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lunedì 10 febbraio 2020

Serie A 2019/20: il punto dopo la 23^ giornata. Corsa a 3 in testa

La grande rimonta dei nerazzurri contro il Milan, dopo un primo tempo giocato malissimo, riporta l'Inter, anche fortunata, di Conte in testa alla classifica. Con gli stessi punti della Juve, sconfitta a Verona, e della Lazio, vittoriosa, tra le proteste dei padroni di casa, a Parma. La Juve è in crisi di gioco. Non ha più la sicurezza dei tempi di Allegri, non ha ancora il gioco promesso da Sarri. Questione di interpreti, modesti a centrocampo, di usura, dopo anni di successi, non tutti meritati, ma anche di mentalità. Quella di Sarri non è adatta alla storia della Juve. C'è stata una forzatura nella sua scelta e queste sono le conseguenze. Domenica, l'Inter andrà in casa della Lazio: la partita ci dirà moltissimo. Brutta sconfitta della Roma contro il Bologna: Under vale meno della metà di Zaniolo, Veretout e Cristante faticano in un centrocampo a due, i terzini giallorossi sono troppo alti. Manca equilibrio. Battuta d'arresto per il Napoli di Gattuso, superato in casa 3-2 dal Lecce, che peraltro gioca con molta personalità. Quella di cui è ricco Mancosu, uno che ha fatto tutta la trafila delle nazionali giovanili, prima di iniziare un lungo pellegrinaggio tra serie C e serie B: ha più di 30 anni ma è giocatore vero. Atalanta corsara sul campo della Fiorentina, Sampdoria altrettanto sul campo di un Torino, che Longo non è riuscito a rianimare.

domenica 9 febbraio 2020

Inter-Milan: 4-2. Rimonta clamorosa dell'Inter

Comincia malissimo il derby l'Inter di Conte. Spaurita, cede campo ai rossoneri, affidandosi a qualche isolato strappo di Lukaku in contropiede. Eriksen in panchina è un segno di mediocrità. Il Milan passa con Rebic, che sfrutta una gran torre di Ibrahimovic e raddoppia proprio con lo svedese dimenticato da Skriniar. L'Inter stenta moltissimo in fase di costruzione, eppure si ostina a giocare con portiere e difensori. Primo tempo disastroso. Conte ci ha capito niente, per ora. Secondo tempo. Una volée mancina di Brozovic riapre la partita. E subito dopo pareggio di Vecino,  servito da Sanchez. Poi di testa De Vrij firma un incredibile sorpasso nerazzurro! Il sigillo del 4-2 per l'Inter è di Lukaku. Il Milan non è granché, ma un derby è un derby. Rimonta proverbiale.

Verona-Juve: 2-1. E il "sarrismo"?

Il gol n. 115 di Pazzini in serie A ha regalato al Verona un meritato successo contro la Juve. Nel cui gioco non si riconoscono tracce di "sarrismo". Anzi. Gioca davvero male la Juventus, fin qui aggrappata all'intramontabile vena realizzativa di Cristiano Ronaldo. Non è la prima rimonta subita dalla Juve. Prova di una perduta solidità difensiva. E psicologica. Detto questo, ho molti dubbi che Sarri conservi la panchina sino al termine della stagione.

lunedì 3 febbraio 2020

Serie A 2019/20: il punto dopo la 22^ giornata

Corsa a tre davanti. La Juve batte la Fiorentina, con due rigori, il secondo dei quali è, eufemisticamente, generoso. Ma, la squadra di Sarri ha un centrocampo modesto e compassato. Senza i gol a ripetizione di Cristiano Ronaldo, avrebbe molti punti in meno. La Lazio travolge la Spal. Immobile è in stato di grazia. Recuperata la partita con il Verona, i biancocelesti potrebbero scavalcare al secondo posto l'Inter, che ha avuto ragione dell'Udinese dopo un'ora di stenti. Brutta sconfitta della Roma sul campo del Sassuolo. Fa anche peggio il Toro, travolto 4-0 dal Lecce! Pareggia il Milan, nel quale ha debuttato, Daniel Maldini, figlio di Paolo e nipote di Cesare. 
*Aggiornamento del 06 febbraio 2020:
Finisce 0-0 tra la Lazio e il Verona. Dopo 22 giornate, Juve prima, con tre punti sull'Inter e quattro sulla Lazio.

domenica 2 febbraio 2020

Udinese-Inter: 0-2. Lukaku (2)!

