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Visualizzazione post con etichetta Spalletti. Mostra tutti i post
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lunedì 20 settembre 2021

Seria A 21/22: il punto dopo la 4^ giornata

Inter travolgente contro il Bologna, trascinata da Lautaro Martinez che segna ormai con la puntualità dei grandi. 

Del pareggio tra Juve e Milan si è già detto a parte. Juve molto in difficoltà: ha segnato 4 gol nelle prime 4 giornate di Serie A. Cristiano Ronaldo, da solo, ne ha segnati 4 in 3 giornate di Premier League. Senza di lui, la Juve avrebbe vinto due scudetti in meno. Qualcuno doveva scriverlo. Nel Milan, bravo Tonali. Mi era sembrato forte, anni fa, all'esordio nel Brescia. E lo è davvero.

Prima sconfitta per la Roma di Mourinho su un campo, quello del Verona, per niente facile. Mi pare che il tecnico portoghese non abbia ancora trovato un equilibrio alla propria squadra, accettando continui rovesciamenti di fronte, ieri fatali. Però i giallorossi hanno tanto talento sparso. E Mourinho resta il miglior condottiero.

Pareggia, con prodezza di Cataldi nel finale, la Lazio di Sarri contro il Cagliari del subentrato Mazzarri. Quello biancoceleste mi pare ancora un cantiere aperto. Poco filtro a centrocampo, inoltre. Mentre Immobile, bravo negli spazi, conferma i suoi limiti spalle alla porta.

Vittoria anche per Sampdoria, Caputo è centravanti vero, Torino, Fiorentina e Spezia. Successo esterno, fortunoso, dell'Atalanta contro la Salernitana. Nessuno ne parla, ma Bonazzoli ha un talento autentico. Stasera il Napoli, vincendo contro l'Udinese, potrebbe salire al primo posto solitario della classifica. Mi sbilancio subito: con Spalletti, a fine campionato, ci si può piazzare ma non si vince. 

lunedì 23 agosto 2021

Serie A 2021/22: il punto dopo la 1^ giornata. Frena la Juve

L'Inter ricomincia da dove aveva interrotto e anzi - per quanto valga una sola partita, contro un avversario non brillante, quale il Genoa di sabato - pare giocar meglio, più a terra e con maggior incisività. La sorpresa di giornata è il pareggio, subìto in rimonta dalla Juve, sul campo di Udine. Due errori del portiere bianconero, non c'è dubbio, un paio di pali colpiti, però il nuovo inizio di Allegri, con Cristiano Ronaldo partito dalla panchina, è stato claudicante. Meglio la Roma di Mourinho, esaltata dalla velocità negli spazi di Abraham, battuta la Fiorentina, e il Napoli di Spalletti, che ha battuto il Venezia con due rigori di Insigne, che ha trasformato solo il secondo. Successo anche per la Lazio di Sarri ad Empoli, dove la carriera del tecnico toscano decollò. Ultima notazione per Arnautovic e Federico Bonazzoli, protagonisti in Bologna-Salernitana. Il talento è talento. L'austriaco ha segnato un gol alla maniera di Altobelli. Il secondo mostrato, anche al netto del rigore, di che qualità sia il suo mancino.

lunedì 8 giugno 2020

Inter: Tonali, Zaniolo, Van de Beek. Il calciomercato è già entrato nel vivo

Notizie di calciomercato si rincorrono negli ultimi giorni. L'Inter è molto interessata a Tonali, ma si vocifera anche della pista che porta a Zaniolo, che l'Inter lasciò andare frettolosamente due anni fa, per ingaggiare Nainggolan, pupillo di Spalletti. Dipendesse da me, Zaniolo, fortissimo, lo riporterei all'Inter. Per il suo valore assoluto - diventerà uno dei giocatori più forti del mondo - e per sottrarlo alle mire della Juve. Segnalo che anche l'eclettico centrocampista dell'Ajax, Van de Beek potrebbe cambiare casacca. E il suo cartellino ha costi ragionevoli.

