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martedì 31 gennaio 2017

Classifica dei primi 10 (anzi 20) cannonieri italiani in attività

Ecco una classifica dei primi venti cannonieri italiani in attività, in tutte le competizioni. Si tengono in considerazioni i campionati professionistici, le coppe nazionali ed europee, nonché i gol con nazionale maggiore, under 21 ed olimpica. Primo, manco a dirlo, Totti. Beninteso, occorre considerare che, per esempio, Destro ha giocato e segnato solo in campionati di serie A, come Cassano e Balotelli, mentre Pavoletti, sempre per esempio, ha fatto molti gol tra serie C (Lega Pro di seconda e prima divisione). Insomma, qui i gol si contano, poi vanno anche pesati. Classifica aggiornata al 31 gennaio 2016.

  1. Totti 322 gol
  2. Gilardino 263 gol
  3. Maccarone 224 gol
  4. Caracciolo 184 gol
  5. Pazzini 171 gol
  6. Quagliarella 157 gol
  7. Pellissier 156 gol
  8. Cassano 153 gol
  9. Giuseppe Rossi 142 gol
  10. Graziano Pellè 138 gol
  11. Borriello 126 gol
  12. Balotelli 125
  13. Matri 119 gol
  14. Floccari 117 gol
  15. Pavoletti 107 gol
  16. Floro Flores 105 gol
  17. Immobile 103 gol
  18. Giovinco 99 gol
  19. Insigne 90 gol
  20. Paloschi 78 gol

lunedì 16 gennaio 2017

Classifica dei primi venti cannonieri italiani in attività

Ecco una classifica dei primi venti cannonieri italiani in attività, in tutte le competizioni. Si tengono in considerazioni i campionati professionistici, le coppe nazionali ed europee, nonché i gol con nazionale maggiore, under 21 ed olimpica. Primo, manco a dirlo, Totti. Beninteso, occorre considerare che, per esempio, Destro ha giocato e segnato solo in campionati di serie A, come Cassano e Balotelli, mentre Pavoletti, sempre per esempio, ha fatto molti gol tra serie C (Lega Pro di seconda e prima divisione). Insomma, qui i gol si contano, poi vanno anche pesati. Classifica aggiornata al 5 dicembre 2016.


  1. Totti 322 gol
  2. Gilardino 263 gol
  3. Maccarone 224 gol
  4. Caracciolo 184 gol
  5. Pazzini 170 gol
  6. Quagliarella 157 gol
  7. Cassano 153 gol
  8. Pellissier 156 gol
  9. Giuseppe Rossi 142 gol
  10. Graziano Pellè 138 gol
  11. Borriello 125 gol
  12. Balotelli 124
  13. Matri 117 gol
  14. Floccari 115 gol
  15. Pavoletti 107 gol
  16. Floro Flores 105 gol
  17. Immobile 102 gol
  18. Giovinco 99 gol
  19. Insigne 89 gol
  20. Paloschi 78 gol

martedì 15 novembre 2016

Classifica dei primi venti cannonieri italiani in attività

Ecco una classifica dei primi venti cannonieri italiani in attività, in tutte le competizioni. Si tengono in considerazioni i campionati professionistici, le coppe nazionali ed europee, nonché i gol con nazionale maggiore, under 21 ed olimpica. Primo, manco a dirlo, Totti. Beninteso, occorre considerare che, per esempio, Destro ha giocato e segnato solo in campionati di serie A, come Cassano e Balotelli, mentre Pavoletti, sempre per esempio, ha fatto molti gol tra serie C (Lega Pro di seconda e prima divisione). Insomma, qui i gol si contano, poi vanno anche pesati. Classifica aggiornata al 5 dicembre 2016.


