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martedì 23 maggio 2023
Giro d'Italia: sul Monte Bondone vince Almeida. Thomas in rosa
mercoledì 21 ottobre 2020
A Madonna di Campiglio: vince O'Connor. Per il resto, molta noia
Diciassettesima tappa del Giro d'Italia 2020, da Bassano del Grappa a Madonna di Campiglio. Riparte l'assalto alla maglia rosa del portoghese Almeida, che deve difendere 17" di vantaggio su Kelderman e molto di più sugli più immediati inseguitori. Con tre Gpm di prima categoria: Forcella Valbona, Monte Bondone - ascesa resa mitica dalla tappa da tregenda vinta Gaul nel Giro del 1956 - e quella finale a Madonna di Campiglio: 203 km. Molti aspettano la crisi secca di Almeida, preannunciata domenica e smentita ieri. Se Nibali avesse le gambe giuste, oggi, dovrebbe provare ad attaccare già sul Monte Bondone.
La cronaca.
Va via la fuga. Il che significa già tanto. Vince l'australiano O'Connor, che riscatta il secondo posto di ieri. Nessuno dà battaglia alla maglia rosa di Almeida, che arriva fresco e relativamente riposato a Madonna di Campiglio. Una tappa sprecata dai suoi rivali. I quali, però, occorre pensare, forse non avevano le gambe per attaccare. E la preoccupazione di difendere o migliorare i piazzamenti ha pesato. Non darei troppa importanza alla querelle interna alla Sunweb. Sì, Hindley ha fatto uno scatto e ha chiuso Kelderman. Ma, nessuno dei due ne aveva abbastanza, secondo me, per staccare davvero il portoghese. Poi, qualche gelosia fa parte della storia del ciclismo.
venerdì 22 maggio 2020
Charly Gaul, l'arrampicatore del ciclismo
Charly Gaul, 1959 |
La sua impresa più grande e più rammentata resta quella sul Monte Bondone, dove si concluse la ventunesima tappa del Giro d'Italia del 1956: era l'otto di giugno. Freddo polare, neve, condizioni proibitive, che tuttavia non convinsero Torriani a sospendere la corsa: sarebbe successo lo stesso 32 anni dopo sul Gavia! Gaul, che aveva un ritardo di 16 minuti dalla maglia rosa Fornara, uno capace di vincere quattro Giri della Svizzera, animò una fuga solitaria. Una fuga dal freddo. E vinse. Un trionfo omerico, mentre tanti corridori sfatti e assiderati, cercavano conforto nelle coperte e nella grappa. Ritiri e tanti arrivi fuori tempo massimo. Fu il Bondone a rivelare al mondo il talento ma anche la tempra di Charly Gaul. Prese la maglia rosa e la portò a Milano.