Elenco blog personale

lunedì 19 aprile 2021

La Super League è una farsa antistorica

Ignorano le origini del gioco del calcio. E molte altre cose, verrebbe da pensare. Ed è un grande errore, perché, come ammoniva Vico, la natura di una cosa sta nello suo cominciamento. E il calcio, che pochi eletti - poi, da chi? - vorrebbero rinchiudere nella torre d'avorio della Super League, nacque umile, popolare e trasandato. Non pratica di nobiluomini annoiati, ma passatempo di operai e scaricatori di porto. Tanto da giocarsi con i piedi, gli arti meno nobili. Quelli che, ancora negli anni '50 del secolo scorso, non potevano nominarsi negli spettacoli televisivi, senza suscitare le indignate proteste della gente dabbene e senza incorrere nelle reprimende dell'occhiuta censura. Piaccia o meno, il calcio nacque povero. E la sua immediata, straripante diffusione fu dovuta proprio a questa culla di povertà. E, da subito, fu uno sport per tutti, alla portata di tutti. Non come il rugby, che esigeva le spalle larghe e le costituzioni massicce donate dai cinque pasti giornalieri e dalla vita comoda e beata dei college esclusivi. Non come il basket, frutto delle elucubrazioni solitarie di Naismith e divenuto, con il tempo, riserva di caccia di Gargantua e Pantagruel. No, il calcio è nato egalitario. Per gli alti e i bassi, i longilinei e i brevilinei, gli smilzi e i tarchiati. Solo il ciclismo ha la medesima natura schietta e popolare e istintiva del calcio. E veniamo alla notizia di questa improbabile Super League, che sarebbe riservata alle squadre più forti e ricche della Vecchia Europa. Un circolo esclusivo, dove il pallone dovrebbe sostituire whist e acqua e brandy. Non funzionerà. Non alla lunga. Il calcio è nato per tutti. Quest'idea di alcune squadre - e mi spiacerebbe moltissimo che vi si accodasse anche la mia Inter - rintanate nell'hortus conclusus di un torneo medievale ha il respiro corto. Perché esclude la possibilità che il piccolo sfidi il grande, che il debole sfidi il forte. Perché dimentica il campanile, che del calcio è simbolo e vera distinzione. Perché le partite di calcio attirano spettatori sempre, dappertutto, dalla terza categoria sino al campionato del mondo. E dev'esserci possibilità di scendere e salire, come sempre nella vita. Si è detto, ma in NBA funziona così. Chi se ne frega? Ma, davvero dovrebbe farci da modello lo sport americano? Vi rispondo con le parole di John McEnroe, tra i pochi americani che mai mi siano stati simpatici: You cannot be serious. Non mi piace lo sport americano, non mi piacciono i cappellini con visiera e, a questo punto, dovendo scegliere, nemmeno i popcorn. E, già che ci siamo, ho sempre trovato anche i film Western insopportabili. C'è lo zampino di Jp Morgan, che sarebbe il maggior finanziatore della Super League. Incorreggibili questi americani. Mettono la parola super dappertutto. Parola latina, peraltro, ma loro non lo sanno. Hanno scambiato il calcio, mistero senza fine bello, per una saga degli Avengers. Ma, vanno capiti. Per loro tutto è business. Parola che pronunciano diversamente da come è scritta. Resto convinto che i sovrani spagnoli sbagliarono a finanziare la spedizione di Cristoforo Colombo.

domenica 18 aprile 2021

Napoli-Inter: 1-1. Eriksen

Una traversa e un palo più due grandi occasioni da rete sprecate da Darmian e Barella. L'Inter, così imprecisa, finisce per segnare nella propria porta. Lo fa lo stesso Handanovic, involontariamente caricato da De Vrij. Il primo tempo si chiude con il vantaggio del Napoli. Nella ripresa, è una splendida conclusione mancina di Eriksen a propiziare il pareggio nerazzurro. Scende il ritmo. A dieci minuti dal novantesimo, Politano stampa un destro all'incrocio dei pali. Occasione finale per Hakimi, sul quale chiude Manolas. Finisce 1-1. Avrei sostituito Lukaku e non Lautaro. Ancora sotto tono Barella. Per il resto, un punto prezioso per l'Inter, che si avvicina allo scudetto, e per lo stesso Napoli, che accorcia sulla Juventus nella corsa alla Champions. 