  1. Totti 322 gol
  2. Gilardino 263 gol
  3. Maccarone 223 gol
  4. Caracciolo 182 gol
  5. Pazzini 168 gol
  6. Quagliarella 157 gol
  7. Cassano 153 gol
  8. Pellissier 152 gol
  9. Giuseppe Rossi 141 gol
  10. Graziano Pellè 138 gol
  11. Balotelli 121 gol
  12. Borriello 121
  13. Matri 115 gol
  14. Floccari 115 gol
  15. Pavoletti 111 gol
  16. Floro Flores 105 gol
  17. Immobile 100 gol
  18. Giovinco 99 gol
  19. Insigne 88 gol
  20. Paloschi 78 gol

domenica 17 gennaio 2016

Paloschi 50 gol in serie A

Sottovalutato. Dopo il folgorante esordio con il Milan, otto anni fa, Alberto Paloschi, professione centravanti, ha girato e fatto gavetta, trovanudo al Chievo la propria dimensione ideale. Mai in nazionale maggiore, a 26 anni, ha raggiunto oggi, gol all'Empoli il traguardo dei 50 gol in serie A. Un grande mestierante del gol, non spettacolare ma completo. Un pensiero, per gli Europei, Conte potrebbe farcelo, anche se Destro è in ripresa, Immobile farà bene al Toro, Balotelli, potenzialmente il migliore, è guarito dall'ennesimo infortunio e Pavoletti si sta imponendo al Genoa. Paloschi, ad ogni buon conto, la sua parte la fa sempre.

domenica 13 settembre 2015

L'Inter batte il Milan 1-0: gran gol di Guarin. Guida la classifica a punteggio pieno

Partita equilibrata ma la vittoria dell'Inter, propiziata da una prodezza di Guarin è meritata. Soltanto Balotelli, subentrato a Bacca, ha dato la sensazione di poter riaprire la partita per il Milan: grande giocatore, grandissimo tiro. Per il resto, male Perisic, con l'attenuante dell'esordio e maluccio Icardi, zavorrato dalla fascia di capitano. Notevole Murillo affiancato da un vispo Medel e subito pronto Felipe Melo, sebbene sempre troppo irruento. L'Inter c'è, anche sulle fasce, dove ha brillato Santon. Kondogbia, infine, resta tatticamente grezzo, ma i mezzi tecnici ed atletici sono di primissimo ordine, come ha dimostrato nel finale arroventato. Inter in testa alla classifica a punteggio pieno e la Juve gela a -8.

lunedì 7 settembre 2015

La piccola Italia di Conte ipoteca la qualificazione agli Europei 2016

Campioni straordinari, fra gli italiani di questa generazione, non ce ne sono. E d'accordo. Conte, che pure va lodato per aver costruito una nazionale se non altro tenace e compatta, potrebbe in ogni caso scegliere meglio. Per esempio, come può De Sciglio giocare titolare? Possibile che si debba ancora puntare su Chiellini? E su De Rossi, che ormai può giocare soltanto in difesa e non più a centrocampo, dal momento che in campo passeggia invece di correre? Conte deve sperare nel recupero, peraltro difficile, di Balotelli, puntare su un giovane promettente come il granata Baselli, richiamare Santon. Bene, invece, fa Conte a valorizzare Pellè, che da tre anni è il migliore italiano nel suo ruolo. Centravanti classico, possente, ha conquistato una consapevolezza dei suoi mezzi che gli permette anche giocate rischiose. Per il resto, e questo è il punto, c'è da augurarsi che la stagione appena iniziata segnali qualche talento, di cui la nazionale italiana avrebbe davvero bisogno. Così com'è, in Europa, ce n'è una decina di squadre messe meglio.

lunedì 29 giugno 2015

Zenga, Cassano e Balotelli

Magari non succederà. Però, la possibilità che Cassano e Balotelli si accasino alla Sampdoria allenata da Walter Zenga merita una riflessione. Cassano e Balotelli sono due noti dissipatori di talento, che pure possiedono in abbondanza, la vera causa della loro prodigalità. Due temperamenti difficili, più solare il primo, più ombroso il secondo. Entrambi refrattari alle regole, se c'è un allenatore che saprebbe cavare il meglio dalla loro scorbutica incostanza, questi è Zenga. Campione grandissimo e sopra le righe, condottiero e uomo di mondo. Zenga, Cassano e Balotelli, se mai sarà, sarebbe una scommessa vincente. Stiamo a vedere.

mercoledì 11 febbraio 2015

Il risveglio di Balotelli: primo gol stagionale in Premier League

Subentra e segna il gol del 3-2, che vale al Liverpool la vittoria contro il Tottenham. Addirittura il primo gol in Premier League con i reds e soltanto il terzo in stagione per Balotelli. Un gol facile ma, ritengo, decisivo per la risalita, dopo i mesi più difficili della carriera di Balotelli. In estate, compirà 25 anni: il salto di qualità non è più procrastinabile. E Balotelli deve averlo capito. Per la cronaca, è stato il gol n. 110 in carriera per Balotelli.

martedì 30 dicembre 2014

Podolski, Balotelli, Bonazzoli: il nuovo tridente dell'Inter?

