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Visualizzazione post con etichetta Dimarco. Mostra tutti i post
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sabato 18 febbraio 2023

Inter-Udinese 3-1

Riposa Lautaro, Dzeko in attacco con Lukaku. Torna in porta Handanovic al posto di Onana. Darmian in difesa a destra e Dumfries sulla fascia. Inter in vantaggio con rigore, ripetuto, di Lukaku. Pareggia Lovric,  con Dumfries fuori posizione. Nella ripresa partita a lungo bloccata fino al bel gol di un ottimo Mkhitaryan  servito da Dimarco. In contropiede, Lautaro, che poco prima aveva sbagliato clamorosamente, fissa, in contropiede, il punteggio sul 3-1 per l'Inter. Che torna al successo, ma denuncia limiti difensivi preoccupanti. Contro il Porto, in Champions, servirà ben altra attenzione. 

domenica 5 febbraio 2023

Inter-Milan 1-0: Lautaro! Derby nerazzurro

L'Inter sfiora due volte il gol con Lautaro, prima di trovarlo, di testa, sempre con il centravanti argentino, ormai campione maturo. Prima c'era un rigore su Dzeko, non fischiato dall'arbitro. Nella ripresa, il Milan cambia ma senza incidere granché. Per l'Inter torna in campo dopo tanto Brozovic, insieme a Lukaku e Gosens per Mkhitaryan, Dzeko, bravo, e Dimarco. Escono poi anche Calhanoglu, rilevato da Gagliardini, e Barella, molto impreciso, avvicendato da Asslani. Lukaku, allo scadere costringe a una bella parata Tatarusanu con un destro a giro: mi pare che l'attaccante belga stia riconquistando forma e fiducia. Finisce 1-0. Derby all'Inter! Il Milan, a distanza di un paio di settimane dalla Supercoppa Italiana, ha subìto un'altra severissima lezione di gioco e di personalità. Con buona pace del mainstream sacchiano e piolista. 

lunedì 23 gennaio 2023

Inter-Empoli: 0-1. La perdono Skriniar e Inzaghi

Costa carissima l'espulsione di uno Skriniar scomposto e nervoso: con la testa forse già a Parigi, Inzaghi avrebbe dovuto tenerlo fuori. Stesso discorso per Correa, un fantasma in campo. L'Empoli segna su mezzo contropiede nella ripresa - Onana non impeccabile - e il risultato non cambia più. Nemmeno dopo l'ingresso di Dzeko, che fallisce due occasioni, e Lukaku. Inzaghi si conferma allenatore più di Coppa che di campionato. In 19 partite, il girone d'andata quindi, la sua Inter ha perso sei partite. Media da Stramaccioni.

mercoledì 18 gennaio 2023

Milan-Inter 0-3: Supercoppa all'Inter

Sarà un derby, non al Meazza ma in Arabia, tra Milan e Inter, ad assegnare la Supercoppa Italia 2022. Nessuna delle due squadre è al meglio, entrambe hanno bisogno di un successo per scuotersi dal torpore di una stagione che, in campionato, il Napoli sta dominando. 

La cronaca. 

Trionfo nerazzurro. Inter subito in vantaggio con Dimarco che raccoglie un perfetto assist di Barella. Raddoppia Dzeko, ancora in contropiede: controllo di sinistro con finta incorporata, Tonali mandato in camporella, e destro incrociato vincente. Nella ripresa, Milan appena più intraprendente, con Barella e Dimarco stanchi, sostituiti da Gagliardini e Correa. Chiude la partita Lautaro, che mette a terra un pallone difficile, va via a Tomori e batte Tatarusanu con un magnifico esterno destro. Seconda Supercoppa Italiana consecutiva per l'Inter, la settima in assoluto. E almeno un trofeo vinto nelle ultime tre stagioni. Bravo Simone Inzaghi, specialista della competizione che ha vinto per la quarta volta. 

mercoledì 4 gennaio 2023

Inter-Napoli 1-0: Dzeko!

L'Inter, chiamata a rallentare la corsa del Napoli, dovrebbe partire, in avanti, con la coppia formata da Dzeko e Lukaku. Il fresco campione del mondo, Lautaro Martinez, potrebbe subentrare nella ripresa. 

La cronaca. 

