Pare finalmente uscita dalle spire vorticose del gossip Federica Pellegrini, la più grande campionessa italiana del nuoto di tutti i tempi. Amori sbocciati e finiti, narrati e spiati, la Pellegrini torna protagonista in vasca e centra, con il miglior tempo, la finale ai mondiali di nuoto in corso di svolgimento a Barcellona: nei 200 sl, la sua gara, dopo la terribile delusione sofferta alle Olimpiadi di Londra 2012. In finale, domani 31 luglio, ore 18:32, la Pellegrini può tornare sul tetto del mondo. E, cominciando da chi scrive, nessuno l'avrebbe detto, nessuno l'aveva detto, alla vigilia della competizione. Anche perché la Pellegrini, allo scopo di scacciare tensioni soverchianti, pareva decisa a gareggiare nei 200 dorso. Scommetto che questa notte sarà lunga per la Pellegrini: un successo domani sarebbe il capolavoro della sua carriera.
Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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martedì 30 luglio 2013
martedì 11 settembre 2012
Andy Murray batte in finale Djokovic, avanti di due set, subisce la rimonta e la spunta al quinto. Murray conquista gli Us Open dopo le Olimpiadi
E'arrivato, finalmente, il primo titolo dello Slam per Andy Murray, scozzese di vero talento, che aveva perso, prima di battere Djokovic, le precedenti quattro finali disputate in un torneo dello Slam. La prima, tanti anni fa, proprio a New York, contro sua maestà Roger Federer. Da cui aveva perso anche l'ultima sull'erba di Wimbledon. Sicché, a 25 anni compiuti, con un carico gigantesco di aspettative tennistiche che i britannici riversavano sopra di lui, come avevano fatto per anni con Tim Henman, il rischio era quello di restare nel limbo dei grandi incompiuti. La svolta è giunta a Wimbledon, sia pure alle Olimpiadi, che nel tennis contano fino ad un certo punto. L'oro olimpico, ad ogni modo, deve avergli conferito quella fiducia nei propri mezzi, necessaria per compiere il salto di qualità. Poi, per la verità, una vittoria di Murray contro Djokovic era prevedibile. Sia perché il serbo ha sempre sofferto lo scozzese sia perché, sul cemento americano, Murray aveva già sconfitto Djokovic a Cincinnati, nel 2008 e nel 2011, a Miami nel 2009.
sabato 11 agosto 2012
Olimpiadi di Londra: Clemente Russo conquista di nuovo l'argento. Oro ad Usyk
Seconda finale olimpica consecutiva per Clemente Russo nella categoria dei pesi massimi: limite 91 kg. A Pechino, l'asso di Marcianise si arrese in finale e fu medaglia d'argento. Questa volta affronta in finale il gigante ucraino Usyk, campione mondiale in carica, un volto che atterrisce, con un'acconciatura che più stravagante non si potrebbe. Ma, tutto questo non conta. Seguiamo in diretta. Sarà il quadrato a decidere. Prima ripresa: Russo subito a segno con un preciso gancio sinistro. Russo avanti 3-1, fa valere la maggiore mobilità di gambe. Nella seconda ripresa, Usyk si fa più insidioso e porta a casa almeno un paio di colpi. Legano a centro ring. Gran montante di Russo nell'ultimo scorcio. Ma, la ripresa va all'ucraino per 7-5. Insomma, tutto si giocherà negli ultimi tre, cruciali, minuti: Russo ed Usyk sono entrambi ad otto. Comincia l'ultimo round. Studio ed attesa. Si lega molto. Uno due di Russo. Serie di Usyk. Finisce l'incontro e male per Russo. Si attende il verdetto. Usik oro, Clemente Russo argento.