Premetto che mi scoccerebbe parecchio veder partire Icardi. Eppure ho la sensazione che il centravanti argentino, forte, ma spavaldo e qualche volta strafottente, leghi poco con il permalosissimo Mancini. Sicché, se proprio Icardi deve partire, che si ricavi il giusto dal suo cartellino. Poi, l'idea di un tridente formato da Podolski, Balotelli e Bonazzoli, il giocatore che, dopo la partenza di Recoba, più mi ha fatto impressione, non sarebbe male. Anzi. Stiamo a vedere, anche perché, per realizzare certe operazioni, occorrono soldi e talento organizzativo. Che all'Inter, negli ultimi anni, hanno latitato eccome.

lunedì 10 novembre 2014

Conte va al recupero di Balotelli

Inizio disastroso di stagione con il Liverpool per Balotelli. Un solo gol, in Champions, una caterva di errori di misura, la lateralità nel progetto tattico di Rodgers, Balotelli torna in nazionale dopo la delusione dei mondiali brasiliani. Conte, d'evidenza, vuole recuperarlo. E magari anche, dovesse riuscire nell'impresa, rivendicare i meriti di avere restituito al calcio un campione assai bizzoso e discontinuo. Ma, di campione si tratta ed è questa la ragione per la quale Conte, pragmatico ed al tempo stesso ambizioso, punta su Balotelli e sul suo desiderio di riscatto. Stiamo a vedere. Un effetto è già stato ottenuto: lo stupore della critica sportiva italiana. Nessuno aveva previsto il rientro in azzurro di Balotelli.

mercoledì 17 settembre 2014

Balotelli 13 gol nelle coppe europee

Cristiano Ronaldo ne ha segnati 71, intendiamoci, ma i 13 gol messi a segno da Mario Balotelli nelle coppe europee, l'ultimo con il Liverpool ieri, sono il segno che questo centravanti, sempre discusso e discutibile, ha la stoffa del goleador. In certe competizioni, per la tensione e la qualità degli avversari, i gol valgono più che altrove. 

sabato 23 agosto 2014

Balotelli va al Liverpool: chi avrà fatto l'affare?

Temperamento umbratile e bizzoso, un procuratore con un senso spregiudicato per gli affari, il dono non so quanto gradito di dividere la pubblica opinione, con larga maggioranza dei detrattori rispetto ai sostenitori, Balotelli se ne va. Al Liverpool, sicché casca in piedi. Blasone, tradizione e passione, c'è tutto questo presso la squadra di quello che fu un tempo il porto dell'impero britannico. Da un punto di vista tecnico, il solo che nella presente vicenda mi interessi, non credo che saprà raccogliere l'eredità di Suarez, centravanti assai prolifico e di rara astuzia dentro l'area. Il miglior Balotelli, più magro di quello possente delle ultime stagioni, era un grandissimo attaccante esterno o, comunque, una seconda punta di movimento. Così poteva far valere il suo dribbling, il suo tiro dalla distanza, i suoi cross, molto educati per venire da uno di 1,89 m. La palestra non gli ha giovato e l'area di rigore richiede una malizia nelle giocate che a lui manca. Detto questo, il suo repertorio di colpi resta vasto, Sturridge è un gran giocatore e gli farà spazio con il suo moto perpetuo, il Liverpool gioca un calcio arioso. Insomma, se non si aspetteranno un nuovo Suarez, Balotelli, intemperanze a parte, potrebbe anche esplodere sulle rive del Mersey. Stiamo a vedere.

