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giovedì 2 maggio 2019

Barcellona-Liverpool 3-0. Messi sopravvalutato

Messi sopravvalutato.
Ripresa la campagna in favore di Messi miglior giocatore di sempre, dopo la doppietta rifilata ieri sera al Liverpool di Klopp, nella semifinale di andata di Champions League. Per il poco che possa contare, mi oppongo. Giocatore epocale, sì, tra i migliori di sempre, anche, talento purissimo, va da sé, ma ne conto almeno 7 o 8 di giocatori migliori di lui. E, di certo, più decisivi. A cominciare, ca va sans dire, dall'irraggiungibile e incommensurabile Maradona. Messi ha debuttato in un Barca vincente: la prima Champions, anno di grazia 2006, fu il frutto più delle prodezze di Ronaldinho e di Eto'o che delle sue, allora sovente in panchina. Ed è rimasto sempre lì, al sole caldo della Catalogna, dentro un gruppo formidabile, per anni guidato da Xavi e Iniesta. A fare il mattatore nella Liga e in Champions dall'alto di un vantaggio competitivo palese, garantito dalla forza economica di una squadra che è mas que un club. Tutti sappiamo o dovremmo sapere che Messi in nazionale, dove pure ha giocato qualcosa come 130 partite, abbastanza perché assumano rilievo statistico pieno, è sempre rimasto al di qua della linea di grandezza non solo di Maradona o di Pelé ma anche di Puskas e di Ronaldo da Lima. Comparsa ai mondiali 2010: zero gol in cinque partite. Fischiato in casa nella Coppa America del 2011, fantasma nella finale del mondiale 2014 e nessun gol nelle partite ad eliminazione diretta, includendo anche Russia 2018. Rigore alle stelle nella finale di Coppa America 2015. Indizi gravi, precisi e concordanti dell'inadeguatezza al ruolo di salvatore della patria. Il Barca, questo Barca degli ultimi tre lustri, ha dato a Messi più di quanto Messi abbia dato al Barca, che pure è stato moltissimo. E veniamo a ieri sera. Tutti a strepitare per il gol su punizione dell'argentino. Alisson ha piazzato male la barriera, troppo verso il centro e priva di almeno un uomo. Vogliamo dirlo? Perché andrebbe detto. E diciamo anche che con uno come Ian Rush, non di più, al posto di Mané o, meglio ancora, con Firmino che ancora gioca, il Liverpool un paio di gol li avrebbe fatti ed ora si esalterebbe meno il Barcellona. E lo stesso Messi. Aiutati anche dall'intransigenza di Klopp. Nell'ultimo quarto d'ora, un poco di prudenza sarebbe servita al Liverpool, che invece ha continuato ad attaccare senza però la forza del primo tempo. E tutti che invece lodano Klopp. Non sono d'accordo. Fase difensiva troppo allegra, perché concettualmente trascurata. Come dimostrarono anche le due partite di semifinale contro la Roma, lo scorso anno. Per concludere, trovo che Messi sia sopravvalutato: lo scrivevo già più di sei anni fa. E non ho cambiato idea.

martedì 12 marzo 2019

I dieci migliori cannonieri (goleador) in attività

Ecco una classifica aggiornata dei dieci migliori cannonieri (goleador) in attività. Nemmeno un italiano, ca va sans dire. Nel conto dei gol, includo anche le reti messe a segno con le nazionali under 21 (23) e con la nazionale olimpica: perché segnati in partite tutte giocate da calciatori professionisti.
*Classifica aggiornata al 26 gennaio 2021.