Squadra fisica l'Udinese. E Inter molto imprecisa nel primo tempo. Sbaglia tanto anche un professore come Eriksen. Lukaku non tiene una palla, Esposito si batte, ma fatica. Il 3-5-2 penalizza Eriksen, soprattutto se il regista lo fa Barella, come all'inizio. Nella ripresa, fuori Eriksen ed Esposito, dentro Brozovic e Sanchez. È Lukaku, servito da Barella, a sbloccare il risultato con un piatto mancino da dentro l'area. E a raddoppiare su rigore, procurato da Sanchez. Sontuoso al solito De Vrij. E bravo Padelli. Che preferisco, non da oggi, ad Handanovic.

mercoledì 29 gennaio 2020

Australian Open 2020: Thiem elimina Nadal

Finisce ai quarti l'avventura di Nadal agli Australian Open 2020. Vince Thiem in quattro set, aggiudicandosi i tre terminati al tie-break.

martedì 28 gennaio 2020

In memoria di Kobe Bryant. L'invidia degli dei?

I greci, che la sapevano lunga, si erano persuasi che nessun peccato fosse più difficile da espiare della felicità. La felicità, un peccato? Sì, perché cagione dell'invidia degli dei, la φθόνος τῶν θεῶν. La scomparsa tragica, imprevedibile, precoce di un talento detto fortunato e perciò felice come Kobe Bryant riaccende la luce su quell'oscuro sentimento: l'invidia. A dirla tutta, non credo che Kobe Bryant fosse stato in tutto e per tutto fortunato nella sua vita di campionissimo. Intanto perché non gli era riuscito di mantenere un rapporto affettuoso con la sua famiglia d'origine e credo che per lui fosse motivo di tristezza. Poi, perché della sua fortuna Bryant non era stato erede sventato e accidentale, ma costruttore sapiente e infaticabile, autentico faber. Sapeva di pallacanestro come pochi altri. Aveva fatto di uno sport dai movimenti codificati e codificabili e perciò replicati e replicabili quasi una scienza applicata al talento, che pure aveva in abbondanza: era figlio d'arte. Ed aveva appreso in Italia i fondamentali del basket. Venti anni di Nba senza mai scendere sotto una soglia, elevatissima, di rendimento. Una personalità debordante, la capacità, stimmata del fuoriclasse, di decidere nei momenti solenni della partita, di chiedere la palla mentre gli altri si nascondono. E, poi, anche di segnare sul serio. Cinque titoli con L.A. Lakers, la coppia improbabile ma vincente con O'Neal. la guida geniale di Phil Jackson. Kobe Bryant era un leader naturale e allo stesso tempo programmato. Ma, da se stesso. Dalla propria ansia di perfezione, dal proprio desiderio di ascendere a vertici che forse, per davvero, gli hanno attirato l'invidia degli dei. Era un eroe Kobe Bryant ed è molto raro che gli eroi invecchino.


Risultati immagini per kobe bryant
Kobe Bryant (1978-2020)


Australian Open 2020: Federer batte Sandgren in 5 set!

Australian Open 2020 🎾
Lotta, va sotto, vicinissimo a perdere, rimonta sebbene infortunato, vince. Roger Federer supera Sandgren,  mai così competivo in carriera in 5 set: 6-3, 2-6, 2-6, 7-6 (10-8), 6-3. E raggiunge la semifinale n. 15, dicesi quindici!, in carriera agli Australian Open. Che altro aggiungere?

domenica 26 gennaio 2020

Roma-Lazio 1-1. Santon da nazionale!

Finisce pari tra Roma e Lazio, con prevalenza territoriale della Roma. La Lazio resta in corsa per il titolo, la Roma per la qualificazione alla Champions. Ma, voglio parlare di Santon, beniamino di questo blog. Per anni contestato per errori, pochi, ingigantiti da stampa incompetente e tifosi, molti interisti come me purtroppo, incapaci di giudicare con equilibrio. Limitato da due gravi infortuni, non ha avuto la carriera che prometteva. Ma, è un campione. Stasera, l'ha dimostrato. Di questo passo, può tornare in nazionale.

Inter-Cagliari 1-1. Non c'è alcun effetto Conte!