Napoli in controllo nella fase iniziale del primo tempo. Ma è l'Inter ad avere una grande occasione con Darmian, che spreca da dentro l'area calciando alto. Lukaku fallisce di destro. Poi Dimarco si fa ipnotizzare da Meret: errore colossale. Nella ripresa Inter più propositiva. Da una palla recuperata nasce la bellissima azione rifinita con il cross mancino di Dimarco e conclusa con un prepotente colpo di testa di Dzeko. Entrano Lautaro e Gosens, subito in partita, per Lukaku e Dimarco. Poi Dumfries per Darmian e Gagliardini per lo stremato Mkhitaryan. Correa, subentrato a Dzeko, è fumoso, mentre Lautaro lotta e tiene palla. Raspadori costringe Onana a un intervento decisivo. Il risultato non cambia. Prima sconfitta in campionato del Napoli. L'Inter ha vinto con merito, grazie all'abilità nel riconquistare il pallone a centrocampo, ribaltando rapidamente l'azione. Grande partita di Barella e Bastoni. Bravo Darmian, al netto dell'errore sotto porta, che ha contenuto Kvaratskhelia. 


domenica 13 novembre 2022

Atalanta-Inter 2-3

L'Inter va alla ricerca della prima vittoria in uno scontro diretto di questo campionato, sul campo storicamente difficile dell'Atalanta. Nell'ultima partita prima della sosta per il mondiale in Qatar. 

La cronaca. 

Premesso che una partita all'ora di pranzo è un abominio culturale. Premesso questo e che ho visto la partita a brani, arriva il primo successo dell'Inter in uno scontro diretto: battuta l'Atalanta 3-2. Con doppietta di Dzeko e dopo lo svantaggio iniziale. Bene, bene così. Sofferenza finale, qualche pallone scaraventato in tribuna, ma i tre punti sono arrivati comunque. Bene così. A gennaio,  si vedrà. 


mercoledì 9 novembre 2022

Inter-Bologna 6-1

L'Inter parte male, subendo un gol più comico che altro dopo una ventina di minuti, e finisce in gloria, vincendo con un larghissimo 6-1. Il pareggio è di Dzeko: gran girata al volo di destro, che scuote compagni e pubblico. Poi Dimarco su punizione, Lautaro di testa su angolo di Calhanoglu, ancora Dimarco su azione. Poi Calhanoglu su rigore e infine il subentrato Gosens. 

domenica 6 novembre 2022

Juve-Inter 2-0: Inzaghi perde la quinta in A

Con il Napoli che corre e il Milan che fa punti, nonostante il fiato corto, Inter e Juve hanno quanto mai bisogno dei tre punti. Derby d'Italia decisivo per continuare a nutrire vaghe ambizioni di scudetto. 

La cronaca.

Inter prudente, Juve di più. Un mancino di Lautaro esce di poco. Il primo tempo si chiude a reti inviolate. Nella ripresa, Dumfries sbaglia a porta vuota su tiro-cross di Barella. Che più tardi viene aggirato da Kostic: contropiede fino al gol di Rabiot. Inzaghi avvia, tardi, una girandola di cambi da cui scaturisce il secondo gol bianconero. Disastrosa la fascia destra nerazzurra, con Barella, Dumfries e Skriniar che regalano una serie imbarazzante di errori tecnici e di posizionamento. Inzaghi raccoglie la quinta sconfitta in campionato. Questa, contro una Juve davvero modesta, è stata la più impietosa. Mi dispiace doverlo riconoscere, ma oggi brutta partita anche di Lautaro. Stremato da tante partite anche a causa del fallimentare ritorno di Lukaku. E Dzeko, che ha mancato un facile gol di testa, non ha fatto meglio stasera. Chi esce peggio di tutti da questa deprimente sconfitta è Inzaghi. Ha perso tutti gli scontri diretti in campionato. E no  può essere una mera coincidenza. Tutti sotto tono, comunque. Si salva solo Calhanoglu.

mercoledì 26 ottobre 2022

Inter-Viktoria Plzeň 4-0. Qualificazione agli ottavi di Champions

Alle 18:45, Stadio Meazza in San Siro, l'Inter ospiterà il  Viktoria Plzeň, sapendo che una vittorias chiuderebbe favorevolmente, con una giornata d'anticipo il discorso qualificazione agli ottavi di Champions League. Lukaku, assente dalla fine di agosto, torna in panchina.

La cronaca.