domenica 26 maggio 2019

Inter-Empoli 2-1: Keita Balde, Traorè, Nainggolan

Spalletti al passo d'addio guiderà per l'ultima volta stasera l'Inter contro l'Empoli, in piena lotta per la salvezza. Ne va della qualificazione alla prossima Champions League. Spalletti ha fallito tutte le partite decisive in casa: contro il Psv in Champions, contro la Lazio in Coppa Italia, contro l'Eintracht Francoforte in Europa League.
Cronaca breve: primo tempo di sofferenza. Cambia la partita l'ingresso di Keita Balde. Che la sblocca con un gran tiro incrociato. Icardi si procura un rigore. Ma, sopraffatto dalla tensione, lo sbaglia. Più tardi esce, sostituito da Lautaro Martinez. Tra i fischi. Che Marotta e Spalletti meritano molto più di lui. Infortunio per Perisic, avvicendato da Dalbert. Dorme D'Ambrosio, Traorè pareggia. Ci vuole una percussione centrale di Vecino. Palo e Nainggolan raccoglie e segna a porta vuota. Poi traversa clamorosa dopo tiro di Caputo: questa volta provvidenziale una scivolata di D'Ambrosio. Quindi fantastico intervento di Handanovic. Su angolo dell'Empoli contropiede e gol di Brozovic, poi annullato per inutile trattenuta di Keita Balde, espulso,  sul portiere avversario che rientrava verso la porta. Partita emozionante ma imbarazzante. L'Inter vince grazie alle parate di Handanovic contro un ottimo Empoli. Che ad ogni affondo sembrava il Liverpool di Klopp. Anche Skriniar in affanno. Spalletti andrà via. Dovrebbe andarsene anche Marotta. Inter in Champions League. Da quarta. Tra mille difficoltà e, stasera, anche  con molta fortuna.

giovedì 23 maggio 2019

Inter-Empoli: partita "trappola"

Sta diventando una trappola Inter-Empoli, in programma domenica prossima al Meazza. L'Inter ha bisogno di vincere, per qualificarsi alla prossima Champions League, ma è reduce da prestazioni scadenti e risultati amari; l'Empoli ha bisogno di vincere, per restare in serie A, è molto meno forte, sulla carta, ma proviene da un periodo pieno di successi e prove convincenti. Spalletti andrà via e lo sa da mesi. La Curva Nord ha fatto un comunicato, nel quale preannuncia dure contestazioni nel caso, malaugurato, di sconfitta. Ma, anche il pareggio non basterebbe all'Inter. I giocatori attuali non hanno grande personalità, continua la fronda contro Icardi, Perisic non gli passa il pallone da mesi, il clima attorno all'Inter è surreale. Anche nel 2004, l'Inter di Zaccheroni, che sapeva di dover lasciare la panchina a Mancini, doveva battere l'Empoli all'ultima giornata. Anche allora i toscani lottavano non per finire in B. Partita tosta, l'Inter vinse 3-2. Doppietta del miglior Adriano di sempre, quello che poi avrebbe trascinato il Brasile alla conquista della Coppa America, e gol di Recoba su punizione. Quanto ci manca Recoba! Da quanti anni non segniamo su punizione! Perché certe partite, in condizioni ambientali difficili, sono i campioni a vincerle. Quelli che latitano nell'Inter di oggi. Eppure penso che, con Perisic in panchina, l'Inter contro l'Empoli vincerebbe.

domenica 19 maggio 2019

Napoli-Inter 4-1: una disfatta firmata Spalletti, Perisic e Marotta

Sempre fallite le partite importanti. Segno di una tenuta nervosa precaria. Spalletti sbaglia tutto. All'inizio e dopo l'intervallo. Peraltro tradito dal suo giocatore prediletto, l'evanescente, sopravvalutato e sconclusionato Perisic. Asamoah cede un pallone agli avversari. Zielinski segna da fuori area. Nella ripresa Mertens raddoppia di testa tra i dormienti Miranda e D'Ambrosio. Poi, doppietta di Fabian Ruiz. Reparti scollegati, errori elementari nei passaggi. Brozovic gioca peggio che mai. L'Inter accorcia le distanze su rigore con Icardi. Monumentale, nel Napoli, che gioca benissimo, Koulibaly. L'Inter dovrà battere l'Empoli, impegnato nella lotta salvezza, per andare in Champions. Imbarazzante. Gestione falimentare di Marotta e Spalletti: si sono persi mesi a bivaccare nel mezzo di polemiche inutili, fughe di notizie e contorsioni verbali. Assurdo! E, comunque, aveva ragione Sciascia: "chi parla male, pensa male".