Olimpiadi di Londra: la Giamaica vince la 4x100 con clamoroso record del mondo. Ancora un oro per Bolt dopo 100 e 200
Strepitoso record del mondo della staffetta 4x100 della Giamaica. Un tempo da brividi, sotto la frontiera storica dei 37": 36"84. La frazione finale di Usain Bolt, a dispetto di un cambio schiacciato con Blake, è stata clamorosa. E pensare che la Giamaica era priva dell'infortunato Asafa Powell. I velocisti Usa sono rimasti in gioco per l'oro fino agli ultimi ottanta metri. Gatlin ha corso al meglio, ma, Bolt è di un'altra categoria. Bolt saluta Londra replicando i tre ori di Pechino. Sei ori olimpici assoluti per lui. Ma, Carl Lewis, nove ori olimpici in carriera, resta ancora lontano. La loro corsa lanciata, però, si somiglia molto: straordinariamente redditizia.
venerdì 10 agosto 2012
Olimpiadi di Londra: secondo oro per Bolt, quinto della carriera. Dominio giamaicano
Dominio giamaicano. Un podio tutto caraibico, gli statunitensi pagano dazio duramente. Non succedeva da Mosca 1980, quando gli Usa, però, erano assenti per boicottaggio. Bolt ha trionfato a dispetto della solita partenza alla camomilla. Corsa superba la sua, decelerando negli ultimi metri, sicuro che Blake non avrebbe potuto rimontarlo. Bolt ha corso in 19"32, lo stesso tempo, allora primato del mondo, con il quale Michael Johnson vinse ad Atlanta nel 1996. Insomma, oro nei 100 e nei 200, per Bolt, come a Pechino. Quinto oro olimpico assoluto. Il sesto arriverà, a meno di clamorose sorprese, domenica dalla staffetta 4x100. Nella velocità Bolt è andato oltre Carl Lewis. Ma, Lewis era formidabile anche nel salto in lungo, quattro ori olimpici consecutivi, segno di una versatilità che a Bolt manca.
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giovedì 9 agosto 2012
Olimpiadi di Londra: fantastico oro e record del mondo di Rudisha negli ottocento metri. Il Keniano ferma il cronometro a 1'40''91
Abbiamo assistito ad un'impresa sensazionale, sbalorditiva. Rudisha, scuola del Kenya, ha conquistato la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Londra, trasformando gli ottocento metri, che sono la frontiera del mezzofondo, in un doppio" giro della morte", come gli americani amano definire i 400 piani. Gara solitaria, come fosse una lepre al Letzigrund di Zurigo. Soltanto che Rudisha ha tenuto sino in fondo, correndo a falcate amplissime, leggero e potente allo stesso tempo. Ha fermato il cronometro a 1'40''91. Un tempo che mette soggezione e che stimo destinato a rimanere molto a lungo ineguagliabile. Come sono lontani i tempi delle gare tattiche, quali erano gli ottocento un tempo, quando a vincere erano Coe e Cram.
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Olimpiadi di Londra: stasera finale dei 200 m. Favorito Bolt su Blake e Lemaitre
La finale regina della velocità sarà pure quella dei 100 m piani, ma i 200 possiedono un fascino, a mio modo di vedere, anche superiore. Perché non è più velocità pura, reattività, forza esplosiva. Insomma, siamo ancora in presenza di uno sforzo anaerobico, e tuttavia conta sempre di più la tecnica di corsa, soprattutto in curva e comincia a contare la gestione dello sforzo: una ventina di secondi, stasera meno, sono pochi ma non pochissimi. Pietro Mennea, a lungo primatista del mondo, allenato da un genio come Vittori, era maestro nel modo di affrontare la curva, uscendo senza scomporsi sul rettilineo finale. In quel tratto, nel quale ci vuole niente a perdere l'abbrivio e perfino ad invadere la corsia avversaria, una leggenda come Carl Lewis aveva il suo tallone d'Achille e, per questa ragione, fu soltanto argento a Seoul '88 dopo l'oro di Los Angeles '84. Ora, venendo alla finale di stasera, nessuno è forte quanto Bolt, nessuno corre bene, con perfetta distribuzione dello sforzo, come il francese Lemaitre. Fra di loro, c'è l'altro giamaicano Blake, assistito da una condizione di forma straordinaria. Il mio pronostico è: oro Bolt, argento Blake, bronzo Lemaitre. Lemaitre, però, che ha disertato i 100 per concentrarsi su questa gara, potrebbe compiere l'impresa che nessuno si aspetta.