Amstel Gold Race 2021: vince Van Aert al fotofinish su Pidcock

Arrivo spettacolare di Van Aert, Pidcock e Schachmann. Parte Van Aert a 200 m dal traguardo, Pidcock rinviene. Giungono sostanzialmente appaiati. Al fotofinish, vince di niente Van Aert su Pidcock. Terzo Schachmann. 

venerdì 16 aprile 2021

Giro d'Italia 2021: borsino favoriti

L'8 maggio prenderà il via, da Torino, l'edizione 2021 del Giro d'Italia. E se c'è già l'ufficialità per le 22 squadre che vi prenderanno parte, dubbi residuano ancora sui nomi di tutti i singoli corridori. A cominciare da Nibali, operato al polso, che cercherà di rimettersi in sesto. Dovesse esserci, difficilmente sarà competitivo. Ecco un borsino dei favoriti, che verrà aggiornato all'esito delle corse delle prossime settimane. C'è molta curiosità per il ritorno agonistico del belga Evenepoel. 

Aggiornamento del 25 aprile 2021: Thibaut Pinot, afflitto dal mal di schiena, ha annunciato che non sarà al via del Giro.

Aggiornamento del 13 maggio 2021: nella tappa di ieri, poco prima dell'arrivo a Cattolica, è caduto Landa, poi costretto al ritiro. Peccato, perché era in gran forma. Tolgo dal pronostico Joao Almeida, già molto attardato in classifica.


  1. Bernal ****
  2. Simon Yates ****
  3. Landa ***
  4. Evenepoel **  
  5. Hugh John Carty **
  6. Hindley **
  7. Bardet **
  8. Vlasov *
  9. Ciccone *
  10. Marc Soler *

giovedì 15 aprile 2021

Atp Montecarlo 2021: Fognini ai quarti

Fognini batte il serbo Krajinovic in due set: 6-2, 7-6 (7-1). L'asso ligure vola ai quarti di finale del torneo di Montecarlo, del quale è campione in carica: trionfò nel 2019 e l'anno scorso, per via del Covid, non si giocò. Sulla terra rossa, come detto tante volte, Fognini può battere chiunque.

mercoledì 14 aprile 2021

Real Madrid e Manchester City in semifinale

Real Madrid e Manchester City eliminano, rispettivamente, Liverpool e Borussia Dortmund. Nelle semifinali di Champions, il Real affronterà il Chelsea, mentre il City, in una sfida ad altissimo quoziente di spettacolarità, se la vedrà con il Psg. Ultima notazione: Kevin De Bruyne è un giocatore favoloso. Ha qualcosa di Kubala e qualcosa di Schuster, qualcosa di Riquelme e qualcosa di Gerrard: vale a dire forza fisica e continuità, dribbling verticale e visione illuminata, tocco raffinato e progressione. Il miglior centrocampista del mondo, oggi.

Freccia del Brabante 2021: vince Pidcock su Van Aert e Trentin

Flèche Brabanconne 2021

A circa 25 km dal traguardo, un coraggioso Matteo Trentin cerca la fuga solitaria. Circa dieci chilometri dopo è il giovane asso inglese Pidcock a riportarsi su di lui, assieme a Van Aert. I tre procedono appaiati. Prove tecniche di mondiale. Arrivano loro in volata, resistendo al ritorno degli inseguitori. E vince, la sessantunesima edizione della Freccia del Brabante, il corridore apparentemente meno veloce: Pidcock, peraltro un predestinato: quella odierna è stata la sua prima vittoria da professionista. Che scopriamo forte anche nelle corse di un giorno oltre che nelle corse a tappe. Secondo Van Aert, terzo Trentin. Lotteranno per il successo anche all'Amstel Gold Race in programma domenica prossima.