L'Inter vince agevolmente 4-0. Apre le marcature Mkhitaryan di testa. Poi doppietta di Dzeko e sigillo finale del rientrante Lukaku. Ottenuta la qualificazione agli ottavi di Champions. Ora, testa al campionato, dove i nerazzurri hanno bisogno di risalire posizioni. 

lunedì 24 ottobre 2022

Serie A 22/23: il punto dopo l'11^ giornata. Il Napoli corre

Una prodezza atletica e balistica di Osimhen dona al Napoli il successo esterno sulla Roma, brava a difendere ma inesistente sul piano offensivo. Da Zaniolo, poi, sarebbe lecito attendersi di più. Gli azzurri di Spalletti restano al vertice della classifica, allungando sull'Atalanta, sconfitta in casa da un'ottima Lazio: l'assenza di Immobile, sulla carta pesantissima, nemmeno si è notata.


In questo momento - ma non siamo ancora ad un terzo del campionato - Napoli e Lazio, nell'ordine, sono le due principali candidate al titolo. 


Il Milan passeggia contro il Monza: Diaz segna due gol tanto belli quanto imbarazzanti per la svagata e poco combattiva difesa brianzola. La Juve segna quattro gol contro l'Empoli ma restano molti dubbi sulla sua tenuta di lungo periodo. 


L'Inter espugna il campo della Fiorentina all'ultimo secondo e dentro un vortice di polemiche. Dico la mia: il rigore su Bonaventura, che aveva già calciato fuori, non c'era. Dimarco, che ha colpito Bonaventura in modo davvero scomposto, andava espulso. Nel complesso, l'Inter ha meritato il successo, messo in pericolo da una fase difensiva insufficiente dall'inizio della stagione.


Successo esterno del Toro a Udine, propiziato da un gol di Pellegri; vittoria casalinga del Bologna - torna al gol il capocannoniere Arnautovic - sul Lecce e della Salernitana sullo Spezia. In serata, Cremonese-Sampdoria e Sassuolo-Verona. 

mercoledì 12 ottobre 2022

Barca-Inter 3-3: Lautaro immenso

Partita sentitissima dal Barcellona, come la semifinale di ritorno della Champions League 2009/10, sebbene la posta in palio sia decisamente meno elevata. I blaugrana ha patito psicologicamente la sconfitta di otto giorno fa, reagendo in modo scomposto, almeno nelle dichiarazioni a mezzo stampa. L'Inter sta uscendo con fatica da una crisi non ancora alle spalle. C'è molta curiosità per la formazione che schiererà Inzaghi. 

La cronaca.

Barca in avanti, Inter pronta a ripartire. Dzeko coglie una traversa, Dumfries calcia addosso a Ter Stegen. I catalani passano con Dembelè servito da Sergi Roberto, dopo che Rafinha aveva disorientato un Dimarco poco reattivo. Distratto Dumfries tagliato fuori dal movimento rapidissimo del francese. Intervallo. Pareggia presto Barella servito da un gran lancio di Bastoni. Circa dieci minuti dopo raddoppia Lautaro: stop di petto per liberare il destro che supera Ter Stegen: doppio palo e gol. Inzaghi cambia. Entrano Darmian per Dimarco; poi Bellanova per Dzeko e Gosens per Calhanoglu. Il Barca pareggia su angolo  palla a Lewandowski che trova la deviazione di Bastoni. Finale rocambolesco. Inter di nuovo avanti con il mancino di Gosens premiato da Lautaro che gestisce magnificamente un contropiede. Lewandowski pareggia di nuovo, questa volta di testa. Asslani, da poco subentrato, potrebbe regalare la vittoria all'Inter, dopo che Lautaro lo libera davanti al portiere. Ma sbaglia goffamente. Finisce 3-3. Quella dell'Inter è  comunque un'impresa. Lautaro Martinez è un fuoriclasse. 

sabato 8 ottobre 2022

Sassuolo-Inter 1-2: Dzeko (2)

Inter in difesa con D'Ambrosio, Acerbi e Bastoni. In porta, debutto di Onana in campionato. 

La cronaca. 