lunedì 6 agosto 2012
Olimpiadi di Londra: oro per Bolt sui 100 m in 9"63, argento Blake, bronzo Gatlin. Bolt è nella leggenda
Un campione leggendario, Usain Bolt, capace di vincere anche le proprie paure. Aveva sentito il proprio trono vacillare, aveva sofferto in stagione due sconfitte dal connazionale Blake, insomma aveva vissuto una vigilia agitata da parecchi spettri. Primo fra tutti, quello della partenza dai blocchi, da sempre tallone d'Achille dell'elegantissimo gigante giamaicano. Ed invece ieri notte, le 22:50 in Italia, il suo tempo di reazione è stato notevole. Ai 30 m la sua falcata si era già distesa, per raggiungere la maggiore ampiezza a metà gara. I muscoli del volto decontratti, gli appoggi al tartan sicuri ed efficacissimi. Un prodigio di tecnica di corsa. A quindici metri dal traguardo, la sua vittoria era già fuori discussione. Ha stravinto Bolt in 9"63, record olimpico, bis del successo che a Pechino lo rivelò al mondo intero. Secondo Blake a 9"75, terzo Gatlin a 9"79.
domenica 5 agosto 2012
Murray d'oro, Federer d'argento, Del Potro di bronzo
Vittoria di Murray nella finale Olimpica sul centrale di Wimbledon. L'asso scozzese, quattro volte finalista sconfitto nei tornei degli Slam, riesce nelle Olimpiadi di casa a cogliere il primo successo di prestigio assoluto di una carriera da incompiuto. A 25 anni compiuti: nel tennis non sono pochi. Federer ci ha messo del suo per perdere, commettendo addirittura 31 errori gratuiti contro i 17 dell'avversario. La vera differenza, però, è stata nella gestione dei punti apicali e, particolarmente, delle palle break, Federer ne ha avute nove senza trasformarne una. E' probabile che il campionissimo svizzero abbia patito il tifo per il rivale in uno stadio che, dal 2003, ha sempre delirato per lui. Alla fine, medaglia d'oro per Murray, medaglia d'argento per Federer, medaglia di bronzo per Del Potro, che, a sorpresa, ha sconfitto Djokovic.
sabato 4 agosto 2012
Olimpiadi di Londra: vacilla il trono di Bolt, insidiato da Blake, Powell, Bailey e Gatlin
Vacilla, dopo anni di dominio incontrastato, il dominio di Usain Bolt sui 100 m piani. Qualificato nel primo pomeriggio alle semifinali, Bolt ha vinto senza spingere molto, in controllo come si dice in gergo, e tuttavia senza convincere. Assai più nette le vittorie dei connazionali Powell e Blake, campione del mondo in carica e due volte capace, in questo 2012, di battere lo stesso Bolt. Segnali incoraggianti sono giunti anche dalla velocità a stelle e strisce, soprattutto da Gatlin, sempre possente nel suo incedere, e Bailey, rivelazione di giornata, che ha fatto registrare il miglior tempo delle batterie, 9"88. Insomma, storia e logica vogliono Bolt ancora favorito, ma, la concorrenza è di primissimo ordine. Una qualunque indecisione, ad esempio alla partenza, punto debole di Bolt, potrebbe costargli il titolo e regalare la più grande sorpresa della rassegna olimpica di Londra.
Olimpiadi di Londra: ancora Federer contro Murray in finale
Roger Federer è ad un passo dall'oro olimpico, il solo titolo che ancora manca alla sua straordinaria, irripetibile collezione. Almeno in singolare, perché nel doppio, con il connazionale Wawrinka, l'oro arrivò già a Pechino 2008. Federer ha battuto in semifinale Del Potro, il possente argentino, che una volta lo sgambettò in finale agli Us Open. Partita tiratissima, con successo dell'asso elvetico al terzo set, 19-17. Oltre quattro ore di gioco, sciabola per Del Potro, fioretto per Federer. Ha prevalso la scherma elegante e senza tempo di Federer. In finale, ritroverà Murray, come all'ultimo Wimbledon. Il mio pronostico è per Federer.