I 54 anni di Nicola Berti, bandiera nerazzurra

Difficile da credere, per chi abbia ancora nella mente il ciuffo ribelle di quando arrivò, ventunenne, da Firenze; la cavalcata impetuosa di Monaco di Baviera; le sette reti sette, tutte su azione, dello scudetto dell'89; il gol nel derby del 1993, annunciato e realizzato, dopo dribbling su Maldini e tunnel a Costacurta, punizione di Sosa e suo tremendo colpo di testa; il rientro nella primavera del 1994, salvezza, va da sé e Coppa Uefa, con firma in semifinale e in finale, replicando il gol nell'altra Uefa vinta nel 1991; le accelerazioni violente, le scivolate audaci, i tiri al volo; il gusto della polemica e le battute mordaci, gli aforismi beffardi che escogitava come solo Peppino Prisco. I milanisti, quando avevano la squadra più forte, fischiavano sempre loro due: Berti e Prisco. Fischi di paura e di rispetto. L'apologia dell'interismo, questo era ed è Berti. Difficile da credere, dicevo, che Nicola Berti compia oggi 54 anni. Non li dimostra. Invecchiato per niente. Come non sono invecchiati i ricordi delle sue prodezze, che scemarono negli ultimi anni solo per due infortuni dolorosissimi alle ginocchia.

Nicola Berti

Nato ala destra, divenne con Trapattoni, che doveva farlo coesistere con Bianchi, mediano d'assalto, guastatore, un moschettiere, d'ascendenza guascona, del centrocampo più forte della storia nerazzurra: con lui e Bianchi, c'erano Matteoli e Matthaeus. Pensando all'Inter, si pensa a Berti. Tra i primi. 

martedì 13 aprile 2021

Psg e Chelsea in semifinale

Psg-Bayern Monaco 0-1 (3-2)

È il Psg la prima semifinalista della Champions League 2020/21, nonostante la sconfitta interna di questa sera (0-1, gol di Choupo-Moting). Decisivo il successo per 3-2 colto all'andata sul campo dei campioni uscenti - ora usciti- del Bayern Monaco. 

Chelsea-Porto 0-1

L'altra semifinalista è il Chelsea, forte del successo esterno per 2-0 in Portogallo. Al Porto non basta la vittoria odierna di misura (0-1, gol di Taremi).

lunedì 12 aprile 2021

Amstel Gold Race 2021: borsino favoriti. C'è anche Trentin

Dai muri alle cotes, senza passare dalle fatiche della Roubaix, rimandata ad ottobre. Domenica si correrà l'Amstel Gold Race, Olanda, Limburgo. E non ci sarà Mathieu Van der Poel, che ha capito di aver corso troppo negli ultimi mesi. Dovrà far tesoro di quest'esperienza negli anni a venire. Sarà lotta tra Alaphilippe e Van Aert, soprattutto. Ma sono molti i pretendenti al successo finale. Ecco il borsino dei favoriti, aggiornato dopo la Freccia del Brabante vinta da Pidcock, su Van Aert e Trentin.

  1. Alaphilippe *****
  2. Van Aert ****
  3. Matthews ***
  4. Pidcock ***
  5. Trentin ***
  6. Kwiatkowski ***
  7. Van Avermaet ***
  8. Roglic ***
  9. Hirschi ***
  10. Jungels **
  11. Colbrelli **



Serie A 20/21: il punto dopo la 30^ giornata. Inter in fuga

Vincono tutte in testa alla classifica, dall'Inter, che supera il Cagliari, al Milan, che espugna il campo del Parma, nonostante l'espulsione di Ibrahimovic, alla Juve, che batte il Genoa: i rossoblu, però, sono rimasti a lungo in partita, fallendo due comodissime occasioni da rete, con Scamacca e Pjaca. I nerazzurri conservano undici punti vantaggio sul Milan e dodici punti sulla Juve.

