I mondiali del 2014 si disputano in Brasile, dopo 64 anni da quelli del 1950, che proprio i padroni di casa persero, in una partita drammatica contro l'Uruguay di Ghiggia e Schiaffino. L'Italia, allenata da Prandelli, è reduce da un ottimo Europeo, chiuso al secondo posto dietro la Spagna. Ma, delude. Dopo l'iniziale successo contro l'Inghilterra, firmato da Balotelli, s'incarta, con Costarica e Uruguay. E va fuori al primo turno. Molte polemiche della vecchia guardia, guidata da Buffon, peraltro tra i meno convincenti della spedizione azzurra. Parte bene l'Argentina, con Messi che segna quattro gol nel girone eliminatorio, salvo sparire nelle partite ad eliminazione diretta, vieppiù nella finale contro una grande Germania, che già aveva travolto, 7-1, mineirazo, i padroni di casa del Brasile, orfano di Neymar, azzoppato nei quarti contro la Colombia del capocannoniere, con sei reti, James Rodriguez. Delude la Spagna campione in carica, fuori al primo turno come l'Italia, con Diego Costa, brasiliano naturalizzato a forza, che resta a secco. Alla fine, prima la Germania delle tre mezze punte, tra cui spicca Thomas Muller, 5 gol nella manifestazione come quattro anni prima. Il gol in finale, ai supplementari, lo segna però il discontinuo Gotze. Per la Germania, sapientemente guidata da Low, si tratta del quarto titolo mondiale: raggiunta l'Italia. Seconda l'Argentina di Messi, che rimane distante dal Maradona, sublime trascinatore ai mondiali del 1986, terza l'Olanda di Sneijder e Van Persie, al canto del cigno, quarto il deluso e deludente Brasile. Il centravanti tedesco Miroslav Klose, due gol, di cui uno nella semifinale stravinta contro il Brasile, raggiunge quota 16 gol ai mondiali ( dopo i 5 nel 2002, i 5 nel 2006 ed i 4 nel 2010), diventando il capocannoniere di tutti i tempi, davanti a Luis Nazario da Lima, Ronaldo, fermo a 15. (1^ puntata, 2^ puntata, 3^ puntata, 4^ puntata, 5^ puntata, 6^ puntata, 7^ puntata, 8^ puntata, 9^ puntata, 10^ puntata, 11^ puntata, 12^ puntata, 13^ puntata, 14^ puntata, 15^ puntata, 16^ puntata, 17^ puntata, 18^ puntata, 19^ puntata, 20^ puntata)
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venerdì 17 novembre 2017
Storia dei mondiali di calcio: 21^ puntata (Quarto titolo per la Germania a Brasile 2014)
I mondiali del 2014 si disputano in Brasile, dopo 64 anni da quelli del 1950, che proprio i padroni di casa persero, in una partita drammatica contro l'Uruguay di Ghiggia e Schiaffino. L'Italia, allenata da Prandelli, è reduce da un ottimo Europeo, chiuso al secondo posto dietro la Spagna. Ma, delude. Dopo l'iniziale successo contro l'Inghilterra, firmato da Balotelli, s'incarta, con Costarica e Uruguay. E va fuori al primo turno. Molte polemiche della vecchia guardia, guidata da Buffon, peraltro tra i meno convincenti della spedizione azzurra. Parte bene l'Argentina, con Messi che segna quattro gol nel girone eliminatorio, salvo sparire nelle partite ad eliminazione diretta, vieppiù nella finale contro una grande Germania, che già aveva travolto, 7-1, mineirazo, i padroni di casa del Brasile, orfano di Neymar, azzoppato nei quarti contro la Colombia del capocannoniere, con sei reti, James Rodriguez. Delude la Spagna campione in carica, fuori al primo turno come l'Italia, con Diego Costa, brasiliano naturalizzato a forza, che resta a secco. Alla fine, prima la Germania delle tre mezze punte, tra cui spicca Thomas Muller, 5 gol nella manifestazione come quattro anni prima. Il