Inter propositiva ma poco efficace per imprecisione reiterata nell'ultimo passaggio. Il vantaggio matura alla fine del primo tempo: Dumfries allunga di testa per la girata di destro di Dzeko, che timbra il gol n. 100 in Serie A. Pareggia nella ripresa Frattesi, bravo ad inserirsi su cross dalla destra dell'Inter. Bastoni stringe troppo verso il centro e lo perde. Più tardi dopo parata prodigiosa di Consigli su Lautaro, Dzeko segna - e sono 101- proprio di testa su cross di Mkhitaryan, che era subentrato ad Asllani ad inizio ripresa. L'Inter torna al successo. Squadra più raccolta e più coesa. Sette giorni fa, dopo il pareggio neroverde, l'Inter si sarebbe disunita e avrebbe probabilmente perso. Era e resta una questione soprattutto di testa. 



martedì 4 ottobre 2022

Inter-Barça 1-0: Calhanoglu! Impresa nerazzurra

Torna la Champions League, con l'Inter che ospiterà il Barcellona di Xavi. Catalani favoriti, nerazzurri obbligati a cercare da subito un difficilissimo riscatto. La panchina di Simone Inzaghi è, infatti, più che traballante. 

La cronaca.

La squadra è con Inzaghi e non era scontato. Si vede subito dalla concentrazione di Skriniar, De Vrij e Bastoni; dalla maggior tranquillità di Barella, dagli applausi che i nerazzurri si fanno in campo. Cose che non si vedevano da tempo. Il Barca attacca in modo avvolgente ma compassato salvo accelerare con Dembelè. Che dribbla con facilità. L'Inter però riesce a ripartire, nonostante oggi Lautaro sia impreciso nei controlli. L'Inter passa in vantaggio a fine primo tempo con un preciso destro di Calhanoglu, che già all'inizio aveva impegnato Ter Stegen da fuori. Nella ripresa, Inter in controllo inizialmente. Dembelè poi prende il palo. Entra Dzeko per Correa. Annullato un gol al Barcellona per tocco di mano. Fuori Darmian, De Vrij, oggi impeccabile, e Dimarco, dentro Dumfries, Acerbi e Gosens. Esce anche Calhanoglu per Asllani. Il Barcellona attacca, ma alla fine riesce a tirare in porta due volte in tutta la partita. Tanto possesso palla sterilizzato da una difesa nerazzurra del vantaggio di meraviglioso sapore herreriano o berselliniano, trapattoniano o mourinhano. Interismo puro e scintillante. E vincente. Partita enorme di Barella. Gli va riconosciuto dopo tante critiche. Oggi tutti hanno remato dalla stessa parte. E spesso fino all'ultima stilla di energia. Bravi tutti. Bravo anche Inzaghi. Che ha indovinato il centrocampo e i cambi.

sabato 1 ottobre 2022

Inter-Roma 1-2

L'Inter parte con Acerbi al centro della difesa, Asllani al posto di Brozovic e Dimarco.a sinistra. Davanti Dzeko con Lautaro. La Roma propone un attacco inedito con Pellegrini a supporto di Dybala e Zaniolo. 

La cronaca. 

Inter in vantaggio con Dimarco servito d'esterno da Barella. Tocco destro di precisione e Rui Patricio battuto. Poco dopo, pallone perso con leggerezza da Barella a beneficio di Spinazzola che crossa per Dybala: sinistro e gol, con Handanovic in ritardo e Bastoni fuori posizione: costante deprimente. Nella ripresa, Inter vicina al gol con Calhanoglu che prende la traversa su punizione. Cresce Lautaro, che costringe a diversi gialli i romanisti. Poi, punizione della Roma dalla trequarti e gran terzo tempo di Smalling: gol. Skriniar in ritardo. Nemmeno questa è una novità. Inzaghi, sempre in ritardo pure lui, avvia il valzer dei cambi. Dentro Mkhitaryan e Correa per Asllani e Calhanoglu. Poi dentro anche Bellanova e Gosens per Dumfries e Bastoni. Da palla difesa da Dzeko, occasione per Bellanova, che spreca. Inzaghi, disperato e disperante, toglie anche Dimarco per Valentin Carboni. Cala il sipario sulla quarta sconfitta in campionato, la quinta stagionale. Il tempo di Inzaghi è scaduto. Come avevano preannunciato le dichiarazioni di ieri in conferenza stampa. 