lunedì 30 luglio 2012
Olimpiadi di Londra 2012: la Pennetta vola al terzo turno, battuta la Pironkova
Bellissima impresa di Flavia Pennetta, che sull'erba di Wimbledon tiene alta la bandiera azzurra, dopo l'eliminazione dell'Errani e della Schiavone. La campionessa brindisina accede al terzo turno del torneo olimpico di singolare dopo avere sconfitto in due rapidi set, 7-5, 6-1, la bulgara Pironkova. Tenendo da parte la classifica Wta, che premia la Pennetta, la partita non era scontata, considerato che la Pironkova fu capace, nel 2010, di raggiungere le semifinali a Wimbledon e che possiede una notevole attitudine al gioco sull'erba. La Pennetta, assistita da una buona condizione atletica, potrebbe arrivare in fondo alla competizione.
Olimpiadi di Londra 2012: Pellegrini bocciata sui 400 sl
Solenne bocciatura per Federica Pellegrini. Apparsa giù di corda sin dalle batterie, la campionessa veneziana ha rimediato soltanto un quinto posto nella finale olimpica dei 400 sl, distanza a lungo dominata. Dopo la sbornia di successi degli ultimi anni, la resa della Pellegrini è parsa ineluttabile. Nuove nuotatrice, più veloci e più resistenti e più affamate di successi, si sono affacciate alla ribalta. Difficile pensare che non sia cominciato il lento ma inesorabile declino della Pellegrini, sempre più capricciosa ed insofferente, forse troppo condizionata da una celebrità che ha pochissimi riscontri nello sport. Quanto meno, nel suo sport. Ora, i 200 sl, che la videro trionfatrice a Pechino, a Roma e poi ancora. Da questa gara sapremo di più.
venerdì 27 luglio 2012
Le terze Olimpiadi di Londra: le Olimpiadi della crisi. Cerimonia d'apertura questa sera
Questa sera, almeno ufficialmente, perché i tornei per squadre nazionali sono già in corso, cominciano le Olimpiadi di Londra 2012. Le terze Olimpiadi di Londra, dopo le edizioni del 1908, belle epoque, e del 1948, immediato secondo dopoguerra. Le Olimpiadi non sono più da anni riserva di caccia dei soli dilettanti. I professionisti ammessi alle competizioni, dal calcio al basket, sono moltissimi. Ed anche gli alfieri della regina degli sport olimpici, l'atletica leggera, guadagnano ricchi ingaggi dalla propria fatica. Il fascino delle Olimpiadi, tuttavia, sia pure con qualche attenuazione, resta intatto. Questa sera, alle 22, ora italiana, le 21 in Inghilterra, l'attesa cerimonia di apertura delle Olimpiadi della crisi. La più grande crisi, non soltanto economica, del mondo occidentale.
giovedì 12 luglio 2012
Tour de France 2012: a La Toussuire Les Sybelles trionfa Rolland. Attacco di Nibali vanificato da Froome. Crisi per Evans
Si è ritirato Fabian Cancellara, per sei giorni in maglia gialla, vuole assistere alla nascita del suo secondo figlio e, credo, risparmiare qualche energia preziosa in vista delle imminenti Olimpiadi di Londra. Oggi, undicesima tappa del Tour de France 2012, si arriva in salita, a La Toussuire. Attacco di Basso senza esito. Cadel Evans in difficoltà. Wiggins, scortato da un formidabile Froome, procede sicuro. Davanti quattro fuggitivi. A nove chilometri dal traguardo, finalmente, Nibali sferra un attacco deciso. Wiggins non reagisce, mantenendo il luogotenente Froome a scandire l'andatura del gruppetto maglia gialla. Froome passeggia invece di scalare e riprende il generoso Nibali ed il sorprendente Pinot, poi rompe gli indugi e manda in difficoltà lo stesso Wiggins. Ordini di scuderia, Froome deve rallentare. E Froome, non so quanto volentieri, obbedisce. Evans va in crisi e va giù dal podio. Alla fine, vince, con largo merito, il francese Pierre Rolland, lo scorso anno trionfatore sul mitico traguardo dell'Alpe d'Huez. Wiggins resta maglia gialla, ma, la sensazione è che il più forte del gruppo sia Froome, ora secondo, Nibali terzo.
