Anche nelle zone basse della classifica, dove la vittoria del Cagliari mette pressione a Benevento e Torino, ma anche a Genoa, Fiorentina e Spezia. Non un campionato spettacolare, quello italiano di serie A 2020/21, ma di certo più combattuto e avvincente rispetto alle passate stagioni. Livellamento verso il basso? Non so, non necessariamente, potrebbe essere. Però, l'incertezza ha la sua importanza. Perché gli esiti scontati annientano l'interesse per la competizione.

mercoledì 21 aprile 2021

Spezia-Inter: 1-1

Handanovic sta facendo di tutto per tenere aperto il campionato. Subisce un gol ridicolo su tiro centrale di Farias. Poi, lo Spezia fa le barricate. L'Inter pareggia più tardi con Perisic servito da Hakimi. Nella ripresa, la pessima partita di Lukaku non aiuta l'Inter a trovare il gol sorpasso. Mentre solo il palo ferma Lautaro, migliore in campo. Finisce 1-1. Inter stanca, però. Al posto di Conte, darei spazio anche a Pinamonti e Vecino, magari a gara in corso. Serve freschezza nelle prossime partite. 

Liegi-Bastogne-Liegi 2021: borsino dei favoriti. Alaphilippe o Roglic?

Ecco il borsino dei favoriti per il successo alla Liegi-Bastogne-Liegi 2021 in programma domenica 25 aprile.

  1. Alaphilippe ****
  2. Roglic ***
  3. Pogacar ***
  4. Valverde ***
  5. Pidcock **
  6. Schachmann **
  7. Hirschi **
  8. Fuglsang *
  9. Barguil *
  10. Woods *
  11. Gaudu *
  12. Bardet *

Freccia Vallone 2021: tris di Alaphilippe. Secondo Roglic, terzo Valverde

Torna al successo nella corsa che lo lanciò, il campione del mondo Julian Alaphilippe. Vince la Freccia Vallone per la terza volta, precedendo sul leggendario Muro d'Huy lo sloveno Primoz Roglic, che pensavo avesse la forza esplosiva per competere su una rampa così impervia. Terzo il sempiterno Valverde. Tutti e tre proveranno a far propria la Liegi-Bastogne-Liegi in programma domenica, che chiuderà la stagione 2021 delle classiche del Nord.

lunedì 19 aprile 2021

Il Tottenham esonera Mourinho

La faccia di Mourinho dopo l'eliminazione del Tottenham dall'Europa League era eloquente. La squadra non lo seguiva più. Non sembrava una squadra di Mourinho. Sabato sera ho visto la partita con l'Everton: la doppietta del grande Harry Kane vanificata da due errori difensivi d'assieme, difficili non solo da accettare ma anche da concepire in una squadra allenata dal tecnico lusitano. Il settimo posto in Premier League, dopo aver tenuto, all'inizio, la testa della classifica, ha indotto il Tottenham ad esonerare Mourinho. Che resta un grande allenatore. Sono convinto che, anche da questa caduta, saprà riprendersi. E, di certo, glielo auguro. Con immutata riconoscenza. 

Freccia Vallone 2021: borsino dei favoriti

Mercoledì 21 aprile si correrà, con il Muro d'Huy interdetto al pubblico, la Freccia Vallone 2021. Ecco il borsino dei favoriti. Tra di loro, anche i due grandi rivali sloveni, Roglic e Pogacar.