domenica 18 settembre 2022

Udinese-Inter 3-1: segue dibattito

Inter con Acerbi al centro della difesa, Dumfries e Darmian esterni e Mkhitaryan al posto dell'infortunato Calhanoglu. Inter subito in vantaggio con una splendida punizione dalla sinistra, trasformata da Barella. Poi, i nerazzurri si chiudono dietro. Bastoni e Mkhitaryan si fanno ammonire in rapida successione:  non tengono Pereyra. L'Udinese pareggia con goffo autogol di Skriniar su punizione dalla trequarti. Inzaghi sostituisce Bastoni e Mkhitaryan con Dimarco e Gagliardini dopo 31 minuti di gioco. Segno di molta impazienza. Anche se Bastoni, oggettivamente, nemmeno sembrava entrato in campo. Si va all'intervallo. Il secondo tempo non merita commenti. La fase difensiva dell'Inter, per organizzazione e attenzione, è dilettantesca. L'Udinese vince 3-1. Dopo 4 sconfitte in nove partite stagionali e un gioco scoraggiante, Inzaghi meriterebbe l'esonero. Non è però il solo responsabile. Troppi giocatori, che gli giochino contro o meno, stanno disertando. Ed è inaccettabile. Stagione balorda, finora. O si raddrizza subito oppure sarà un disastro.

sabato 10 settembre 2022

Inter-Torino: 1-0. Brozovic

Vittoria soffertissima ma preziosissima dell'Inter. Decide allo scadere Brozovic su assist di Barella. Partita di grande sacrificio di Lautaro, il vero leader di quest'Inter.

venerdì 26 agosto 2022

Lazio-Inter 3-1: l'ha persa Inzaghi

Partita dalla quale l'Inter esce poco prima del gol di Felipe Anderson - dormita da dopolavoro di Dimarco e Bastoni - per rientrarvi con il gol di Lautaro Martinez, nettamente il migliore dei nerazzurri, e riuscirne con il gol di Pedro. Dopo che già la Lazio era tornata in vantaggio con Luis Alberto. Lukaku ancora in ritardo di condizione. Dimarco sempre svagato dietro. Per tacere di Gosens che gli è subentrato. E pensare che su quella fascia l'Inter ha avuto in Perisic il giocatore più continuo della passata stagione. Non è stato sostituito. Brutta prova anche di Brozovic. Lento, impreciso e ostinato. Non sta benissimo ma l'ostinazione è tutta farina del suo sacco. Insufficiente anche la prova di Skriniar e ancora troppa distanza tra i reparti. I cambi di Inzaghi, parso di nuovo a disagio contro la sua ex squadra, non hanno aiutato. Dumfries non andava tolto. Poi, i nomi dei tre marcatori della Lazio bastano da soli a spiegare il resto. Sono grandi giocatori. 

sabato 13 agosto 2022

Lecce-Inter 1-2: Dumfries!

Inter con Darmian a destra e Dimarco in difesa. Nerazzurri subito in vantaggio con un colpo di testa di Lukaku su sponda aerea di Darmian. All'inizio della ripresa, Lukaku anticipato, Inter lenta a fronteggiare un contropiede leccese manovrato e pareggio di Ceesay. Skriniar spaesato. Lecce arrembante, Inter confusa, con Brozovic privo di idee, che rimedia anche un cartellino giallo. Il croato poi esce stanchissimo per Mkhitaryan, mentre Gosens, molto impreciso, lascia il posto a Bastoni, con Dimarco che va in fascia. Fuori Darmian per Dumfries e Calhanoglu, in ombra per tutto il tempo della sua gara, per Dzeko. Dumfries prende il palo con un gran colpo di testa contrastato da un avversario. Sfiora il gol anche Lautaro su cross di Bastoni. Ora, l'Inter è tutta nella metà campo del Lecce. Lautaro va di nuovo vicino al gol con una girata al volo di destro. Inzaghi rischia anche Correa per Skriniar. Recupero. Allo scadere, dopo angolo di Barella, Lautaro di testa indirizza sul palo lontano il pallone che Dumfries scaraventa in rete, regalando all'Inter tre punti sudatissimi ma comunque meritati. La prestazione resta poco convincente. Tanti, a cominciare dallo stesso Lukaku, sono lontani dalla forma migliore. Gosens fa per ora rimpiangere Perisic. Ma il gruppo c'è. E il carattere anche. Pure quello di Simone Inzaghi che, intervistato, mostra il suo disappunto per le voci mercato in uscita che ancora rincorrono la sua squadra. Ha fatto bene.

venerdì 6 maggio 2022

Inter-Empoli 4-2: Inter in testa alla classifica

L'Inter a caccia del primato provvisorio ospita l'Empoli. Un successo la proietterebbe al primo posto con un punto di vantaggio sul Milan, atteso domenica a Verona. In avanti, Correa con Lautaro.