Serrata la lotta per il quarto posto, che coinvolge l'Atalanta, vittoriosa a Firenze, il Napoli, corsaro contro la Samp, la Lazio, che piega nel finale il Verona, e la stessa Roma, che batte di misura il Bologna.

Nelle retrovie, prezioso successo del Torino, mentre si fa sempre più difficile la corsa salvezza di Parma e Cagliari.

domenica 11 aprile 2021

Inter-Cagliari: 1-0. Darmian. Undicesima vittoria consecutiva

Assente Barella per squalifica, Conte, a sorpresa, punta su un centrocampo di qualità, con Sensi ed Eriksen ai lati di Brozovic. Darmian rileva Hakimi, mentre Sanchez fa rifiatare Lautaro. Al netto di una conclusione da fuori di Nainggolan, è l'Inter a cercare il gol dall'inizio. Il Cagliari si difende con ordine, Vicario è in giornata. Nella ripresa, entra Hakimi per Young e Darmian si sposta a sinistra. È lui, al 77', a segnare su assist di Hakimi, servito da Lukaku. Avevo espresso molte riserve sull'ingaggio di Darmian, che si è invece rivelato utilissimo. Sofferenza finale dipesa dall'uscita di Eriksen e Sensi: scelta di Conte che non ho minimamente condiviso. Alla fine, comunque, undicesima vittoria consecutiva dell'Inter!

mercoledì 7 aprile 2021

Inter-Sassuolo: 2-1. Lukaku, Lautaro

Inter contro Sassuolo, questa sera, ore 18:45. L'Inter è chiamata a prove tecniche di fuga per lo scudetto: gli squalificati Bastoni e Brozovic sono sostituiti da Darmian e Gagliardini. Al Sassuolo mancano anche più titolari. Al 10' l'Inter passa in vantaggio: gol di Lukaku su traversone di Young. Credo che sia il primo segnato di testa, in stagione, dal centravanti belga. Detto questo è il Sassuolo ad avere nettissima prevalenza di possesso palla. Non è chiaro se l'Inter lasci fare o subisca realmente il gioco avversario. Propendo per la seconda ipotesi, mentre siamo a metà del primo tempo. Nella ripresa l'Inter continua a giocare di rimessa e proprio in contropiede, con Lautaro Martinez, trova il raddoppio. Si profila un successo tranquillo, quando Hakimi perde palla malamente e propizia l'1-2 di Traorè. L'Inter poi sfiora il 3-1 con il subentrato Sanchez. Arrivano altri tre punti, con una certa apprensione finale. L'Inter è davvero in fuga a +11 sul Milan. Gioca maluccio da quattro o cinque partite, ma continua a fare bottino pieno. È l'anno buono e crepi la scaramanzia. 

domenica 4 aprile 2021

Giro delle Fiandre 2021: vince Asgreen. Van der Poel secondo

Ronde Van Vlaanderen 2021

A circa 25 km dal traguardo, attacca Asgreen, subito seguito dai grandi favoriti Van Aert e Van der Poel. Alaphilippe resta dietro. È Van der Poel a scattare a 17 km dall'arrivo. Cede Van Aert, mentre Asgreen rinviene sull'olandese. Van Aert ha un sussulto d'orgoglio e si rimette in caccia dei due battistrada ai -10 km da Oudenaarde. Ma, forse, è tardi. Van der Poel, che sostiene il peso della fuga, e Asgreen guadagnano. Ai -3, dietro, attacca Van Avermaet. Ultimo chilometro. Van der Poel e Asgreen si marcano. A sorpresa vince Asgreen, che rimonta Van der Poel negli ultimi 50 metri. Terzo Van Avermaet, quarto Stuyven, quinto Vanmarcke, solo sesto Van Aert. È probabile che Van der Poel e Van Aert comincino a pagare le grandi fatiche della stagione del ciclocross. Ora, riposeranno, perché la Parigi-Roubaix, rinviata, si correrà in ottobre. 