mercoledì 25 giugno 2014

Le brutte dichiarazioni di Buffon e De Rossi

Ma quanta insopportabile protervia! Buffon e De Rossi hanno reso dichiarazioni imbarazzanti accolte dalla piccola stampa italiana come fossero un nuovo discorso della montagna. Prima di tutto, reduci da un pessimo mondiale, avrebbero dovuto usare l'accortezza di tacere. Poi, avrebbero dovuto evitare attacchi personali a Balotelli, che non ha fatto peggio di loro. Anzi. Balotelli ha fallito l'occasione, sia chiaro, e voglio scriverlo con chiarezza. Ma, Buffon e De Rossi non hanno titoli per potersi impancare a censori. Mai, in passato, si sono addossate ai compagni le responsabilità di una sconfitta. Certi atteggiamenti da capetti, come quelli di Buffon e De Rossi, sono imperdonabili. Buffon ha dormito in occasione del gol della Costa Rica o l'ha dimenticato? De Rossi ha soltanto camminato e mai corso in questo mondiale, sbagliando appoggi elementari. O forse crede di essere Beckenbauer?  Per questa ragione, voglio segnalare un articolo apparso su Il Sole 24 ore che sull'argomento è illuminante. Qualunque cosa avessero avuto da ridire non avrebbe dovuto varcare le soglie degli spogliatoi. Spero che Buffon e De Rossi abbiano chiuso con la nazionale.

martedì 24 giugno 2014

L'Italia di Prandelli (e di Renzi) perde con l'Uruguay. Fuori al primo turno come nel 2010. Un disastro

Impresa straordinaria. Difficile che potesse riuscire. Ed invece è riuscita. Italia fuori al primo turno contro una modestissima rappresentativa dell'Uruguay, tolti Cavani, Suarez, cascato ancora su di un mezzo cannibalismo, e Godin. Prandelli si è dimesso. E bene ha fatto, dacché le colpe maggiori sono le sue: confuso, spaesato, contraddittorio, del tutto privo di carisma. Ecco le pagelle degli azzurri.
Buffon 6,5: l'eliminazione è colpa della sua mancata uscita con la Costa Rica. Altro che! Stavolta fa una grande parata su Suarez e qualche altro intervento tempestivo. Ma, non decide. Superato
Darmian 4: impossibile credere che sia stato preferito a Santon. Provinciale
De Sciglio 3: non ha fisico né tecnica né acume tattico. Fa il terzino ma non sa crossare. Modestissimo
Barzagli 4: piedi di piombo, nessuna visione del gioco. Comprimario
Bonucci 5: ha piedi appena migliori dei compagni di reparto. Ma, non sa difendere. Modesto
Chiellini 3: scarso, senza appello. Morsicato
Verratti 6: grandi giocate, ma a 50 e passa metri dall'area avversaria. Marginale
Pirlo 5,5: trotterella, il campo scambiato per i giardinetti. Pensionato
Marchisio 1: l'uomo del destino. Falletto di reazione da finto boy scout. Renziano
Thiago Motta 6: subentra e fa la sua parte. Almeno ha personalità. Navigato
Cassano 5,5: non è brillante, ma sa giocare e ci prova fino alla fine. Volenteroso
Balotelli 4,5: uno come lui avrebbe dovuto segnare una tripletta, invece giocherella e si fa ammonire. Non è colpa sua, però, se Prandelli lo sostituisce con, con, con chi lo sostituisce? Parolo? Sfortunato (Balotelli, intendo).
Parolo 3: non ho parole per Parolo. Miracolato che non miracola
Immobile 2: finisce con i crampi l'eroe della rivoluzione. A 24 anni, dopo il vuoto di una prestazione imbarazzante, Ciro esce con i crampi. Scritturato ( da Fabio Fazio a Che tempo che fa, quello è il suo posto). Spompato
Prandelli 0: sbaglia tutto il possibile, cominciando dai capelli. C'hai una certa età e tagliateli! Ascolta la critica, pensa un poco, e persino la folla, che è peggio, e schiera Immobile con Balotelli. Poi, toglie il secondo e si perde il primo per crampi. Nessun attaccante al momento di rimontare. Ma, quanto è forte Pirlo. De Sciglio è un gran terzino, il tiqui taca, il centrocampo rotante. A casa. Purtroppo, assieme a lui, ci va pure l'Italia. Dilettante sbaragliato
Renzi 2: per responsabilità oggettiva. La cifra della sua Italia è la mediocrità. Nessuno sta nel posto che merita. Raccomandato


venerdì 20 giugno 2014

Italia sconfitta dalla Costa Rica, che vola agli ottavi. Qualificazione a rischio. Le pagelle degli azzurri