Sì, arbitraggio discutibile, che ha penalizzato i nerazzurri. Però l'ennesimo gol subito in rimonta, il quinto pareggio nelle ultime sette partite di campionato, il solito Handanovic che subisce passivamente un gol evitabile, il solito gennaio. Che somiglia a quello del 2016, con Mancini, e a quello del 2018, con Spalletti. Nessun effetto Conte. Dopo il vantaggio di Lautaro, l'Inter arretra molto. E riceve il gol che, forse, chiude il campionato proprio da Nainggolan. Effetti collaterali del catechismo "marottiano".

sabato 25 gennaio 2020

È mancato Rob Rensenbrink

La grande Olanda del calcio totale perde un altro dei suoi alfieri. È mancato oggi Rob Rensenbrink, magnifica ala sinistra dell'Anderlecht e della nazionale oranje. Atletico,  resistente ma veloce, dal mancino ispirato e vellutato, maestro del gioco di suola, delle finte di corpo, delle accelerazioni micidiali. Un Giggs ante litteram. Rifinitore e goleador. Trascorse la maggior parte della carriera in Belgio, il che gli tolse quelle più vaste platee, che avrebbero potuto esaltarne il talento. Un palo gli tolse la gioia del mondiale nella finale del 1978 contro l'Argentina. Chiuse da vice capocannoniere, 5 gol come Cubillas, dietro Kempes. Un campione sottovalutato, un artista unico del dribbling.

venerdì 24 gennaio 2020

Eriksen all'Inter!

C'è dell'estro in Danimarca! (semicit.)
Un grande giocatore, che può giocare regista, trequartista o mezzala. Sempre in modo egregio. Il meglio lo offre sulla trequarti, ma Eriksen ha corsa e tenuta oltre ad una tecnica di primissimo ordine. Ed eccelle, il che me lo rende quanto mai simpatico, nel fondamentale del tiro. L'Inter, da anni tira e segna pochissimo da fuori area. L'asso danese colmerà questa lacuna. Sì, perché Eriksen si vestirà di nerazzurro. Manca soltanto l'annuncio ufficiale.

Australian Open 2020: Federer agli ottavi dopo 5 set con Millman!

Australian Open 2020 🎾
Federer vola agli ottavi degli Australian Open 2020, ma soffre sin troppo. Gli servono cinque set, perché il primo, a sorpresa, lo vince il tennista di casa, Millman. Federer si annette il secondo e il terzo, al quarto set, break per Millman nel settimo gioco, difeso dall'australiano fino alla conquista del parziale. Si va al quinto e decisivo set e l'asso elvetico prevale soltanto al super tie-break, mentre era sotto 8-4! Federer, l'ho già scritto, può anche vincere il torneo. Avrà bisogno, però, per riuscire nell'impresa, del suo miglior servizio (almeno il 70% di prime contro il 65% della partita con Millman), della massima concentrazione, di più punti a rete. Di partite diverse, parecchio diverse insomma, da quella altalenante di oggi. Però, quella rimonta nel super tie-break, a partita che chiunque altro avrebbe dato per persa e perso sul serio, beh, mi ha ricordato il Federer d'annata, tempo aureo tra il 2004 e il 2007, quando alzava a piacimento il livello del suo gioco. E vinceva sempre. O quasi.

Australian Open 2020: Fognini agli ottavi. Battuto Pella 7-6,-6-2, 6-3

Australian Open 2020 🎾
Dopo il 2014 e il 2018, Fognini torna agli ottavi di finale degli Australian Open. Nel terzo turno, ha battuto il solido argentino Pella in tre set: 7-6, 6-2, 6-3. Agli ottavi, affronterà Sandgren, responsabile dell'eliminazione di Berrettini. Discusso, sempre discusso, ma la carriera di Fognini è quella di un campione. Non di un campionissimo, certo. Ma, di un campione sì. Nessuno, negli ultimi 40 anni, ha fatto più di lui nel tennis italiano. Magari Berrettini e Sinner, soprattutto Sinner, avranno fatto di più a fine carriera. Ma, dovranno percorrere ancora molta strada per raggiungere ed eventualmente superare Fognini.

mercoledì 22 gennaio 2020

Australian Open 2020: Fognini al terzo turno! Battuto Thompson in 5 set!