sabato 3 aprile 2021

Bologna-Inter: 0-1. Lukaku

Partita piena di errori tecnici, forse favorita dalla stanchezza, che zavorra i molti reduci nerazzurri dalle nazionali. È Lukaku a sbloccare il risultato. Colpo di testa su cross di Bastoni, respinto dal portiere del Bologna e poi dal palo fino alla ribattuto sulla linea del centravanti belga. Il Bologna però c'è.  E sfiora il gol a fine primo tempo e all'inizio della ripresa, per errori di marcatura di Lautaro e Skriniar. Escono Eriksen, Young e Lautaro per Gagliardini, Darmian e Sanchez. L'Inter soffre fino alla fine. Molto imprecisi Barella e Hakimi, che vanificano molti contropiede. Entra anche Cecina per Barella. Arrivano i tre punti, ancor più preziosi visti i pareggi di Milan e Juventus.

martedì 30 marzo 2021

Storia dei Campionati Europei di calcio: 1.

Il fascino dei Mondiali è tutt'altro. Più storia, più competizione, più talento, soprattutto quello sudamericano. Tuttavia, i Campionati Europei di calcio hanno ormai 61 anni e tanto da raccontare. Nacquero per sostituire la Coppa Internazionale, che, alla fine degli anni '20, aveva opposto le migliori squadre nazionali dell'Europa centrale, il che voleva dire le migliori nazionali europee tout court, con l'eccezione degli inglesi che, credo a torto, si ritenevano superiori a tutti gli altri e disertavano anche i Mondiali. E il primo successo (edizione 1927-30), aveva arriso proprio all'Italia di Vittorio Pozzo, illuminata, nelle ultime partite della competizione, dal genio irripetibile di Giuseppe Meazza. L'Italia rivinse nel 1935, mentre nel 1933 si era imposta l'Austria, il Wunderteam allenato da Hugo Meisl e guidato dal centravanti esile Sindelar. Sindelar, con il detto Meazza e l'ungherese Sarosi fu per un decennio il faro del calcio europeo e, allora, mondiale. Dopo la Seconda Guerra, la Coppa Internazionale tornò, registrando il successo dell'Ungheria favolosa di Puskas, nel 1953, e della Cecoslovacchia, proprio nel 1960. Altre nazioni, però, come Francia e Spagna, si facevano strada, mentre Austria e la stessa Ungheria, privata dei suoi migliori fuoriclasse ripiegati all'estero dopo l'invasione dei carri armati sovietici del 1956, si avviano ad entrare in un cono d'ombra.

 

domenica 28 marzo 2021

Giro delle Fiandre 2021: borsino favoriti

Ronde van Vlaanderen domenica di Pasqua 4 aprile 2021

Dopo la perentoria affermazione alla Gand-Wevelgem, Van Aert rinforza la sua candidatura al successo nel prossimo Giro delle Fiandre, tra muri e pavé. Dovrà vedersela anzitutto con il grande rivale olandese Van der Poel. Ecco il borsino dei favoriti dell'edizione n. 105 della Ronde van Vlaanderen, che si annuncia quanto mai combattuta e spettacolare. 

  1. Van Aert *****
  2. Van der Poel ****
  3. Sagan ***
  4. Trentin ***
  5. Alaphilippe **
  6. Vanmarcke **
  7. Stuyven **?
  8. Pidcock **
  9. Pedersen**
  10. Asgreen ** 
  11. Van Baarle **
  12. Gilbert *
  13. Bettiol *

Gand-Wevelgem: Van Aert vince davanti a Nizzolo, Trentin e Colbrelli

Edizione n. 83 della Gand-Wevelgem (Gent-Wevelgem). Corsa selettiva. È il grande favorito della vigilia, il belga Van Aert, a trionfare precedendo Nizzolo, Trentin, che replica il piazzamento dello scorso anno, e Colbrelli, in una giornata che avrebbe potuto essere memorabile per i colori azzurri. Troppo forte Van Aert, però. 