lunedì 13 maggio 2019

Inter-Chievo: 2-0. Politano, Perisic

Soffre più del dovuto l'Inter contro il Chievo. Ma, vince con i gol di Politano, a fine primo tempo, e Perisic,  nella ripresa. Pochi palloni giocabili per Icardi: 13 calci d'angolo battuti malissimo. L'Inter respira, scavalca l'Atalanta e torna al terzo posto in classifica. Ma, la qualificazione alla prossima Champions è ancora da raggiungere.

Inter-Chievo: l'Inter si gioca la stagione

Inter-Chievo: ore 21:00
Contro il Chievo ultimo in classifica e da tempo retrocesso, l'Inter si gioca o comincia a giocarsi la stagione. Hanno vinto Torino, Milan, Lazio, Atalanta e Roma. L'Inter, la certezza di qualificarsi alla prossima Champions League, non ce l'ha più, ammesso che mai l'abbia avuta. Troppi pareggi assommati nelle ultime partite e le inseguitrici si sono avvicinate, firmando il sorpasso provvisorio in classifica con l'Atalanta, mentre continuano ad impazzare le voci sull'arrivo di Antonio Conte, sgradito a molta parte della tifoseria. A cominciare da me. Sulla carta, la squadra di Spalletti dovrebbe avere gioco facile dei clivensi. Ma, l'Inter è sommamente imprevedibile. Servono i 3 punti.

sabato 4 maggio 2019

Udinese-Inter 0-0: Spalletti in difficoltà

Partita imbarazzante dell'Inter di Spalletti, che parte con Lautaro Martinez, sovrastato dai difensori dell'Udinese, e Icardi in panchina. Prevedibile. Dove sta il gioco spallettiano? Saga di errori in mezzo al campo.  Brozovic sbaglia come non mai. Ma sono tanti anche gli errori di Nainggolan. Nulla cambia nella ripresa, quando anzi aumentano le sbavature nel gioco nerazzurro e i friulani sono pericolosi in contropiede. Un pareggio, il risultato finale, che potrebbe complicare molto la qualificazione alla Champions.

sabato 27 aprile 2019

Inter-Juve 1-1: Nainggolan, Cristiano Ronaldo

Gol da fuori di Nainggolan all'inizio della partita. L'Inter cala alla distanza e subisce il pareggio di Cristiano Ronaldo. Al netto delle chiacchiere, l'ultima vittoria nerazzurra contro la Juve porta la firma di De Boer. Spalletti non va confermato: mai o quasi mai le due punte, sempre cambi conservativi, nessun coraggio. 

sabato 20 aprile 2019

Inter-Roma 1-1: El Shaarawy, Perisic

Quanto è sopravvalutato Spalletti? Sbaglia formazione come al solito. Lascia fuori Icardi e conferma l'evanescente Perisic. La Roma trova un precoce vantaggio con El Shaarawy. A metà della ripresa, pareggia Perisic di testa, fino ad allora peggiore in campo. Finisce 1-1. 