  1. Cristiano Ronaldo            765 gol
  2. Lionel Messi                      732 gol
  3. Zlatan Ibrahimovic          566 gol
  4. Robert Lewandowski       517 gol
  5. Luis Suarez                       499 gol
  6. Klaas Jan Huntelaar        425 gol
  7. Sergio Aguero                   424 gol
  8. Edinson Cavani                412 gol
  9. Neymar                              394 gol
  10. Karim Benzema                357 gol

lunedì 3 dicembre 2018

Pallone d'oro 2018: 1. Modric 2. Cristiano Ronaldo 3. Griezmann

Il pallone d'oro 2018 va al croato Luka Modric, che interrompe la diarchia decennale formata da Messi e Cristiano Ronaldo. Il portoghese è secondo, il francese Griezmann, terzo. Io, nell'anno del mondiale vinto dalla Francia, avrei premiato proprio Griezmann. Detto questo, Modric è un grande giocatore. Ricapitolando, Balon d'or 2018:

  1. Modric 
  2. Cristiano Ronaldo 
  3. Griezmann 
  4. Mbappe 
  5. Messi
  6. Salah
  7. Varane
  8. Hazard 
  9. De Bruyne 
  10. Harry Kane

mercoledì 17 ottobre 2018

Griezmann da pallone d'oro, 20 anni dopo Zidane

Dopo la doppietta rifilata, ieri sera, alla Germania, in Nations League, il mancino francese Antoine Griezmann, rafforza la propria candidatura alla vittoria del pallone d'oro 2018. Nel corso della stagione, Griezmann ha vinto l'Europa League e la Supercoppa Europea con l'Atletico Madrid di Simeone e, soprattutto, il campionato del mondo con la Francia, segnando quattro gol. Era già stato, nel 2016, capocannoniere dei campionati europei. Calciatore completo, di superiore intelligenza calcistica, è un attaccante a tutto campo, che ad una tecnica sopraffina, a un mancino educatissimo, unisce un gran colpo di testa, corsa e limpida visione del gioco. Non eccede in trame barocche, preferendo la giocata semplice, lineare, utile. Decide le partite importanti, nei momenti solenni. Dopo dieci anni di Cristiano Ronaldo e Messi, mi pare proprio che il pallone d'oro possa e debba andare ad un altro. A Griezmann, venti anni dopo Zidane, l'ultimo francese ad essere insignito del massimo riconoscimento individuale per un calciatore.

I palloni d'oro vinti da giocatori francesi:

  • Kopa 1958
  • Platini 1983
  • Platini 1984
  • Platini 1985
  • Papin 1991
  • Zidane 1998

giovedì 30 agosto 2018

I dieci migliori goleador in attività

Ecco una classifica dei dieci migliori goleador in attività. Nemmeno un italiano, ca va sans dire.


  1. Cristiano Ronaldo            663 gol
  2. Lionel Messi                      632 gol
  3. Zlatan Ibrahimovic          504 gol
  4. Samuel Eto'o                     437 gol
  5. Luis Suarez                        428 gol
  6. Robert Lewandoski           392 gol
  7. Klaas Jan Huntelaar         388 gol
  8. Edinson Cavani                 372 gol
  9. Sergio Aguero                    369 gol
  10. Neymar                               337 gol
  11. Wayne Rooney                   337 gol

lunedì 16 luglio 2018

Russia 2018: le pagelle dei mondiali

Ha vinto la Francia. Con merito. Ecco le pagelle dei mondiali.