giovedì 25 marzo 2021

Italia-Irlanda del Nord: 2-0. Berardi, Immobile

Prima partita di qualificazione ai mondiali del 2022 per l'Italia di Mancini. Avversari modesti. Italia a basso ritmo. È Insigne, ormai leader maturo, a illuminare, liberandosi spesso sulla trequarti. Vantaggio firmato da Berardi, cui segue il gol di Immobile, facilitato da un'indecisione del portiere nordirlandese. Discreto primo tempo. Nella ripresa, azzurri troppo imprecisi. Il risultato non cambia. 

martedì 23 marzo 2021

Il calcio di strada: la ricchezza svanita

C'era una volta il calcio di strada, il calcio da strada. Era una necessità, essendo il campo da calcio, per molti, un sogno, una chimera, un'opportunità per pochi. Ora, intendiamoci, non dico che i campetti in erba sintetica, dove vengono allevate le nuove generazioni di futuri calciatori, siano da disprezzare. Non dico questo. Tuttavia, la rarefazione del calcio di strada ha determinato la caduta verticale non soltanto della qualità tecnica, ma anche dell'estro, dell'inventiva, insomma di tutte quelle risorse cui le difficoltà e gli ostacoli costringono ad attingere. 

Giocare sulla terra battuta, in mezzo all'erba alta, sulla spiaggia o sull'asfalto, interrotto, qua e là, da buche e bucherelle, beh, era un esercizio continuo all'imprevisto, una sollecitazione ripetuta alla destrezza, un invito costante alla ricerca e al mantenimento dell'equilibrio. Non cadere, non farsi male, non strapparsi la tuta, era l'imperativo morale che guidava i giovani calciatori fino ad una trentina d'anni fa. E, allora, non deve stupire che, proprio dalla strada, in mezzo a quelle difficoltà quasi dickensiane, siano germogliati i maggiori talenti del calcio italiano e non solo. Quelli che, obbligati ad usare un muretto per chiudere un triangolo, quelli che, riusciti ad addomesticare non dico un Tango o un SuperSantos, ma persino un SuperTele, trovavano poi facile, se non banale, calciare un pallone regolamentare, molto più docile. 

Meazza veniva dalla strada, come Valentino Mazzola. E dopo, i Rivera, i Mazzola, i Riva, al più vennero dall'oratorio, dalla terra battuta o dal cemento. Fu lì che impararono a schivare i colpi, ad anticiparli. Lì appresero il colpo d'occhio, la divinazione delle traiettorie. Ancora gli ultimi talenti più puri del calcio italiano è su campetti improvvisati, lontanissimi da quelli odierni, che avviarono il loro apprendistato calcistico. Mancini e Roberto Baggio, Zola e Del Piero, Totti e Cassano. Non uno di loro ha iniziato diversamente. Imparando a stare in piedi senza la consolazione di un atterraggio sull'erba sintetica. Questo manca oggi al calcio italiano. Questa gavetta. Poi, sì, ad un certo punto, si rendono necessarie anche le strutture, i completini e le mantelline. Sì, ma più avanti nel tempo. 

Cosa se ne può concludere? Nulla. La mia è una mera costatazione. La nostra povertà d'un tempo - anche solo quella di campi e strutture e scuole calcio - era, per una di quelle contraddizioni della vita che oggi faticheremmo ad ammettere, la nostra ricchezza. Era il nostro romanzo di formazione. L'avversario da affrontare e vincere, l'Uriah Heep che guardava male David Copperfield. Oggi, tutto questo non c'è più. C'è tutto il resto. L'organizzazione, non dappertutto, ma da tante parti sì, la tattica, le diagonali, il fuorigioco. Da subito. Come in Olanda, come in Svezia. Soltanto che il calcio - molti l'hanno dimenticato - prima di essere uno sport, è un gioco. O un giuoco, come si diceva.