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martedì 24 maggio 2022

Giro d'Italia 2022: sull'Aprica vince Jan Hirt

Sedicesima tappa del Giro d'Italia 2022, da Salò all'Aprica, per 202 km. Tappa di alta montagna con tre Gpm di prima categoria: il Goletto di Cadino (19,9 km al 6,2 %), il temibile Mortirolo (12,6 km al 7,6% con punte del 10,8%) e il Valico di Santa Cristina (13,5 km all'8 % con punte del 12,4%). Si potrà attaccare da lontano, rischiando di andare fuori giri, o aspettare l'ultima, durissima ascesa. Nessuno potrà nascondersi.

La cronaca.

Prevale l'attesa tra i pretendenti al successo finale. Va via una fuga con Valverde e Hugh John Carty. Nella discesa dal Mortirolo contrattacca Kämna. Fino a restare da solo lungo la salita di Santa Cristina. Lo riprende Arensman con Hirt, scalatore ceco spesso piazzato nei grandi giri, sebbene mai tra i primi dieci. Dietro, con la maglia rosa Carapaz, ci sono Hindley e Landa. Appena attardati Joao Almeida e Nibali, mentre Pozzovivo è parecchio attardato. Davanti, Hirt stacca Arensman. Vince Hirt, secondo Arensman, terzo Hindley, che lotte con Carapaz per 4" di abbuono. Giro molto livellato e non un grande spettacolo di corsa. Nibali, alla sua età ancora si difende: arriva nono a 2'06" dal vincitore di giornata, risalendo al quinto posto della classifica generale.

1. Hirt

2. Arensman a 7"

3. Hindley a 1'24"

4. Carapaz a 1'24"

5. Valverde a 1'24"

martedì 28 maggio 2019

Ponte di Legno: trionfa Ciccone! Perde Roglic, Nibali attacca

Giro d'Italia 2019, Lovere-Ponte di Legno, 16^ tappa, 194 km
Non si scalerà il Gavia, per le avverse condizioni meteorologiche, ma l'Aprica. E, poi, il Mortirolo. Prima dell'ascesa più dolce verso il traguardo di Ponte di Legno.
Cronaca breve:
Giornata terribile in un mese di maggio molto aspro. Certo è che dopo l'anticipo della partenza del Giro di metà anni '90, quindici giorni non sono pochi, il brutto tempo in montagna è tutto tranne che un'eccezione. Nibali ci prova sul Mortirolo, ma non bastano le pendenze terribili a fare la differenza. Carapaz e Landa tengono agevolmente il suo passo. Non Roglic, che, era uno dei dubbi che avevano accompagnato le prime due settimane di corsa, ha una condizione che sta scemando. Lo sloveno perde sul Mortirolo e non recupera in discesa. Anzi, sul falsopiano finale, il suo ritardo si aggrava. E non comprendo perché alcuni commentatori se ne stupiscano. Non conosco qualcosa di più difficile e duro da affrontare di un falsopiano, quando la condizione sia deficitaria. Con Roglic, faticano anche Mollema e Simon Yates. Il successo di tappa se lo giocano i fuggitivi Ciccone e Hirt. Ciccone è sceso dal Mortirolo senza mantellina: viene freddo solo a vederlo. Volata a due: vince Giulio Ciccone! Hirt secondo: giusto così, il corridore della Repubblica Ceca non ha minimamente collaborato nel finale. Roglic arriva con 1'23" da Carapaz, Landa e Nibali. Carapaz consolida la sua maglia rosa. Nibali scavalca Roglic al secondo posto.