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martedì 9 aprile 2019

Il futuro dell'Inter: da Icardi a Conte

Circola con sempre maggiore insistenza la voce di Conte all'Inter. Qualche fondamento ce l'ha, altrimenti non sarebbe stato ingaggiato Godin, uno che non può fare panchina. Sebbene l'Inter abbia De Vrij e Skriniar. Prove tecniche di difesa a tre, tanto cara a Conte, peraltro pupillo di Marotta? Spero di no. Conte ha vinto alla Juve, con gol annullato a Muntari però, il primo anno, con qualche merito. Poi, chiunque altro avrebbe vinto. Al Chelsea ha fatto bene e male. E la sua esperienza in nazionale non è stata migliore di quella di Donadoni a suo tempo. Per contro, è stato una bandiera bianconera. No, all'Inter non funzionerebbe. Il suo integralismo tattico, la durezza dei suoi allenamenti, la sua storia di eliminazioni in Europa, tutto questo, sommato ai trascorsi bianconeri, ma non nella Juve di Boniperti, obbligano a concludere che, no, non sarebbe adatto all'Inter. Mourinho è libero da impegni contrattuali. Torni lui!

Icardi è dato, sul Corsera di oggi, in rotta verso Madrid, sponda Atletico, se uno tra Griezmann e Diego Costa dovesse partire. Il suo cartellino verrebbe ceduto per 75 milioni di euro. Tanti in assoluto, pochi nel mercato iperbolico degli ultimi anni. Come ho scritto altre volte, lascerei partire Icardi solo per Harry Kane, che ha sei mesi di meno e segna altrettanto o di più, giocando più palloni. Altro che Dzeko!

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