Giro d'Italia: a Crans-Montana vince Rubio, Pinot secondo
Tredicesima tappa del Giro d'Italia 2023, da Borgofranco d'Ivrea a
Crans-Montana, sulle Alpi Svizzere: tre Gran Premi della Montagna di prima
categoria, il Gran San Bernardo, la Croix de Coeur e, appunto, l'ascesa di
Crans-Montana. Per chi ambisca al successo finale, sarà davvero impossibile nascondersi.
*Aggiornamento delle 11:18. Tappa accorciata per il maltempo. Anche se dalla Svizzera giungono notizie meno drammatiche. La tappa farà a meno del Gran San Bernardo e misurerà circa 74 km. Si partirà realmente da La Chable e si affronteranno solo le ascese della Croix de Coeur e di Crans-Montana. Grande perplessità!
La cronaca.
Hanno voluto la tappa breve. Almeno attaccano. Non i primi, però, figuriamoci! È Thibaut Pinot ad animare la fuga. Con lui, sulla Croix de Coeur restano Cepeda, Gee e Rubio. Lungo l'ascesa finale di Crans-Montana, è sempre Pinot ad osare di più. Gee si stacca. Non c'è accordo tra Pinot, Cepeda e Rubio. Pinot ha una voglia matta di vincere e continua a scattare senza troppo costrutto. Lo riprendono. E riparte. Del resto, le pendenze non sono proibitive. All'inseguimento c'è Hugh John Carty. Dal gruppo maglia rosa, evade Damiano Caruso. Lo riprendono. Volata davanti. Vince il colombiano Rubio, di pura astuzia. Secondo Thibaut Pinot, che merita comunque applausi per un coraggio antico e genuino, terzo Cepeda. La maglia rosa Thomas, con Roglic e Caruso arriva con poco più di un minuto e mezzo di ritardo. Pinot risale al decimo posto della classifica generale. Ho la sensazione che potrà ancora recitare da protagonista in questo Giro. E, chissà?
Da quel che ho visto non piove manco ad Aosta né sul Gran San Bernardo (che poi già avevano dimezzato perché gli avevano concesso di fare il tunnel), quelli hanno visto pioveva alla partenza e si son messi a fare le bizze. Vegni poi si piega sempre a tutto quindi ormai lo sanno che con lui è facile tagliuzzare qualunque cosa. Io fossi stato responsabile gli avrei detto, bene 74 km ma ve li fate a cronometro!
RispondiEliminaComunque mi sa si va sempre di più su una strada senza ritorno che porterà a tappine e disegnate quasi sempre in stile piattone e rampa finale e con la scusa che non si fanno i distacchi in montagna (e te credo se le levi sempre più...) faranno sparire pure le cronometro. E se piove non si corre perché poverini si bagnano.
Così il Giro diventa la Vuelta! Stanno esagerando.
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