  • Messi: voto 4. Come i suoi mondiali giocati senza lasciare traccia. 
  • Cristiano Ronaldo: voto 6,5. Prima partita formidabile: una tripletta contro la Spagna, nel derby iberico, vale tantissimo. Poi, è andato declinando. 
  • Harry Kane: voto 6. Come i suoi gol al mondiale. Che gli valgono il titolo di capocannoniere. Cinque gol nelle prime due partite. Grande prova contro la Colombia agli ottavi. Poi, è entrato in riserva di energie. Certo che giocare con Sterling non è facile. Gli ha passato un solo pallone in tutto il mondiale.
  • Griezmann: voto 9. Intelligenza calcistica superiore. Corsa, lucida visione del gioco, sinistro educatissimo. L'anima della Francia campione del mondo.
  • Perisic: voto 7,5. Semifinale e finale da protagonista. Sente le partite importanti. Tanto per capirci, 73 partite e 21 gol con la Croazia. Epperò 2 gol ai mondiali del 2014, due gol agli europei del 2016, tre gol a Russia 2018. Splendido quello di ieri. Non sempre gioca, spesso si assenta, ma quando ha voglia, è immarcabile.
  • Pogba: voto 7,5. Rinunciato alle velleità da trequartista, ha fatto un grande mondiale alla Vieira. Maturato.
  • Neymar: voto 6. Sceneggiate a parte, due gol li ha segnati, ha dato assist. Arrivato da un serio infortunio, il suo l'ha fatto.
  • Hazard: voto 8. Mi fece grande impressione nel Lilla, sette anni fa. E' cresciuto moltissimo. Per controllo, rapidità e cambi di direzione non è secondo a chicchessia. 
  • Sterling: voto 3. Ha meno senso del gioco di Ljiajc. Fa sempre la giocata sbagliata. Se l'Inghilterra non è andata in finale, la responsabilità è anche sua.
  • Granqvist: voto 7. difensore roccioso e rigorista. Trascina una Svezia dal gioco racchio ma efficace. Solidità, dedizione e forza fisica.
  • Cavani: voto 7. Tre gol. Due bellissimi. Centravanti totale.
  • Modric: voto 7. I suoi lanci d'esterno sono squarci d'azzurro nella nebbia del calcio muscolare di oggi.

sabato 30 giugno 2018

Francia-Argentina 4-3: doppietta di Mbappè. Messi assente

Qualcuno lo paragona ad Henry, a me ricorda di più il primo Michael Owen, fatto sta che Mbappè ha una velocità fenomenale ed una superba tecnica di tiro. Lo scatto che procura il fallo da rigore di Rojo è impressionante. Griezmann trasforma. Di Maria pareggia con tiro alla Recoba. Nella ripresa, l'Argentina passa in vantaggio con gol di Mercado, che devia con  fortuna un tiretto di Messi, anonimo come sempre in partite come questa. Pavard, con bellissimo tiro di esterno destro, pareggia. Mbappè, prima di sinistro e poi di destro, porta la Francia sul meritato 4-2, che diventa 4-3 per il gol di testa del subentrato Aguero nel recupero. Ogni palla persa dall'Argentina è un contropiede della Francia, in cui si fanno apprezzare anche Pogba e Giroud, centravanti antico, che si porta a spasso sempre due avversari. Messi a secco in partite ad eliminazione diretta, dopo quattro mondiali. Direi che possa bastare.

martedì 26 giugno 2018

Argentina agli ottavi, battuta la Nigeria

Anche con un gol di Messi, aiutato dalla difesa naif della Nigeria, l'Argentina vince ed approda agli ottavi di finale, dove affronterà la Francia. E, salvo sorprese oggi impensabili, perderà. Pessima, al solito, la prova di Higuain. 

venerdì 22 giugno 2018

Brasile - Costa Rica 2-0: Coutinho e Neymar

Neymar che piange dopo la fine della partita, che il Brasile ha vinto nel recupero contro la Costa Rica, racconta la paura che Neymar ha avuto: di non arrivare al mondiale, per via di un infortunio intempestivo, e poi di uscirne, per le difficoltà emerse in queste prime due partite di Russia 2018. Diversamente da Messi, Neymar è stato in gara fino alla fine. Premiato dal gol del raddoppio verdeoro dopo quello da calcetto, con tanto di punta, di Coutinho. Che, debbo ammettere, è diventato più forte di quanto avessi pensato.

giovedì 21 giugno 2018

Argentina-Croazia 0-3: il fallimento di Messi

Rebic, dopo erroraccio di Caballero, che ciabatta un rinvio, Modric, il miglior centrocampista del mondo, e Rakitic segnano i tre gol che affossano l'Argentina di Messi. Distante anni luce non solo, va da sé, da Maradona, ma anche da Cristiano Ronaldo. La Croazia è una grande squadra, l'Argentina è quasi fuori dai mondiali di Russia 2018. Messi, l'ho scritto da solo per anni, è sopravvalutato. Fortissimo ma sopravvalutato. Nelle occasioni solenni, sparisce. 

