Dopo il tempo fatto registrare a Savona, 10"03, a due centesimi dal primato nazionale di Pietro Mennea, Filippo Tortu è atteso questa sera, a Roma, Golden Gala 2018, ad una grande prova sui 100 m, che confermi il suo straordinario stato di forma. Considerato il valore dei partecipanti, da Coleman a Baker, Tortu potrebbe anche scendere sotto la soglia dei 10". Tra i velocisti cosiddetti bianchi, l'impresa è riuscita solo al francese Lemaitre, fino ad ora.
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giovedì 31 maggio 2018
giovedì 8 giugno 2017
Golden Gala 2017: Tortu è il nuovo Mennea
Ha chiuso quarto nei 200 m del Golden Gala 2017 il diciottenne velocista italiano Tortu, che già aveva impressionato in questa stagione con il clamoroso 10"15 sui 100. Primato personale stasera sul mezzo giro di pista, in 20"34, che gli garantirà la partecipazione ai prossimi mondiali di Londra: ha ceduto un poco negli ultimi 50 metri, ma, con il tempo, imparerà a distribuire meglio le energie durante la gara. Per la cronaca, al primo ed al secondo posto finiscono De Grasse e Lemaitre, rispettivamente argento e bronzo sui 200 m a Rio de Janeiro, dietro l'innarrivabile Bolt. Con Tortu, abbiamo finalmente l'erede di Mennea. E di Berruti, che Tortu più ancora ricorda, per l'ampiezza della falcata e l'eleganza all'ingresso e all'uscita della curva.
venerdì 19 agosto 2016
Bolt vince i 200 a Rio, ottavo oro olimpico. Argento per De Grasse e storico bronzo per il francese Lemaitre
Ha vinto, ma senza avversari che potessero davvero impensierirlo. Oro, l'ottavo olimpico, per Usain Bolt, correndo i 200 m in 19"78, un tempo non straordinario, come gli era già accaduto nei 100 m in queste olimpiadi di Rio. Argento per De Grasse, già bronzo nei 100 e storico bronzo per Cristophe Lemaitre. Il velocista francese, salito alla ribalta agli Europei di Barcellona del 2010, è tornato competitivo dopo un paio di stagioni poco brillanti. Dopo il bronzo ai mondiali di Daegu, 2011, arriva questo bronzo olimpico per Lemaitre: un atleta bianco non finiva su un podio olimpico, tra 100 e 200, da Mosca 1980, quando Mennea sconfisse Wells sui 200. Sì c'è stato anche l'oro del greco Kenteris a Sidney 2000, sempre sui 200. Ma, fu vera gloria?
giovedì 27 agosto 2015
Pechino 2015: il crepuscolo dell'Europa ai mondiali di atletica leggera. Oro del Kenya con Yego nel giavellotto
Sei ori del Kenya! Non soltanto nel mezzofondo, da sempre riserva di caccia dei filiformi atleti degli altipiani, perfino nel lancio, ma dovrebbe dirsi tiro, del giavellotto, un tempo disciplina tutta nordeuropea, nella quale più di tutti dominavano i finlandesi. La geografia dell'atletica leggera sta cambiando rumorosamente. L'Europa indietreggia, anche nelle specialità che un tempo sembravano appartenerle in modo esclusivo. Nella velocità, dopo l'appannamento del francese Lemaitre, l'unica eccezione è rappresentata, ma fra le donne, dall'olandese Schippers, nel mezzofondo, gli atleti del vecchio continente sono spariti, dacché Mo Farah è inglese giuridicamente, ma è comunque di origine africana. Sono lontanissimi i tempi in cui gli inglesi Coe, Cram ed Ovett, si dividevano i successi tra 800 e 1.500 metri, o quelli in cui il nostro Panetta vinceva l'oro nei 3.000 siepi, Roma '87, oppure Antibo conquistava l'argento nei 10.000 metri, Seul '88. L'oro nel giavellotto vinto ieri dal Kenya con Yego segna la caduta dell'ultima frontiera. Il declino della panciuta, opulenta e rintronata Europa si vede anche meglio da qui.
giovedì 5 giugno 2014
Golden Gala 2014: sui 200 m Howe sfida Lemaitre
Stasera il Golden Gala 2014, allo stadio Olimpico di Roma, quarta tappa della Diamond League. La manifestazione è dedicata alla memoria di Pietro Mennea. E propriamente nei 200 m, la gara per eccellenza del velocista di Barletta, tornerà a correre Howe, dopo il calvario di infortuni che ne hanno condizionato il rendimento nelle ultime stagioni. Howe, che ha raccolto i migliori risultati nel salto in lungo, proverà a rilanciarsi sul mezzo giro di pista, dove ha un primato di 20"28 vecchio ormai di dieci anni. Sulla sua strada il favorito Lemaitre. L'asso francese, che volò in 19"80 a Daegu, a detta di molti, avrebbe nelle gambe il 19"72 di Mennea, stabilito alle Universiadi di Città del Messico del 1979, che rimase primato del mondo per 17 anni e che è ancora primato europeo. Comunque vada a finire, sarà una notte di grande atletica.
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giovedì 9 agosto 2012
Olimpiadi di Londra: stasera finale dei 200 m. Favorito Bolt su Blake e Lemaitre
La finale regina della velocità sarà pure quella dei 100 m piani, ma i 200 possiedono un fascino, a mio modo di vedere, anche superiore. Perché non è più velocità pura, reattività, forza esplosiva. Insomma, siamo ancora in presenza di uno sforzo anaerobico, e tuttavia conta sempre di più la tecnica di corsa, soprattutto in curva e comincia a contare la gestione dello sforzo: una ventina di secondi, stasera meno, sono pochi ma non pochissimi. Pietro Mennea, a lungo primatista del mondo, allenato da un genio come Vittori, era maestro nel modo di affrontare la curva, uscendo senza scomporsi sul rettilineo finale. In quel tratto, nel quale ci vuole niente a perdere l'abbrivio e perfino ad invadere la corsia avversaria, una leggenda come Carl Lewis aveva il suo tallone d'Achille e, per questa ragione, fu soltanto argento a Seoul '88 dopo l'oro di Los Angeles '84. Ora, venendo alla finale di stasera, nessuno è forte quanto Bolt, nessuno corre bene, con perfetta distribuzione dello sforzo, come il francese Lemaitre. Fra di loro, c'è l'altro giamaicano Blake, assistito da una condizione di forma straordinaria. Il mio pronostico è: oro Bolt, argento Blake, bronzo Lemaitre. Lemaitre, però, che ha disertato i 100 per concentrarsi su questa gara, potrebbe compiere l'impresa che nessuno si aspetta.
giovedì 31 maggio 2012
Golden Gala 2012: vince Bolt in 9"76. Secondo Powell in 9"91, terzo Lemaitre in 10"04
Competizione stellare a Roma, tappa della Diamond League. Il Golden Gala, sui 100 m piani anticipa di due mesi le Olimpiadi di Londra. Strepitosa vittoria di Usain Bolt in 9"76, record del meeting, davanti ad Asafa Powell, 9"91, e Cristophe Lemaitre, 10"04, unico bianco al via, che resta sopra i dieci secondi ed acciuffa l'ultimo gradino del podio con un notevole colpo di reni. Solita partenza impacciata di Bolt, che ai quaranta metri distende la sua poderosa falcata e vince con ampio margine sul rivale di sempre Powell. Se a fine maggio i tempi sono questi, c'è da scommettere che a Londra, tra un paio di mesi, cadrà di nuovo il primato del mondo. E Bolt, a meno di clamorose sorprese, succederà a Bolt.
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