Figuraccia imbarazzante e sconfitta meritata contro l'arrembante Costa Rica, che già aveva avuto ragione dell'Uruguay. Prandelli ci ha capito meno di niente. Al principio e poi a partita in corso. Alla Hodgson, per intenderci. Ecco le pagelle degli azzurri.
Buffon 6: gioca per grazia ricevuta e para quello che chiunque altro avrebbe parato. Ordinario
Abate 3: assurdo averlo convocato, piedi fucilati, intelligenza tattica non pervenuta. Dannoso
Darmian 5: a sinistra rende assai di meno che sulla corsia opposta. Fuori luogo
Barzagli 5: modesto è modesto, ma oggi era pure sulle gambe. Affaticato
Chiellini 3: scarso, senza appello. Juventino
Candreva 4: irriconoscibile, svuotato, la bruttissima copia del calciatore ammirato contro gli inglesi. Involuto
De Rossi 4: gioca da fermo, ma non è Maradona, che invece correva pure. Pensionato
Pirlo 4,5: un lancio per Balotelli, in mezzo al nulla. Le passeggiate vada a farsele in Versilia. Pensionato
Marchisio 6: almeno corre, vince qualche contrasto, stoppa qualche pallone. Volenteroso
Thiago Motta 5: nel primo tempo sembra sia colpa sua, la ripresa smentisce il pregiudizio. Compassato
Cerci 6,5: forte, intraprendente, salta l'avversario, si smarca, avrebbe meritato di entrare prima. Estroso
Insigne 4: non ne imbrocca una e va a terra al primo refolo di vento. Inadeguato
Cassano 5,5: non è la sua partita, nessuno corre e non sa a chi dare il pallone. Esitante
Balotelli 4,5: ad impegnarsi si impegna, ma il pallonetto lo sbaglia. E certi errori si pagano. Intempestivo
Prandelli 2: sbaglia tutto il possibile, prima Balotelli isolato, poi svuota il centrocampo. Una sola colpa non è sua: la difesa scarsissima. Ad ogni modo, chiunque farebbe meglio di Chiellini.

domenica 15 giugno 2014

Italia - Inghilterra 2-1: Marchisio, Sturridge e Balotelli. Le pagelle degli azzurri

Esordio fortunato e vincente per l'Italia a Brasile 2014. Battuta l'Inghilterra, schierata con il tipico schema di Hodgson, a casaccio, che tuttavia aveva attaccanti ed ali di rapidità, forza e tecnica. Chiellini, ad esempio, è uscito schiantato dal confronto sia con Sturridge che con Sterling. Brutta anche la prova di Paletta e, difensivamente, di Darmian. Grande, come al solito nei momenti topici, Balotelli, che si è distinto con Marchisio e Candreva per la bella prova. De Rossi, Pirlo e Verratti, tutti assieme, non servono. Ecco le pagelle degli azzurri.
Sirigu: 6. Esordio mondiale teso ma tutto sommato efficace, attento sui tiri da fuori degli inglesi. Emozionato
Darmian: 5,5. Media tra la fase offensiva, da 7, e quella difensiva, da 4. Abbandona la sua zona quando Rooney s'invola e serve il pallone per il pareggio di Sturridge. Arrembante
Barzagli: 6. gioca con esperienza, non brilla ma neppure sfigura. Attento
Paletta: 4. Nemmeno l'avrei convocato. Per sua fortuna gli inglesi girano spesso lontano dall'area azzurra. Inadeguato
Chiellini: 4. Peggiore in campo. Lentissimo, lo saltano tutti. Sopravvalutato 
Candreva: 7,5. Questa volta cerca meno la conclusione e di più la giocata, il cross, per i compagni. Corre moltissimo e lo fa con giudizio. Bellissima finta e traversone per il gol di Balotelli. Maturato
De Rossi: 5,5. Cammina per il campo, nessuna giocata di rilievo. Sfiatato
Pirlo: 5. Regia lenta e poco ispirata. Invecchiato
Verratti: 6. Tecnica di primissimo ordine la sua. Può fare di meglio. Rivedibile
Marchisio: 7,5. Bel gol dalla distanza e solito movimento senza palla, che lo rende unico nello statico centrocampo azzurro. Determinante
Balotelli: 8. Gol splendido per posizionamento e coordinazione. Movimento su tutto il fronte d'attacco, forza e tecnica. Dominante