sabato 16 giugno 2018

Argentina-Islanda 1-1. Messi sbaglia un rigore e delude

Lontanissimo da quello fantasmagorico di Cristiano Ronaldo, il debutto di Messi ai mondiali di Russia 2018. Pareggio con l'Islanda per la sua Argentina e rigore sbagliato. Lo dico da anni, il Barca ha fatto la fortuna di Messi più che il contrario. Messi resta un fenomeno, ma la tensione non fa per lui. Bellissimo il gol di Aguero. Il suo primo ai mondiali, sebbene sia il trentottesimo con la nazionale albiceleste. L'Argentina potrebbe anche non superare il girone.

giovedì 26 aprile 2018

La forza di Salah

Uno dei migliori giocatori al mondo, Salah, in questo momento. Mi fece subito una grande impressione appena arrivato in serie A, alla Fiorentina. Velocissimo, dribblava come da noi non si vedeva da tempo. Si confermò alla Roma, è esploso nel Liverpool di Klopp. Contro la Roma, andata delle semifinali di Champions, l'altra sera, è risultato immarcabile. Troppo rapido e tecnico. Specialmente, per Juan Jesus. Il problema è che uno come Salah non può essere marcato da un avversario. Non quando sia al meglio della forma. Il segreto è provare ad isolarlo, costringerlo a ricevere palla spalle alla porta, tagliargli i rifornimenti, raddoppiare la marcatura su di lui. Come fece Mourinho con Messi nel 2010. Altrimenti, Salah va via. A chiunque.

martedì 10 aprile 2018

Roma-Barca 3-0: Roma in semifinale di Champions League

Rimonta strepitosa della Roma sul Barca, travolto 3-0 all'Olimpico. Ribaltato il 4-1 del Camp Nou. Difesa alta, zemaniana, De Rossi che non era così in partita da più di un lustro e prova monumentale di Dzeko. Barca fuori e Messi ridimensionato. La Roma vola in semifinale di Champions League. Non succedeva dal 1984. Mi scoccia doverlo ammettere, ma, Icardi, una partita come quella di Dzeko stasera, non sarebbe in grado di giocarla.

lunedì 19 marzo 2018

Cristiano Ronaldo 650 gol in carriera: quaterna al Girona!

Nessuna crisi. Ho letto, nei mesi passati, di statistiche dei tiri, di percentuali di realizzazione scemate. Di declino. Sciocchezze! Quaterna, ieri sera, nel 6-3 che il Real Madrid ha rifilato al Girona, e Cristiano Ronaldo si è issato a 650 gol in carriera: ripeto, 650 gol in carriera. Strepitoso. Nella Liga, i gol di Cristiano Ronaldo sono 22, Messi, 25, è a tre passi. In stagione, i gol dell'asso lusitano sono 37 in 35 partite: alla solita media, da quando è al Real, di più di un gol a partita: 443 gol in 429 partite! Cristiano Ronaldo è, per ora, quinto assoluto nella classifica dei migliori goleador della storia. Può finire la carriera in cima a questa classifica.


  1. Pelé 762 gol
  2. Romario 746 gol
  3. Gerd Muller 731 gol
  4. Puskas 700 gol
  5. Cristiano Ronaldo 650 gol
  6. Eusebio 626 gol
  7. Josef Bican 622 gol
  8. Messi 616 gol
  9. Zico 528 gol
  10. Di Stefano 512 gol

giovedì 18 gennaio 2018

Ronaldinho si ritira: la sua carriera in 10 punti

Ronaldinho lascia il calcio. E ci sta, classe 1980, 38 anni da compiere, da un paio di lustri l'asso brasiliano aveva fatto un passo laterale rispetto al grande calcio, lampi di classe e prodezze distillati con crescente parsimonia. Epperò è stato uno dei migliori giocatori della storia, un 10 straordinario. Provo a raccontare la sua carriera, condita da 331 gol ed un'infinità di assist meravigliosi, in dieci punti.