lunedì 15 aprile 2019

Perché l'Inter deve subito tornare a vincere

Non c'è più tempo. Non si può più parlare di attesa, di programmazione. Non si può più rinviare ad un futuro dai contorni sempre più sfumati il ritorno alla vittoria dell'Inter. Le dichiarazioni di Marotta, degne delle circonlocuzioni di Spalletti, mi paiono tattiche, ma non strategiche. Servono a prendere tempo. Poco. A mettere le mani avanti. Di qui il continuo, insopportabile, richiamo al convitato di pietra della recente storia nerazzurra: il fair play finanziario. Per non parlare del continuo, sfiancante elogio della Juve e della sua organizzazione! L'Inter avrebbe bisogno di un paio di grandi giocatori, un centrocampista e un rifinitore, liberandosi di Perisic e di un allenatore, Spalletti, che è incompatibile con il successo. Naturalmente, Suning dovrebbe decidersi a spendere sul mercato. In modo intelligente. Ad evitare errori grossolani come la rinuncia a Zaniolo. Bisognerebbe ricordare che un successo, del tutto possibile contro il Psv, avrebbe qualificato l'Inter agli ottavi di Champions. Non il Tottenham. Che si sta giocando addirittura l'accesso alle semifinali. Bisogna dirlo: anche con i limiti di questa rosa, l'Inter, se meglio condotta, da dirigenti e allenatore, già quest'anno, avrebbe potuto fare e raccogliere molto di più!

martedì 9 aprile 2019

Il futuro dell'Inter: da Icardi a Conte

Circola con sempre maggiore insistenza la voce di Conte all'Inter. Qualche fondamento ce l'ha, altrimenti non sarebbe stato ingaggiato Godin, uno che non può fare panchina. Sebbene l'Inter abbia De Vrij e Skriniar. Prove tecniche di difesa a tre, tanto cara a Conte, peraltro pupillo di Marotta? Spero di no. Conte ha vinto alla Juve, con gol annullato a Muntari però, il primo anno, con qualche merito. Poi, chiunque altro avrebbe vinto. Al Chelsea ha fatto bene e male. E la sua esperienza in nazionale non è stata migliore di quella di Donadoni a suo tempo. Per contro, è stato una bandiera bianconera. No, all'Inter non funzionerebbe. Il suo integralismo tattico, la durezza dei suoi allenamenti, la sua storia di eliminazioni in Europa, tutto questo, sommato ai trascorsi bianconeri, ma non nella Juve di Boniperti, obbligano a concludere che, no, non sarebbe adatto all'Inter. Mourinho è libero da impegni contrattuali. Torni lui!

mercoledì 3 aprile 2019

Genoa-Inter: 0-4. Gagliardini (2), Icardi, Perisic

Icardi è tornato a giocare. Ma è Gagliardini, sottovalutato, perché il mediano sa farlo eccome, a portare in vantaggio l'Inter, trovando il suo quarto gol stagionale. Poi, arriva il raddoppio su rigore firmato proprio da Icardi. Che si issa a 123 gol con la maglia dell'Inter, come Vieri. E le chiacchiere tornano a zero! Nella ripresa, segna anche Perisic, su assist di Icardi! Gagliardini segna di nuovo e ribadisce quanto scrivevo sopra. E le chiacchiere precipitano sotto zero. Soprattutto quelle di Spalletti, che, contro la Lazio, Icardi e Gagliardini li aveva lasciati in tribuna e in panchina!

martedì 2 aprile 2019

Genoa-Inter: convocato Icardi. Retromarcia di Spalletti

Dichiarazioni assai più concilianti, quelle di Spalletti nella conferenza stampa di presentazione di Genoa-Inter. Abbandonati i toni profetici, Spalletti ha detto che, sì, la società ha ben operato, che Icardi ora potrà tornare utile alla squadra, che sarà convocato e che, probabilmente, giocherà titolare. Dopo oltre un mese di polemiche evitabili e l'eliminazione dall'Europa League! C'è da pensare che Marotta e Suning abbiano consigliato il tecnico toscano. L'avessero fatto prima, l'Inter avrebbe più punti in campionato e sarebbe ai quarti di Europa League.

domenica 31 marzo 2019

Spalletti deve andarsene. Esonero!

In estrema sintesi: Spalletti deve andarsene. Non sa gestire gli uomini a sua,disposizione. Va in urto sempre con qualcuno. Da tutta la carriera. Non è un vincente. Non c'entra minimamente con l'Inter e con la sua storia. Se ne vada! Merita l'esonero. Parla e straparla, senza mai assumere la responsabilità delle sconfitte, del gioco prevedibile e delle occasioni mancate. 

Inter-Lazio 0-1: perde Spalletti!

