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sabato 9 marzo 2024
giovedì 28 aprile 2022
Simone Inzaghi deve migliorare
Supercoppa italiana vinta, ottavi di Champions ben giocati contro il Liverpool, finale di Coppa Italia raggiunta e, tutto sommato, sebbene da ieri con minori speranze di successo, ancora in corsa per lo scudetto a quattro giornate dalla fine. Il bilancio di Simone Inzaghi sulla panchina dell'Inter non può considerarsi negativo. E negativo non è. Detto questo, il tecnico nerazzurro deve migliorare. Soprattutto nella gestione della tensione, che finisce per attanagliare la sua squadra e i suoi giocatori nei momenti solenni. Inzaghi può arrivare fino ad un certo punto, perché la personalità, mi riferisco ai giocatori, è come il coraggio manzoniano: se uno non ce l'ha, non se la può dare. Ieri, sui volti degli interisti, su molti di quei volti, si leggeva la paura (Radu, Dimarco) o la malavoglia (Dzeko). Avevo scritto che del Bologna temevo Arnautovic, che stava bene. Era l'unico vero pericolo che portasse il Bologna. Il mismatch con Dimarco è stato clamoroso. Di più, Dimarco, che mi è simpatico, perché nerazzurro autentico, non è proprio un cuor di leone. E forse giocare con la maglia della squadra che ha sempre tifato lo condiziona. Non dimentico il rigore sbagliato nel finale contro l'Atalanta. O l'errore all'andata contro la Lazio. Ha piede mancino raffinato ma non brilla in difesa. E non può tenere un colosso come Arnautovic. A certi livelli, contano i dettagli. Schierare Dimarco è stato un errore. E mi chiedo cosa sia successo all'intervallo. Cosa abbia detto Inzaghi alla squadra. Certe partite si vincono con la testa. E un allenatore deve lavorare sulla testa dei giocatori. Non sempre ci è riuscito in stagione. Le sette partite con solo sette punti raccolti ne sono un esempio emblematico. Non si può sempre vincere con il gioco. E non è obbligatorio giocare sempre con mille passaggi da dietro. Che diventano sempre più rischiosi con l'aumentare della pressione. Certe partite si vincono di forza, di temperamento. E senza il nervosimo, che, per esempio, attraverso da troppo tempo Barella. Se l'Inter non vincerà lo scudetto, sarà una delusione. Non la più grande della nostra storia, ma una delusione. Poiché l'Inter è la squadra più forte di questo campionato. E, in quel caso, Inzaghi avrà una parte di responsabilità.
mercoledì 27 aprile 2022
Bologna-Inter 2-1: erroraccio di Radu
Finalmente, era inizialmente programmata il 6 gennaio, si gioca Bologna-Inter. I nerazzurri, vincendo, sorpasserebbero il Milan in testa alla classifica. Ma, il Bologna è una discreta squadra, con un centravanti forte, Arnautovic, e una classifica tranquilla. Gioca Dimarco per Bastoni, davanti spazio a Correa al fianco di Lautaro. Handanovic si ferma: gioca Radu.
La cronaca.
Grandissimo gol di Perisic, per una volta sulla fascia destra. Tunnel e tiro, tutto di sinistro. Palla all'incrocio alla sinistra del portiere. L'Inter potrebbe raddoppiare, ma spreca. Soprattutto per varie indecisioni di Dumfries che non crossa quando dovrebbe. Pareggia Arnautovic con un gran colpo di testa. Il risultato non cambia e si va al riposo. Nella ripresa, subito occasioni che Dimarco costruisce e sperpera. Inzaghi esita. Ma tanti sono giù di corda. Da Barella a Calhanoglu a Dumfries. Tutti prima ammoniti poi sostituiti. Il gol per l'Inter non arriva, nemmeno con Dzeko, voto 3, e Sanchez, che subentrano per affiancare Lautaro in uno sconclusionato 4-3-3. Semmai Sanchez avrebbe dovuto agire sulla trequarti. Cosa che fa solo nel recupero. Dopo che l'assurdo errore di Radu (liscio clamoroso), novello Gresko, aveva propiziato il gol di Sansone e una sconfitta che può costare lo scudetto all'Inter. Delusione cocentissima. Mi consolo pensando che oggi non era l'ultima giornata. No, non è il 2002. Restano quattro partite. Ora il pronostico è tutto sulle spalle del Milan che ha 2, anzi 3 punti di vantaggio (visto il bilancio degli scontri diretti). E però il Milan è una squadra in fondo modesta. Chissà! La tensione e la gestione di questa farà la differenza. Non è ancora finita. È più difficile. Tanto di più. Ma, l'Inter è per tradizione capace di tutto. Ripensandoci, mando un incoraggiamento a Radu. Ha sbagliato, ma da tempo non ha abitudine alla gara. Forza Radu. E forza Inter!
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sabato 3 aprile 2021
Bologna-Inter: 0-1. Lukaku
Partita piena di errori tecnici, forse favorita dalla stanchezza, che zavorra i molti reduci nerazzurri dalle nazionali. È Lukaku a sbloccare il risultato. Colpo di testa su cross di Bastoni, respinto dal portiere del Bologna e poi dal palo fino alla ribattuto sulla linea del centravanti belga. Il Bologna però c'è. E sfiora il gol a fine primo tempo e all'inizio della ripresa, per errori di marcatura di Lautaro e Skriniar. Escono Eriksen, Young e Lautaro per Gagliardini, Darmian e Sanchez. L'Inter soffre fino alla fine. Molto imprecisi Barella e Hakimi, che vanificano molti contropiede. Entra anche Cecina per Barella. Arrivano i tre punti, ancor più preziosi visti i pareggi di Milan e Juventus.
sabato 2 novembre 2019
Bologna-Inter: 1-2. Soriano, Lukaku (2)
Parte bene il Bologna. Nell'Inter, Brozovic fatica a illuminare il gioco. I nerazzurri hanno comunque due occasioni da rete con Lautaro Martinez e Lukaku. Si va al riposo sullo 0-0. Nella ripresa, squadre bloccate. Fino al gol rossoblu di Soriano, aiutato dal solito tuffo goffo di Handanovic. L'Inter pareggia e vince con due gol di Lukaku, il secondo su rigore per fallo, peraltro evitabile, su un caparbio Lautaro. Buona prova di Lazaro a destra. Per l'Inter, sono tre punti molto importanti. Anche perché il Bologna è squadra solida.
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