La cronaca.

Inter subito in svantaggio, colpita dal centravanti dell'Empoli Pinamonti, interista e cresciuto all'Inter. Retroguardia nerazzurra scoperta, Perisic troppo in avanti, Dimarco lento, come Skriniar che si fa anticipare in scivolata. Pessimo inizio di partita. Poi, l'Inter reagisce e si getta all'attacco. Occasione per Lautaro su cross di Perisic. Palla alta. L'Inter prende un altro gol. Segna Asllani, approfittando di una dormita di De Vrij e di un'uscita allegra di Handanovic. Psicodramma in atto. Molta confusione. Dumfries non tira quando dovrebbe. Dimarco invece tira sempre. E male. Brozovic è poco lucido. Correa un fantasma. Autogol di Romagnoli su cross di Dimarco. E forse la partita cambia. Barella più tardi calcia alto. Resta notevole la confusione. L'Inter è disordinata ma arrembante. Arriva anche il pareggio prima dell'intervallo: assist di Calhanoglu e magnifico destro al volo di Lautaro Martinez. Nel secondo tempo, il portiere dell'Empoli si trasforma in un incrocio tra Zamora e Banks. O forse è solo un novello Sorrentino, sempre formidabile contro l'Inter. Para e para. Su Perisic e Barella e ancora. Fino a quando Lautaro scaraventa in rete il pallone del 3-2. Inzaghi cambia. Fuori Lautaro, eroe della partita, Dimarco, Calhanoglu e poi Dumfries, per Dzeko, D'Ambrosio, Vidal e poi Darmian. Chiude Sanchez, subentrato a Correa, sul 4-2. Partita rocambolesca, raddrizzata con voglia. Inter provvisoriamente in testa all classifica, in attesa di Verona-Milan. 

giovedì 28 aprile 2022

Simone Inzaghi deve migliorare

Supercoppa italiana vinta, ottavi di Champions ben giocati contro il Liverpool, finale di Coppa Italia raggiunta e, tutto sommato, sebbene da ieri con minori speranze di successo, ancora in corsa per lo scudetto a quattro giornate dalla fine. Il bilancio di Simone Inzaghi sulla panchina dell'Inter non può considerarsi negativo. E negativo non è. Detto questo, il tecnico nerazzurro deve migliorare. Soprattutto nella gestione della tensione, che finisce per attanagliare la sua squadra e i suoi giocatori nei momenti solenni. Inzaghi può arrivare fino ad un certo punto, perché la personalità, mi riferisco ai giocatori, è come il coraggio manzoniano: se uno non ce l'ha, non se la può dare. Ieri, sui volti degli interisti, su molti di quei volti, si leggeva la paura (Radu, Dimarco) o la malavoglia (Dzeko). Avevo scritto che del Bologna temevo Arnautovic, che stava bene. Era l'unico vero pericolo che portasse il Bologna. Il mismatch con Dimarco è stato clamoroso. Di più, Dimarco, che mi è simpatico, perché nerazzurro autentico, non è proprio un cuor di leone. E forse giocare con la maglia della squadra che ha sempre tifato lo condiziona. Non dimentico il rigore sbagliato nel finale contro l'Atalanta. O l'errore all'andata contro la Lazio. Ha piede mancino raffinato ma non brilla in difesa. E non può tenere un colosso come Arnautovic. A certi livelli, contano i dettagli. Schierare Dimarco è stato un errore. E mi chiedo cosa sia successo all'intervallo. Cosa abbia detto Inzaghi alla squadra. Certe partite si vincono con la testa. E un allenatore deve lavorare sulla testa dei giocatori. Non sempre ci è riuscito in stagione. Le sette partite con solo sette punti raccolti ne sono un esempio emblematico. Non si può sempre vincere con il gioco. E non è obbligatorio giocare sempre con mille passaggi da dietro. Che diventano sempre più rischiosi con l'aumentare della pressione. Certe partite si vincono di forza, di temperamento. E senza il nervosimo, che, per esempio, attraverso da troppo tempo Barella. Se l'Inter non vincerà lo scudetto, sarà una delusione. Non la più grande della nostra storia, ma una delusione. Poiché l'Inter è la squadra più forte di questo campionato. E, in quel caso, Inzaghi avrà una parte di responsabilità.