Spalletti fa come gli pare. E glielo lasciano fare. Icardi non convocato, nonostante l'infortunio di Lautaro Martinez. Deve adattarsi Keita Balde nel ruolo di centravanti. Un'invenzione di Luis Alberto libera il colpo di testa di Milinkovic-Savic, perso da Brozovic, per il precoce vantaggio biancoceleste. L'Inter crossa tanto, perché il suo gioco è quello. Solo che Icardi è in tribuna.  Errori oratoriali di Perisic e Politano, che almeno è simpatico. Secondo tempo imbarazzante. Vince la Lazio. Perde Spalletti. Con i suoi pupilli: Perisic, Brozovic, Borja Valero, Nainggolan. Senza un centravanti non si vince.

giovedì 21 marzo 2019

Icardi torna ad allenarsi con il gruppo

Dopo un mese e mezzo di polemiche inutili, che hanno contribuito all'eliminazione dall'Europa League, Icardi è tornato ad allenarsi con il gruppo. Dopo la sosta, l'Inter avrà bisogno anche dei suoi gol per puntellare il terzo posto. Quel che conta è che, dovesse andar via, Icardi non finisca alla Juve. Al danno si aggiungerebbe la beffa. Il divario dalla Juve va colmato non accentuato! E non c'è scambio ipotetico con Dybala che tenga. Tutt'al più, alla Juve si potrebbe mandare Spalletti!

domenica 17 marzo 2019

Milan-Inter: 2-3. Vecino, De Vrij, Bakayoko, Lautaro Martinez (r), Musacchio

C'è voluto più di un anno e mezzo perché Spalletti capisse che Vecino deve giocare più avanti. Meglio tardi che mai. Da un raro guizzo di Perisic, torre di Lautaro Martinez e gol proprio di Vecino, che sa muoversi senza la palla. Poi, equilibrio. Nella ripresa, l'Inter gioca meglio del Milan e raddoppia con un colpo di testa di De Vrij su calcio d'angolo. Accorcia poco dopo Bakayoko. Poi, Politano si procura un rigore con il suo classico movimento a rientrare. Trasforma Lautaro Martinez. Milan 1, Inter 3! Poi dormita in area di D'Ambrosio, palla a Musacchio, che segna. D'Ambrosio si riscatta nel recupero con un salvataggio a mezzo metro dalla porta. Vince l'Inter per 3-2, scavalca il Milan e risale al terzo posto in classifica. E grande prova di Gagliardini!

giovedì 28 febbraio 2019

La strategia di Marotta su Icardi

Centravanti efficacissimo in area, soprattutto faccia alla porta, Icardi ha segnato 122 gol con l'Inter in cinque stagioni e mezzo. Eppure è ai margini del progetto tecnico, ha perduto la fascia di capitano e il sostegno della maggioranza dei tifosi. L'aneddotica, sul punto, fiorisce ogni giorno. Cos'è successo davvero? Avanzo un'ipotesi articolata in 3 punti: 1. Suning non ama molto spendere: il cartellino di Icardi ha mercato, l'Inter potrebbe ricavare dalla sua cessione una cospicua plusvalenza, liberandosi di un ricco ingaggio, che il giocatore vorrebbe anche aumentato; 2. tecnicamente, Spalletti, e di più Marotta, pensa che Icardi non aiuti la squadra a giocar bene e ritiene di poterla migliorare con un attaccante più manovriero e con altri giocatori che potrebbero arrivare, grazie alle risorse liberate dalla partenza di Icardi; 3. il centravanti argentino non va d'accordo con alcuni compagni di squadra. In ordine decrescente d'importanza, io spiego così la vicenda Icardi. La società, soprattutto, vuole liberarsene. E  non potrebbe farlo, 122 gol li ha segnati!, senza il consenso dei tifosi. Che, ora, ha ottenuto. La degradazione a soldato di truppa, provvedimento mai visto in tanti anni che seguo il calcio, ha raggiunto lo scopo. I tifosi hanno mollato Icardi. Credo che sia andata così. Poi, però, Icardi andrà sostituito, la squadra rinforzata. Sarà un'Inter più forte? Il tempo dirà se la strategia di Marotta sarà stata quella giusta. A me, oggi, pare di no.