1. Alaphilippe ****

2. Valverde ***

3. Hirschi ***

4. Kwiatkowski ** 

5. Cosnefroy **

6. Pidcock **

7. Woods **

8. Pogacar **

9. Roglic **


La Super League è una farsa antistorica

Ignorano le origini del gioco del calcio. E molte altre cose, verrebbe da pensare. Ed è un grande errore, perché, come ammoniva Vico, la natura di una cosa sta nello suo cominciamento. E il calcio, che pochi eletti - poi, da chi? - vorrebbero rinchiudere nella torre d'avorio della Super League, nacque umile, popolare e trasandato. Non pratica di nobiluomini annoiati, ma passatempo di operai e scaricatori di porto. Tanto da giocarsi con i piedi, gli arti meno nobili. Quelli che, ancora negli anni '50 del secolo scorso, non potevano nominarsi negli spettacoli televisivi, senza suscitare le indignate proteste della gente dabbene e senza incorrere nelle reprimende dell'occhiuta censura. Piaccia o meno, il calcio nacque povero. E la sua immediata, straripante diffusione fu dovuta proprio a questa culla di povertà. E, da subito, fu uno sport per tutti, alla portata di tutti. Non come il rugby, che esigeva le spalle larghe e le costituzioni massicce donate dai cinque pasti giornalieri e dalla vita comoda e beata dei college esclusivi. Non come il basket, frutto delle elucubrazioni solitarie di Naismith e divenuto, con il tempo, riserva di caccia di Gargantua e Pantagruel. No, il calcio è nato egalitario. Per gli alti e i bassi, i longilinei e i brevilinei, gli smilzi e i tarchiati. Solo il ciclismo ha la medesima natura schietta e popolare e istintiva del calcio. E veniamo alla notizia di questa improbabile Super League, che sarebbe riservata alle squadre più forti e ricche della Vecchia Europa. Un circolo esclusivo, dove il pallone dovrebbe sostituire whist e acqua e brandy. Non funzionerà. Non alla lunga. Il calcio è nato per tutti. Quest'idea di alcune squadre - e mi spiacerebbe moltissimo che vi si accodasse anche la mia Inter - rintanate nell'hortus conclusus di un torneo medievale ha il respiro corto. Perché esclude la possibilità che il piccolo sfidi il grande, che il debole sfidi il forte. Perché dimentica il campanile, che del calcio è simbolo e vera distinzione. Perché le partite di calcio attirano spettatori sempre, dappertutto, dalla terza categoria sino al campionato del mondo. E dev'esserci possibilità di scendere e salire, come sempre nella vita. Si è detto, ma in NBA funziona così. Chi se ne frega? Ma, davvero dovrebbe farci da modello lo sport americano? Vi rispondo con le parole di John McEnroe, tra i pochi americani che mai mi siano stati simpatici: You cannot be serious. Non mi piace lo sport americano, non mi piacciono i cappellini con visiera e, a questo punto, dovendo scegliere, nemmeno i popcorn. E, già che ci siamo, ho sempre trovato anche i film Western insopportabili. C'è lo zampino di Jp Morgan, che sarebbe il maggior finanziatore della Super League. Incorreggibili questi americani. Mettono la parola super dappertutto. Parola latina, peraltro, ma loro non lo sanno. Hanno scambiato il calcio, mistero senza fine bello, per una saga degli Avengers. Ma, vanno capiti. Per loro tutto è business. Parola che pronunciano diversamente da come è scritta. Resto convinto che i sovrani spagnoli sbagliarono a finanziare la spedizione di Cristoforo Colombo.

domenica 18 aprile 2021

Napoli-Inter: 1-1. Eriksen

Una traversa e un palo più due grandi occasioni da rete sprecate da Darmian e Barella. L'Inter, così imprecisa, finisce per segnare nella propria porta. Lo fa lo stesso Handanovic, involontariamente caricato da De Vrij. Il primo tempo si chiude con il vantaggio del Napoli. Nella ripresa, è una splendida conclusione mancina di Eriksen a propiziare il pareggio nerazzurro. Scende il ritmo. A dieci minuti dal novantesimo, Politano stampa un destro all'incrocio dei pali. Occasione finale per Hakimi, sul quale chiude Manolas. Finisce 1-1. Avrei sostituito Lukaku e non Lautaro. Ancora sotto tono Barella. Per il resto, un punto prezioso per l'Inter, che si avvicina allo scudetto, e per lo stesso Napoli, che accorcia sulla Juventus nella corsa alla Champions.