Australian Open 2020 🎾
Ha di nuovo bisogno di 5 set, Fabio Fognini, sul cemento di Melbourne. Questa volta, contro Thompson, vince i primi due, perde il terzo e il quarto, la spunta al tie-break. Molta fatica, ma va comunque meglio di Berrettini e Sinner,  pur sempre predestinato, che vengono eliminati.

martedì 21 gennaio 2020

Fognini rimonta Opelka in 5 set!

Australian Open 2020 🎾
Al netto del temperamento bizzoso, che l'ha reso uno dei giocatori più discussi del circuito Atp, Fabio Fognini resta un grande talento, capace di grandi imprese. L'ultima agli Australian Open in corso di svolgimento a Melbourne. Sotto di due set contro Opelka, con tanto di sfuriate e racchetta sfasciata in un soprassalto di rabbia, la pioggia interrompe la partita. Al rientro in campo, Fognini è trasformato e vince in 5 set, approdando al secondo turno dello Slam down under. Come ho sostenuto un mucchio di volte, se Fognini avesse potuto ricavare più punti dal suo servizio, il fondamentale debole del suo gioco, sarebbe stato un campione assoluto.

lunedì 20 gennaio 2020

Serie A 2019/20: il punto dopo la 20^ giornata. Crisi del Napoli

Cristiano Ronaldo tiene in alto la Juve: fa comodo schierare il miglior goleador degli ultimi 40 anni. Anche perché il decantato gioco di Sarri si vede poco o niente e il Parma impegna non poco i bianconeri. Che, tuttavia, allungano in cima alla classifica, approfittando dell'ennesima rimonta subita dall'Inter di Conte: 1-1 a Lecce. Per i nerazzurri si tratta del quarto pareggio in sei partite. Non un caso, insomma. Conte è troppo devoto ai suoi dogmi: difesa a tre, anche contro mezzo attaccante, pressing sempre alto, anche se i propri giocatori sono stanchi. E lettura non acutissima della partita in corso. Eriksen servirebbe tantissimo. Vince il Milan sull'Udinese grazie alla doppietta di Rebic, mentre affonda il Napoli di Gattuso, sconfitto in casa dalla Fiorentina. Ho sempre pensato che Gattuso non avrebbe risollevato i partenopei. E sta andando proprio così. Vince la Roma, in casa del Genoa e stravince la Lazio contro la Sampdoria: undicesimo successo consecutivo dei biancocelesti e gol n. 23 per il capocannoniere Immobile, autore di una tripletta. La Lazio ha una partita da recuperare. La settimana prossima, derby capitolino.

Australian Open 2020: Federer al secondo turno.

Australian Open 2020 🎾
Battuto Steve Johnson in tre set: 6-3, 6-2, 6-2. Roger Federer si qualifica al secondo turno degli Australian Open 2020.

domenica 19 gennaio 2020

Lecce-Inter: 1-1. Bastoni, Mancosu. Forse la peggiore Inter della stagione.

Un Lecce schierato a 5 in difesa imbriglia l'Inter monocorde di Conte. Battuti malissimo tanti calci d'angolo. È il subentrato Bastoni a muovere il risultato, a metà della ripresa: gol di testa. Macchiato dal mancato anticipo su Mancosu, che segna, poco dopo,  il gol del pareggio leccese. Grave errore di copertura di Candreva. Lautaro e Lukaku non beccano palla. Petriccione giganteggia a centrocampo, dove l'Inter non va oltre giocate prudenti e scontate. Entra anche Sanchez nel finale. Brutta partita: sembrava l'Inter di Mazzarri. Biraghi e Candreva peggiori in campo. Sotto tono anche Barella e Sensi.

giovedì 16 gennaio 2020

Australian Open 2020: se vincesse Federer?

Australian Open 2020 🎾
Mezza Australia brucia, alla vigilia del primo Slam annuale. Gli Australian Open 2020 stanno per iniziare, in realtà le qualificazioni sono già in corso, e Djokovic appare più che mai predestinato al suo ottavo successo down under. Più di Nadal, molto più di Federer, che gli scommettitori collocano dietro lo stesso Medvedev. Chi sarà il primo vincitore del nuovo decennio? Io, pur consapevole dell'inarrestabilità del tempo, non darei Federer per sconfitto troppo presto. Nel 2017, proprio da Melbourne, prese corpo la sua ennesima, più sorprendente ed inaspettata resurrezione agonistica.