  1. Forte da subito, si rivela durante la Coppa America del 1999, che il Brasile, con Ronaldo e Rivaldo e Roberto Carlos, vince. Ronaldinho resta ancora al Gremio, in patria, per una stagione.
  2. Nel 2001 approda al Psg. E non si può dire che brilli sempre. In un campionato, peraltro, non troppo competitivo. La leggenda vuole che i parigini insistano per avere Recoba in cambio di Ronaldinho. Non è così. O meglio, a Parigi Recoba è stimato. Ma, Moratti li vorrbbe entrambi, assieme. E' Cuper, all'esito della stagione 2002/03, a rifiutare Ronaldinho. Pare che dica: "dove lo metto?". Cuper verrà esonerato pochi mesi dopo. Ronaldinho finisce al Barcellona.
  3. Nel mezzo, ai mondiali nippo-coreani del 2002, Ronaldinho si laurea campione del mondo, segna due gol. Ronaldo è capocannoniere con 8 gol, Rivaldo ne segna 5. Ronaldinho parte da destra, posizione che ama poco.
  4. Nel 2003, si diceva, arriva al Barca. Ed esplode. E' un dieci atipico. Un fantasista laterale. Che parte da sinistra e si accentra. Scattante, inarrestabile in progressione, dribbling fulmineo, declinato in mille varianti, con l'eccellenza dell'elastico. Raggiunge l'apice del rendimento in un clasico autunnale del 2005: doppietta al Bernabeu, che deve tributargli un omaggio innaturale.
  5. Nel 2006, regala la seconda Champions della storia al Barcellona, ma, ai mondiali di Germania delude, coinvolto nel fallimento del quadrilatero: Ronaldo, Adriano, Ronaldinho, appunto, e Kakà. Si salva solo Ronaldo.
  6. Comincia, a 26 anni, un lento declino. Più agonistico che altro. Nel 2008 lascia il Barca, perché Guardiola vuole talenti applicati ai suoi schemi e perché è già esploso Messi, ed approda al Milan.
  7. In Italia, la classe è inalterata, ma in campo cammina. Il meglio lo fa da fermo, perché il suo piede destro ha una sensibilità unica.
  8. Perde dopo un poco la nazionale. Negli ultimi sette anni, cambia spesso squadra. Gli assolo non mancano. Ma, il calcio che conta si allontana.
  9. Il Ronaldinho degli anni 2003-2006 regge il confronto con tutti i migliori giocatori del mondo di sempre. Il suo repertorio di dribbling e di finte, unito ad una notevole complessione atletica nei periodi di miglior forma, ha pochi, pochissimi, riscontri.
  10. Ha fatto grandi cose in carriera. Ma, la sua carriera ad alti livelli, soprattutto osservata in rapporto al talento, è durata troppo poco.

giovedì 7 dicembre 2017

Pallone d'oro 2017 a Cristiano Ronaldo V. Secondo Messi, terzo Neymar, quarto il sopravvalutato Buffon

Scrivevo questa mattina: "Alle 16:00 verrà svelata la classifica del pallone d'oro 2017. A meno di sorprese quanto mai improbabili, sarà Cristiano Ronaldo a succedere a se stesso ed a conquistare per la quinta volta in carriera, eguagliando il rivale di sempre Messi, il Ballon d'Or. Merito dei successi di squadra, Liga e Champions League con il Real Madrid, con doppietta in finale e titolo di capocannoniere, e della serie impressionante di gol con il Portogallo. Successo previsto, prevedibile. E giusto".
Ha vinto, da pronostico, Cristiano Ronaldo, davanti a Messi e Neymar. Quarto, a sorpresa, il sempre più sopravvalutato Buffon.

venerdì 17 novembre 2017

Storia dei mondiali di calcio: 21^ puntata (Quarto titolo per la Germania a Brasile 2014)