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giovedì 31 maggio 2012
Golden Gala 2012: vince Bolt in 9"76. Secondo Powell in 9"91, terzo Lemaitre in 10"04
Competizione stellare a Roma, tappa della Diamond League. Il Golden Gala, sui 100 m piani anticipa di due mesi le Olimpiadi di Londra. Strepitosa vittoria di Usain Bolt in 9"76, record del meeting, davanti ad Asafa Powell, 9"91, e Cristophe Lemaitre, 10"04, unico bianco al via, che resta sopra i dieci secondi ed acciuffa l'ultimo gradino del podio con un notevole colpo di reni. Solita partenza impacciata di Bolt, che ai quaranta metri distende la sua poderosa falcata e vince con ampio margine sul rivale di sempre Powell. Se a fine maggio i tempi sono questi, c'è da scommettere che a Londra, tra un paio di mesi, cadrà di nuovo il primato del mondo. E Bolt, a meno di clamorose sorprese, succederà a Bolt.
lunedì 19 marzo 2012
Indian Wells: trionfa Federer, Isner battuto
Federer è il migliore. Ancora il migliore. Statistiche da aggiornare dopo il quarto trionfo sul cemento di Indian Wells, successo n. 73 nel circuito Atp, terzo torneo conquistato in stagione. All'asso elvetico sono bastati poco più di 80 minuti per liquidare il gigante Isner in due comodi set. E pensare che, a 30 anni, Federer è stato dato per finito almeno tre volte. Tutti, manco a dirlo, falsi allarmi. Nella stagione delle Olimpiadi di Londra, Federer pare seriamente avviato a riprendersi lo scettro di numero uno al mondo oggi. Dico oggi, perché nella storia del tennis, quel posto è già suo e nessuno glielo può togliere.
venerdì 2 marzo 2012
Dubai 2012: Federer in finale con Murray
Cede lo scettro Djokovic, dopo tre vittorie consecutive nel torneo sul cemento di Dubai. Quest'anno la sua corsa si è fermata in semifinale contro l'estro di Murray. Al talentuoso britannico contenderà il titolo sua maestà Roger Federer, che ha battuto Del Potro con un 7-6 periodico, all'esito di una partita nella quale ha prevalso il servizio dello svizzero, un colpo che, da qualche settimana, Federer è tornato a giocare con la sicurezza dei tempi belli. Dopo Rotterdam, Federer è favorito anche per la vittoria a Dubai: sarebbe il suo quinto successo nell'Emirato. Nell'anno delle Olimpiadi di Londra, Federer pare seriamente intenzionato a tornare il numero uno del circuito Atp.
giovedì 13 ottobre 2011
Chi ha ragione: Petrucci o la Pellegrini?
Olimpiadi di Londra del 2012, manca meno di un anno. E l'Italia riesce a polemizzare sul nulla, quando si dice il talento! Si parla della contesa a distanza tra il presidente del Coni Petrucci, che vorrebbe Federica Pellegrini portabandiera azzurra, e la stessa Pellegrini, che non vuol saperne di portare il tricolore per sette e passa ore, due giorni prima delle qualificazioni. Che dire? Portare la bandiera è un onore. Chi abbia qualche confidenza con il mondo militare, ad esempio, sa che la bandiera del reggimento va difesa sino all'estremo sacrificio, perché è simbolo e superiore gerarchico, sì proprio la bandiera, al tempo stesso. Nel caso di specie, però, si può capire la Pellegrini, che ha l'occasione di consegnarsi alla leggenda: vincendo, peraltro, darebbe all'Italia più lustro che non guidando la spedizione degli atleti azzurri. Se ha bisogno di concentrarsi e di non disperdere energie sull'altare del protocollo, è comprensibile che voglia cedere l'onore. Lo stesso Petrucci, indicandola, però, ne ha semplicemente ed autorevolmente riconosciuto il ruolo di stella dello sport nazionale. Insomma, hanno tutti e due ragione in astratto. Ma, tutti e due torto in concreto, perché avrebbero potuto parlarne in privato e non a mezzo stampa.
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