mercoledì 4 giugno 2014

La coppia Pirlo - Verratti non funziona

Pirlo e Verratti sono due registi, per niente complementari. Che senso ha schierarli assieme? Nessuno, come la scialba partita contro il Lussemburgo si è incaricata di dimostrare. Anche De Rossi, poi, ama dirigere la manovra. Mi domando chi corra senza palla, chi si smarchi. La riposta è sempre la stessa: nessuno. Con l'eccezione di Marchisio, che tuttavia denuncia gravi limiti nella protezione del pallone. Un centrocampo così affollato al centro è inutile. Come sono inutili due terzini scarsi nel fondamentale del cross, come Abate e De Sciglio. Meglio una difesa a tre, con De Rossi in mezzo a due difensori puri. Uno tra Pirlo e Verratti, per conto mio Verratti. E davanti Cassano sempre titolare per lanciare Balotelli. O  Prandelli si avvia a scelte ragionevoli o non si passa il primo turno del mondiale.

L'Italia di Prandelli non sa più vincere: pareggio anche contro il Lussemburgo

Non sa più vincere l'Italia di Prandelli, costretta a rimpiangere Montolivo, neanche fosse Giovanni Ferrari oppure Antognoni. Contro il Lussemburgo emergono tutti i limiti tecnici e di personalità di una squadra avara di fuoriclasse. Soltanto l'ingresso di Cassano nella ripresa accende la luce nella penombra di una mediocrità diffusa. Da Cassano e da Balotelli dipenderà il mondiale azzurro in Brasile. Come Chiellini possa giocare, con quei piedi, in nazionale, resta poi un mistero assoluto. Fu disastroso, ve lo ricordate?, contro la Spagna nella finale degli Europei del 2012. Stasera ha stentato anche contro il Lussemburgo. Diversamente dal vino, il suo rendimento, invecchiando, peggiora. Brutta prova anche di De Rossi e dei due terzini meno forti di sempre: De Sciglio ed Abate. Insomma, l'Italia non sta messa granché bene. 

lunedì 2 giugno 2014

Prandelli sceglie Insigne e taglia Destro e Giuseppe Rossi dai 23 per Brasile 2014

Su Giuseppe Rossi non avevo grandi dubbi: troppi gravi infortuni negli ultimi anni per pensare che potesse giocare anche il mondiale. Certi movimenti, certi contrasti non sono possibili durante la convalescenza. Più sorprendente, sicché, è stata l'esclusione di Destro, che ha lasciato il posto ad Insigne, reduce da una stagione poco brillante sotto il profilo delle realizzazioni. Penso, a questo punto, che Prandelli abbia voluto il fantasista napoletano come primo cambio di Cassano e per le sue qualità nel dribbling, fondamentale sempre meno forte nel calcio moderno. Per il resto, la nazionale è quella che è. L'infortunio di Montolivo darà spazio ad Aquilani più che a Verratti, che gioca nello stesso ruolo di Pirlo. Mi aspetto moltissimo da Cassano, come da Balotelli. Passare il primo turno, ad ogni modo, sarà difficile.

giovedì 22 maggio 2014

Destro torna all'Inter

Non so quanto fondata possa essere la notizia che vorrebbe Mattia Destro in procinto di tornare all'Inter. Del resto, il suo cartellino, che l'Inter ha ceduto con una fretta assurda, oggi costa parecchio, quasi 20 milioni di euro. Troppi per le casse esangui di questa Inter ridimensionata. Infatti, si vocifera di Guarin offerto alla Roma a parziale conguaglio. Insomma, sarà difficile che Destro torni. A certi errori del passato non è facile rimediare. Ad ogni modo, l'operazione, ove mai andasse in porto, non sarebbe sbagliata. Anzi, dipendesse da me, riporterei all'Inter anche Bardi, Caldirola e Santon. E perfino Balotelli. A proposito: se l'Inter cerca Destro, vuol dire che in società non si crede già più in Icardi. Quando si dice la programmazione!