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giovedì 28 febbraio 2019

La strategia di Marotta su Icardi

Centravanti efficacissimo in area, soprattutto faccia alla porta, Icardi ha segnato 122 gol con l'Inter in cinque stagioni e mezzo. Eppure è ai margini del progetto tecnico, ha perduto la fascia di capitano e il sostegno della maggioranza dei tifosi. L'aneddotica, sul punto, fiorisce ogni giorno. Cos'è successo davvero? Avanzo un'ipotesi articolata in 3 punti: 1. Suning non ama molto spendere: il cartellino di Icardi ha mercato, l'Inter potrebbe ricavare dalla sua cessione una cospicua plusvalenza, liberandosi di un ricco ingaggio, che il giocatore vorrebbe anche aumentato; 2. tecnicamente, Spalletti, e di più Marotta, pensa che Icardi non aiuti la squadra a giocar bene e ritiene di poterla migliorare con un attaccante più manovriero e con altri giocatori che potrebbero arrivare, grazie alle risorse liberate dalla partenza di Icardi; 3. il centravanti argentino non va d'accordo con alcuni compagni di squadra. In ordine decrescente d'importanza, io spiego così la vicenda Icardi. La società, soprattutto, vuole liberarsene. E  non potrebbe farlo, 122 gol li ha segnati!, senza il consenso dei tifosi. Che, ora, ha ottenuto. La degradazione a soldato di truppa, provvedimento mai visto in tanti anni che seguo il calcio, ha raggiunto lo scopo. I tifosi hanno mollato Icardi. Credo che sia andata così. Poi, però, Icardi andrà sostituito, la squadra rinforzata. Sarà un'Inter più forte? Il tempo dirà se la strategia di Marotta sarà stata quella giusta. A me, oggi, pare di no.

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