I mondiali del 2014 si disputano in Brasile, dopo 64 anni da quelli del 1950, che proprio i padroni di casa persero, in una partita drammatica contro l'Uruguay di Ghiggia e Schiaffino. L'Italia, allenata da Prandelli, è reduce da un ottimo Europeo, chiuso al secondo posto dietro la Spagna. Ma, delude. Dopo l'iniziale successo contro l'Inghilterra, firmato da Balotelli, s'incarta, con Costarica e Uruguay. E va fuori al primo turno. Molte polemiche della vecchia guardia, guidata da Buffon, peraltro tra i meno convincenti della spedizione azzurra. Parte bene l'Argentina, con Messi che segna quattro gol nel girone eliminatorio, salvo sparire nelle partite ad eliminazione diretta, vieppiù nella finale contro una grande Germania, che già aveva travolto, 7-1, mineirazo, i padroni di casa del Brasile, orfano di Neymar, azzoppato nei quarti contro la Colombia del capocannoniere, con sei reti, James Rodriguez. Delude la Spagna campione in carica, fuori al primo turno come l'Italia, con Diego Costa, brasiliano naturalizzato a forza, che resta a secco. Alla fine, prima la Germania delle tre mezze punte, tra cui spicca Thomas Muller, 5 gol nella manifestazione come quattro anni prima. Il gol in finale, ai supplementari, lo segna però il discontinuo Gotze. Per la Germania, sapientemente guidata da Low, si tratta del quarto titolo mondiale: raggiunta l'Italia. Seconda l'Argentina di Messi, che rimane distante dal Maradona, sublime trascinatore ai mondiali del 1986, terza l'Olanda di Sneijder e Van Persie, al canto del cigno, quarto il deluso e deludente Brasile. Il centravanti tedesco Miroslav Klose, due gol, di cui uno nella semifinale stravinta contro il Brasile, raggiunge quota 16 gol ai mondiali ( dopo i 5 nel 2002, i 5 nel 2006 ed i 4 nel 2010), diventando il capocannoniere di tutti i tempi, davanti a Luis Nazario da Lima, Ronaldo, fermo a 15. (1^ puntata2^ puntata3^ puntata4^ puntata5^ puntata, 6^ puntata7^ puntata8^ puntata9^ puntata10^ puntata11^ puntata12^ puntata13^ puntata14^ puntata15^ puntata16^ puntata17^ puntata18^ puntata19^ puntata20^ puntata)

giovedì 19 ottobre 2017

Classifica dei primi 10 goleador in attività: Cristiano Ronaldo guida con 620 gol

Cristiano Ronaldo è arrivato a 620 gol tra i professionisti, primo tra i cannonieri che ancora giochino. Ecco la classifica dei primi dieci goleador in attività aggiornata ad oggi 19 ottobre 2017.


  1. Cristiano Ronaldo     620 gol
  2. Messi                        596 gol
  3. Ibrahimovic              487 gol
  4. David Villa               430 gol
  5. Eto'o                         405 gol
  6. Luis Suarez               396 gol
  7. Huntelaar                  375 gol
  8. Lewandowski           354 gol
  9. Aguero                      335 gol
  10. Rooney                     327 gol

martedì 12 settembre 2017

Il Barca asfalta la Juve: 3-0. Buffon sopravvalutato

Niente di nuovo sotto il sole. La Juve, fuori dal confine, è questa. Piccola e perdente. Il Barcellona stravince. Dybala, incredibilmente esaltato dalla stampa nostrana, si smarrisce nell'immensità del Camp Nou. Buffon, che dovrebbe ritirarsi, nemmeno la direzione dei tiri è più capace di intuire. Ed impiega una vita a tuffarsi. Con lui, al mondiale non ci si va. Ventura avrà visto? Nel mezzo doppietta di Messi: ma è un dettaglio di fronte all'opacità della prova bianconera in questa prima giornata della Champions League 2017/18. Secco 3-0. 

lunedì 15 maggio 2017

Neymar 300 gol in carriera! E' più forte di Messi

A soli 25 anni, Neymar ha tagliato ieri sera il traguardo dei 300 gol in carriera: 8 con il Brasile olimpico, 52 con la nazionale maggiore verdeoro, gli stessi di Zico, e 240 con squadre di club. E pensare che tanti dubitavano della sua capacità di adattarsi al calcio europeo. Confermo quanto scrissi alcuni fa, Neymar è più forte di Messi. Soltanto Cristiano Ronaldo, per ora, gli è superiore.