gol in finale, ai supplementari, lo segna però il discontinuo Gotze. Per la Germania, sapientemente guidata da Low, si tratta del quarto titolo mondiale: raggiunta l'Italia. Seconda l'Argentina di Messi, che rimane distante dal Maradona, sublime trascinatore ai mondiali del 1986, terza l'Olanda di Sneijder e Van Persie, al canto del cigno, quarto il deluso e deludente Brasile. Il centravanti tedesco Miroslav Klose, due gol, di cui uno nella semifinale stravinta contro il Brasile, raggiunge quota 16 gol ai mondiali ( dopo i 5 nel 2002, i 5 nel 2006 ed i 4 nel 2010), diventando il capocannoniere di tutti i tempi, davanti a Luis Nazario da Lima, Ronaldo, fermo a 15. (1^ puntata, 2^ puntata, 3^ puntata, 4^ puntata, 5^ puntata, 6^ puntata, 7^ puntata, 8^ puntata, 9^ puntata, 10^ puntata, 11^ puntata, 12^ puntata, 13^ puntata, 14^ puntata, 15^ puntata, 16^ puntata, 17^ puntata, 18^ puntata, 19^ puntata, 20^ puntata)
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martedì 24 febbraio 2015
Marco Reus travolgerà la Juve
Inseguito dalla malasorte, Marco Reus, il più talentuoso fantasista tedesco, più di Ozil e di Gotze, ha perso l'occasione di partecipare ai mondiali brasiliani e di vincerli con la Germania: un brutto infortunio l'ha costretto a lungo lontano dal campo di gioco. Poi, è tornato. In nazionale e nel Borussia Dortmund, cui si è di recente legato con un nuovo vantaggiosissimo contratto. Reus è uno strano esempio di meticciato tecnico - agonistico, nel senso che abbina ad una tecnica e ad una fantasia di stampo sudamericano, la forza e soprattutto la resistenza del calcio tedesco, piuttosto che inglese, nordico insomma. In altri termini, dribbling, tunnel, di cui è un virtuoso, pallonetti, ma anche ritmo sostenuto per tutta la partita. La Juventus, che pronostico eliminata dal Borussia Dortmund, non riuscirà a contenere l'estro di Reus. Stasera, cominceremo a farcene un'idea.
lunedì 14 luglio 2014
Germania campione del mondo per la quarta volta. Battuta l'Argentina con gol di Gotze ai supplementari
Germania campione del mondo ai mondiali brasiliani 2014. Quarto titolo dopo quelli del 1954, del 1974 e del 1990. Quattro titoli su otto finali disputate ed una continuità di rendimento che non conosce eguali nella storia del calcio. Sconfitta, secondo pronostico, l'Argentina di Messi, che resta lontano anni luce da Maradona. Messi, a segno soltanto nel girone eliminatorio, non sa mutare il rendimento dei compagni, non è uomo squadra. Ha fatto più il Barcellona per lui che non il contrario. Al riguardo, basti un dato, la media gol di Messi è di 0,83 gol a partita con il Barcellona, mentre con l'Argentina precipita quasi dimezzandosi a 0,45 gol a partita. Venendo alla finale, la gara è stata più equilibrata di quanto avessi previsto. Soprattutto nel primo tempo, quando la metà e passa del gioco argentino transitava per le brucianti accelerazioni di Lavezzi, poi sostituito all'intervallo: infortunio oppure errore sesquipedale di Sabella? La Germania, forte in tutti i reparti ha giocato meglio, ma Higuain nel primo tempo avrebbe potuto segnare su svarione di Kroos. Partita ai supplementari e gol a sei minuti dalla fine di Gotze, stop di petto e conclusione al volo di sinistro. Giusto così. La Germania era la squadra più forte, da Neuer al vecchio grande Klose, passando per Schweinsteiger, dominante come mai. Low, allenatore schivo e poco mondano, ce l'ha fatta.
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