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sabato 6 maggio 2023

Giro d'Italia 2023: Evenepoel maglia rosa a Ortona

Prima tappa del Giro d'Italia 2023, da Fossacesia Marina a Ortona: cronometro di 19,6 km. La prima maglia rosa è di Remco Evenepoel, uno così forte che potrebbe tenere il sigillo del primato sino al termine del Giro: come Girardengo, Binda, Merckx, Bugno. L'asso belga ha tenuto una media di corsa straordinaria. Ganna è secondo, Joao Almeida terzo. Sconfitto di giornata, Primoz Roglic, che cede 43". Sotto tono anche Geraint Thomas. 

4 commenti:

  1. Sconfitti per modo di dire, il problema è che quello che ha vinto andava in moto, alla fine, pur puntando al picco più avanti, Roglić ha fatto sesto e Thomas nono (lui tra l'altro venendo da una primavera terribile) e ai vari Haig, Uran, Caruso, Pinot hanno inflitto dai 30 secondi al minuto e oltre quindi il loro l'hanno fatto, come Almeida, anzi lui forse pure un pelo meglio almeno come posizione, un paio di specialisti tipo Küng o Dennis sulla carta gli sarebbero dovuti finire davanti. Comunque Evenepoel va testato nell'ultima settimana, anzi Roglić lo deve testare, gli altri sono tutti sparring partner, altro che non esploda e Roglić caschi di nuovo ed esca qualcuno per eliminazione...

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  2. Sì, l'avversario di Evenepoel è Roglic. Il belga può soffrire sulle salite della terza settimana. Anche se lo.scorso anno, alla Vuelta, ha persino contrattaccato. Qui ci sono più avversari. Detto questo, Evenepoel ha un passo pazzesco. Mi ha impressionato, come aveva fatto alla Liegi. Gli altri debbono sperare che sia andato in forma troppo presto.

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    1. In pianura comunque è sempre stato qualcosa di irreale, mi ricordo già il primo anno a San Sebastian staccato in salita, nel pezzo di pianura successivo rientrò e si levò letteralmente il gruppo di ruota e in poco tempo prese un minuto per fare "tranquillo" l'ultima salita. Ieri è arrivato ai -3 all'intertempo prima della salita a quasi 59 km/h di media, se fosse stata tutta pianura fino in fondo sarebbe uscita la cronometro più veloce di sempre (forse pure contando le cronometro a squadre).

      Certo se cominciasse a fare robe irreali pure in salita, e per salita intendo montagne vere (lo scorso anno sulla Sierra de la Pandera si prese quasi un minuto e non era certo tirato a lucido Roglic dopo la caduta al Tour e il periodo di riposo forzato), si può subito alzare le mani...

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    2. La cronometro di Cesena, nona tappa, per esempio, è tutta piatta. Lì Evenepoel dovrebbe guadagnare moltissimo. In salita, secondo me, non è dello stesso livello, sebbene sia migliorato moltissimo in questi anni di professionismo. E lo potrebbero attaccare, magari da lontano per verificarne la tenuta. Detto questo, il suo motore ha una cilindrata proprio diversa. Mi trasmette le sensazioni che mi dava Bugno, quando con due colpi di pedale faceva la differenza. Solo che Bugno dubitava di tutto, anche del suo talento. E si accontentava facilmente. Evenepoel, invece, ha fiducia enorme nei propri mezzi e vuol vincere sempre.

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